Archivio per 12 dicembre 2022

Lunedì sera in poesia “Come chi percorre” Borges – arte Vermeer – canzone “Mind Games” J. Lennon   Leave a comment

 
 
 
Vermeer – La domestica consegna un messaggio alla padrona
 
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Il sogno è il nutrimento dell’anima,

come il cibo è quello del corpo.

– Paulo Coelho –

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POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,

Vermeer – La ragazza con l’orecchino di perla

 

 

COME CHI PERCORRE… 
J. L. Borges
 
Come chi percorre una costa
meravigliato dalla moltitudine del mare,
rallegrato di luce e prodigo spazio,
io fui lo spettatore della tua bellezza
durante un lungo giorno.
Ci congedammo sull’imbrunire
e in graduale solitudine
al tornare nella strada i cui volti ancora ti conoscono,
si oscurò la mia gioia pensando
che di tanta nobile abbondanza di memorie
sarebbero rimaste appena una o due
per essere decoro dell’anima
nell’immortalità della sua impresa.

 
 
 

Jan Vermeer – Il bicchiere di vino

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da Tony Kospan

 
 

 
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 Jan Vermeer – La mezzana







Rubens – Ricordo.. capolavori.. il tema dei Satiri.. le sue donne e la poesia della Szymborska   Leave a comment




Rubens – Autoritratto (partic.)




Breve ricordo del grandissimo Pittore fiammingo del ‘600

soprattutto con un accenno alla sua duplice personalità,

religiosissima in privato ed erotica nell’arte,

e poi ad uno dei temi da lui amati, i Satiri.


Infine una poesia della poetessa Premio Nobel, Wislawa Szymborska,

dedicata alle mitiche e formose donne dei suoi dipinti.


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Rubens – Il giardino dell’amore

 

 

RUBENS
I SATIRI… E LA PITTURA SENSUALE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
Sir Pieter Paul Rubens
(Siegen 28 giugno 1577 – Anversa 30 maggio 1640)

 
 
 
Rubens è certamente tra i massimi pittori fiamminghi del XVII secolo.
 
La sua pittura è definita di genere barocco francese e nord europeo.
 
Desidero però parlare qui soprattutto di un bel contrasto, alquanto eclatante, che si manifestò soprattutto nelle opere della sua maturità.
 
 
 
 

RubensBorea rapisce Orizia

 
 
 
Mi riferisco al contrasto tra
– il personaggio morigerato, compassato, ossequioso verso la religione (andava a messa tutti i giorni) studioso delle opere classiche e dalla vita matrimoniale assolutamente felice e senza intoppi
e
– l’artista che è stato capace di creare opere di una sensualità unica in cui il fuoco dell’erotismo e la tempesta dei sensi sono in modo evidente assolutamente sovrani.
 
 
 
 

Rubens – Il ratto delle figlie di Leucippo

 
 
 
Molte delle sue opere hanno fatto parlare perfino di Sindrome di Rubens per la loro, presunta per alcuni e certa per altri, capacità di scatenare impulsi erotici in chi le osserva.

 
 
 

Rubens – Venere allo specchio

 
 
 
Ricordiamo che i temi classici e mitologici erano per gli artisti il migliore e però forse anche l’unico modo per superare i limiti espressivi imposti dalle severe leggi censorie del tempo e dar così libero sfogo al loro estro.
 
In particolare Rubens scelse per far questo soprattutto il tema dei Satiri e Sileni.
 
Il Satiro è il compagno di Pan e Dioniso abitante dei boschi ed impersonifica la fertilità e la forza vitale della natura mentre i Sileni sono anche loro divinità dei boschi, presenti nella mitologia greca, ma caratterizzate dal carattere selvaggio e lascivo.
 
 
 
 

Rubens – Ninfe e Satiri  1635

 
 
 
Tuttavia la sensualità delle sue opere non emana solo da dipinti con immagini esplicite ma spesso in modo chiaro e forte  anche in quelle in cui non appaiono per quel che esse lasciano invece immaginare.
 
 
Si pensi infatti ad esempio a quest’opera che ha molti ammiratori e che fa molto parlar di sé.

