Archivio per 16 giugno 2022

Giovedì sera in poesia “Lasciami libere le mani” Neruda – arte A. J. Moore – canzone “Non ti dimentico”   1 comment

 

Albert Joseph Moore

 

 

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Lily Cole – 2005




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Hai abbassato le difese, ti sei reso vulnerabile. 

Hai messo un tuo tesoro, fragile come un cristallo, 

nelle mani di un’altra persona. 

Fa molto male quando quella persona non lo accoglie. 

~ Jonah Lynch ~ 

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Albert Joseph Moore – Omaggio alla musica



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fre bia pouce    musical notes

Albert Joseph Moore

 
 
 
 
 
LASCIAMI LIBERE LE MANI
Pablo Neruda
 
 
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos’è questo!
è la tempesta dei miei sensi
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
è la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
è l’incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d’astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra –
com’io son venuto
per contenerti,
desiderarti,
riceverti!

 
 
 
 
Albert Joseph Moore

 
 

MARRONE CHIAROMARRONE CHIARO

 

 

 

 
 
 
 


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IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI
Frecce2039

 
 
Albert Joseph Moore






Domande super divertenti (mini barzellette e vignette) per sorridere un po’   Leave a comment

  

 

 

 

 

DOMANDE ESSENZIALI… PER SORRIDERE

 

 

 

 

 

Se Superman è cosi furbo, perché si mette gli slip sopra i pantaloni?

 

Se offendi un parmigiano reggiano, ti trovi in una grana? 




 




Perché “separato” si scrive tutto insieme quando “tutto insieme” si scrive separato ?

 

Perché se Dio è immortale, ha lasciato ben due Testamenti?

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Perché si chiama sala-parto se ha solo nuovi arrivi?  

 

Qual è il sinonimo di sinonimo?

 

Quelli che attaccano i cartelli “Chi tocca muore” muoiono tutti?




 

Voglio comprare un boomerang nuovo. Come faccio a sbarazzarmi di quello vecchio?

 

Il formaggio con le pere è femmina o si droga?  

 

La luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finchè non le senti parlare? 

 

Se Garibaldi è partito da Quarto, chi erano i tre partiti prima di lui?

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Le tende da sole … soffrono di solitudine?

 

Sono le pecore di Murano che producono la lana di vetro?

 

Perché i negozi aperti 24 ore su 24 hanno la serratura? 

 

Ma in una banca del seme, cosa danno di interessi?






 

Se lavorare fa bene, perchè non lo lasciamo fare agli ammalati?

 

Ma se il mio capo si droga, io sono un tossico-dipendente?




 




La penisola è un’isola a forma di pene?

 

Gestante è participio presente o profilattico imperfetto?


 

 

 

 


testo ed immagini dal web…  impaginazione T.K.

 

 
 

viola 19

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Wassily Kandinsky.. creatore dell’astrattismo – Biografia.. breve analisi della sua arte e diversi capolavori   Leave a comment




Wassily Kandinsky è unanimemente considerato
l’iniziatore dell’astrattismo in quanto
fu il primo a dipingere opere completamente astratte.






BREVE BIOGRAFIA



La sua famiglia di origine era un po’ russa, un po’ cinese ed un po’ tedesca…
e forse questo spiegherà qualcosa della precisione, varietà e fantasia
del suo mondo artistico.

Quando nel 1895 a Mosca, docente di diritto, 
vide i Covoni di Monet, non capì cosa fossero.






Tuttavia intuì che stava per nascere un nuovo modo di intendere l’arte.

L’anno dopo, a Monaco, rifiutò la cattedra di diritto ed iniziò a dipingere.





(Mosca 16.12.1866 – Neuilly-sur-Seine 13.12.1944)



La sua passione per l’arte nacque quindi tardi (a 30 anni)
in quanto prima aveva studiato musica
e poi si era laureato in diritto ed economia
con un tale successo da ricevere perfino
l’incarico di professore universitario.

I suoi primi dipinti furono schizzi e disegni anatomici
ma poi si iscrisse all’Accademia delle belle arti di Monaco
dove si era trasferito.






