Archivio per 6 gennaio 2023
Buonanotte e ciao Epifania in poesia “Senza di te” Keats – arte D. G. Rossetti – canzone “Am I That Easy to Forget” Leave a comment
IL TANGO DELLE CAPINERE (1928) – Famosa e birichina canzone di un tempo in 2 versioni ed il testo. Leave a comment

ATMOSFERE E NOTE DI UN TEMPO
a cura di Tony Kospan

Matisse
IL TANGO DELLE CAPINERE
Ora è il turno di un’altra famosissima,
classicissima e storica (1928) canzone.

E’ una canzone che, per le parole ed il significato,
è certamente spintarella per l’epoca.

La canzone fu composta da Cesare Andrea Bixio
mentre il testo, come spesso accadeva, era di Cherubini.

In verità fu Parigi a decretare il successo di questo tango
che poi ben presto si estese in vari altri Paesi.

Tarzan 1928
Siamo nel 1928 e le immagini che vedete,
d’arte e non, fanno riferimento,
come sempre, all’atmosfera di quell’anno.

Giacomo Balla – Autocaffè

Rose Rolando – Man Ray
IL TESTO
IL TANGO DELLE CAPINERE
C. A. Bixio – Cherubini
Laggiù nell’Arizona
terra di sogni e di chimere
se una chitarra suona
cantano mille capinere
hanno la chioma bruna
hanno la febbre in cuor
chi va cercar fortuna
li troverà L’amor.
A mezzanotte va
la ronda del piacere
e nell’oscurità
ognuno vuol godere
son baci di passion
la ronda del piacere
e nell’oscurità
ognuno vuol godere
son baci di passion
L’amor non sa tacere
e questa è la canzon
di mille capinere.
e questa è la canzon
di mille capinere.
Il bandolero stanco
scende la sierra misteriosa
sul suo cavallo bianco
spicca la vampa di una rosa
quel fior di primavera
vuol dire fedeltà
e alla sua capinera
egli lo porterà.
scende la sierra misteriosa
sul suo cavallo bianco
spicca la vampa di una rosa
quel fior di primavera
vuol dire fedeltà
e alla sua capinera
egli lo porterà.
A mezzanotte va
la ronda del piacere
e chi ritornerà
lasciando le miniere
forse riporterà
dell’oro in un forziere,
ma il cuore lascerà
fra mille capinere!
la ronda del piacere
e chi ritornerà
lasciando le miniere
forse riporterà
dell’oro in un forziere,
ma il cuore lascerà
fra mille capinere!

Eccola dunque prima in una versione classica
cantata da Luciano Virgili.


e poi chi desidera ascoltarla in una versione video più moderna
eccola cantata da Gigliola Cinquetti.


CIAO DA TONY KOSPAN

Augurissimi Celentano – Buon compleanno con una mini biografia e “Una carezza in un pugno” 2 comments
Oggi è il compleanno di uno dei più noti e longevi
personaggi della canzone e dello spettacolo.

(Milano 6 gennaio 1938)
Cantautore, ballerino, intrattenitore, attore, regista e produttore
è un artista amatissimo dagli Italiani fin dalla fine degli anni ’50.

Tra i suoi soprannomi ci sono quelli
di molleggiato
per via del suo modo di ballare
e telepredicatore
perché ama far conoscere, nei suoi spettacoli,
le sue idee,
le sue idee,
condivisibili o meno, ma mai banali,
sul mondo… la vita… la società.

E’ l’artista italiano, con Mina,
ad aver venduto più dischi…
oltre 150 milioni.

Sua compagna di vita, e “consulente d’arte” ma non solo,
è la moglie… Claudia Mori.
Oggi è considerato un vero e proprio mito dello spettacolo
ed i suoi successi sembrano non aver mai fine.

Impossibile quasi enumerare tutte le canzoni,
tutti gli spettacoli etc…
della sua lunghissima carriera.
della sua lunghissima carriera.
Mi limito a ricordar che essa ebbe inizio
sul finir degli anni ’50 grazie all’idea geniale
(perché allora l’Italia era chiusa in un’unica forma musicale)
di portar anche da noi il rock, soprattutto quello scatenato,
che furoreggiava negli Usa.

Proseguì la sua carriera poi con il famoso Clan
che ebbe breve vita e tante polemiche…
ma ormai Celentano iniziava ad essere un vessillo
della nuova musica italiana… che non è più tramontato.
Sono tantissime le canzoni
con cui mi piacerebbe fargli gli auguri
ma ho scelto la mitica…
Una carezza in un pugno





e lunga vita…
ADRIANO

anche da Tony Kospan
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Kahlil Gibran – Breve ricordo… alcuni aforismi ed il mitico brano sul matrimonio Leave a comment

Gibran da ragazzo e da adulto
Poiché pubblico spesso sue poesie o suoi brani poetici,
per la loro profondità ed ampiezza di visione,
desidero ora raccontar qualcosa di questo
grande autore libanese noto in tutto il mondo.
per la loro profondità ed ampiezza di visione,
desidero ora raccontar qualcosa di questo
grande autore libanese noto in tutto il mondo.

