Archivio per 21 novembre 2022
Monet
Ci sono solo 4 domande che contano nella vita, Don Octavio.
“Cosa è sacro?
Di cosa è fatto lo spirito?
Per cosa vale la pena vivere?
E per cosa vale la pena morire?
La risposta a ognuna è sempre la stessa: solo l’amore.”
Dal film – Don Juan De Marco maestro d’amore
Monet
VUOI CHIAMARMI GIOIA
Sibilla Aleramo
Vuoi chiamarmi Gioia
poi che non sai il mio nome.
E io ti rispondo come ti rispose quel fanciullo
a cui lodasti i lucenti occhi
laggiù nel paese caldo e colorato,
ti rispondo che sei tu ad avere nel forte cuore
la virtù della gioia,
tu ad investire il cuore mio.
Tanto sei forte o signore
che di me cogli solo ciò che t’incanta
e mi ravvivi il sorriso,
e fai che a me stessa più non importi il mio nome
il mio nome che non è Gioia,
fai che ogni oscura imminenza della mia sorte
io alteramente allontani.
– per un attimo?-
e a fine del tuo il mio sorriso ravvivi.
Ravvivi il mio canto,
ed è come se laggiù chiusa nella tua mano
tu mi portassi, nel paese caldo e colorato,
in un avvampante aurora,
là dove ogni cosa si chiama Gioia.
Monet

a tutti da Tony Kospan
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Monet – La passeggiata
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NEVE NEVE
Tony Kospan
Neve neve…
dolce, soffice e bella
tu
che di bianco dipingi
boschi e case
strade e porti
creando magici scenari
tu
che coi bimbi giochi
tra palle e pupazzi
salti e tuffi
donando allegria ed euforia
tu
perché talor nascondi
tra i leggiadri fiocchi
il duro coltello della tormenta,
delle valanghe
e dei tremendi disagi umani?

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L’amica Luna ha poi voluto dedicar
a questa mia modesta poesia un bel video.
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Vediamo come l’amore romantico,
simbolo della bellezza e della dolcezza dell’amore,
è stato visto nel tempo dai poeti e dagli artisti in genere.
Claude Theberge
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L’AMORE ROMANTICO IN POESIA…
ARTE…
AFORISMI… CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan

Non parlerò qui dell’amore in genere…
e cioè di quel sentimento immenso ed universale
di cui Dante ci dice che:
“L’amor () move il sole e l’altre stelle”
(Paradiso XXXIII -145).
Ma parlerò dell’amore romantico, sognante
e quindi di quella
“magica corrispondenza d’amorosi sensi“
che vivono gli innamorati
con aforismi… poesie… dipinti e canzoni.
Dio ci ha concesso una sola via alla vita, ed è l’amore;
una sola via alla felicità, ed è l’amore;
una sola via alla perfezione ed è ancora l’amore.
U.Tarchetti
E’ inutile parlare dell’amore,
perché l’amore ha una propria voce
e parla da sé.
P. Coelho
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Il linguaggio dell’amore è un linguaggio segreto
e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso
Roberto Musil
Coloro che vivono d’amore vivono d’eterno.
Emile Verhaeren
Nel primo bacio d’amore
rivive il paradiso terrestre.
Byron
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Quelle che seguono solo le prescelte
e come sempre sarà bello leggere le poesie che,
sul tema,
piacciono a voi.
Sappi amore mio
Charles Edward Perugini – Giovani innamorati
HO SCELTO TE
S. Lawrence
Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
Il cielo in una stanza
PRESENZA
W. Goethe
Tutto è annuncio di te!
Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero.
Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.
Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave e seducente della luna.
Seducente e soave sei tu, e fiori,
luna e stelle a te s’inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi!
Questa è vita, è eternità.
Kiss Me
Francesco Hayez
SE AVESSI…
William Butler Yeats
Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto i sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.
Per me per sempre
Vittorio Corcos
SENZA DI TE
John Keats
Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:…
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.
Questo Piccolo Grande Amore
Carolus Duran – Il bacio – 1868
PER TE
Edward Estlin Cummings
Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
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Arcimboldo – Allegoria dell’autunno
Questi 2 mitici artisti della pittura e della musica
ARCIMBOLDO E VIVALDI
hanno reso omaggio a questa stagione
secondo il loro geniale ed originale stile.
Dunque ascolteremo la mitica musica dell’artista veneziano
e vedremo i dipinti di Arcimboldo (ma anche di altri artisti)
dedicati all’autunno.
Arcimboldo – Autunno (partic.)
L’AUTUNNO
con Vivaldi, Arcimboldo ed altri pittori