Dal 1901 al 1909 si impegnò in varie sperimentazioni tecniche
dei generi più diversi e fece molte esperienze pittoriche
soprattutto nell’ambito dell’espressionismo.









Nel 1909 partecipò per la prima volta ad una mostra
e già le figure dei suoi dipinti apparirono molto rarefatte,
prive di profondità e con colori intensi.





Nel 1910 dipinse il suo primo acquerello astratto…
e da allora in poi le sue opere
mantennero sempre questa linea
con sempre nuovi approfondimenti.

Le sue opere generarono molto interesse
e nel 1912 tenne la sua prima “personale”
e poi nel 1913 una sua opera
viene esposta al MOMA di N.Y.




Ritornato in Russia (a causa della guerra)
visse ed operò lì per alcuni anni
in vari campi artistici e culturali.

Poi però non essendo contento delle linee artistiche
stabilite dal regime sovietico
nel 1921 preferì tornare in Germania dove insegnò arte
nella mitica e rivoluzionaria Scuola del Bauhaus.

Lì conobbe e divenne amico di Paul Klee.






Però, con l’ascesa al potere del regime nazista,
la scuola fu ben presto chiusa perché “scuola d’arte degenerata
e lui fu costretto a lasciare la Germania
ed a rifugiarsi a Neuilly-sur-Seine nei pressi di Parigi.

Lì continuò ad operare, lì partecipò a diverse mostre 
e lì rimase fino alla sua scomparsa.






BREVE ANALISI DELL’ARTE DI KANDISKY
E LA SUA SPIEGAZIONE DELL’ARTE ASTRATTA


Egli affermava che l’ispirazione gli giungeva dai “covoni di fieno
delle opere di Monet e dalla musica di Wagner.

Inoltre è nota la sua definizione dell’arte
“Il colore è la tastiera, gli occhi sono il martelletto,
l’anima è un pianoforte con molte corde.
L’artista è la mano che suona, toccando un tasto
o l’altro, per provocare vibrazioni nell’anima”.





L’arte astratta, così come da lui teorizzata
nei suoi scritti, deve tendere ad esser lontana dalla realtà
e, con le sue forme non riconoscibili e con i suoi colori,
deve presentare un valore spirituale in sé.

L’opera astratta per lui deve presentare:
– linee che nelle varie posizioni.. indicano le emozioni
(ad es. una linea obliqua indica instabilità e dinamismo,
una curva invece calma e tranquillità
ed una spezzata poi nervosismo e pericolo
)

– forme che creano l’opera con figure geometriche
(ad es. il quadrato indica stabilità ed è associato al rosso,
il triangolo poi che si associa al giallo tensione e dinamismo,
ed il cerchio, associato invece all’azzurro, indica serenità)
– colori che pure loro rivelano le nostre emozioni
Non servono esempi dato che la loro simbologia
è a tutti ben nota…
il rosso è fuoco e passione, il giallo dubbio e movimento,
l’azzurro armonia e spiritualità… etc etc…






Tony Kospan




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IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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I FIORI NELL’ARTE – Una fantastica immersione tra bellissimi dipinti di fiori dal ‘600 a Van Gogh   1 comment

 
 
 
 
 
Monet – Donna con parasole nel prato 




Siamo pronti a fare insieme,
e comodamente seduti,
un piccolo viaggio nella storia dell’arte…
tutto immerso nei fiori?




Astolfo Petrazzi – Allegoria dell’estate
 
 
 
 

I FIORI NELL’ARTE 
Dal Seicento a Van Gogh


  
 
 
 
La Fiasca fiorita (Cagnacci o Caravaggio) 
 
 
 

La Fiasca fiorita è considerata una della più belle natura morte di tutti i tempi.
L’opera rappresenta ancor oggi un enigma, in quanto nessun studioso è riuscito a scioglierne il mistero dell’attribuzione.
Molti i nomi in campo, più vicini alla realtà restano Caravaggio e Cagnacci.
Unico fatto certo è che si tratta di un quadro eseguito da un maestro della pittura.

