Archivio per 17 giugno 2022
Vicente Romero Redondo
L’amore è come il fulmine:
non si sa dove cade finché non è caduto.
– Jean-Baptiste Henri Lacordaire –
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Vicente Romero Redondo – Giovane donna in terrazza
UNA POESIA PER TE
Anna Forlini
Sorse, nacque nella mia mente
una poesia per te:
piccola rima fatta
di piccole, dolci,
care, tenere parole.
Poi le ore passarono
non potei fermare
la tenera rima
su bianca carta
così, volò via;
ma nel mio cuor
v’è ancora la musicalità
del verso, la dolcezza
intima, profonda
del pensier mio;
volevo dirti in essa:
t’amo, t’amo
con tutta l’anima mia!
Vicente Romero Redondo – Giovane donna sul prato
Vicente Romero Redondo
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LA SUPERLUNA ROSA DEL 2022
IL SIGNIFICATO E LE SPETTACOLARI IMMAGINI
Il nome “Rosa” non ha però a che fare con l’astronomia né con il colore che assume la luna ma, con una pianta la “Phlox subulata”, chiamata Rosa dai nativi americani, e che nasce proprio in questo periodo nel Nord Est degli Usa.
In Europa, invece, questa grande Luna è chiamata “Luna delle Rose” perché è in questo periodo che sboccia la regina dei fiori.
Un altro nome di questa superluna è poi “Luna delle fragole” usato sia negli Usa che in Europa perché in questi giorni si raccolgono le fragole.
Ma vediamo qual è il significato di Superluna.
Il nostro satellite viene definita Superluna quando si trova alla minima distanza dal nostro pianeta e quindi appare… grandissima… offrendo uno vero e proprio spettacolo visibile in tutto il mondo.
In Italia questa, che non sarà la sola superluna del 2022, è stata ammirata nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 giugno.
A luglio di quest’anno ce ne sarà un’altra e poi in autunno-inverno altre 4.
Vediamo altre spettacolari immagini.
Ciao da Tony Kospan
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CURIOSITA’ DA… PANDEMIE
Certo la pandemia è stata, ed è ancora, qualcosa che ha causato lutti e dolori
ed ancora ne sta creando, anche se in misura minore,
ma, in questi difficili 2 anni, sono accadute cose molto sorprendenti.
AUTOCERTIFICAZIONI ALLA FRANCESE
Ci siamo lamentati (sorridendo e prendendole in giro), più o meno giustamente delle mitiche “Autocertificazioni all’Italiana” ma diamo ora un’occhiata a 2 storie. davvero originali, che ci giungono dai cugini d’Oltralpe.
1° – LADRI CON… AUTOCERTIFICAZIONE!
Il 24 aprile del 2020 tre ladri si sono introdotti in un’azienda agricola della Gironda per rubare l’incasso ma vi hanno trovato solo 40 €.
Ma uno di loro ha perso lì la “Dichiarazione di spostamento in deroga” questo il nome delle autocertificazioni in Francia (per una volta la nostra parola è più semplice e concisa).
La polizia ha quindi facilmente rintracciato uno degli autori del furto ma anche i suoi complici.
Saranno ora processati e giudicati dal Tribunale di Bordeaux ma intanto hanno già dovuto pagare 135 € di multa perché il furto non era una ragione valida per uscire di casa.
2° – L’ARTISTA DELLE AUTOCERTIFICAZIONI
La polizia a Rennes ha visto per la strada una specie di automa tutto ricoperto da circa 150 autocertificazioni.
Era l’artista belga Maxime Matthys, che ha sue opere (molto particolari), in varie mostre francesi che stava in tal modo attuando una performance artistica “Uscite coperti“, imitando così il mitico Bibliotecario di Arcimboldo.
Alla contestazione fattagli dagli agenti egli ha semplicemente preso una delle 150 autocertificazioni.
Allora non potendogli contestare alcuna violazione lo hanno comunque invitato a rientrare a casa per non creare assembramenti di curiosi.
DISTANZIAMENTO SOCIALE – UN TUFFO NEL PASSATO
NEW YORK 1936 – IL BACIO AI BAMBINI
Il distanziamento sociale, con i conseguenti divieti di baci e abbracci, non è una novità.
Simpatico appare il manifesto affisso nel 1936 a New York (per combattere la diffusione della tubercolosi) in cui un bambino chiedeva di evitargli i baci perché purtroppo (traduzione libera) “anche quel tipo di affetto può essere infetto”.
Tony Kospan
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Un racconto bello,
ma anche saggio e sublime
di Bruno Ferrero.
LA DOLCE LEGGENDA
DELLA CREAZIONE DELLA… PECORA
Bruno Ferrero
Appena creata, la pecora scoprì di essere il più debole degli animali.
Viveva con il continuo batticuore di essere attaccata dagli altri animali, tutti più forti e aggressivi.
Non sapeva proprio come fare a difendersi.
Tornò dal Creatore e gli raccontò le sue sofferenze..
“Vuoi qualcosa per difenderti?”, le chiese amabilmente il Signore.
“Sì”.
“Che ne dici di un paio di acuminate zanne?”..
La pecora scosse il capo: “Come farei a brucare l’erba più tenera? .
Inoltre mi verrebbe un’aria da attaccabrighe”.
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“Vuoi dei poderosi artigli?”.
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“Ah no! Mi verrebbe voglia di usarli a sproposito”.
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“Potresti iniettare veleno con la saliva”, continuò paziente il Signore.
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“Non se ne parla neanche. Sarei odiata e scacciata da tutti come un serpente”.
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“Due robuste corna, che ne dici?“..
“Ah no! E chi mi accarezzerebbe più?”.