(Bsharri 06.01.1883 – New York 10/11.4.1931)
Nato in una famiglia libanese di religione maronita
ha modo di conoscere, quando la famiglia di trasferisce negli Usa,
ha modo di conoscere, quando la famiglia di trasferisce negli Usa,
il multietnico mondo americano
e quindi lì anche quello italiano, irlandese, cinese, siriano etc…
così come poi a Parigi, dove fu mandato a studiare,
la cultura francese ed europea.
e quindi lì anche quello italiano, irlandese, cinese, siriano etc…
così come poi a Parigi, dove fu mandato a studiare,
la cultura francese ed europea.

Questo caleidoscopio culturale forse è all’origine
della sua ampia visione della vita.
della sua ampia visione della vita.
La sua mistica infatti sfugge ad ogni definizione
ed i suoi scritti sono sempre pieni di immagini e simboli
dai tantissimi significati validi per le persone
di ogni credo religioso ed anche per gli atei.

Esempio lampante di ciò si evidenzia nel suo libro capolavoro
Il profeta, del 1933.
Il profeta, del 1933.
Questa sua opera lo rese famoso in tutto il mondo
grazie proprio alla sua stupenda capacità di comporre
e tenere insieme aspetti religiosi (e non) diversissimi tra loro
(cristianesimo, induismo, islamismo, misticismo sufi,
idealismo, romanticismo e diverse filosofie).
grazie proprio alla sua stupenda capacità di comporre
e tenere insieme aspetti religiosi (e non) diversissimi tra loro
(cristianesimo, induismo, islamismo, misticismo sufi,
idealismo, romanticismo e diverse filosofie).
Desidero quindi ora ricordarlo con alcuni suoi aforismi che adoro
e con un brano bellissimo sul matrimonio e sempre attualissimo.
e con un brano bellissimo sul matrimonio e sempre attualissimo.

ALCUNI AFORISMI
Se riuscirò ad aprire un angolo nuovo
nel cuore di un uomo,
per lui non sarò vissuto invano.
Quando l’amore vi chiama seguitelo.
Anche se le sue vie fossero ardue e ripide.
L’uomo veramente grande è colui
che non vuole esercitare il dominio su nessun altro uomo
e che non vuole da nessun altro essere dominato.
Per arrivare all’alba
non c’è altra via che la notte.
Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna,
entrambi toccano il cuore dell’eternità.
.
.
.
GIBRAN E IL MATRIMONIO

Matrimonio antica roma
Il tema matrimonio
(ma vale anche per qualunque tipo di rapporto d’amore o di coppia)
è un tema che da sempre fa discutere l’umanità…
Gibran ce ne parlerà ora da un particolare punto di vista
e cioè sul modo in cui debbono relazionarsi
matrimonio e libertà.

Questa poetica descrizione di Gibran
mi appare davvero bella ed esaustiva e merita,
al di là delle immaginifiche descrizioni,
un vero e serio approfondimento su come va impostato
un corretto rapporto sentimentale…
Ciò mi appare importante anche per quanto ogni giorno
continua ad accadere nella nostra società
come le violenze sulle donne in famiglia ed i femminicidi.

IL MATRIMONIO
Kahlil Gibran
Allora Almitra parlò di nuovo e disse:
Che cosa puoi dirci del Matrimonio, maestro?
Ed egli rispose, dicendo:
Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme.
Starete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, starete insieme anche nella memoria silenziosa di Dio.
Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme,
E che i venti del cielo danzino tra di voi.
Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:
Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Riempitevi la coppa uno con l’altro, ma non bevete da una sola coppa.
Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane.
Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo.
Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica.
Datevi il vostro cuore, ma non lo date in custodia uno dell’altro.
Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.
E state insieme ma non troppo vicini:
Poiché le colonne del tempio sono distanziate,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.
Che cosa puoi dirci del Matrimonio, maestro?
Ed egli rispose, dicendo:
Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme.
Starete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, starete insieme anche nella memoria silenziosa di Dio.
Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme,
E che i venti del cielo danzino tra di voi.
Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:
Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Riempitevi la coppa uno con l’altro, ma non bevete da una sola coppa.
Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane.
Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo.
Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica.
Datevi il vostro cuore, ma non lo date in custodia uno dell’altro.
Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.
E state insieme ma non troppo vicini:
Poiché le colonne del tempio sono distanziate,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Jan Van Eyck – I coniugi Arnolfini
Ciao da Tony Kospan







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