![]() Jan Van Beers
![]() .
.
.
![]() Una coppia non è un uomo più una donna:
è una terza persona che formano insieme.
– Francoise Giroud –
![]() .
.
.
![]() ![]()
![]() Jan Van Beers
NELLA BUIA PINETA
James Joyce
Nella buia pineta
Vorrei con te giacere, Nella frescura dell’ombra densa A mezzogiorno. Là com’è dolce distendersi,
Soave baciarsi, Della vasta pineta Sotto le navate. Più dolce scenderebbe
Il tuo bacio Nel soffice tumulto Dei capelli. Oh, vieni con me, ora
A mezzogiorno, Verso la buia pineta, Vieni, dolce amore. ![]() Jan Van Beers
![]() ![]() ![]() ![]() ![]()
![]()
|
Archivio per 15 agosto 2022
Serata di Ferragosto in poesia “Nella buia pineta” J. Joyce – arte J. V. Beers – canzone “Moments in love” Leave a comment
Napoleone (anniversario nascita) – Ancora non emessa “l’ardua sentenza” – Breve considerazione Leave a comment

Ai posteri l’ardua sentenza… scrisse il Manzoni nel dedicare la sua mitica poesia “5 MAGGIO” alla morte di Napoleone nell’isola di S. Elena.
Egli, che lo aveva avversato in ogni modo in vita, ebbe un moto di riconsiderazione della sua figura umana e storica.
Ma, benché siano passati oltre 200 anni dalla sua morte, i posteri non si decidono affatto ad emettere questa sentenza.
Si dice anche, però, che ogni giorno viene pubblicato nel mondo un libro su di lui.

Troppo diversi ed opposti i pareri e la valutazioni sull’uomo, il generale, l’imperatore.
Non l’emetterò certamente neanche io… ma mi limiterò ad una breve considerazione complessiva.
Penso che una figura storica (e quanto storico sia stato Napoleone nessuno può dubitare) vada valutata, al di là delle luci ed ombre di ogni essere umano, per quello che ha lasciato.

(Ajaccio, 15 agosto 1769 – Isola di Sant’Elena, 5 maggio 1821)
Orbene in un’Europa ancora ingessata da vecchie regole quasi medievali, incapace di rapportarsi con i cambiamenti che avvenivano nella cultura, nelle tecnologie (ancorché iniziali) e delle aspirazioni dei popoli, considerati solo sudditi, ad una vita migliore e più razionale, il Corso passò come un ciclone.
Cambiò infatti tutto o quasi ed anche se ci furono ovvi tentativi di restaurazione, l’Europa dopo di lui non fu più la stessa.

Non ho ora il tempo di approfondire i rivoluzionari cambiamenti epocali che il nostro operò in tutti i campi della vita umana (esportando spesso anche idee e concetti della Rivoluzione Francese).
Né posso accennare in modo esaustivo agli aspetti negativi del suo autoritarismo, del suo bellicismo (ma non dimentichiamo che l’Europa da secoli era abituata alle guerre che continueranno fino al 1945) e del suo nepotismo.

Ma tornando alla mitica frase “Ai posteri l’ardua sentenza” mi limiterò a confermare la mia valutazione di tipo storico su accennata.
Napoleone, piccolo (in realtà non lo era) Corso di lingua italiana (parlava male il francese che aveva imparato solo quando andò da giovanissimo all’Accademia militare in Francia) ha messo sottosopra l’Europa con le sue lucide e moderne visioni ed azioni in tutti i campi delle attività umane anche se il tutto fu viziato dal suo amore sconfinato per la guerra.

Magritte ed il suo geniale surrealismo Leave a comment

Breve ricordo del noto pittore belga, maestro del surrealismo geniale ma anche grande interprete dell’interiorità.

René Magritte (Lessines 21.11.1898 – Bruxelles 15.8.1967)
Magritte è considerato uno dei più grandi surrealisti del 20° secolo.
Leggiamo questo breve brano, trovato tempo fa nel web, che ci parla del suo inconsueto modo di dipingere.

Lo sguardo perduto
– Magritte non amava dipingere.
Non mancano gli aneddoti e le testimonianze dirette che confermano il suo atteggiamento distaccato rispetto al “fare pittura“.
Ma ne sono buona testimonianza le opere stesse che rifiutano ogni “cedimento” pittorico, tese a sviluppare in immagine la fragranza dell’idea, unica grande protagonista dei suoi lavori.

Gli amanti
“Il suo è un dipingere freddo, levigato, meticoloso ma senza palpiti di pennello, senza sorprese di tocchi, di gesti, d’inebrianti incidenti di percorso.
Tuttavia, e paradossalmente, la sua prassi si colloca nel cuore della pittura, vale a dire nella centralità dialettica dello sguardo, del vedere e in sintesi della visione.

Il problema della visione come territorio orgogliosamente presidiato dall’arte moderna e rivendicato in quanto specificità conoscitiva inalienabile e paritetica rispetto all’attività scientifica, fìlosofìca e tecnologica che sembrava esaurire ogni possibile funzione conoscitiva, aveva negli anni Venti attraversato circa un secolo di travagliate e però trionfanti esperienze.” (dal web)

Amo Magritte proprio per questo, cioè non tanto per le sue capacità tecnico-pittoriche, quanto per l’originalità delle idee a cui dà forma con fantasia incredibile, e che poi trasmette a noi in modo chiaro, anche se surreale (oggi potremmo chiamare tutto questo… “messaggio”).