 
 
 
 
Brueghel – Ghirlanda di fiori
 

 
 
Il criterio da me utilizzato nella scelta di questi dipinti è stato il rilievo che l’elemento floreale assume nel dipinto che deve esser eguale se non superiore al resto della figura.
 
 
 
 
 

Gregory Frank Harris – Tra le rose
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Questo originale approccio metodologico, la storia della pittura vista attraverso i fiori, partendo dal naturalismo caravaggesco di fine ‘500 fino all’affermazione della modernità con Van Gogh è stato già utilizzato in diverse recenti mostre tenutesi in Italia ed altrove.
 
 
 
 
Eugène Delacroix – Il cesto di fiori
 
 
 


Nel corso dei secoli, i quadri di fiori o i quadri di figura, dove l’elemento floreale assume un rilievo simbolico hanno raggiunto spesso un’intensità ed un’originalità estetica assai elevata.


 
 
 
 
Otto Scholderer – La composizione floreale
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A testimoniarlo i capolavori di Caravaggio, Cagnacci, Gentileschi, Dolci e altri grandi pittori che hanno eccezionalmente dipinto quadri di fiori, ma anche di Rembrandt, ad esempio, quando ritrae la moglie come Flora.

 
 
 
 

David Burliuk

 
 
 
 
L’osservazione di tante belle opere floreali potrebbe forse aiutarci se non a risolvere, almeno ad avvicinarci al mistero ancora racchiuso nella straordinaria bellezza della Fiasca fiorita.
 
 
 
 
 
 Louis Marie de Schryver – Il carrettino dei fiori
 
 
 
 
Paul Cézanne – Frutta e vaso di fiori



Jean Baptiste Robie 
 
 
 
 
 
 
 Sidney Harold Meteyard – Fiori di melo
 
 
 
 
L’arte floreale è presente anche nel soprannome “Mario de’ Fiori” di questo artista romano molto apprezzato nelle Corti Europee del ‘600
 
 
 
 
 
Mario Nuzzi detto Mario de’ Fiori – Autoritratto con valletto e fiori 

 
 
 
 
Mario Nuzzi e Lauri – La Primavera
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E se nel ‘700 il tema floreale sembra perder importanza, nel secolo successivo se ne registra una forte e decisiva ripresa.
Mentre però molti specialisti riducono la loro pittura di fiori ad una produzione altamente specifica e inevitabilmente commerciale, sono invece i protagonisti dei maggiori movimenti (dal Romanticismo al Realismo, dall’Impressionismo al Simbolismo) a riprendere questo genere dandogli nuovi significati e nuove valenze.
 
 
 
 
  



Monet



Jean-Francois Millet – Il bouquet di margherite

 
 


Artisti come Hayez, Delacroix, Courbet, Manet, Monet, Cezanne, Renoir, De Nittis, Boldini, Zandomeneghi, Klimt, Van Gogh e Previati si sono applicati nel dipingere fiori

 
 
 
 
 
Hayez – Fiori
 
 
 
 
 
Van Gogh – Iris





Van Gogh – Ramo di mandorlo in fiore
 
 
 
 
ispirandosi però alla volontà più moderna di scardinare gli schematismi seicenteschi unendo a nuove valenze simboliche la magia della pura visione dell’occhio dell’artista che registra le impressioni della natura fino a creare una realtà superiore, quella dell’arte.
 
 
 
 
 

Van Gogh – Vaso con girasoli


 
 
 
 
Ovviamente le immagini qui proposte non esauriscono,  neanche lontanamente il mondo dell’arte dei fiori.

Il post però non finisce qua!

 
 
 
 

 

 

 
Infatti nel video che segue, dedicato anch’esso ai fiori nell’arte, possiamo ammirare tantissimi altri dipinti.
 
E’ il bellissimo e famosissimo video “Duetto dei Fiori” con immagini floreali di pittori fiamminghi del XVII sec. e musica classica, scomparso dal web, ma per fortuna ritrovato anche se con diverso titolo.

Buona visione.

Se vi va, dite quale dipinto floreale vi piace di più.
 
