Archivio per 14 luglio 2022
Geraldine Arata
L’amore vero è così:
non ha nessuno scopo e nessuna ragione,
e non si sottomette a nessun potere
fuorché alla grazia umana.
– Elsa Morante –
Geraldine Arata
AH TU PENSAVI
– Anna Achmatova –
Ah, tu pensavi che anch’io fossi una
che si possa dimenticare
e che si butti, pregando e piangendo,
sotto gli zoccoli di un baio.
O prenda a chiedere alle maghe
radichette nell’acqua incantata,
e ti invii il regalo terribile
di un fazzoletto odoroso e fatale.
Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti
o sguardi l’anima dannata,
ma ti giuro sul paradiso,
sull’icona miracolosa
e sull’ebbrezza delle nostre notti ardenti:
mai più tornerò da te.
Geraldine Arata
Geraldine Arata
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LA SUPERLUNA DEL CERVO DEL 2022
IL SIGNIFICATO E LE SPETTACOLARI IMMAGINI
Il nome “CERVO” non ha però a che fare con l’astronomia ma nasce dalla tradizione dei nativi americani che associavano
la superluna di Luglio al fatto che in questo periodo iniziano a ricrescere le corna del cervo maschio.
In verità ha anche altri nomi ma sono molto meno diffusi (Luna piena dei temporali, Luna di Salmone, Luna Muta, Luna di bacche e Luna di Lampone).
Ma vediamo qual è il significato di “superluna”.
Il nostro satellite viene definito superluna quando si trova alla minima distanza dal nostro pianeta e quindi appare… grandissimo… offrendo uno vero e proprio spettacolo visibile in tutto il mondo.
In Italia questa, che non è stata e non sarà la sola superluna del 2022, è stata ammirata nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 luglio ma è stata la più grande di tutte per la concomitanza di Luna piena e distanza minima dalla Terra (più grande del 7% e più luminosa del 15% circa).
A giugno c’era già stata un’altra e poi in autunno-inverno ce ne saranno altre 3.
Vediamo alcune spettacolari immagini.
Ciao da Tony Kospan
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“Per chi non fraintenda,
narra la leggenda
di quella gitana che pregò la Luna
bianca ed alta nel ciel”
IL FIGLIO DELLA LUNA
UNA CANZONE CHE E’ ANCHE UN… BELLA STORIA…
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La canzone il cui titolo originale è
“Hijo De La Luna”
è dei Mecano, un gruppo spagnolo,
e fa parte di un LP di cui è la perla…
Per testo fantasy e musica affascinante…
riscuote da sempre grande successo.
Conosciamola… e poi ascoltiamola.
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LA STORIA
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E’ la commovente leggenda di una zingara
che disperata chiese alla luna il ritorno dell’uomo che amava.
La Luna acconsentì purché potesse accudire personalmente
il suo primo figlio.
Alla nascita del bimbo, bianco come il latte, il suo uomo
“scuro come il fumo” – credendosi tradito – la uccise…
ed abbandonò il figlio della Luna.
La musica è struggente così come la voce della Torroja
e la canzone tocca i punti più profondi del nostro cuore.
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Ma ecco, per chi desidera conoscerla meglio,
il testo in italiano.
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IL FIGLIO DELLA LUNA
Per chi non fraintenda
narra la leggenda
di quella gitana
che pregò la luna
bianca ed alta nel ciel
mentre sorrideva
lei la supplicava
«fa che torni da me»
«tu riavrai quell’uomo
pelle scura
con il suo perdono
donna impura
però in cambio voglio
che il tuo primo figlio
venga a stare con me»
chi suo figlio immola
per non stare sola
non è degna di un re
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
Nacque a primavera
un bambino
da quel padre scuro
come il fumo
con la pelle chiara
gli occhi di laguna
come un figlio di luna
«questo è un tradimento
lui non è mio figlio
ed io no, non lo voglio»
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
II gitano folle
di dolore
colto proprio al centro
dell’onore
l’afferrò gridando
la baciò piangendo
poi la lama affondò
corse sopra al monte
col bambino in braccio
e lì lo abbandonò
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
Se la luna piena
poi diviene
è perché il bambino
dorme bene
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
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E’ stata tradotta in diverse lingue e sulle sue note
sono stati creati stupendi video… musicali.
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Ne presento ora 2…
entrambi belli… ma ciascuno a modo suo.
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Questo il primo
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e questo è il secondo
forse preferibile per la bellezza delle immagini
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CIAO DA TONY KOSPAN
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Perché il 14 luglio?
Perché è il giorno della Presa della Bastiglia
momento topico della Rivoluzione Francese
che cambiò il mondo
e dunque si festeggia la Libertà la vera Libertà
senza se e senza ma.
La libertà non è un bene per pochi eletti
ma per noi tutti ed in tutto il mondo
anche se ahimè larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia.
Desidero dunque unirmi anch’io (spero insieme a voi)
ai cugini d’Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Delacroix – La libertà guida il popolo
Lo farò…
– con il mitico dipinto di cui sopra
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere e non solo)
scritta in onore della Libertà
– e con un bel video
LIBERTA’
Paul Eluard
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
Infine ecco un bellissimo video,
per immagini, testo e musica,
inneggiante proprio
alla grande poesia di Eluard ed alla libertà.
TONY KOSPAN
Jean-Pierre Houël – La presa della Bastiglia
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Per l’imponente (sotto diversi aspetti) produzione artistica
è considerato il più grande pittore austriaco

Vienna 14.7.1862 – Neubau 6.2.1918
Dopo gli inizi giovanili come decoratore di successo
inizia a cercare una via artistica personale ed innovativa
combattendo nel contempo le vecchie e chiuse visioni precedenti.
A 35 anni è lui a dirigere il movimento austriaco dei “Secessionisti“
(meglio conosciuto in Europa come “Art Nouveau” e in Italia “Liberty”)
che si propone di uniformarsi alle nascenti correnti europee.
Idillio
Il suo stile, venato da significativi elementi simbolisti ed erotici,
dopo alcuni scandali ebbe infine un notevole successo.
L’inizio del massimo splendore della sua carriera è la creazione,
nel 1902, del mitico e monumentale “Fregio di Beethoven“
in occasione della mostra in onore del grande compositore.
Oracolo di Delfi
Mentre l’opera che chiude il suo “periodo aureo”
è “Il bacio” che è del 1908.
Notevole è altresì stata la qualità dei suoi ritratti
delle signore della borghesia soprattutto austriaca.
La dama in rosso
IL FREGIO DI BEETHOVEN
Il Fregio, lungo 24 metri e sviluppato su tre pareti
fu eseguito in occasione della XIX mostra della Secessione
dedicata nel 1902 (e quindi esattamente 100 anni fa)
alla grande scultura di Max Klinger raffigurante l’apoteosi di Beethoven.
Il tema del Fregio è una interpretazione della Nona Sinfonia di Beethoven.
Klimt – Fregio di Beethoven – Parete A
Klimt dipinge direttamente sulla parete
senza preoccuparsi di cercare materiali capaci di durare nel tempo
penando che l’opera sarebbe stata eliminata alla fine della manifestazione.
Klimt – Fregio di Beethoven – Parete B
Per fortuna nonostante ciò si è potuto conservar bene l’opera.
Klimt è un amante dei simboli e qui vuol narrare la lotta tra bene e male.
Klimt – Fregio di Beethoven – Parete C
ALTRE SUE NOTE OPERE
Donna con ventaglio
L’albero della vita
Morte e vita
Ritratto di Adele Bloch-Bauer
La musica
Tony Kospan
F I N E
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