Archivio per 11 luglio 2022

Lunedì sera in poesia “Sogno d’estate” A. Gatto – arte Czachorski – canzone “La vita mia” A. Minghi   1 comment

lunedì sera in poesia “Sogno d’estate” di Gatto – arte Czachorski – canzone “La vita mia” A. Minghi

 
 
Wladyslaw Czachorski





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  cuori stelle

Non sempre le cose sono quello che sembrano. 
La prima impressione inganna molti. 
L’intelligenza di pochi,
percepisce 
quello che è stato accuratamente nascosto. 
(Fedro)

cuori stelle

 
 
 
 
 
Wladyslaw Czachorski – La lettera




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 SOGNO D’ESTATE

Alfonso Gatto
 

Trapeli un po’ di verde
Il limone, il sifone,
il piccolo
portone
della pensione,
trapeli il blu,
anche tu
vestita col tuo nudo rosa,
ogni cosa amorosa.
Amore è amore
Liscio alla tua foce.
Un’alpe zuccherina,
l’amore è brina.
Che sogno averti vicina
notturna, fresca, sottovoce.
 
 

 

Wladyslaw Czachorski 

 



 

 

fre bia pouce   musicAnimata

 

a tutti da Tony Kospan

 


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Wladyslaw Czachorski


 

 

Pilloline divertenti (pensierini d’autore e vignette) per prendere un po’ in giro l’amore!   Leave a comment

 

 

 

 

 

Dopo tanto parlare d’amore in modo serio
parliamone ora per sorriderne un po’
con dei mini pensieri o “barzellettine”, 
però d’autore, ed alcune vignette.


 
 
 
 
 
 
 
 

PILLOLINE D’AMORE… MA D’AUTORE

 
 
 
 
 

 

 

 

 

“L’amore è eterno finché dura”
Henry de Régnier
 

“C’è un unico tipo di amore che regge: quello non corrisposto”
Woody Allen
 
“L’amore non ha niente a che fare con l’intelligenza”
Jean Renoir

 

“Quando uno si sente completamente idiota, vuol dire che è innamorato?”
Francois Truffaut


 
 
 
 

 

 

 



“Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta una vita”
Oscar Wilde


“L’amore è una grave malattia mentale”
Platone


“Provo per te un affetto senza fine, un affetto impensabile. E’ un angoscia avere in sé un affetto così immenso”
Ingmar Bergman



“Mai innamorarsi di un fiocco di neve”
Charles M. Schulz


 

 

 


 

 



“Una notte d’amore è un libro letto in meno”
Honoré de Balzac


“L’amore è donare quello che non si ha a qualcuno che non lo vuole”
Jacques Lacan


“Fare l’amore con la propria moglie è come sparare a un’anatra morta”
Groucho Marx




“I grandi amori si annunciano in modo preciso, appena la vedi dici: chi è questa stronza?”
Ennio Flaiano


 

 


 

 



“L’amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero”
Marcello Marchesi

 

“L’amore è l’attesa di una gioia che quando arriva annoia”
Leo Longanesi


“L’amore è un castigo. Siamo puniti di non aver saputo restare soli”
Marguerite Yourcenar

 

“Amore. Amore. Amore. Quanto rumore … per nulla”
Anonimo



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


testo dal web – impaginazione dell’Orso


 

 

 

 

 

 


CIAO DA TONY KOSPAN






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Arcimboldo e la sua arte bizzarra – Vita.. dipinti ed analisi dell’arte del pittore delle meraviglie   Leave a comment

 
 
 
Una breve biografia…
un’ampia carrellata di opere sorprendenti
 ed un’analisi della sua arte fantastica ed unica.
 
 
 
 
 

Rodolfo II in veste di Vertunno (partic.)


 
 
 
 
L’originalissimo artista milanese creava infatti le sue opere
con un collage di frutta, fiori, rami, conchiglie e pesci
e, pur con pochissimi (ma notissimi) dipinti,
ha un suo preciso posto nella storia dell’arte.
 
 
 
 
 
Arcimboldo
(Milano 5 aprile 1526 – Milano 11 luglio 1593)

 
 
 
ARCIMBOLDO


IL GENIO DELL’ARTE DELLA MERAVIGLIA
 
 
 
 
 
Flora
 
 
 
 

BREVE BIOGRAFIA 


Arcimboldo nacque a Milano nel 1527


Il padre Biagio Arcimboldo o Arcimboldi era pittore presso il Duomo di Milano.


E’ ancora un problema irrisolto la versione corretta del nome dato che lo stesso Giuseppe si firmava in modo diverso di volta in volta.


L’origine del nome è alemanna e la storia del casato risale ai tempi di Carlo Magno al cui seguito c’era un nobiluomo d’origine alemanna Saitfrid Arcimboldi.


