Archivio per 10 gennaio 2023
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Albert Lynch
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Ti cercherò nel fondo degli abissi,
nel mormorio del vento.
Ti ascolterò,
adagiati sulla luna, ci parleremo,
ci culleremo nell’occhio del ciclone.
Perché nel mondo dei sogni ti ho incontrato.
– Paul Eluard –

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Albert Lynch – L’ora del tè
I MIEI INCANTESIMI
Edgar Allan Poe
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I miei incantesimi sono infranti.
La penna mi cade,
impotente,
dalla mano tremante.
Se il mio libro é il tuo caro nome,
per quanto mi preghi,
non posso più scrivere.
Non posso pensare,
né parlare,
ahimé non posso sentire più nulla,
poiché non é nemmeno un’emozione,
questo immobile arrestarsi sulla dorata
soglia del cancello spalancato dei sogni,
fissando in estasi lo splendido scorcio,
e fremendo nel vedere,
a destra e a sinistra,
e per tutto il viale,
fra purpurei vapori,
lontano
dove termina il panorama
nient’altro che Te.
Albert Lynch – Il nuovo spartito


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Ecco una scultura davvero originale e sorprendente
che ha innumerevoli estimatori ed ammiratori
in tutto il mondo (anche grazie alla sua diffusione nel web).
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E’ stata creata nel 2001 da Zenos Frudakis
e si trova presso GlaxoSmithKline
World Headquarters, Philadelphia, PA, USA
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Liberazione – Zenos Frudakis
“Volevo creare una scultura che chiunque,
indipendentemente dal proprio contesto,
potesse guardare e percepire immediatamente
l’idea di qualcuno che lotta per liberarsi.”
Zenos Frudakis
Liberazione – Zenos Frudakis
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“Tutti hanno bisogno di uscire da qualche situazione,
che si tratti di una lotta interiore
o di una circostanza contraddittoria,
e di essere… liberi.”
Zenos Frudakis
L’autore con una parte della sua scultura
La scultura è apprezzatissima e notissima… soprattutto nel web…
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Cosa ne pensate?
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Tony Kospan
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Carl Nilsson Linnaeus, noto da noi come Linneo,
è stato un grande medico, botanico e naturalista svedese,
geniale ideatore della classificazione scientifica
“binomica” degli organismi viventi che ha consentito
l’enorme progresso della loro conoscenza.
Linneo, considerato il fondatore della moderna botanica,
scrisse anche numerosi libri sui suoi studi,
sulle ricerche fatte nei suoi viaggi di studio
per il mondo ed ebbe grandi riconoscimenti in vita.
(Råshult 23.5.1707 – Uppsala 10.1.1778)
Qui però parlerò di una sua particolare creazione…
la MERIDIANA DEI FIORI.
Cos’è? Un modo originale di sapere che ora è!
Cioè solo guardando i fiori…
Essi infatti aprono e/o chiudono i loro petali
in ore diverse durante il giorno.

Le più mattiniere sono le rose
che in primavera si aprono alle cinque.
Poi, man mano si aprono gli altri fiori:
l’erba gatta alle sei, le margherite africane alle otto,
le genziane alle nove, i papaveri alle dieci,
la lattuga selvatica a mezzogiorno e i garofani alle tredici.
Fino ad arrivare alle sedici,
quando si sbottona una pianta particolarmente pigra,
la bella di notte.

Di pomeriggio, comunque,
è più frequente invece che i fiori si richiudano:
alle 14 le primule rosse,
alle 15 i denti di leone,
alle cinque della sera le ninfee.
Il meccanismo di apertura e chiusura dei petali
avviene soprattutto per consentire l’impollinazione
da parte delle diverse specie di insetti
o per difenderla da agenti (sempre insetti)
estranei che potrebbero danneggiarla.

Questo vero e proprio orologio vegetale
è una creazione di Linneo
che lo brevettò anche.
Il naturalista svedese lo creò anche materialmente
facendo fare in un prato un’aiuola rotonda
col quadrante diviso in dodici spicchi colorati
costituiti da piante diverse.