 
 
 
 
 
Rubens – Il satiro e la fanciulla – Collez. Principe del Liechtenstein
 
 
 
 
In questo dipinto, anche se non appare nulla di sensuale in modo esplicito, tuttavia appare evidente che per l’ingenua giovinetta il destino pare ormai tracciato, e certo nessun padre gradirebbe un genero di tal fatta.
 
 
Infatti se esaminiamo con attenzione notiamo:
 
– lo sguardo sì simpatico ma davvero inequivocabile del satiro
– il sorriso mefistofelico da brividi
– il suo corpo nudo benché accostato al cesto “caravaggesco” che pur cerca di attutire un po’ la forza di queste impressioni
 
– la scena poi parla… da sola…
 
 
Ci sono poi diverse altre sue opere in cui il tema dei Satiri è affrontato in modo quasi prepotente come ad esempio la seguente.

 
 
 
 

Rubens – Due Satiri



In realtà le rotondissime forme dei suoi personaggi non riguardavano solo le donne… come ad esempio il dipinto qui giù.



 

Gesù e Giovanni Battista bambini con 2 angeli

 

 

Prima di esporre una mia conclusione mi fa piacere riportare una bella poesia della poetessa Premio Nobel Wislawa Szymborska dedicata proprio alle sue donne…
 
 
 
 
LE DONNE DI RUBENS
 
 
Ercolesse, fauna femminile,
nude come il fragore di botti.
Fanno il nido in letti calpestati,
nel sonno la bocca si apre al chicchirichì.
Le pupille rovesciate all’indietro
Penetrano dentro le ghiandole
da cui i lieviti stillano nel sangue.

Figlie del barocco, l’impasto si gonfia,
vaporano i bagni, s’arrossano i vini,
nel cielo galoppano porcelli di nuvole,
le trombe nitriscono l’allarme carnale.

O cucurbitose, o esorbitanti,
e raddoppiate dal cader dei veli
e triplicate dalla violenza della posa,
grasse pietanze d’amore!

Le loro magre sorelle si alzarono presto,
prima che nel quadro facesse giorno.
E nessuno le vide incamminarsi in fila
dal lato non dipinto della tela.

Esiliate dello stile. Costole contate,
mani e piedi d’uccello.
Provano a volare sulle scapole sporgenti.

Il Duecento gli avrebbe dato un fondo d’oro.
Il Novecento – uno schermo d’argento.
Ma il Seicento non ha nulla per chi è piatto.

Giacché perfino il cielo è convesso
convessi gli angeli e convesso il dio ―
Febo baffuto che su un destriero
sudato irrompe nell’alcova ribollente.
 

 

 


 
Rubens – Le tre Grazie – 1635

 
 
 
Concludo con un accenno ad un altro aspetto della pittura di Rubens la modernità…
 
A mio parere non tanto per la tecnica ma per gli atteggiamenti, i movimenti, la plasticità dei corpi, la naturalezza e la forza delle espressioni davvero sorprendenti dei soggetti dipinti, Rubens anticipa movimenti artistici che si affermarono solo nei secoli successivi.
 
 
 
 

Rubens – Venus frigida



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Categoria “Arte” del blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
 
Copyright Tony Kospan





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Autoritratto al Circolo con gli amici



 
 

IL MURO – Un raccontino di Bruno Ferrero che ci parla delle chiusure che si creano tra noi e gli altri   Leave a comment



Noi ed i muri intorno a noi.

Un interessante raccontino sulle chiusure nostre
e su quelle degli altri intorno a noi.





IL MURO 
Bruno Ferrero


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In un deserto aspro e roccioso vivevano due eremiti.

Avevano trovato due grotte che si spalancavano vicine, una di fronte all’altra.

Dopo anni di preghiere e feroci mortificazioni, uno dei due eremiti era convinto di essere arrivato alla perfezione.

L’altro era un uomo altrettanto pio, ma anche buono e indulgente.