Il precoce contatto di Giuseppe con l’arte e la letteratura fu favorito dall’amicizia del padre con Bernardino Luini allievo di Leonardo da Vinci anche se non è documentato un contatto diretto con i due artisti.


In ogni modo grazie al Luini Arcimboldo ebbe l’opportunità di venire in possesso degli appunti e dei quaderni con gli schizzi di Leonardo.


Arcimboldo coltivò contatti anche con filosofi e altri scienziati dell’epoca e debuttò come pittore nel 1549 a soli 22 anni come aiutante del padre presso il Duomo di Milano per alcuni disegni per le vetrate.


Molti lo conoscono per le sue raffigurazioni di volti formati dagli oggetti più disparati come animali piante libri e altro ma presso la corte dell’imperatore Ferdinando I d’Austria dove visse per ben 25 anni fu molto ben veduto e ben pagato anche per molte sue altre invenzioni come giostre giochi e decorazioni per matrimoni e altre feste


Morì nel 1593 a Milano. 

 

 

  ALCUNE TRA LE SUE OPERE PIU’ NOTE

 

Come si può vedere esse sono spesso… in serie.


 

 

LE 4 STAGIONI

 

 

 

L’autunno

 

 

 

L’inverno

 

 

 

La primavera

 
 
 
 
L’estate

 

 

I 4 ELEMENTI

 

 

Aria (1566)

 

 

Fuoco (1566)

 

 

Terra (1570)

 

 

Acqua (1566)  



 



UN’ANALISI DELLA SUA OPERA 


 


Grazie a pochissimi quadri conosciuti da tutti, soprattutto attraverso ogni sorta di riproduzioni e rielaborazioni utilizzate nei contesti più diversi compresa la pubblicità, Arcimboldo è oggi sicuramente uno degli artisti più famosi della storia dell’arte.

L’aggettivo «arcimboldesco» è diventato sinonimo di bizzarro, stravagante, eccentrico, fantastico, sorprendente, immaginifico, surreale

Il «segreto» dello straordinario successo delle sue composizioni antropomorfe che appaiono come dei complicati puzzle (fatti di frutta, verdure, fiori, uccelli, pesci, conchiglie, o oggetti vari) sta nell’ambiguo e affascinante scarto, facilmente decodificabile con un po’ d’attenzione a una lettura immediata, fra l’osservazione dei particolari e dell’insieme unitario.

Tutto dipende dalla distanza da cui si osservano queste opere.


 



Bibliotecario


 



L’ortolano


A uno sguardo ravvicinato si è colpiti dalla brulicante e formicolante presenza di innumerevoli elementi dipinti con estrema precisione naturalistica, mentre da una prospettiva più distante il tutto si ricompatta per formare l’immagine strana ma assolutamente verosimigliante di teste (o più precisamente di mezzi busti) anche con accentuate connotazioni espressive, sia pure al limite del grottesco.



L’effetto paradossale e ambivalente (percettivamente reversibile) mette in gioco nel modo più spettacolare e intrigante, all’interno stesso del dipinto, una dialettica fra realtà e rappresentazione, fra mimesi e apparenza illusoria. 


 


Il Giurista
 
 
 
 

Natura morta con fiori, frutta e verdura di stagione

 
 

 
A questo livello di fruizione della «magia» della pittura si ferma lo sguardo del grande pubblico, poco interessato, per lo più, a interpretazioni più complesse di ordine simbolico e allegorico legato al contesto storico culturale dell’epoca dell’artista.


In ogni caso si tratta di qualcosa di fondamentale, e perciò sempre attuale.


L’analisi dell’attualità dell’«Effetto Arcimboldo» che continua giustamente ad avere un enorme successo documenta l’influenza dell’opera dell’artista sulle generazioni seguenti, ma soprattutto sull’arte d’avanguardia ed in particolare su quella dadaista e surrealista.


Francesco Poli

 

 

Eva e la mela




UN PERSONALE PARERE



La sua arte bizzarra non ha alcun riferimento con la pittura del ‘500.


Alcuni vedono nella sua opera un’anticipazione del surrealismo ma la sua arte è animata da un vero ed assoluto piacere per il gioco caricaturale e scherzoso per prendere in giro la realtà… ma, a mio parere, in questo gioco il nostro mostra vera genialità se ancor oggi le immagini delle sue opere destano stupore e sono amatissime e ricercatissime nel web.




Allegoria dell’estate


 

 

 

Fonti web.. testo analisi Francesco Poli – impaginazione e rielaborazione by Tony Kospan

 

 

Ciao da Tony Kospan 

 

 

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IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
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 (Estate)



 
 
 
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