Archivio per 27 dicembre 2022

Martedì sera in poesia “Se avess’io” Merini – arte W. Oliver – canzone “Oggi chiedo di sognare” C. Castro   Leave a comment

 

 

William Oliver

 

 

 

 

 

 

ARCOBALEN99
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La felicità è un profumo che non si può donare agli altri 
senza versarne qualche goccia su se stessi.
– Ralph Waldo Emerson –

ARCOBALEN99

 


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William Oliver – La lettera
 
 

SE AVESS’IO
Alda Merini  
 
Se avess’io levità di una fanciulla
invece di codesto, torturato,
pesantissimo cuore e conoscessi
la purezza delle acque come fossi
entro raccolta in miti-sacrifici,
spoglierei questa insipida memoria
per immergermi in te, fatto mio uomo.
Io ti debbo i racconti più fruttuosi
della mia terra che non dà mai spiga.
e ti debbo parole come l’ape
deve miele al suo fiore. Perché t’amo
caro, da sempre, prima dell’inferno
prima del paradiso, prima ancora
che io fossi buttata nell’argilla
del mio pavido corpo. Amore mio
quanto pesante è adducerti il mio carro
che io guido nel giorno

 
 


William Oliver – Raccolta del fieno


viola 19
 

 
 
 da Orso Tony

 
 
 


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William Oliver




Le 25 regole d’oro di Frate Indovino ci consentono di affrontare al meglio l’invecchiamento   1 comment

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Non so perché… ma penso proprio
che la cosa mi riguardi un po’… ah ah

In ogni caso però sono delle regole utilissime
per chi ha superato gli “anta”!





LE VENTICINQUE REGOLE D’ORO PER PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO
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1.
Fare esercizio fisico con regolarità secondo le proprie forze (una buona passeggiata quotidiana migliora la circolazione sanguigna ed evita tanti malanni)
2.
Osservare un equilibrato regime alimentare, tenendo conto che il fabbisogno energetico varia secondo l’attività svolta.
3.
Nutrirsi bene al mattino e ridurre il pasto serale.
4.
Usare con moderazione il sale da cucina. Lo stesso vale per bevande alcoliche.
5.
Ricorrere ai medicinali solo e quando necessario e nelle dosi delle prescrizioni del medico
6.
Ricordarsi che il letto è il peggior nemico di chi vuole sentirsi in forma.
7.
Curare oltre al proprio aspetto esteriore anche il proprio comportamento.
8.
Coltivare e migliorare il senso dell’umorismo.





9.

Dedicare tempo a libri piacevoli. Talvolta è utile una lettura ad alta voce.

10.

Avere sempre qualcosa da sbrigare in casa e fuori. 

11.

Interessare la propria intelligenza a conoscere, riflettere, discutere, scrivere. 

12.

Rendersi conto che l’avanzare degli anni non pregiudica affatto l’efficienza: molti “grandi” (da Chaplin a Einstein e a Picasso) lo dimostrano. 

13.

Apprezzare la compagnia dei più giovani dando loro la possibilità del dialogo e del sorriso.

14.

Condividere con i giovani l’esperienza accumulata nella vita, senza essere sentenziosi o moraleggianti nei loro confronti.

15.

Dedicarsi al raccoglimento interiore, inteso possibilmente come fiducioso abbandono a Dio

16.

Far tesoro di tutti i ricordi, ma essere sempre ottimisti.





17.
Mantenere sempre la gioia di vivere interessandosi alle cose e agli altri, godere di tutto.
18.
Temperare le speranze e le illusioni con la saggezza e il conforto della fede.
19.
Dare ogni tanto sfogo alle proprie emozioni, magari esprimendole con la scrittura.
20.
Cercare compagnie serene. Evitare le persone volgari e quelle aggressive: opprimono lo spirito.
21.
Affrontare il futuro armati di coraggio e serenità. Non tormentarsi mai con immagini oscure e infondate paure.
22.
Agire sempre con determinazione, senza cercare il conforto ad ogni costo.
23.
Ricordarsi che non solo le gioie, ma anche i dolori aiutano a crescere.
24.
Essere consapevoli che il dolore, di qualsiasi natura esso sia brucia il corpo, ma purifica, illumina la mente e fortifica il cuore.
25.
Tener presente che da quest’anno…è proibito invecchiare!






(Tratte dal libro “Saper invecchiare” di Frate Indovino – Web – Impagin. T.K.)
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Lili Marleen – La storia.. l’atmosfera.. la canzone cult e e Marlene Dietrich in immagini e video   Leave a comment

 
 

E’ stata la canzone preferita dai soldati
di tutto il mondo durante la II guerra mondiale.

Ne è considerata in pratica… 
l’inno non ufficiale.

 
 
 
 
 Marlene Dietrich
 
 
 
 
LILI MARLEEN… STORIA DI UNA CANZONE UNIVERSALE
 
 
 
 
La canzone, scritta da un giovane soldato di Amburgo,
Hans Leip, con aspirazioni poetiche fu poi messa in musica
da un musicista pure molto vicino al nazismo, Norbert Schultze,
ebbe subito un gran successo.

