Archivio per 26 giugno 2022

Domenica sera in poesia “La libreria del mare” M. G. Nigi – arte C. Theberge – canzone “Venezia” Guccini   Leave a comment

 
 
 
 
Claude Theberge
 
 
 
 
 
 
 
 
 musica emusica emusica e
Un abbraccio vuol dire “tu non sei una minaccia. 
Non ho paura di starti così vicino. 
Posso rilassarmi, sentirmi a casa. 
Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. 
(Paulo Coelho)
 musica emusica emusica e
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   fre bia pouce    musical notes
   
 
Claude Theberge

 
 
 
 
 
LA LIBRERIA DEL MARE 
Maria Grazia Nigi
 
Tutte le mie parole
portate via dal vento
cadranno in mezzo al mare.
Disperse in mezzo ai flutti,
salite e ridiscese per
nuotare.
Le leggeranno i pesci
letterati.
Le piccole conchiglie
innamorate.
La Società Anonima dei
pescicani.
Per tramare, per rimanere
a galla per mangiare,
tentando con i denti
di strappare… quelle
parole care.
Per leggere e imparare,
è tutta trasparente
aperta notte e giorno,
la Libreria del Mare.

 
 
 
 
Claude Theberge

 
 
 
 

 

da Orso Tony

 

 

 

3

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Frecce (174)
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Claude Theberge




 
 

OCTAVIO OCAMPO – Moderno pittore della.. meraviglia – Biografia e dipinti surreali   Leave a comment






OCTAVIO OCAMPO 
– ARTISTA DELLA… MERAVIGLIA –
Tony Kospan




Octavio Ocampo –  Celaya 28.02.1943



Conosciamo il mitico Arcimboldo e le sue incredibili opere cinquecentesche… 
ecco, Octavio Ocampo, artista contemporaneo, a modo suo, segue le sue orme.








Egli riesce a inserire in modo chiaro o nascosto, immagini nelle immagini, oppure riesce a unirle, nasconderle, sovrapporle etc… nei modi più vari creando in tal modo opere sorprendenti che non possono non stupire.








Nato nel 1943 in Messico, dove vive tuttora, iniziò da giovanissimo dipingendo carri carnevaleschi e murales…

Le sue opere creano in coloro che le osservano impreviste illusioni ottiche… e presentano spesso anche aspetti ironici o satirici.




Jane Fonda




Tra quelle più note ce ne sono molte che ritraggono personaggi contemporanei o del passato.




John Lennon



E’ uno degli artisti messicani più prolifici.



La Gioconda rivisitata – Notare tra l’altro il gatto ed il cane




Per le particolarità dei suoi dipinti molti di essi sono esposti alla Visions Fine Art Gallery a Sedona, in Arizona. 








I suoi dipinti, emanando sensazioni di mistero e di sopresa, affascinano moltissimi e sono molto amati nel web.








Per apprezzarli, o (se si vuole) gustarli, è consigliabile prima guardarli nel loro insieme e poi con più attenzione e calma per scoprirne le segrete connessioni e gli aspetti visionari.









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ILGRUPPO DI CHI AMA L’ARTE
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Claudio Abbado.. mitico direttore d’orchestra – Ricordiamolo anche con la direzione della “Cenerentola”   Leave a comment

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Claudio Abbado
è stato un grande esponente della storia musicale
italiana e mondiale del ‘900.

Aveva 80 anni quando ci ha lasciati qualche anno fa.



Milano 26.6.1933 – Bologna 20.1.2014



E’ stato un grandissimo direttore d’orchestra 
ma anche direttore artistico di grandi istituzioni musicali 
(Wiener Philharmoniker, Scala, London Symphony Orchestra etc.).








Si è distinto come grande innovatore
sia favorendo l’apertura all’amore per la musica classica
a tutte le categorie sociali
che impegnandosi nel valorizzare i giovani talenti.








Nella sua lunga carriera artistica
ha avuto grandi riconoscimenti e successi dappertutto.

Recentemente era stato nominato Senatore a vita
dal Presidente Napolitano
ma aveva rinunciato ad ogni compenso.








Come possiamo ricordarlo se non
con una sua famosa direzione musicale?

Ho scelto questo brano della Cenerentola di Rossini.



fre bia pouce     music+121



Claudio… grazie di tutto
e certamente, con la tua classe e con la tua umanità,
stai continuando a dirigere orchestre tra le stelle.









Tony Kospan




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IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI


Frecce (51)













Odoardo Spadaro.. mito della canzone italiana del 1° 900 – Ricordiamolo anche con “Porta un bacione a Firenze” e “Sulla carrozzella”   Leave a comment

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Questo grande cantante, ma anche cantautore,

ha lasciato un grande segno

nella storia della musica leggera italiana.



Cercherò di tracciare un breve ricordo dell’artista

anche grazie ad una sua canzone mitica

che ebbe successo in tutto il mondo

e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo

e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.

 

 

 

 

Odoardo Spadaro

è considerato il secondo vero cantautore italiano,

dopo Armando Gill,

essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni.


Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar

2 suoi grandi successi.

 

 
 
 
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
 
 
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE


Di Lazzaro – Bruno (1938)
   
 
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…



 



 
 
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ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…






 

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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.




 
 
 
 
 
 
 
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.




 
 
 
 
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.

 
 
 



 
 
 


ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
 
 
 Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.

 
 
 
fre bia pouce    musical notes


 
 
 

Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
 nacque all’epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
 
 
 
 
 
 
 

 
Al suo funerale tutta la folla cantò proprio
Porta un bacione a Firenze

 

 

F I N E

 

 

indaco

POESIA ARTE MUSICA ETC
I N S I E M E 
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Frecce2039






Lalla Romano.. grande poetessa e scrittrice del ‘900 – Breve ricordo e sue belle poesie   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
LALLA ROMANO
– UN SECOLO NELLA CULTURA ITALIANA –

 

 
UN BREVE RICORDO
PER IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
Lalla Romano (Graziella Romano, detta Lalla)
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
 
 
 

Nata agli inizi del secolo scorso
è stata una poetessa, scrittrice, partigiana, professoressa,
amante dell’arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
 tutto il novecento
(è morta nel 2005 a 95 anni)
nel mondo culturale ed intellettuale italiano
ma sempre in modo riservato ed appartato,
raggiungendo infine la fama con il romanzo
Le parole tra noi leggere
vincitore del Premio Strega nel 1969.
 
 
 
 
Una rara immagine giovanile
 
 
 
Nonostante il carattere molto schivo ,
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed apprezzare
da grandi intellettuali… cioè
da Montale a Mario Soldati, da Pavese a Pasolini, etc.

 
 
 
 
Qui con Elio Vittorini
 

La sua attività letteraria molto intensa,
così come anche la sua vita, 
si svolse principalmente
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi.


 
 
 
 
 
 
 
La critica definisce i suoi romanzi… 
impietose pennellate
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana
” 
(che lei ben conosceva) 
e le sue poesie
di genere più intimista come 
vicine alla precisione
e stentoreità dei versi di lirici greci
“.

 

 

 
 Qui con Cesare Pavese


 
ORA ALCUNE SUE POESIE
 
 

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TU VAI LONTANO
 
Tu vai lontano
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
 Ti raggiunge
dovunque l’esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome
 
 
 
verd 4OEZ9I8O

 
 
 
IL SILENZIO
 
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.
 
 
 
verd 4OEZ9I8O

 
 
 
CANZONE
 
Amore, bada, se mi vuoi ferire,
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.
 
 
 
 
 
 
 
F I N E

 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 

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