Una simpatica fresca genuina leggenda
che ci giunge da un popolo amazzonico.
E’ sì molto semplice ma il suo significato
non è affatto banale.
DOV’E’ LA FELICITA’?
Il Cuore si rivolse al Vento:
“Tu che soffi sulle foreste più fitte, ti prego, dimmi dov’è la felicità!”
Il Vento soffiò, soffiò, soffiò ovunque, ma non la trovò.
Il Cuore si rivolse al Sole:
Tu che splendi sulle montagne più alte, ti prego, dimmi dov’è la felicità!”
Il Sole guardò, guardò, guardò ovunque ma non la trovò.
Il Cuore si rivolse all’Acqua:
“Tu che raggiungi anche le terre più lontane, ti prego, dimmi dov’è la felicità!”
Ma neanche l’Acqua poté aiutarlo.
Il Cuore si rattristò.
Pianse, dicendo:
“Allora la felicità non esiste!”
In quel momento la Luna si affacciò da dietro una nuvola e facendo capolino sorrise:
“Non puoi cercare la felicità, la puoi solo trovare, è dentro di te!”
(Leggenda del popolo amazzonico Anambè)

(Anambè)
MORALE DELLA FAVOLA
La felicità è vicina, vicinissima, in ogni momento,
ma solo per chi la sa trovare dentro di sé, nel proprio cuore.

CIAO DA TONY KOSPAN





LE NOVITA’ DEL SITO?


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FERNANDO PESSOA
POETA DEL SOGNO E DELL’INTROSPEZIONE
Lisbona 13.6.1888 – Lisbona 30.11.1935
BREVE BIOGRAFIA
Fernando António Nogueira Pessoa nasce a a Lisbona il 13 giugno del 1888 ma, all’età di 5 anni, va a vivere con la madre a Città del Capo in Sudafrica…
Impara così benissimo l’inglese e scriverà poesie ed altre opere anche in questa lingua.
Nel 1905 torna a Lisbona dove lavorò tutta la vita come “corrispondente commerciale”.
Svolse da giovane un’intensa attività nei circoli culturali portoghesi e fondò e diresse diverse riviste letterarie.
Viene considerato il creatore della corrente “modernista ” portoghese.
Dedicò molti suoi studi all’esoterismo ed alle concezioni mistiche orientali condividendo anche le teorie sulla reincarnazione.
Per comprendere la complessità del suo pensiero basti pensare che nelle sue opere si firma con 3 nomi diversi… ma non per gioco…
Ogni firma… Alberto Caerio, Alvaro de Campos e Ricardo Reis rappresenta davvero una visione diversa della vita rispetto alle altre 2…
La personalità di Alvaro de Campos è quella vicina alle teorie futuriste… ma ciascuno dei tre “eteronimi” meriterebbe una singola analisi ed un lungo discorso a sé stante.
La sua “poetica” è ricca di immaginazione, sensibilità e sogni nell’ambito di una personalità certo sottilmente introversa.
Egli è infatti in perenne ricerca di un equilibrio e molti suoi testi lo testimoniano.
Gli viene universalmente riconosciuta una lucida e grande capacità di esplorazione del mondo del dolore umano… cosa questa che gli consente di rimanere sempre attuale.
.
.
Poche delle sue opere, parte in inglese e parte in portoghese, furono pubblicate in vita… e tutte hanno riscosso un grande successo solo dopo la sua morte… che avvenne il 30 novembre 1935.
Diversi scrittori e critici letterari (in particolare il premio nobel Octavio Paz) affermano che la sua vita, per nulla eccezionale, fa da incredibile contrasto all’eccezionalità delle sue opere
Personalmente lo ritengo uno dei grandissimi…