Si fermava a conversare con i rari pellegrini, confortava e ospitava coloro che si erano persi, e coloro che fuggivano;
tutto tempo sottratto alla meditazione e alla preghiera, pensava il primo eremita,
che disapprovava le frequenti, anche se minuscole, mancanze dell’altro.

Per fargli capire in modo visibile quanto fosse ancora lontano dalla santità,
decise di posare una pietra all’imboccatura della propria grotta,
ogni volta che l’altro commetteva una colpa.

Dopo qualche mese davanti alla grotta c’era un muro di pietre grigie e soffocante.

E lui era murato dentro.



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Da ” A volte basta un raggio di sole” di Bruno Ferrero




UNA BREVE RIFLESSIONE



Dobbiamo esser molto attenti quindi a non costruire dei muri intorno al cuore perché potremmo rimaner imprigionati..
Sulla stessa linea anche questo aforisma…
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Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori. 
Italo Calvino







Debbo però rilevare che a volte si vede un muro che sembra costruito da qualcun altro… a volte ciò è vero…
ma in altre non ci accorgiamo che l’abbiamo in verità costruito noi e l’altro alla fine non ha fatto altro che prenderne semplicemente atto… sigillandolo.






Ciao da Tony Kospan

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Frank Sinatra “The voice”- L’uomo.. il cantante.. l’attore e 2 suoi grandi successi   2 comments

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Parlare brevemente di questo notissimo grande cantante italoamericano, dalla lunga e varia carriera artistica e dalla vita intensa e movimentata, non sarà facile ma, nel rispetto dello stile del blog, ci proverò.

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Frank Sinatra
Hoboken 12.12.1915 – West Hollywood 14.5.1998




FRANK SINATRA



La famiglia in cui nasce è molto umile.
La madre che fa piccoli e vari lavori per i vicini, è di origini liguri, ed il padre, che dopo diverse negative esperienze lavorative diventa vigile del fuoco, è di origini sicule.
La sua infanzia-adolescenza per le ristrettezze economiche familiari si svolge pertanto soprattutto per la strada mentre a scuola viene apprezzato soprattutto per la bravura nelle imitazioni.
Poi ancora giovanetto inizia a svolgere lavori umili come quelli di imbianchino e scaricatore di porto ma ancora sedicenne scopre la sua passione per il canto ed è già in una piccola band musicale.
Decide di voler fare il cantante ma scoppia un conflitto col padre che lo caccia di casa.
A 20 anni il primo successo come giovane cantante emergente.



Sinatra giovane




Inizia così la sua mitica carriera nello stile di Bing Crosby di cui è grande ammiratore.
Negli anni 1943/1944 i primi grandissimi successi e le sue canzoni raggiungono i primi posti tra i dischi più venduti.
Negli stessi anni inizia anche la sua carriera di attore.



Sinatra giovane

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E’ in questo periodo che diventa, per il suo mitico ed inconfondibile tono vocale, “The voice” ovvero LA VOCE… ed è così che sarà poi definito in tutto il mondo.
Inciderà nel complesso ben 2 mila e 200 canzoni e 166 album ma la sua canzone cult è certo “My Way” ma non da meno è però anche Strangers in the night.



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Dopo alcuni film minori nel 1954 vince l’ Oscar (ed altri premi) con “Da qui all’eternità” ed in seguito avrà per altri film diversi premi e riconoscimenti.
Grande latin lover (tantissimi i flirt attribuitigli con grandi attrici come Lana Turner, Marilyn Monroe, Anita Ekberg ed Angie Dickinson).


fre bia poucemusical notes Strangers in The Night




Ha avuto 4 matrimoni e 3 figli (dalla prima moglie) ma di recente la 3° moglie Mia Farrow (divenuta moglie poi anche di Woody Allen) ha dichiarato che uno dei suoi figli, Ronan, l’ha avuto con Sinatra ed in effetti la rassomiglianza è davvero impressionante.
Ma il suo grande amore forse è stato Ava Gardner (2° moglie) con cui ha vissuto 2 anni di grande passione e grandi litigi dato che fino alla fine cercò di riavvicinarsi.