 
 
 
 
 
 
 
 

Un successo tale che però ben presto  
travalicò i confini della Germania
e fu adottata da tutti i ragazzi
che andavano a morire centinaia di migliaia,
pensando magari alla loro “Lili” lasciata chissà dove.

 
 
 
 
 
 
 
 

Infatti fu presto tradotta e interpretata, sia nella lingua originale
che in inglese, dalla grande esule tedesca Marlene Dietrich,
che la portò in tutto il mondo al seguito delle truppe Alleate.

In effetti divenne la canzone di tutti gli eserciti che si combattevano.

 
 
 
 
 Marlene Dietrich
 
 
 
 
 
Strane storie hanno a volte, le canzoni.

Strane e… imprevedibili.

 
 
 
 
 
 
 
 

E’ certamente la più celebre canzone di sempre
che parla di guerra,
ma che è poi, intrinsecamente, contro la guerra.

Riascoltiamola dunque… prima in mp3




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Il tema del soldato che pensa al suo amore
 è di sicuro un tema universale.
 
Se ci va ora riascoltiamola in questo video…
cantata all’inizio in tedesco e poi in italiano.

 
 
 
 
fre bia pouce    musicAnimata
 
 
 
 
Tony Kospan


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Marlene Dietrich (Schöneberg 27.12.1901 – Parigi 6.5.1992)

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IL ROMANTICISMO – Cos’era.. come e perché nacque questa corrente artistica dell’800 – I PARTE   Leave a comment






Approfondiamo la conoscenza di questa corrente artistica
di cui in fondo abbiamo, in genere, solo una parziale cognizione.

Il Romanticismo, nato nel 1798 in Inghilterra e Germania,
ebbe una grande influenza su tutta la cultura europea 
ma anche sulla storia e la vita dell’ottocento.

Nata principalmente in opposizione al razionalismo trionfante,
questa corrente pervase tutti gli aspetti dell’arte,
della poesia, della musica ed anche della filosofia.



Eugène Delacroix – Il cesto di fiori



Prima di approfondire la sua conoscenza
però dobbiamo cancellare dalla nostra mente
l’idea, ahimè molto diffusa,
che il romanticismo sia solo una specie 
di esaltazione di un amore tenero e sdolcinato.

Certo non è stata una corrente ben definita, 
né per rigide tecniche formali né per linee guida precise, 
anzi si trattò di un fenomeno culturale complesso.



Caspar David Friedrich – Luna nascente sul mare



Potremmo forse meglio definirla come un’idea, un sentimento, 
una nuova visione del mondo e dell’arte
che però pervase in breve tempo tutta l’Europa dell’800 
in alternativa ed in opposizione al razionalismo settecentesco.

Leggeremo però ugualmente i suoi fondamentali principi,
così come sono stati nel tempo estrapolati,
e l’origine storica sia del termine “romantico” che della corrente.

Conosceremo poi (II PARTE) i suoi massimi esponenti,
ed infine potremo penetrare nella profondità dello spirito che l’animava
attraverso opere d’arte, poesie e musiche romantiche.






ELEMENTI CARATTERISTICI DEL ROMANTICISMO 



– l’ideale della libertà creativa e della spontaneità;

– la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento;

– una polemica vivace contro i generi, le regole ed un’esaltazione della fantasia;

– uno spiccato interesse per i miti ed i simboli;

– l’esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell’inconscio;

– la tendenza ad abolire le distinzioni tra poesia e prosa.

Tuttavia non possiamo però sottacere il fatto che la corrente si differenziò nel tempo per vari aspetti e che i gli artisti ebbero anche grandi differenze interpretative tra di loro.



Caspar David Friedrich – Donna davanti al tramonto




ORIGINE DEL TERMINE “ROMANTICISMO” E NASCITA DELLA CORRENTE


La parola “Romanticismo” deriva dal francese “roman” che indicava un racconto di avventure (di tipo medievale)  in prosa o in versi e che potremmo chiamare “romanzesco” ma poi acquisì, col tempo, il significato di fantasioso ed irreale ed assunse nel ’700, soprattutto in Inghilterra, una connotazione molto negativa.

Per primo però Rousseau, definendo “romantique” un sognante stato d’abbandono dell’anima, gli tolse ogni implicazione negativa.

Accadde più o meno la stessa cosa in Germania al termine “romantisch“.

In Germania poi si sviluppò tra il 1770 e il 1785 il movimento dello Sturm und Drang (“tempesta ed impeto”) che fu un precursore del romanticismo con artisti del livello di Goethe e Schiller.

Nel 1798 Schlegel, sulla sua rivista tedesca “Atheneum“, per primo definì lo “stato d’animo romantico“.

Esso doveva intendersi come necessità di esprimersi, da parte degli artisti, senza regole o costrizioni (unendo anche prosa e poesia) e di far prevalere il sentimento, la fantasia, il sogno e la passione (intesa come “pathos”) per dare una risposta all’eterna inquietudine dell’animo umano e superare i confini tra il reale e l’ideale, tra il finito e l’infinito.

In pratica quella rivista fondò il Romanticismo.

Il post continua.



FINE I PARTE




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Francisco Goya – La nevicata

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