 
 
 
DUETTO DEI FIORI
Frecce (174)

Daniel Seghers
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN



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Renoir – Rose




I semplici.. efficaci ma non facili.. 5 “principi” dell’Imperatore Meiji per un giorno felice   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Vivere è la cosa più rara del mondo:
i più, esistono solamente
O. Wilde
 
 
 
 
 
 
 
VIVERE… FELICI
I 5 SEGRETI… DELL’IMPERATORE MEIJI
 

 
 
 
 
 
 
ECCO I 5 PRINCIPI SEGRETI
PER UNA GIORNATA FELICE
 
 
 
 
 

 

 

 

ESSI SONO ANCHE UNA MIRACOLOSA MEDICINA
CONTRO OGNI MALATTIA DELL’ANIMO.

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ECCO I 5 SEGRETI:

 
 
 
Solo per oggi non arrabbiarti 
 
 
 

 


 
Solo per oggi non preoccuparti
 
 
 
 
 
 
Solo per oggi dimostra apprezzamento
 
 
 
 
 
 
Solo per oggi lavora intensamente (su di te) 
 
 
 
 
 


Solo per oggi sii gentile con gli altri

 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN


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BLOOMSDAY.. 16 GIUGNO – La simpatica ricorrenza letteraria in onore dell’Ulisse.. capolavoro di James Joyce   Leave a comment



Sono pochi, anzi pochissimi i libri a cui è stata dedicata una festa.

L’Ulisse è uno di questi.

Conosciamo storia, modalità e significato di questa festa letteraria.







BLOOMSDAY
UNA SIMPATICA RICORRENZA CULTURALE



Oggi a Dublino e in molte parti del mondo si festeggia il Bloomsday, una ricorrenza tutta letteraria.
La festa, come i suoi lettori più attenti avranno già capito, fa riferimento a James Joyce (Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo, 13 gennaio 1941) scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.







Ma perché il 16 giugno?
Innanzitutto perché la storia del suo capolavoro “L’Ulisse” si svolge tutta in una sola giornata, e proprio il 16 giugno.
Essa racconta la giornata di Leopold Bloom (dal protagonista nasce il nome della ricorrenza), un agente pubblicitario che gira per le strade di Dublino.
Si tratta di una reinterpretazione della vicenda omerica nella Dublino del 900 ed il personaggio rappresenta Ulisse.
L’opera presenta un linguaggio pressoché rivoluzionario per l’epoca, come il monologo interiore, l’esame di coscienza, enigmi nascosti, la parodia etc…
Ma non basterebbero queste tecniche a farne un capolavoro, infatti a ciò si aggiunge la verità e vivacità dei personaggi, dei paesaggi e delle vicende narrate in un’atmosfera che genialmente crea tensione, inquietudine perché porta alla luce l’immensa varietà dei sentimenti umani dai più nobili ai più perversi.








Ma perché Joyce scelse per il suo capolavoro il 16 giugno?
Il motivo è tanto semplice quanto… ultra romantico!
E’ il giorno in cui usci per la prima volta con Nora Barnacle con cui poi si sposò e visse tutta la vita.
Quel giorno lui stesso scrisse sul suo diario.”Oggi 16 giugno 1924… tra venti anni qualcuno ricorderà questa data?”.







Ma come nasce questa simpatica ricorrenza?
Inizia con una passeggiata, il 16 giugno del 1950, trentennale della pubblicazione dell’Ulisse, per le strade di Dublino narrate da Joyce da parte di un gruppo di scrittori irlandesi suoi ammiratori.




La prima passeggiata a Dublino




Da allora in poi questa ricorrenza si è diffusa negli ambienti letterari e culturali soprattutto in Irlanda ma anche in altre parti del mondo.
A Dublino centinaia di partecipanti si vestono con abiti d’epoca, partecipano a letture, eventi, ricostruzioni, celebrazioni e girano per la città.




 




In Italia essa è celebrata soprattutto a Trieste, dove il grande scrittore visse da giovane per diversi anni, ma anche in altre città.








Concludo con una semplice constatazione.
Pochissimi capolavori letterari hanno mai avuto una ricorrenza tutta per loro… come l’Ulisse!









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