Qui con Ava Gardner




Fu accusato di esser amico di un mafioso, Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas.
Difensore, fin da giovane, dei diritti dei neri fu anche molto amico di Sammy Davies Jr e Peter Lawford.



Qui con Sammy Davis Jr

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Fino alla morte fece beneficenza a favore dei bambini poveri e delle famiglie disagiate.
Si racconta che, 83enne e ormai molto malato, abbia lui stesso staccato la spina della macchina che lo teneva in vita salutando l’ultima moglie Barbara Marx.
Desidero infine omaggiare The voice con la sua mitica canzone My way.



fre bia poucemusical notes  My way

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Tony Kospan



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Munch e la sua pittura “drammatica” – Breve biografia.. capolavori e mini analisi della sua arte “drammatica”   Leave a comment








La sofferenza… il silenzio… il pensiero della morte
e la lotta agli assurdi formalismi della società umana
sono stati i cardini della sua visione artistica
in totale controtendenza
rispetto alle principali correnti del suo tempo.


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Nel giardino – 1902





BREVISSIMA BIOGRAFIA


Nato in Norvegia che ovviamente è lontanissima da Parigi,
capitale mondiale dell’arte nel secondo 800 e nel primo 900,
Edvard Munch tuttavia ha poi ricoperto un ruolo importante
nella storia dell’arte con i suoi temi esistenziali
che hanno prima anticipato e poi affiancato l’espressionismo.



Løten 12.12.1863 – Oslo 23.1.1944



Fin da ragazzo visse tristi esperienze familiari
che si susseguiranno durante tutta la sua vita
unite a persistenti problemi di salute.


A 17 annni iniziò a studiare pittura.




fre bia pouce (Per approfondire la storia e l’analisi di questo dipinto)
La fanciulla malata



Nel 1885 fu a Parigi per un breve periodo
e negli anni successivi girò per vari paesi europei
compresa l’Italia conoscendo così
le opere dei grandi artisti del passato
e frequentando gli artisti dell’epoca.



Notte d’estate. Inger davanti al mare – 1889



Le sue opere iniziarono ad essere apprezzate
prima dalle avanguardie e poi ben presto da molti.




Donne sul ponte – 1902




Il luogo da lui preferito per dipingere
era Asgårdstrand, sul fiordo di Oslo,
i cui paesaggi egli spesso riporta sulle tele.



Casa vicina al fiordo – 1902



Dopo un ricovero per una malattia nervosa
negli anni 1908/1909 da cui guarì del tutto
si trasferì a Kragero dove ebbe notevoli commesse
da parte di enti pubblici.



Autoritratto con bottiglia di vino 1906




Nel 1920 si trasferì a Ekely dove però
si isolò quasi del tutto fino alla sua morte.




Fertilità – 1899/1900



ANALISI DELLA SUA OPERA



Ai silenzi ed alle malinconie connaturati nei popoli scandinavi Munch aggiunge
un forte senso di dolore… una costante presenza del pensiero della morte…
insieme ad una insofferenza per i valori formali della società.



La danza della vita




In lui si riconoscono pertanto tutti i temi della cultura nordica
ai quali aggiunge la sua visione angosciosa e disperata.



Il bacio

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Il grande pittore norvegese infonde nei dipinti

il suo modo di essere e di sentire

attraverso l’uso di colori vivaci

associati a notevoli distorsioni lineari.

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Bohemians – 1925 26



I suoi tormenti egli li riporta intatti e con forza sulle sue tele
ma a differenza di quelli di altri grandi artisti
essi sono i tormenti di una persona comune,
e cioè di chi si sente tale e quale
a ciascun altro uomo di questo mondo





Scena di un bordello, 1897-99




Le sue opere considerate per questo “degenerate” dal nazismo
furono vendute dai musei tedeschi a quelli di altre nazioni.


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Sera sulla via Karl Joan

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LA SUA OPERA PIU’ FAMOSA – L’URLO


Questo video ci consente un’approfondita “lettura”
del suo capolavoro più noto…


fre bia pouce



F I N E




Copyright T.K.



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Gif Animate Frecce (117)




Malinconia




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