ALCUNI MITICI AFORISMI (O MINI POESIE)
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere d’essere niente.
A parte ciò,
ho in me tutti i sogni del mondo.
E se tutti noi fossimo sogni che qualcuno sogna,
pensieri che qualcuno pensa?
Ripassa domani, realtà!
Basta per oggi, signori!
La mia anima è una misteriosa orchestra;
non so quali strumenti suoni e strida dentro di me:
corde e arpe, timpani e tamburi.
Mi conosco come una sinfonia.
Amo come l’amore ama.
Non conosco altra ragione di amarti che amarti.
Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo,
se ciò che ti voglio dire è che ti amo?
ALCUNE TRA LE SUE PIU’ BELLE POESIE
NULLA
Gli angeli vennero a cercarla
La trovarono al mio fianco,
lì dove le sue ali l’avevano guidata.
Gli angeli vennero per portarla via.
Aveva lasciato la loro casa,
il loro giorno più chiaro
ed era venuta ad abitare presso di me.
Mi amava perché l’amore
ama solo le cose imperfette.
Gli angeli vennero dall’alto
e la portarono via da me.
Se la portarono via per sempre
tra le ali luminose.
É vero che era la loro sorella
e così vicina a Dio come loro.
Ma mi amava perché
il mio cuore non aveva una sorella.
Se la portarono via,
ed è tutto quel che accadde.
E’ L’AMORE CHE E’ ESSENZIALE
E’ l’amore che è essenziale.
Il sesso è solo un accidente.
Può essere uguale
o differente.
L’uomo non è un animale
è una carne intelligente,
anche se a volte malata.

CONTEMPLO
Contemplo il lago silenzioso
che la brezza fa rabbrividire.
Non so se penso a tutto
o se tutto mi dimentica.
Nulla il lago mi dice
né la brezza cullandolo.
Non so se sono felice
né se desidero esserlo.
Tremuli solchi sorridono
sull’acqua addormentata.
Perché ho fatto dei sogni
la mia unica vita?
.
LA POESIA
Nella mia mente è sopita una poesia
che esprimerà la mia anima intera.
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.
Non ha strofa, né verso né parola.
Non è neppure come la sogno.
E’ un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.
Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.
So che non sarà mai scritta.
So che non so che cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità,
benché falsa, è felicità.
TONY KOSPAN
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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Oggi 13 giugno la chiesa venera Sant’Antonio da Padova uno dei santi più amati al mondo ed è anche l’onomastico di coloro che si chiamano Antonio (e derivati vari).
Sebbene sia comunemente chiamato “Sant’Antonio da Padova”, questo non rivela le sue origini dato che era nato e cresciuto in Portogallo.
Romanino
Il suo nome viene affiancato a Padova perché qui ebbe luogo la sua attività più significativa.
In Portogallo invece è chiamato comunemente Santo António de Lisboa, ovvero “Sant’Antonio da Lisbona”, sua città natale.
Ma cosa conosciamo di lui?
MINI BIOGRAFIA
(Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231)
Nato da una famiglia di nobili origini (il suo vero nome era Fernando Martins de Bulhões) decise da giovane di aderire all’ordine dei francescani e cambiò il suo nome in Antonio.
Dopo essere stato in Marocco ed in Sicilia decise di risalire la Penisola per conoscere meglio San Francesco d’Assisi.
L’incontro col ‘poverello di Assisi’ lo colpì molto e iniziò così la sua attività missionaria girando per tutta l’Italia.
Nel corso delle sue attività pastorali scrisse diversi sermoni, che contengono molte sue frasi celebri di critica dei vizi e dei peccati ma anche di esaltazione di virtù come l’ascetismo, l’astinenza e la castità.
Bernardino Luini
Visse a Padova (città a cui era molto legato) negli ultimi anni della sua vita, dal 1229 fino alla morte, avvenuta nel 1231.
Grazie ai tantissimi miracoli di guarigione compiuti, ed alla devozione sempre più crescente in Italia e non solo, fu roclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232, nel 1256 fu proclamato patrono e protettore di Padova, e dichiarato dottore della Chiesa nel 1946.
Il suo culto è oggi esteso in ogni parte del mondo.
Tony Kospan
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