Dalì – Persistenza del tempo
Stavolta parleremo di un tema non semplice che forse a qualcuno potrà non piacere
ma che volenti o nolenti ci tocca tutti ed appassiona l’Umanità da sempre.
Parlo del Tempo, ma non del meteo, bensì di quella che è la più misteriosa
dimensione del nostro vivere.
IL TEMPO IN POESIA.. IN ARTE..
IN AFORISMI.. IN CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Cos’è il tempo?
Filosofi, scienziati e poeti hanno cercato da sempre
di dare una risposta chiara e precisa
a questo immenso interrogativo… ma invano.
Sant’Agostino è stato, a mio parere,
tra i pensatori che meglio hanno saputo descriverlo.
Ecco allora 2 suoi noti saggi aforismi…
– Se nessuno me lo chiede, so cos’è il tempo,
ma se mi si chiede di spiegarlo, non so cosa dire.
– Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell’anima.
Il passato non esiste in quanto non è più,
il futuro non esiste in quanto deve ancora essere,
e il presente è solo un istante inesistente
di separazione tra passato e futuro.
Ordunque è solo un modo per distinguere presente, passato e futuro
o è un qualcosa di reale ed a sé stante?
Certo il tempo, come ci dice poi Virgilio,
“Sed fugit interea, fugit irreparabile tempus“,
non fa altro che fuggire e non possiamo fermarlo.
Il tema, come immaginerete, è tosto ed enorme
e quindi preferisco che ne parlino altri aforismi,
poesie, canzoni ed alcuni significativi dipinti.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare,
dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
Il tempo è la cosa più importante:
esso è un semplice pseudonimo della vita stessa.
Antonio Gramsci
Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo:
quelle che ci riportano indietro chiamate… ricordi
e quelle che ci spingono avanti chiamate… sogni.
Jeremy Irons
Il presente è figlio del nostro passato
e padre del nostro futuro.
Trattiamolo bene.
Tony Kospan
Il tempo è molto lento per coloro che aspettano,
molto veloce per coloro che hanno paura,
molto lungo per chi si lamenta,
molto breve per quelli che festeggiano,
ma, per tutti quelli che amano, il tempo è eternità.
W. Shakespeare
Eccoci dunque alle opere di poeti che ci hanno dato, con i loro versi,
la loro visione del tempo, le loro riflessioni sul tempo,
le loro emozioni collegate al tempo
iniziando dalla mitica “Carpe Diem” del poeta latino Orazio.
Come sempre sarà bello legger le poesie che sul tema amate voi.
(Il tempo se ne va – Celentano)
Samy Charnine – Almost Time
CARPE DIEM
Orazio (Odi XI)
Tu non chiedere
– non è concesso sapere –
quale fine a me e quale fine a te
gli Dèi abbiano concesso,
o Leuconoe, e non
consultare i calcoli babilonesi.
E’ meglio patire ciò che sarà
sia che Giove ci attribuirà molti inverni
o che questo sia l’ultimo,
il quale fa infrangere le onde del mar Tirreno
sulle opposte scogliere,
tu sii saggia e filtra i vini e recidi
ogni lunga speranza che oltrepassi
il breve spazio del tempo immediato.
Mentre parliamo esso è già fuggito.
Cogli l’attimo, credendo il meno
possibile nel domani.
(Non C’è Tempo – 99 Posse)
Lohmuller Giury
TI AUGURO TEMPO
Elli Michler
(erroneamente creduta come poesia indiana)
Non ti Auguro un Dono qualsiasi
ti auguro soltanto quello che i più non hanno
Ti Auguro Tempo, per divertirti e per ridere
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa
Ti Auguro Tempo, per il tuo Fare e per il tuo Pensare
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri
Ti Auguro Tempo, non per affrettarti e correre
ma tempo per essere contento
Ti Auguro Tempo, Non Soltanto per Trascorrerlo
ti auguro tempo perché te ne resti
tempo per stupirti e per fidarti
e non soltanto per guardarlo all’orologio
Ti Auguro tempo per Toccare le Stelle
e tempo per crescere, per maturare
Ti Auguro Tempo per Sperare
nuovamente e per amare
non ha più senso rimandare
Ti Auguro Tempo per trovare te stesso
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come dono
Ti Auguro Tempo anche per perdonare
Ti Auguro Tempo
tempo per la vita.
(Nel mio Tempo – Jovanotti)
IL TEMPO PASSATO
Percy Bisshe Shelley
Come il fantasma d’un amico amato
è il tempo passato.
Un tono che ora è per sempre volato
via, una speranza che ora è per sempre andata
un amore così dolce da non poter durare
fu il tempo passato.
Ci furon dolci sogni nella notte
del tempo passato.
Di gioia o di tristezza, ogni
giorno un’ombra avanti proiettava
e ci faceva desiderare
che potesse durare
quel tempo passato.
C’e’ rimpianto, quasi rimorso,
per il tempo passato.
E’ come il cadavere d’un bimbo molto amato
che il padre veglia, sinché alla fine la bellezza
è un ricordo, lasciato cadere dal tempo passato.
(Time – Pink Floyd)
De Chirico
MI DUOLE IL TEMPO
Ghiannis Ritsos
Mi duole in petto la bellezza:
mi dolgono le luci
nel pomeriggio arrugginito;
mi duole
questo colore sulla nube
– viola plumbeoviola repellente;
il mezzo anello della luna
che brilla appena
– mi duole.
Passò un battello.
Una barca; i remi; gli innamorati;
il tempo.
I ragazzi di ieri sono invecchiati.
Non tornerai indietro.
Serata grigia, luna sottile,
– mi fa male il tempo.
(Avec le temps – Leo Ferré)
Giorgione – Le tre età dell’uomo
TEMPO
Ada Negri
Giorno per giorno, anno per anno, il tempo
nostro cammina! L’ora ch’è sì lenta
al desiderio, tu la tocchi infine
con le tue mani; e quasi a te non credi,
tanta è la gioia: l’ora che giammai
affrontare vorresti, a cauto passo
ti s’accosta e t’afferra – e nulla al mondo
da lei ti salva. Non è sorta l’alba
che piombata è la notte; e già la notte
cede al sol che ritorna, e via ne porta
la ruota insonne. Ma non v’è momento
che non gravi su noi con la potenza
dei secoli; e la vita ha in ogni battito
la tremenda misura dell’eterno.
Che il tempo scorra felice per tutti.
Tony Kospan
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

