Archivio per 11 giugno 2022

Sabato sera in poesia “Scrive l’amante” Goethe – arte B. Morisot – canzone “Canzone delle domande consuete” Guccini   1 comment

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Berthe Morisot
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indaco

Amore! 
Ecco un volume in una parola, 
un oceano in una lacrima, 
un turbine in un sospiro, 
un millennio in un secondo. 
– Martin Tupper –
indaco

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.fre bia pouce    musical notes

Berthe Morisot – Giovane donna che fa toletta



SCRIVE L’AMANTE 
– Goethe –


 


Uno sguardo dai tuoi occhi nei miei,


un bacio dalla tua bocca alla mia;


chi come me ne sa qualcosa


può ancora in altro trovare gioia?


 


Lontana da te, separata dai miei,


i miei pensieri girano in tondo,


e sempre tornano a quell’ora,


quell’unica ora; e piango.


 


Poi d’improvviso si secca la lacrima;


il suo amore, penso, raggiunge questa quiete,


e tu non dovresti spaziare lontano?


 


Senti come sussurra questo soffio d’amore,


l’unica mia gioia è il tuo volere.


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Berthe Morisot






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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
INSIEME
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Berthe Morisot





IL MIO AMICO – Sublime… poetica canzone di Gianni Morandi… stranamente dimenticata   1 comment


 



IL MIO AMICO – CANZONE POESIA
DEDICATA A CHI SOFFRE DI UNA DISABILITA’
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
La canzone appare una poesia per la bellezza del testo
ma anche perché esprime una serena ed affettuosa solidarietà 
verso chi non può avere le normali possibilità di muoversi
e di vivere… normalmente a causa di una menomazione.
 
 
Il testo infatti si muove in modo gioioso e davvero amichevole
verso i nostri amici/fratelli che soffrono
e dunque lontano dai soliti cliché lamentevoli
ed in tal modo rimuove inveterati (ma resistenti) tabù.
 
 
 
 
 
 
 
 
La canzone non è di un cantautore triste, anzi,
ma è di un cantante noto per poesie allegre
(ma talvolta anche impegnate)
come Morandi, e la cosa può stupire
chi è portato ad etichettare le persone solo dalle apparenze.



 



Quello che però non capisco, e la cosa non depone affatto bene
per la nostra società, è come sia stato possibile
– che una così bella canzone abbia avuto,
sì un buon successo, ma non quello che avrebbe meritato
ma anche come mai sia scomparsa quasi del tutto.

Un’altra amara riflessione riguarda i motivi per cui siano così rare le canzoni
che affrontano temi, certo non facili, ma così importanti
anche se poi in tanti si ergono a loro paladini.



 


Certo qualcuno dirà, con il consueto cinismo
che  contraddistingue la nostra società,
che la canzone è stato creata apposta per commuovere
ma intanto
come mai nessuno ci aveva pensato prima (né dopo)?
 
Ritengo pertanto doveroso riportarla in evidenza
attraverso i miei canali di comunicazione
quantunque modesti e limitati.
 
 
 
 
 
 
 
 
IL MIO AMICO 

Morandi – Falagiani 

Il mio amico cammina che sembra un pendolo
attraversa la strada e tutti lo guardano
in questo mondo veloce si muove a fatica
ma tu guarda che razza di scherzi ti fa la vita

il mio amico è sempre stato cosi’ fino da piccolo
con la faccia bambina ed impaurita che sembra un cucciolo
quando parla il mio amico farfuglia piano
e le parole nell’aria si sciolgono come venissero da lontano

ma il mio amico è il mio amico e solo io so com’è
lui ha un cuore pulito che un altro non c’è
il mio amico quando è solo ascolta canzoni
e ad ogni nota riaffiorano in lui vecchie e nuove passioni

quando tu sei arreso e non sai cosa fare
lui ti dice addormentati e prova a sognare
vorrei essere anch’io cosi’ ingenuo e felice
invece corro e da sempre non trovo mai pace

il mio amico almeno è una bella persona
uno strano violino con le corde di seta
in un mondo distratto che cinico suona
questo grande concerto che in fondo è la vita

il mio amico non parla mai di odio e sfortuna
anzi dice era peggio non essere nato
non avrei mai potuto vedere la luna
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato

Il mio amico a volte scompare e non lo vedo piu’
anche lui soffre mesi d’amore e non li manda giù
gli succede di solito con una sconosciuta
e ogni volta ancor prima che inizia è una storia finita

ma il mio amico è il mio amico e solo io so dov’è
se vuol farsi trovare, se ha bisogno di me
o se invece vuol stare per giorni a parlare
sulla spiaggia da solo con le onde del mare

il mio amico che gioca con gli occhi a pallone
ci incoraggia e soffre anche in allenamento
lui dai bordi del campo comanda l’azione
ondeggiando leggero come grano nel vento

dal mio amico ho imparato un milione di cose
per esempio ad amare senza essere riamato
a guardare la luna e i giardini di rose
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato

Il mio amico è il mio amico e non lo cambierei
i ricordi piu’ belli ce li ho isieme a lui
in questo mondo veloce il mio amico si muove a fatica
proprio lui che mi aiuta a capire e ad amare la vita.