Il margine d’errore della Meridiana non è grande…
al massimo può arrivare a mezz’ora…
Tuttavia bisogna far attenzione alla geografia
in quanto i ritmi biologici delle varie specie di piante
cambiano a seconda della latitudine in cui si trovano…

Della storia e del funzionamento di questa meridiana
e di altre originali particolarità di piante e fiori
ce ne parlò in modo esauriente e dotto lo studioso della natura
Giorgio Celli nel suo ultimo libro
Le piante non sono angeli – Dalai Editore

Tony Kospan
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Gabriela Mistral è stata l’unica donna sudamericana
ad avere ricevuto il premio Nobel per la Letteratura (nel 1945)
ed anche la prima a riceverlo tra tutti i letterati sudamericani.
BREVE RICORDO
Di origini basche ed ebree,
ha vissuto un’infanzia molto povera
nel paese andino di Montegrande,
cominciando a scrivere poesie, come autodidatta,
fin da bambina ed ottenendo le prime pubblicazioni
sui giornali locali a soli quindici anni.

Vicuña 7 aprile 1889 – New York 10 gennaio 1957
Fin da allora non usava mai il suo vero nome,
Lucila Godoy Alcayaga, ma vari pseudonimi.
Alla fine scelse lo pseudonimo con cui divenne famosa,
Gabriela Mistral,
dopo avere vinto un importante premio di poesia nazionale,
per il suo amore per i poeti
Gabriele D’Annunzio e Frédéric Mistral.
Gabriela Mistral e Pablo Neruda
Insegnante prima alle elementari e poi alle superiori
ebbe tra i suoi alunni
nientepopodimeno che Pablo Neruda.
Svolse per il governo cileno importanti incarichi di tipo culturale
sia in patria che all’estero.
Fonte “IL POST” con molte modifiche
Il Doodle che le dedicò, qualche anno fa, Google
ALCUNE SUE POESIE
MADRE PIU’ DI UNA MADRE
Fa che io sia più madre di una madre
nel mio amore e nella difesa del bambino
che non è sangue del mio sangue.
Aiutami affinché ognuno dei “miei” bambini
diventi la poesia migliore.
E nel giorno in cui non canteranno più le mie labbra,
lascia dentro di lui o di lei,
la più melodiosa delle melodie.
NINNA NANNA
Il mare le sue mille onde
culla divino;
odo i mari innamorati
mentre cullo il mio piccino.
L’errabondo vento, a notte,
culla le spighe;
odo i venti innamorati
mentre cullo il mio piccino.
Iddio Padre i mille mondi
culla senza un brusio.
Sento il gesto suo nell’ombra
mentre cullo il bimbo mio.
DAMMI LA MANO
Dammi la mano e danzeremo
Dammi la mano e mi amerai
come un solo fior saremo
come un solo fiore e niente più.
Lo stesso verso canteremo
allo stesso passo danzerai
Come una spiga onduleremo
come una spiga e niente più.
Ti chiami rosa e io speranza
ma il tuo nome dimenticherai
perchè saremo una danza
sulla collina e niente più.
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AMO LE COSE CHE NON EBBI MAI
Amo le cose che mai non ebbi,
insieme alle altre che non ho più:
tocco un’acqua silenziosa,
distesa su freddi prati,
che senza vento rabbrividiva
in un orto che era il mio orto.
La guardo come la guardavo;
mi viene uno strano pensiero
e lenta gioco con quest’acqua
come con pesce o mistero.
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F I N E
Ciao da Tony Kospan



La sua immagine in un murale
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E’ stato un grande personaggio del cinema italiano
noto ed apprezzato in tutto il mondo
Francesco Rosi
Napoli 15.11.1922 – Roma 10.1.2015
Il suo è stato un cinema di denuncia civile forte e passionale
ed effettuata con un lucido affresco sul degrado e sul malaffare,
valido certo (eccome) per l’Italia ma anche per ogni parte del mondo.
Il suo film capolavoro è certamente
Mani sulla città
assolutamente ancora attualissimo
come ben sappiamo dalla cronaca.
Ma in verità molti sono stati i suoi film di successo
da Cadaveri eccellenti a Lucky Luciano
dal Caso Mattei con Gian Maria Volonté
al neorealistico I Magliari con Alberto Sordi
fino al mitico Salvatore Giuliano.

Rosi ha ricevuto 2 “Leoni d’Oro”
1 per per «Mani sulla città» ed 1 alla carriera
Per ricordare il grande cinema di impegno civile
che ci ha donato…
possiamo vedere questo breve trailer
del suo film più famoso
Immagine dal film “Le mani sulla città”
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