Ma la sua eccezionale capacità evocativa non si limitò alla pittura in senso classico ma anche a creare manifesti pubblicitari di successo.


Infine vediamo, in questo video qui giù, altri suoi dipinti collegati alla musica di Rachmaninoff.


Buona visione e buon ascolto (o viceversa).
Tony Kospan

Aldo Ciccolini.. monumento del pianismo internazionale ed il video di una sua esecuzione Leave a comment
Qualche anno fa a 89 anni, nella sua casa di Parigi,
morì uno dei giganti del “pianismo” italiano.
morì uno dei giganti del “pianismo” italiano.
.
.

Aldo Ciccolini
(Napoli 15.8.1925 – Asnières-sur-Seine 1.2.2015)
(Napoli 15.8.1925 – Asnières-sur-Seine 1.2.2015)
Il grande pianista italiano, naturalizzato francese, Aldo Ciccolini
iniziò a soli 9 anni a studiare pianoforte e composizione a Napoli
e successivamente completò i suoi studi a Parigi.
iniziò a soli 9 anni a studiare pianoforte e composizione a Napoli
e successivamente completò i suoi studi a Parigi.

La sua prima esecuzione assoluta avvenne nel 1950
a Parigi eseguendo il “Concerto de mai” di Marcel Delannoy.
a Parigi eseguendo il “Concerto de mai” di Marcel Delannoy.
Seguirono grandi e memorabili esecuzioni alla Scala,
alla Fenice ed in altri grandi teatri italiani e non solo.
alla Fenice ed in altri grandi teatri italiani e non solo.

Nel 1969 divenne cittadino francese
e dal 1970 si dedicò anche, e con passione e successo,
all’insegnamento al Conservatorio di Parigi.
e dal 1970 si dedicò anche, e con passione e successo,
all’insegnamento al Conservatorio di Parigi.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed onorificenze
sia in Francia che in Italia e comunque possiamo dire che,
sia in Francia che in Italia e comunque possiamo dire che,
pur avendo avuto una carriera artistica soprattutto francese,
tuttavia è stata una nobilissima espressione
della grande scuola della musica classica italiana.

E’ stato anche molto apprezzato per aver,
con i suoi studi e le sue esecuzioni,
fatto conoscere la musica per pianoforte
di compositori francesi famosi come
con i suoi studi e le sue esecuzioni,
fatto conoscere la musica per pianoforte
di compositori francesi famosi come
Maurice Ravel, Claude Debussy ed Eric Satie
ma anche di diversi altri meno noti.

Uno dei modi migliori per ricordar un grande pianista
è quello di ascoltar una sua brillante performance
ed è quel che il video che segue ci consente di fare.
Si tratta di una stupenda esecuzione
di una musica dell’amato Debussy…
.
.
.
.
.
Ciao da Tony Kospan







Nino Ferrer.. grande cantante francese di origini italiane – Breve ricordo e 2 suoi grandi successi Leave a comment
.
.

Genova 15 agosto 1934 – Montcuq 13 agosto 1998
Breve ricordo di Nino Ferrer
vero mito della musica dagli anni 60 agli anni 80.
E’ stato un grande artista e non solo un cantante
dal carattere forte ma anche tormentato.

Nino Ferrer, all’anagrafe Agostino Arturo Maria Ferrari,
nasce a Genova da padre italiano e madre francese.
Dopo aver trascorso l’infanzia nella Nuova Caledonia
torna a Genova con la famiglia
che però poi, dopo la guerra, si trasferisce a Parigi.

Qui si laurea alla Sorbona in Lettere e filosofia.
Dopo una prima esperienza nel disegno
s’innamora della musica
cimentandosi prima come contrabbassista
cimentandosi prima come contrabbassista
e poi come cantante.

La sua voce, calda e profonda,
simile a quella dei mitici cantanti neri americani
ben presto lo fa conoscere ed a apprezzare
prima nell’ambiente musicale parigino
e poi in tutto il mondo ma soprattutto in Italia e Francia.

I temi della sue canzoni sono spesso molto impegnati
come “La pelle nera” contro il razzismo,
o come “Il Re d’Inghilterra” contro la guerra
o “Il baccalà” contro lo stress della vita moderna etc…
ma anche leggeri come “Donna Rosa”, “Io, Agata e Tu” etc..


I suoi successi italiani e francesi lo rendono un idolo amatissimo.
Dopo una breve ma intensa storia d’amore con Brigitte Bardot torna
dalla sua fidanzata storica che sposerà e da cui avrà 2 figli.
dalla sua fidanzata storica che sposerà e da cui avrà 2 figli.

Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti e si è esibito
con bravura anche come attore in alcuni film.
con bravura anche come attore in alcuni film.
Il successo pian piano scema
e lui decide allora di ritirarsi nella campagna francese
lontano dai rumori e fastidi mondani.
lontano dai rumori e fastidi mondani.

Non tradì mai la sua italianità
affermando anzi di essere un emigrante.
Nel 1998 a causa di una profonda depressione,
acuita dalla morte della madre,
si sparò con un fucile 2 giorni prima del suo 64° compleanno.
si sparò con un fucile 2 giorni prima del suo 64° compleanno.

Riascoltiamo infine la sua famosissima “Pelle nera”


Ciao da Tony Kospan
