Archivio per 4 novembre 2022

Weekend in poesia “Il tuo cuore” E. Cummings – arte Beraud – canzone “Teresa” S. Endrigo   Leave a comment

 
 
 
 
Jean Beraud 



 

 

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viola 19

E’ inutile parlare dell’amore, 

perché l’amore ha una propria voce 

e parla da sé. 

– P. Coelho –

viola 19




 
 
Jean Béraud Sinfonia in rosso e oro al Ponte delle Arti
 
 
 
 
 
IL TUO CUORE
Edward Cummings

 

Il tuo cuore lo porto con me.

Lo porto nel mio e

non me ne divido mai.

Dove vado io, vieni anche tu, amore mio;

qualsiasi cosa faccio io,

la fai anche tu, mia cara.

Non temo il destino

perché il mio destino sei tu, mia dolce.

Non voglio il mondo, perché il mio,

il più bello, il più vero… sei tu.

Questo è il nostro segreto profondo

radice di tutte le radici

germoglio di tutti i germogli

e cielo dei cieli

di un albero chiamato vita,

che cresce più alto

di quanto l’anima spera,

e la mente nasconde.,

Questa è la meraviglia che le stelle separa.

il tuo cuore lo porto con me,

lo porto nel mio.

 

 

 

Jean Béraud – Ballo al parco


 


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fre bia pouce     musicAnimata      (TERESA – SERGIO ENDRIGO)

 

da Orso Tony


 



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La pagina per colorare il tempo
Frecce (174)

 

 

 

Jean Beraud – Dinner at Les Ambassadeurs

 

 

Pazzesche richieste in libreria per… morire dal ridere   2 comments

 
 
 
Doverosamente annotate da un libraio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 RICHIESTE IN LIBRERIA PER SORRIDERE
 
 
 
 
 
 
 
 

– Vorrei “Alla ricerca del tempo perduto” di Alain Prost
(Pseudonimo di Marcel Proust… quando saliva su una formula uno?)
 
– Tenete le Pistole di Cicerone?
(O forse le Epistole?)
 
– Vorrei un libro di cui non mi ricordo l’autore.
S’intitola: “Tutte le poesie”.
 
– Vorrei un libro che… aspetti un momento, eh, che me lo sono scritto
(si fruga freneticamente nelle tasche per qualche minuto, poi estrae un bigliettino spiegazzato, l’apre e legge) 
Ah, ecco, sì, dunque, la Bibbia!






 
– Mi scusi, ma di questi libri da 1 euro 
non hanno ancora fatto le edizioni economiche?
 
– Mi serve un metro e mezzo di libri, non importa di che tipo,
l’importante è che abbiano tutti lo stesso colore.
 
– Vorrei un libro di cui non ricordo l’autore, e nemmeno la casa editrice.
Il titolo? Adesso come adesso non mi viene.
 
– Vorrei un libro di cui non mi ricordo nè il titolo nè l’autore.
Non so neanche di cosa parla, ma so che è piccolo e rosa.
 
– Vorrei un libro di fotografie del periodo medievale.
 
– Vorrei il risotto di Doria Gay
(Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde)
 
– Vorrei ‘I trenta che sconvolsero la figa’
(Trent’anni che sconvolsero la fisica, George Gamow)
 
 
 


 
 
 
– Vorrei ‘Le palle di Malaparte’
(La pelle, di Curzio Malaparte)
 
– Vorrei ‘Il giardino dei finti pompini’
 (Il giardino dei Finzi Contini, Giorgio Bassani)
 
– Vorrei ‘Il fu Matia Bazar’
(Il fu Mattia Pascal, Pirandello)
 
– Vorrei ‘Edipo a Cologno’
(Edipo a Colono, Sofocle)
 
– Vorrei ‘E dico re’
(Edipo re, Sofocle)
 
– Vorrei ‘Sequestro un uomo’
(Se questo è un uomo, Primo Levi)






 
– Vorrei ‘Mandovado’
(Marcovaldo, Calvino)
 
– Vorrei ‘Braccobaldo’
(Marcovaldo, Calvino)
 
– “Sto cercando un libro”
 
– “Avete una lista di tutti i libri scritti in lingua inglese?”
 
– “Avete una lista di tutti i libri che non ho letto?”


 
 
 

 
 
 



“Può dirmi come mai tante guerre civili famose sono state combattute all’interno dei Parchi Nazionali?”
 
– “Ho bisogno di una foto a colori di George Washington.”
(altre richieste: Cristoforo Colombo, Re Artù, Mosè, Socrate etc.)
  
– “Sto cercando un elenco di leggi da infrangere per poter tornare in prigione per un paio di mesi.”

– “La scorsa settimana ho visto un libro che mi interessava ma mi sono dimenticato di appuntarmi l’autore e il titolo. E’ voluminoso, verde e stava sullo scaffale in alto. Me lo può cercare?”






 
– Cliente: “Sto cercando un mappamondo“. Libraio: “C’e’ un modello da scrivania laggiu’”. Cliente: “Uhm no, non è abbastanza grande. Non ne avete uno a grandezza naturale?”. Libraio (pausa): “Uhm sì, ma al momento lo stiamo…. utilizzando”.
 
Dulcis in fundo, uno che chiedeva il cofanetto di “Goldoni” è stato malamente spedito dall’assistente del libraio alla farmacia all’angolo.

