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Archivio per 26 agosto 2022
Weekend in poesia “Vieni come sei” Tagore – arte Karol Bak – canzone “Call me” Blondie Leave a comment
Madre Teresa – Piccola.. grande donna e stupendo esempio di massima dedizione agli ultimi del mondo Leave a comment
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Un breve ricordo, anche con una sua bella poesia,
di una piccolissima… grande donna.
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La sua figura è stata oggetto anche di numerose critiche
per aspetti dovuti ai suoi contatti con dittatori per ottenere contributi
e per la disorganizzazione dei suoi ospedali
ma se teniamo conto del suo instancabile lavoro
per i più poveri del mondo, ed in particolare di Calcutta,
le critiche non possono nemmeno lontanamente oscurare
i suoi sacrifici durati una vita intera.
Quale modo migliore di ricordarla
se non con una delle sue bellissime poesie?
LA VITA
Madre Teresa di Calcutta
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
Grazie di tutto… Beata Madre Teresa
e che il tuo incredibile e generoso impegno
trovi sempre più seguaci in un mondo però
tutto preso ormai solo da egoismo ed edonismo.
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E perdona coloro a cui i buoni esempi danno tanto fastidio
da voler in ogni modo e ad ogni costo infangarli
(ma essi stessi, se questo è lo scopo della loro vita,
rimarranno sommersi dalla loro amata melma).
Tony Kospan
Apollinaire.. poeta delle avanguardie del 900 – Breve biografia ed alcune belle poesie Leave a comment



Già allora appare forte la sua curiosità verso tutto quel che è nuovo… tecnologico e moderno… e questo lo portò anche ad appoggiare il movimento che proprio del modernismo fece la sua bandiera e cioè il futurismo di Marinetti.

Nel 1910 iniziò, ormai trentenne, la sua vita letteraria con un libro di sedici racconti “L’eresiarca & C.”, e dopo altre esperienze letterarie pubblicò nel 1913 “Alcools” una raccolta di sua poesie , che ebbe gran successo e influenzò molto tutta la letteratura francese, ed è oggi considerata il suo capolavoro… insieme con “Calligrammes” del 1918.
Le poesie di “Alcools” risentono degli influssi del Simbolismo francese e mostrano una bella musicalità pur in temi legati alla malinconia ed al sogno.




si scioglie il mio povero cuore a fondo
lo disperdono laggiù
nell’acqua di amore e follia
ricordo e malinconia.

In ottomano viola scarlatto
E la sua tunica ricamata d’oro
Era composta di due pannelli
Che s’attaccavano sulle spalle
Gli occhi danzanti come angeli
Rideva rideva
Aveva un viso dai colori di Francia
Gli occhi blu i denti bianchi e le labbra molto rosse
Aveva un viso dai colori di Francia
Era scollata in rotondo
E pettinata alla Recamier
Con belle braccia nude
Non si sentirà mai suonare la mezzanotte
La signora nel vestito di ottomano viola scarlatto
E in tunica ricamata d’oro
Scollata in rotondo
Portava a passeggio i suoi riccioli
La sua fascia d’oro
E trascinava le scarpette con le fibbie
Era così bella
Che non avresti osato amarla
Amavo le donne atroci nei quartieri enormi
Dove nasceva ogni giorno qualche essere nuovo
Il ferro era il loro sangue la fiamma il cervello
Amavo amavo il popolo abile delle macchine
Il lusso e la bellezza sono solamente la sua schiuma
Quella donna era così bella
Che mi faceva paura.


E i nostri amori
Me lo devo ricordare
La gioia veniva sempre dopo il dolore
I giorni se ne vanno io rimango
Mentre sotto
Il ponte delle nostre braccia passa
L’onda stanca degli eterni sguardi
I giorni se ne vanno io rimango
L’amore se ne va come
L’amore se ne va
Com’è lenta la vita
E come la Speranza è violenta
quest’acqua corrente
I giorni se ne vanno io rimango
Passano i giorni e passano le settimane
Né il tempo passato
Né gli amori ritornano
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango
(La versione musicale)
Ciao da Tony Kospan

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