Archivio per 30 agosto 2022

Martedì sera in poesia “Il dono” Rumi – Arte Mark Keller – Canzone “Fiori bianchi per te”   1 comment


Mark Keller






giallodonna
Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori;
lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno.
– Khalil Gibran –
giallodonna




Mark Keller



IL DONO
– Jalal Ad-Din Rumi –

Non hai idea di quanto sia stato difficile
trovare un dono da portarti.
Nulla sembrava la cosa giusta.
Che senso ha portare oro ad una miniera d’oro,
oppure acqua all’oceano.
Ogni cosa che trovavo,
era come portare spezie in Oriente.
Non ti posso donare il mio cuore ed il mio animo,
perché sono già tuoi.
Così, ti ho portato uno specchio.
Guardati e ricordami.



Mark Keller



da Orso Tony



frebiapouce.gif       musical notes
Mark Keller




Giacomo Rondinella.. mito della canzone napoletana anni 50 e 60 – Breve ricordo anche con 2 video   Leave a comment




Ai giovani d’oggi il nome di Giacomo Rondinella non dice proprio nulla
eppure è stato una vera star della canzone… soprattutto napoletana…
 e del cinema a partire dagli anni ’50.





(Messina 30.8.1923 – Fonte Nuova 26.2.2015)



Giacomo Rondinella ha avuto nella sua carriera
 tra l’altro 2 primati… quello d’aver cantato per primo
Munasterio ‘e Santa Chiara” 
e quello d’aver inciso per primo
Malafemmena
la mitica canzone scritta dall’amico Totò.








Bello, simpatico e dal fisico atletico è stato
un gran dongiovanni.

Ha anche avuto anche il merito di scoprire e lanciare
la bellissima e bravissima Virna Lisi.




Qui con una giovanissima Virna Lisi





BREVE BIOGRAFIA

.
.


Nato per caso a Messina da genitori-cantanti
viene avviato alla carriera in Marina 
ma già a 21 anni
vince il primo premio in un concorso di Voci nuove.

Il vero successo però gli arride qualche anno dopo 
con lo spettacolo “Carosello Napoletano
prima a teatro e poi al cinema.








Per le doti di cui ho parlato su, ma anche
per la limpida e stupenda voce, 
non solo ha numerosi successi canori
ma recita anche in numerosi film dagli anni 50 agli ’80.






Poi dopo aver vissuto per un certo periodo a Toronto (Canada) 
si trasferisce a Fonte Nuova,
un piccolo comune della provincia di Roma,
dove vivrà fino alla fine.



RICORDO IN… VIDEO




Per salutarlo e rendergli omaggio
ho scelto questi 2 video…
il primo per ascoltar la sua mitica voce
nella classica Munasterio ‘e Santa Chiara






e quest’altro come primo interprete della canzone di Totò Malafemmena







Buon ascolto se vi va
Tony Kospan









Pubblicato 30 agosto 2022 da tonykospan21 in CANZONI CLASSICHE NAPOLETANE

Infinity Pool e Skypark Sands a Singapore – La piscina più alta del mondo su di un edificio a sua volta incredibile   1 comment

 

 

 

 

 

Ci sono al mondo costruzioni, anche recenti, che sono davvero sorprendenti

come questa che è considerata la piscina più alta al mondo

ma che presenta anche altre particolarità.

 

 

 

 

 

La piscina del Marina Bay Sands Resort

consente di nuotare a 200 metri d’altezza senza barriere

donando davvero emozioni infinite.

 

Da ciò il nome Infinity Pool.

 

 

 

 

 

 

La costruzione su cui è situata la piscina è lo Skypark Sands

è a sua volta un edificio particolarissimo ed unico al mondo.

 

 

 

 

 

 

Infatti, progettato da Moshe Safdie, un architetto definito visionario,

è composto da 3 torri di 200 metri sulle quali vi sono 3 hotels.

 

 

 

 

 

 Sopra di esse c’è la piscina di 150 metri che unisce le 3 torri.