 
 
 
 
 
 
 
 

Ecco infine il video… con la dolcissima canzone…





 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan


CUORE indACO CUOREstelline color rsCUORE indACO CUORE
Frecce (174)

 







 

 

UNITA’ E DIVERSITA’ – Il loro eterno conflitto nella nostra società ed una mia riflessione   Leave a comment


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA DIVERSITA’
 
 
 
Spesso… spessissimo…
leggiamo in ogni dove e sentiamo dire,
pur con apparenti “logiche” osservazioni,
che non dobbiamo accettare
quel che è diverso o lontano da noi
perché noi siamo i migliori… i normali.
 
 
Eppure…  la natura… nostra vera madre
ci dice, in modo chiaro ed inequivocabile, che
NON ESISTONO NEMMENO 2 FILI D’ERBA UGUALI
 
 
 
 

 

 

 

Il bello è che poi ciascuno di noi lo sa perfettamente
anzi è fiero della sua diversità, particolarità,
ed è anche sicurissimo che essa sia bella e giusta
e che debba essere accettata… dagli altri.
 
 
Però poi ognuno individua dei canoni, dei limiti, dei paletti,
oltre i quali la diversità per lui diventa un pericolo assoluto
ed ecco il prevalere dell’opinione comune
largamente diffusa
che la salvezza sia solo nell’omologazione
e di conseguenza
nella chiusura totale ed aprioristica 
a tutto quanto non rientra nei suddetti canoni 
soggettivi, statistici, fideistici, formalistici 
o apparenti, in quanto solo frutto di nostre convinzioni.
 

 

 

 

 

Penso invece che, sulla base delle mie tante,
ormai, esperienze di vita,
 la diversità è sempre una ricchezza
mentre l’appiattimento, l’omologazione,  
è vera povertà.

Alla fine dei conti sarà comunque perdente,
e sopraffatta dalla storia e dalla realtà
come ogni società chiusa al mondo e cieca.
 
 
 
 

 

 

 

L’inquisizione ha forse fermato la storia?

 

O è oggi ricordata


come una delle pagine più vergognose


della Cristianità?

 

 

 

 Torture Inquisizione

 

Direte…

non è la stessa cosa“…

ed invece no…

è sempre la stessa storia.

 

 

Cambiano gli oggetti e gli aspetti della discussione

ma la battaglia tra la chiusa conservazione

e cambiamento è sempre uguale.

 

 

 

Tribunale Inquisizione

 

 

 

Un po’ è nella mia natura, è vero,
guardare oltre il conformismo ed il pensiero unico
ma davvero ritengo che la diversità, nei suoi mille aspetti,
da quelli razziali a quelli culturali…
da quelli sessuali a quelli artistici,
da quelli politici a quelli a quelli religiosi,
da quelli dei costumi a quelli del pensiero, etc etc…
possa essere vita, progresso, innovazione, futuro
come la storia c’insegna…
 
 
Se qualche nostro antenato non avesse tentato
nuove strade, per terra e per mare,
fatto nuovi esperimenti, ad es. in agricoltura,
forse anche a costo della derisione dei suoi contemporanei
saremmo ancora nelle caverne… o sulle palafitte.
 
 
 
 
 

 

 

 

Molti però per combattere ogni diversità

le contrappongono il concetto di Unità.

 

 


 

UNITA’ E DIVERSITA’

 

 

Infatti essi affermano e… l’unità?

L’unità non ha valore?

 

Certo che sì…

l’Unità è un valore assoluto della stessa importanza della diversitàma ha la sua massima espressione, il suo massimo valore solo se riesce a contenere in sé ed a rispettare tutte le diversità.




 

Penso anche che le diversità non debbano prevalere sul valore dell’Unità.
Anzi esse debbono riuscire a rispettarla, senza se e senza ma, perché in caso contrario il risultato sarebbe drammatico in quanto avverrebbe  una grave disgregazione di qualsiasi tessuto sociale.

Pertanto, a mio parere, è proprio grazie a questo rapporto dinamico, ma corretto, tra unità e diversità che possiamo sperare di poter vivere in una Società Futura libera, giusta e moderna.



 

 

 
 
 
 
 
UN VIDEO
 
 
 
Infine un bel video sulla stessa linea di pensiero…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tony Kospan







 
 
 

“Non ho bisogno di denaro” – Poesia sublime di Alda Merini che qui ci dona versi di elevato valore morale   Leave a comment

 

 

 

Una poesia che per la sua magia e la sua spiritualità

colpisce diritto al cuore.

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Richard S. Johnson 
 

 
 
NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

 
 
 
(Milano 21 3 1931 – Milano, 1º 11 2009)
 
 
 
 
Non penso siano necessarie parole
per descriverne la bellezza
in quanto basta leggerla
per gustarla con la mente e l’animo.
 