“Ma per difenderti ti serve qualcosa per far del male a chi ti attacca…”..
“Far del male a qualcuno? No, non posso proprio. Piuttosto resto come sono”.
Siamo, in un certo senso, come piccoli animali senza nemmeno una pelliccia o denti aguzzi per difenderci.
Ciò che ci protegge non è la cattiveria ma l’umanità:
la capacità di amare gli altri e di accettare l’amore che gli altri vogliono offrirci..
Non è la nostra durezza a darci il tepore la notte, ma la tenerezza, che fa desiderare agli altri di scaldarci.
La vera forza dell’uomo è la sua tenerezza.
dal web – impagin. t.k.

Certo leggere un così dolce racconto
mentre assurde guerre non accennano a finire
fa male… molto male.
CIAO DA TONY KOSPAN

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Questa poesia non può non suscitare sorpresa
in quanto ribalta del tutto la visione classica dell’amore.
Essa non parla d’amore nel modo consueto ma del
c o r p o
dei ricordi del… corpo
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta.
Ma essa, forse proprio per questa particolarità,
occupa un posto di rilievo, a mio parere,
nella piccola libera antologia di poesie sublimi.
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
I ricordi del corpo
non vanno solo alle passioni vissute
ma anche a quelle che,
per un pelo o per un accidente,
si persero per via
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo.
L’autore è un poeta che fu sì abbastanza noto in vita
ma che oggi invece viene considerato
uno dei più grandi della Grecia moderna.
RICORDA CORPO
Konstantinos Kavafis
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,
non soltanto i letti in cui giacesti,
ma anche quei desideri che per te
brillavano chiari negli occhi,
e tremavano nella voce – e qualche
casuale ostacolo li rese vani.
Ora che tutto ormai appartiene al passato,
sembra quasi che a quei desideri
tu ti sia concesso – come brillavano,
ricorda, negli occhi che ti guardavano:
come tremavano nella voce, per te,
ricorda, corpo.
Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che aveva nella cultura classica.
Importanza che per secoli è stata nascosta
ed ampiamente e volutamente trascurata
dalla cultura e dal pensiero occidentale.
TONY KOSPAN
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Canova
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Igor Stravinskij e l’Uccello di fuoco
Stavolta l’accostamento tra musica classica e arte
è tra un grande pittore ed un grande musicista
della stessa epoca ed entrambi russi.
E del primo leggeremo anche un breve ricordo biografico e musicale.
Chagall (7.7.1887 – 28.3.1985)
e
Stravinskij (Lomonosov, 17 giugno 1882 – New York, 6 aprile 1971)
STRAVINSKIJ BREVE RICORDO
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Igor’ Fëdorovič Stravinskij compositore russo, naturalizzato francese e poi statunitense, è stato uno dei più grandi del XX secolo.
La maggior parte delle sue opere, che spaziarono in tutti i generi musicali e che compose in quasi 70 anni di carriera, si muove nell’ambito del neoclassicismo.
La sua notorietà presso le masse musicofile la si deve però ai tre balletti “L’uccello di fuoco” (1910), “Petruška” (1911) e “La sagra della primavera” (1913), che rivoluzionarono questo genere musicale.
Fu anche un famoso ed applauditissimo pianista e direttore d’orchestra.
Ma non è solo questo il collegamento tra loro 2
La musica ed il dipinto
(in realtà furono diversi gli studi ed i dipinti di Chagall per l’opera musicale)
hanno addirittura lo stesso titolo:
“Uccello di Fuoco”
Sì…
ascolteremo dunque un bel brano dell’opera di Stravinskij
collegato ad un dipinto di Chagall,
creato dall’artista
proprio per illustrare l’opera del musicista.
Clicca sul dipinto qui giù
Firebird (L’uccello di fuoco) – Chagall
Buona visione e buon ascolto… se vi fa piacere.
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