 
 
 
 

 
 
 
 

dal web… impaginazione Orso Tony

 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
ARCOBALEN99
LA TUA PAGINA PER SOGNARE

Frecce (174)

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Il Sancarlone di Arona e la Statua della Libertà cosa hanno in comune? Scopriamolo   1 comment



IL SANCARLONE E… LA STATUA DELLA LIBERTA’







Cosa hanno in comune il Sancarlone di Arona… e la Statua della Libertà?
Molto!
Scopriamolo approfondendo la conoscenza delle due gigantesche sculture e della loro storia!







IL SANCARLONE DI ARONA


Il San Carlone è una delle statue più alte e grandi del mondo  (è seconda per altezza solo alla Statua della Libertà) ed è tra le pochissime visitabili all’interno.
Il piedistallo è alto 11,70 metri e la statua 23,40 metri per un’altezza complessiva di 35,10 metri (il solo indice è lungo 1,95 mt.!).
Per dare un’idea della sua imponenza possiamo immaginare che sia alta come un edificio di 10 piani.






Gli autori questa mastodontica opera in onore di San Carlo furono Bernardo Falconi e Siro Zanelli su un progetto de 1614 di Giovanni Battista Crespi detto il “Cerano”.

La sua realizzazione fu molto lunga, dal 1630 al 1697,  ed avvenne grazie all’impulso ed al sostegno del nipote di San Carlo, il cardinale Federico Borromeo.

Il Santo viene rappresentato a capo scoperto, con la mano destra nell’atto di benedire e con un libro nella sinistra.






LA STATUA DELLA LIBERTA’


Sembra certo che la Statua della Libertà, realizzata da  Gustave Eiffel su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi a New York e completata nel 1886 sia nata seguendo 2 linee di ispirazione per le misure: 
1 – il Colosso di Rodi (di cui si hanno solo ricordi in antiche scritture) e proprio la Statua del San Carlone di Arona;
l’altra linea guida invece, quella per l’aspetto: 
2 – il famoso dipinto di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo” (una donna forte e coraggiosa).






Dunque è evidente che uno dei simboli mondiali di New York, della Libertà e degli USA ha tra i vari progenitori anche il Sancarlone di Arona.


Tony Kospan





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L’affascinante Olympic National Park (Washington) e la sua foresta incantata   1 comment









L’Olympic National Park si trova nel nord-ovest dello stato di Washington e confina con l’Oceano Pacifico a ovest. 








Aspro, immenso, affascinante e suggestivo, il parco rappresenta la più grande e bella distesa di foresta pluviale temperata dell’emisfero occidentale.








E’ uno dei parchi nazionali più visitati negli Stati Uniti.








Il parco è composto da una stretta striscia costiera lunga 50 miglia sul Pacifico e da un’area montuosa centrale non attraversata alcuna strada.








Dunque dalle spiagge alle cime montane, il parco offre una grande varietà di paesaggi diversi.









Le Montagne olimpiche si trovano al centro del parco e presentano un complesso sistema di vallate scoscese.









Ci sono anche circa 60 ghiacciai alle quote più alte. 








Inoltre il parco presenta anche una vasta zona di prati alpini con fiori di montagna coloratissimi.








Gli animali del parco: il castoro e il visone, vivono principalmente nelle pianure. 
Mentre i cervi, le alci, i puma e gli orsi vivono nelle valli e sugli altopiani. 
Le acque del parco ospitano dei salmoni e oltre 300 specie di uccelli vivono nell’area almeno una parte dell’anno mentre le aquile reali volano sulle vette.








Ci sono però, per i visitatori, diversi divieti da osservare come quelli di non calpestare i prati alpini e di non effettuare escursioni in alta montagna (se non scalatori).








Infine sono indispensabili vestiti impermeabili e stivali per poter effettuare escursioni sicure e senza problemi nell’area centrale.














Il Teatro San Carlo.. uno dei più prestigiosi ed antichi teatri del mondo – Storia.. immagini e musica   1 comment

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E’ il Teatro d’Opera più antico d’Europa

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«Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita. 
Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si
avvicini a questo teatro, 
ma ne dia la più pallida idea.» 
(Stendhal, Roma, Napoli e Firenze nel 1817).







Il Teatro di San Carlo, già Real Teatro di San Carlo,

citato ormai sempre più spesso solo come Teatro San Carlo,

è il famoso teatro lirico di Napoli,

nonché uno dei più famosi e prestigiosi al mondo.








E’ situato nel cuore di Napoli ed ha oltre 2000 posti

il che lo rende anche tra i più grandi d’Europa.

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Fondato per volontà del Re Carlo di Borbone,
fu inaugurato il 4 novembre 1737,
proprio in occasione dell’onomastico del re,
e proprio da questo prese il nome.




Documento originale


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La prima opera che andò in scena
fu l’Achille in Sciro

di Domenico Sarro su libretto di Pietro Metastasio.

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L’esterno del teatro in un dipinto del ‘700
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Nei suoi primi anni il S. Carlo vide sul suo palcoscenico

esibirsi solo artisti provenienti dalle scuole liriche napoletane

ma poi pian piano si avvicendarono i più grandi musicisti

ed interpreti di musica classica di ogni parte d’Italia e del mondo.




L’interno del teatro in un dipinto del ‘700



E’ notoria ed apprezzatissima la perfezione dell’acustica.

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Dal 2011 accanto al Teatro v’è il MEMUS

un museo tutto dedicato alla prestigiosa storia

di questo stupendo tempio della musica

con eccezionali documenti, stampe, dipinti, strumenti, spartiti etc…


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L’esterno del teatro in un dipinto del 1830



Con questo bel video possiamo ora

ascoltar proprio la musica della prima opera

rappresentata in questo favoloso teatro.



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Testo rielaborato dal web con modifiche ed aggiunte T.K.




Ciao da Tony Kospan


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Gif Animate Frecce (117)

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