 
Essa ci consente di immergerci in un mondo
di sentimenti sublimi
capaci di arricchire il nostro spirito
e di elevarci sopra esagerati materialismi e consumismi.
 
 
  
 

Heinrich Vogeler (1872-1942) – Dreams II



Personalmente ritengo che questa breve poesia 
sia tra le sue più belle


per l’intrinseco ed elevatissimo valore morale.

L’autrice è unanimemente considerata
una delle più grandi poetesse italiane del 20° secolo.



  

  


NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

  Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti….
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.




   

  

Ciao da Tony Kospan

 

 



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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Frecce (174)






Corrado Alvaro.. breve ricordo del noto scrittore calabrese anche con un suo pensiero ed una sua poesia   Leave a comment

 
 
 

 
 
 
 

Corrado Alvaro è stato
tra i principali scrittori e giornalisti italiani,
della prima metà del 20° secolo…
nonché fondatore del Sindacato Nazionale Scrittori
ma oggi ahimè appare quasi dimenticato.
 
 
Notevole protagonista della vita letteraria
della prima metà del secolo scorso,
è stato autore di racconti, romanzi, saggi e poesie.

 
 
 
 
(San Luca 15.4.1895 – Roma 11.6.1956)



Non è possibile inserire Alvaro
in qualche corrente letteraria del Novecento.

Egli fu, oltre che
un letterato,
anche un protagonista dell’impegno civile e politico che,
germogliato all’ombra del ventennio, 
si impose nelle idee progressiste del dopoguerra
tra illusioni e delusioni.



 
 

 
 

UN BREVE RICORDO
 
 
 
Mi piace ricordarlo con questo suo pensiero
profondo… forte e… premonitore.
 
 
 
 
“Non avrei mai pensato che ci sarebbe toccato vivere al tramonto di un mondo.

Proprio ti chiedo scusa.

Certo, é ridicolo che io ti chieda scusa del tempo, del secolo, dell’epoca, del mondo come va.

Ma ognuno è responsabile del suo tempo”.
 

 
 
 
 
 
 
 
 


E poi con questa poesia, forse la sua più nota,
con la quale, attraverso accenti sentiti e delicati,
ma nello stesso tempo crudi e decisi,
il poeta chiede ad un commilitone
di scrivere ai suoi familiari in caso di morte.
 
 
E’ una poesia che ben ci rappresenta
l’assoluta disumanità della guerra.

 
 
 
 
 
Guernica – Picasso
 
 
 
 
AD UN COMPAGNO 
Corrado Alvaro
 
Se dovrai scrivere alla mia casa
 « Dio salvi mia madre e mio padre! »
 la tua lettera, sarà creduta
 mia, e sarà benvenuta.
 Così la morte entrerà
 e il fratellino la festeggerà.
 Non dire alla povera mamma
 che io sia morto morto solo;
 dille che il suo figliolo
 più grande. è morto con tanta
 carne cristiana intorno.
 Se dovrai scrivere alla mia casa
 « Dio salvi mia madre e mio padre! »
 non vorranno sapere
 se sono morto da forte.
 Vorranno sapere se la morte
 sia scesa improvvisamente.
 Di’ loro che la mia fronte
 è stata bruciata là dove
 mi baciavano, e che fu lieve
 il colpo, che mi parve fosse
 il bacio di tutte le sere.
 Se dovrai scrivere alla mia casa
 «Dio salvi mia madre e mio padre! »
 la tua lettera sarà creduta
 mia e sarà benvenuta.
 Così la morte entrerà
 e il fratellino la festeggerà.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tony Kospan



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IL GRUPPO DI FB DI CHI AMA LA STORA E I RICORDI
Frecce2039






 
Il suo libro più noto
 
 
 

John Wayne il mitico “eroe buono” dei film western – Breve ricordo anche con 2 video   Leave a comment

 

 

 

 

 

Breve ricordo di un grande attore americano
nato in questo giorno nei primi anni del ‘900
e noto soprattutto ai meno giovani.

 

 

 

John Wayne – n. 26/5/907 m. 11/6/1979

 
 
 
 

JOHN WAYNE

MITO DEL CINEMA WESTERN AMERICANO

 
 
Era l’eroe buono 
ed anche un vero e proprio mito…
in quanto rappresentava l’uomo forte deciso…


Era sempre esempio di forza fisica e morale
unita però a grazia… stile… e… semplicità.
 
 
 
 
 
 
 
 
Rarissime le scene di violenza
in cui era protagonista
come in realtà accadeva in tutto
il cinema western USA.
 
 
In verità ha recitato anche in tanti
altri film di diverso genere…
ma il suo ricordo più vivo
è nel mondo dei film di cowboy.
 
 
 




 

 

RICORDIAMOLO CON QUESTI 2 VIDEO…

CHE CI PARLANO DEL MITO DEL GRANDE JOHN…










 

 

Ciao da Tony Kospan





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LA TUA PAGINA DI… SOGNO?

Frecce (51)

 

 

 



 
 

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