PERSA LA FIDUCIA? GUARDARE AVANTI!
ECCO L’INTERESSANTE RIFLESSIONE DI ALBERONI
CHE PUO’ AIUTARCI A STAR MEGLIO.

COSA FARE QUANDO PERDIAMO LA FIDUCIA IN NOI STESSI?
Francesco Alberoni
Borgonovo Val Tidone 31 dicembre 1929
Noi non possiamo darci valore da soli.
Ce lo danno gli altri fin da bambini amandoci, apprezzandoci, dicendoci bravo.
In realtà non possiamo dare valore a nulla perché sono gli altri che, con il loro comportamento o le loro parole, ci dicono cosa è buono o cattivo, cosa è desiderabile.
Se prendete due fratellini e mettete davanti a loro un qualsiasi oggetto, non appena uno lo prende in mano, l’altro lo vuole anche lui.
Ha imparato a desiderarlo dal primo.
Esiste poi, in ogni essere umano, una spinta interiore a creare, ad agire, a costruire, cioè a oggettivare tutto ciò che sente e pensa.
C’è chi suona uno strumento musicale, chi apre una pizzeria, chi diventa insegnante, chi scrive libri e chi costruisce grattacieli.
Sono tutte oggettivazioni del suo spirito: l’uomo si realizza in ciò che fa.
Ma quando abbiamo creato una nostra opera, abbiamo anche bisogno di vederla riconosciuta, apprezzata dagli altri.
Il musicista la sua musica, l’architetto la sua costruzione, lo scienziato la sua ricerca.
Perché nessuno può dirsi bravo da solo.
Possiamo costruire, realizzare, fare cose stupende ma, per sapere che valgono, per sapere che abbiamo meritato, bisogna che qualcuno ce lo dica.
Il bisogno di riconoscimento non è vanità.
Che cosa avviene allora quando una persona ha dedicato anni e anni a costruire qualcosa di stupendo per la sua comunità, il suo Paese, e non solo nessuno l’apprezza, ma la ostacola e gliela distrugge?
Come può conservare la fiducia in se stessa, trovare la forza di vivere e creare?
La risposta è una sola: devi ricominciare da capo.
Allontanarti dal vecchio mondo, andare in esilio, affrontare la solitudine.
E vedere nuova gente, quella che non hai mai frequentato, quella che non conoscevi che non capivi e di cui magari diffidavi.
Avere nuove esperienze, fino a che non cambi interiormente, fino a che non ti importa più nulla di ciò che è accaduto e scopri nuovi piaceri e nuovi interessi.
Finché non ritrovi il gusto di ridere e non torni a vedere il mondo con l’occhio ingenuo, fresco del bambino.
Allora ti accorgi che non hai poi perso molto, che ci sono altri modi di vivere ed altre cose da fare e da inventare.
Certo è una cosa più facile da fare da giovani e che diventa sempre più difficile da vecchi perché si diventa schiavi delle proprie abitudini e del passato.
Ma è l’unica salvezza.
Chi si ferma a guardare indietro diventa una statua di sale
come è successo – ci racconta la Bibbia – alla moglie di Lot.
Francesco Alberoni
Cosa ne pensate?
CIAO DA TONY KOSPAN

IL TUO BLOG DI… SOGNO?


SE… TI PIACE… ISCRIVITI
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Oggi si festeggia in centinaia di Paesi
la giornata della gentilezza.
.
In Italia la festa è iniziata nel 2000 per l’impegno di Giorgio Aiassa,
curatore e sostenitore del movimento per la gentilezza,
ma è nata nel 1997 in Giappone.

La gentilezza va vista, secondo l’idea dei promotori,
«come senso civico, vale a dire rispetto per le regole,
e solidarietà nei confronti di chi ha più bisogno»…
ma anche come “calma e pazienza“… virtù sempre più rare.

Ci sono diverse iniziative in varie parti del mondo
e negli Usa molti Stati promuovono aquisti solidali
per le persone bisognose.

Inoltre, a mio parere, è opportuno soffermarsi un attimo
sul problema del bullismo e su quello della violenza verbale
anche qui… nel web…

ALCUNI AFORISMI SULLA GENTILEZZA CHE ADORO
La gentilezza è l’arma dei più forti.
Stephen Littleword
I gesti gentili sono le migliori carezze.
Stephen Littleword
Compiendo semplici atti di gentilezza
nei confronti degli altri,
non possiamo fare a meno di elevare noi stessi.
Anthony Robbins
Quando la misura e la gentilezza
si aggiungono alla forza,
quest’ultima diventa irresistibile.
Gandhi
La dolcezza e la gentilezza non sono segni di debolezza,
ma manifestazioni di forza e determinazione.
Nicoletta Todesco

.
.
In questo video infine le domande che dovremmo farci
alla fine di ogni giorno


W la gentilezza… sempre!
Tony Kospan
IL TUO BEL GRUPPO DI FB
INSIEME SPENSIERATO E CULTURALE

Mi piace:
Mi piace Caricamento...