Arcimboldo
Ora che siamo nel cuore di questa stagione
omaggiamola con l’arte e la musica classiche.
Le opere di questi due grandi artisti italiani sul tema autunno
sono famosissime ed amate
perché capaci di rappresentarlo alla grande.
Arcimboldo – L’autunno
Vivaldi per creare la sua mitica musica,
un concerto in Fa maggiore per violino, archi e cembalo,
si ispirò al sonetto
che ora possiamo leggere qui giù ma di autore non noto.
Svetlana Valueva
L’AUTUNNO – SONETTO
Celebra il Villanel con balli e canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor di Bacco accesi tanti
Finiscono col sonno il lor godere.
Fa’ ch’ogn’uno tralasci e balli e canti
L’aria che temperata dà piacere,
E la Stagion ch’inventa tanti e tanti
D’un dolcissimo sonno al bel godere.
I cacciator alla nov’alba a caccia
Con corni, schioppi, e cani escono fuore.
Fugge la belva, e seguono la traccia
Già sbigottita, e lassa al gran rumore
De’ schioppi e cani, ferita minaccia
Languida di fuggir, ma oppressa muore.
Vivaldi riproduce in modo ineguagliabile
i sintomi dell’ebbrezza provocata dal vino
mentre nel movimento centrale,
dal titolo i “Dormienti ubriachi”,
si gode il clima trasognato e tranquillo del dopo festa.
Infine il 3° movimento
descrive i ritmi concitati della caccia.
A. E. Paoletti
Nel bel video che segue,
suggestive immagini autunnali
sono unite
ad una delle più belle musiche classiche
di sempre.
Ascoltiamo e… vediamo.
L’autunno – Arcimboldo (partic.)
Ciao dall’Orso… autunnale
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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Arcimboldo – Rodolfo II in veste di Vertunno… dio delle stagioni (part.)
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Questa famosissima canzone, oggi universalmente amata,
quando uscì nel 1970 però non fece molto clamore.
L’ispirazione poetica nasce in Eric Clapton
dal forte sentimento che provava per Pattie Boyd,
moglie dell’amico e collega George Harrison.
Eric Clapton e Pattie
Il testo della canzone, che si rifà al romanzo in versi Majnun e Leylà
del poeta classico persiano Nizami Ganjavi (XI secolo)
(che a sua volta si rifà ad una storia vera e molto bella ma anche molto tragica accaduta nel mondo arabo),
ci parla di una principessa costretta dalla famiglia
a sposare un uomo diverso da quello amato.
George Harrison e Pattie
Clapton associò questa storia che l’aveva molto colpito
al suo amore, non corrisposto, per Pattie.
Pattie Boyd
IL TESTO
Cosa farai quando ti sentirai sola
senza nessuno ad aspettare al tuo fianco?
Sei scappata e ti sei nascosta per troppo tempo
Lo sai, è solo a causa del tuo stupido orgoglio
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Ho provato a consolarti
Quando il tuo vecchio uomo ti ha abbandonata
Come uno sciocco, mi sono innamorato di te
Hai girato il mio intero mondo sottosopra
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Prendiamo il meglio da questa situazione
Prima che io finalmente diventi matto
Ti prego non dire che non troveremo mai una via
E che il mio amora è vano
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
La canzone che, come accennavo inizialmente,
aveva avuto poco successo
pian piano ed in successive edizioni
si è poi affermata in tutto il mondo
come una delle più belle e più amate.
Infatti è stata inserita tra le 500 canzoni migliori
di sempre
dalla nota rivista musicale americana
ROLLING STONE al 27° posto.
Ma ora ascoltiamola in questo bel video
che ha avuto 148.000.000 di visualizzazioni.
Tony Kospan
LA TUA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA
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Breve ricordo del noto pittore belga, maestro del surrealismo geniale ma anche grande interprete dell’interiorità.
René Magritte (Lessines 21.11.1898 – Bruxelles 15.8.1967)
Magritte è considerato uno dei più grandi surrealisti del 20° secolo.
Leggiamo questo breve brano, trovato tempo fa nel web, che ci parla del suo inconsueto modo di dipingere.
Lo sguardo perduto
– Magritte non amava dipingere.
Non mancano gli aneddoti e le testimonianze dirette che confermano il suo atteggiamento distaccato rispetto al “fare pittura“.
Ma ne sono buona testimonianza le opere stesse che rifiutano ogni “cedimento” pittorico, tese a sviluppare in immagine la fragranza dell’idea, unica grande protagonista dei suoi lavori.
Gli amanti
“Il suo è un dipingere freddo, levigato, meticoloso ma senza palpiti di pennello, senza sorprese di tocchi, di gesti, d’inebrianti incidenti di percorso.
Tuttavia, e paradossalmente, la sua prassi si colloca nel cuore della pittura, vale a dire nella centralità dialettica dello sguardo, del vedere e in sintesi della visione.
Il problema della visione come territorio orgogliosamente presidiato dall’arte moderna e rivendicato in quanto specificità conoscitiva inalienabile e paritetica rispetto all’attività scientifica, fìlosofìca e tecnologica che sembrava esaurire ogni possibile funzione conoscitiva, aveva negli anni Venti attraversato circa un secolo di travagliate e però trionfanti esperienze.” (dal web)
Amo Magritte proprio per questo, cioè non tanto per le sue capacità tecnico-pittoriche, quanto per l’originalità delle idee a cui dà forma con fantasia incredibile, e che poi trasmette a noi in modo chiaro, anche se surreale (oggi potremmo chiamare tutto questo… “messaggio”).
Ma la sua eccezionale capacità evocativa non si limitò alla pittura in senso classico ma anche a creare manifesti pubblicitari di successo.
Infine vediamo, in questo video qui giù, altri suoi dipinti collegati alla musica di Rachmaninoff.
Buona visione e buon ascolto (o viceversa).
Tony Kospan
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