G. Boldini
Amare non vuol dire impossessarsi di un altro
per arricchire se stesso,
bensì donarsi a un altro per arricchirlo.
– Michel Quoist –
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Boldini – Conversazione al caffè
SARO’ ALBERO
Sandor Petofi
Io sarò albero se ti farai
fiore d’un albero:
se rugiada sarai
mi farò fiore.
Rugiada diverrò
se tu sarai raggio di sole:
così, mio amore, noi ci uniremo.
Se, mia fanciulla,
tu sarai cielo,
io diverrò, allora, una stella:
se, mia fanciulla,
tu sarai inferno,
io per amarti mi dannerò.
G. Boldini
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Care amiche e cari amici amanti della poesia
stavolta il tema è un importante,
direi fondamentale, aspetto del nostro vivere… le emozioni.
Tiziano
LE EMOZIONI IN POESIA… MUSICA… ARTE…
AFORISMI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Ma che vuol dire la parola “emozione”?
Essa deriva dal latino e-movere,
che significa smuovere, portare da dentro a fuori.
Dunque si tratta di reazioni psicofisiche
che si mettono in moto
nella mente e nel corpo
di un individuo quando percepisce ed elabora
una risposta a particolari situazioni ed avvenimenti.
Dunque esse vanno oltre la nostra interiorità
e la nostra capacità di autocontrollo
potendo influenzare
in diversi modi il corpo
come ad esempio il battito del cuore, il rossore etc.
Che noia sarebbe la nostra vita senza di loro!
Infatti che cosa, se non le emozioni
rendono la nostra vita davvero degna d’esser vissuta?
Possiamo anche considerarle
il sale che dà sapore ai nostri giorni
Il rapporto tra emozioni e poesie e l’arte in genere
è bivalente.
Josephine Wall
E’ proprio da loro che nascono le opere d’arte
che poi, a loro volta, le restituiscono a tutti coloro
che leggono poesie,
ammirano capolavori, ascoltano musiche etc.
Il tema è ovviamente vastissimo… per cui mi fermo qua.
Come di consueto, prima di passare alle poesie,
leggiamo alcuni aforismi sul tema.
I colori, come i lineamenti,
seguono i cambiamenti delle emozioni.
Pablo Picasso
Anche nei cuori dei più sfrenati
ci sono corde
che non possono essere toccate
senza dare forti emozioni.
Edgar Allan Poe
La parola comunica il pensiero,
il tono le emozioni.
E. Pound
L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni;
e così noi vediamo magia e bellezza in loro,
ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi.
Kahlil Gibran
Ma è giunto il momento di passar alle poesie.
Come sempre sarà bello leggere, sul tema,
poesie vostre o di altri, ma anche commenti… riflessioni,
o tutto quel che vi va di esprimere.
(Emozioni – Battisti)
PUDORE
Antonia Pozzi
Se qualcuna delle mie parole
ti piace e tu me lo dici
sia pur solo con gli occhi
io mi spalanco
in un riso beato
ma tremo
come una mamma piccola giovane
che perfino arrossisce
se un passante le dice
che il suo bambino è bello.
(The flame)
FACCIO TUTTO CIO’ CHE POSSO
Victor Hugo
Faccio tutto ciò che posso
perché il mio amore
non ti disturbi,
ti guardo di nascosto,
ti sorrido quando non mi vedi.
Poso il mio sguardo
o la mia anima ovunque
vorrei posare i miei baci:
sui tuoi capelli,
sulla tua fronte,
sui tuoi occhi,
sulle tue labbra
ovunque le carezze
abbiano libero accesso.
(L’emozione non ha voce – Celentano)
LA MIA FELICE BOCCA
Heman Hesse
La mia felice bocca nuovamente incontrare vuole
le tue labbra che baciando mi benedicono,
le tue dita care voglio tenere
e giocando congiungerle con le mie dita,
saziare il mio assetato sguardo col tuo,
avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli,
con le mie membra giovani e sempre sveglio voglio
rispondere ad ogni movimento delle tue membra
e da sempre nuovi fuochi d’amore
rinnovare mille volte la tua bellezza,
finché entrambi appagati e grati
ci troviamo felicemente sopra ogni dolore,
finché senza desideri salutiamo il giorno e la notte,
l’oggi e l’ieri come fratelli amati
finché camminiamo sopra ogni fare e ogni agire
come raggianti in una pace completa.

(Il cielo in una stanza – Gino Paoli )
INDIZI
Anna Andreevna Achmatova
Come spostando pietre:
geme ogni giuntura! Riconosco
l’amore dal dolore
lungo tutto il corpo.
Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l’amore dal lontano
di chi mi è accanto.
Come se mi avessero scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l’amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.
Vandalo in un’aureola
di vento! Riconosco
l’amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.
Riconosco l’amore dal boato
– dal trillo beato –
lungo tutto il corpo!

(Notti magiche – N. Giannini – E. Bennato)
NE LI OCCHI PORTA LA MIA DONNA AMORE
Dante Alighieri
Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch’ella mira;
ov’ella passa, ogn’om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d’ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond’è laudato chi prima la vide.
Quel ch’ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer nè tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile.
Felice emozioni per tutti
da Tony Kospan
ARTE.. POESIA.. MUSICA.. HUMOUR.. VIDEO ETC
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Davvero una favola densa di saggezza
che penso sia utile sia a grandi che a piccoli.

LA GIRAFFA VANITOSA
(favola etnica proveniente dall’Africa)

Ai limiti di una grande foresta, in Africa, viveva tra gli altri animali una giraffa bellissima, agile e snella, più alta di qualunque altra.
Sapendo di essere ammirata non solo dalle sue compagne ma da tutti gli animali era diventata superba e non aveva più rispetto per nessuno, né dava aiuto a chi glielo chiedeva.
Anzi se ne andava in giro tutto il santo giorno per mostrare la sua bellezza agli uni e agli altri dicendo: – Guardatemi, io sono la più bella. –
Gli altri animali, stufi di udire le sue vanterie, la prendevano in giro, ma la giraffa vanitosa era troppo occupata a rimirarsi per dar loro retta.
Un giorno la scimmia decise di darle una lezione. Si mise a blandirla con parole che accarezzavano le orecchie della giraffa:
– Ma come sei bella! Ma come sei alta! La tua testa arriva dove nessuno altro animale può giungere. –
E così dicendo, la condusse verso la palma della foresta.
Quando furono giunti là, la scimmia chiese alla giraffa di prendere i datteri che stavano in alto e che erano i più dolci. lì suo collo era lunghissimo, ma per quanto si sforzasse di allungarlo ancor di più, non riusciva a raggiungere il frutto.
Allora la scimmia, con un balzo, saltò sul dorso della giraffa, poi sul collo e finalmente si issò sulla sua testa riuscendo ad afferrare il frutto desiderato.
Una volta tornata a terra, la scimmia disse alla giraffa:
– Vedi, cara mia, sei la più alta, la più bella, però non puoi vivere senza gli altri, non puoi fare a meno degli altri animali.
La giraffa imparò la lezione e da quel giorno cominciò a collaborare con gli altri animali e a rispettarli.

DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN

LA TUA PAGINA DI
CULTURA.. PSICHE E SOGNO
PER COLORARE LE TUE ORE…


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