 

L’acqua è calma e chi vi è stato afferma che stare sul bordo

offre una veduta strepitosa ed emozioni mai provate prima.


Non è affatto pericoloso come potrebbe sembrare

e si ha come l’impressione di far il bagno su di una montagna.

 

 

 

 

 

Penso che queste immagini ci abbiano dato,

anche se ovviamente solo in parte, la sensazione reale

che si tratti di un insieme incredibile ed eccezionale

ed infatti questa costruzione è una delle attrazioni di Singapore.

 

 

 

 

Cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan

 

 

 

3

PER LE NOVITA’ DEL BLOG

Frecce (174)

SE TI PIACE… ISCRIVITI









Joe Petrosino – Breve ricordo anche con immagini e video del mitico policeman italoamericano e tra i primi martiri della lotta alla mafia   Leave a comment

 
 
 
Questa è la storia, di Giuseppe Petrosino, detto Joe, poliziotto italiano naturalizzato statunitense.

E’ stato un grande grande e vittorioso combattente contro la Mafia (allora chiamata Mano Nera) di Litte Italy (New York).

La sua vicenda ha segnato la storia della Polizia americana.


 

 

(Padula 30.8.1860 – Palermo 12.3.190)


 

 

Siamo a New York all’inizio del secolo scorso e circa mezzo milione di italiani emigrati

vi vivono come emarginati perché considerati troppo diversi culturalmente.

.

Non solo, tra di loro c’è un’associazione criminale segreta

che organizza estorsioni, rapimenti, incendi, omicidi, rapine etc.

.

E’ la famosa “MANO NERA” chiamata così perché si firma con il disegno di una mano nera.

 

 

 

Italiani a Little Italy all’inizio del ‘900

 


La polizia americana non ci capisce nulla e non sa che pesci prendere.

.

Ma un giorno un ufficiale vedendo Joe,  che fa il lustrascarpe davanti alla stazione di polizia,

lo invita a fare domanda per arruolarsi.


Chi è Joe?


Un giovane di belle speranze originario della provincia di Salerno.

 

 

 



 

 

Viene ben presto accolto nei ranghi della polizia e lui ripaga la fiducia,


anche grazie all’aiuto degli italiani onesti di Little Italy,


mettendo al tappeto la “Mano nera” e non solo.


..


Per questo e per la grande stima che aveva per lui, Theodore Roosevelt,


allora assessore alla polizia (ma poi futuro Presidente degli Stati Uniti),


lo promuove sergente nel 1895.


 


 


 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
I suoi grandi successi nella lotta al crimine lo fanno quindi in breve tempo emergere dall’anonimato ed essere apprezzato da tutti.
 
 
 
 
 
 
 
 
Little Italy

 
 
Per le sue eccezionali doti investigative nel 1909 viene inviato in missione segreta a Palermo.

Lì però, per una ingenua fuga di notizie americana,

la sua presenza viene notata negli ambienti mafiosi che lo fanno uccidere da 2 killer.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il suo funerale è considerato storico in quanto vi partecipano ben 250.000 persone.

Mai fino ad allora tante persone ad un funerale negli USA.
 
Ciò accadde perché per tutta l’America era (ed è ancora considerato taleun eroe ed un martire della lotta alla criminalità organizzata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
La sua storia ha 3 risvolti:
il primo, positivo, è quello di un italiano che si fa onore negli USA come eccezionale policeman;
il secondo, amaro, è quello di una delle prime vittime della mafia;
il terzo, sociologico, è l’aver dimostrato agli americani che gli italiani “brutti sporchi e cattivi” (così eravamo visti) erano capaci di grandi cose e quindi da allora iniziò a cambiare l’idea solo negativa che essi avevano.
(T.K.)
 
 
 
Ricordiamolo anche con questo video…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
fre bia pouce

 

 

 

 

 

 Tony Kospan

 

 

 

 

 

 

 

 
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: