Archivio per 10 giugno 2022

Weekend in poesia “Il giorno in cui” Tagore – arte V. Corcos – canzone “Almeno tu nell’universo” Mia Martini   Leave a comment



 
 
 
 
Vittorio Matteo Corcos
 
 
 
 

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Se cerco l’amore vero…
prima devo stancarmi degli amori mediocri
– Paulo Coelho

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 fre bia pouce    music+121
Vittorio Matteo Corcos – Lettura sul mare


 

IL GIORNO IN CUI FIORI’ IL LOTTO 
– Rabindranath Tagore –
 
Il giorno in cui fiorì il loto,
ahimè, la mia mente era persa
e io non me ne accorsi.
Il mio cestino rimase vuoto
e il fiore inosservato.
Ogni tanto però
una tristezza mi prendeva
mi svegliavo dal mio sogno
e sentivo nel vento del sud
la presenza dolce
di una strana fragranza.
Quella vaga dolcezza
come desiderio tormentava il mio cuore
sembrava l’alito ardente dell’estate
in cerca di soddisfazione.
Non sapevo allora
che era così vicina
che era già mia
che questa dolcezza perfetta
era fiorita
nel profondo del mio cuore.
 
 
 
 
Vittorio Matteo Corcos         

                                                   

     

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a tutti… da Orso Tony

 
 
 
 
 


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IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI
Frecce2039

 

 

Vittorio Matteo Corcos

 
 

 

 

Con “Te voglio bene assaje” nasce nel 1835 la grande canzone napoletana – Storia immagini e video   Leave a comment

  
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Stavolta andremo molto a ritroso nel tempo,
addirittura nella prima metà dell’800,
con questa storica mitica canzone.

 
  
 

 
 
 
 
IO TE VOGLIO BENE ASSAJE

 
 
 
Questa canzone fu presentata infatti
la prima volta il 7  settembre 1835 
alla Festa di Piedigrotta.


 
 
 

 Festa di Piedigrotta – Antica stampa

 
 


Con essa comincia ufficialmente, per gli studiosi della canzone,  
la storia della grande canzone napoletana
che univa testi poetici a musiche sublimi.

 

 

 

ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO

a cura di Tony Kospan  

 

 

 

 

 

 

LA STORIA DELLA CANZONE
 
 
La nascita di questa canzone è molto controversa ma la tradizione,
condivisa dal grande poeta Salvatore Di Giacomo,
attribuisce la musica a Gaetano Donizetti, bergamasco,
grande estimatore delle canzoni napoletane che all’epoca,
prima metà dell’ottocento, erano cantate ed apprezzate dappertutto.
 
 
Il motivo di ciò era la sublime bellezza della musica
ma in realtà sembra ormai accertato
che invece fu Filippo Campanella,
musicista ed amico da sempre dell’autore del testo.
 
 
 
 
 
 
 
 

La leggenda vuole che la canzone fosse cantata una sera
ad una festa tra amici che ne furono così entusiasti
che se la misero subito a cantare tutti insieme.
 

Il successo della canzone fu immediato e travolgente
al punto che veniva cantata e fischiettata dappertutto
diventando quasi un tormentone
a tal punto che il Cardinale dell’epoca rimproverò,
più o meno bonariamente, il paroliere Raffaele Sacco 
per aver dedicato la canzone all’amore umano.
 
 
 
 

 
 


 
LA MUSICA ED IL SIGNIFICATO DEL TESTO
 
 
Questa canzone ha in sé davvero qualcosa di magico.
 
 
La semplicità del testo… la freschezza del suono
la rendono una vera e propria opera d’arte poetica e musicale.
 
 

Essa ricorda per molti aspetti
anche grandi musiche classiche.
 


 
Il testo parla di un amore non corrisposto ma
lo fa in modo dolcemente e quasi allegramente coinvolgente
perché, com’è noto, a Napoli non è rara l’ironia
e l’autoironia sulle proprie disgrazie.

 
 
 

 
 
 


LA CANZONE
 
 


Ma eccola… ascoltiamola… cantata
dal grande Murolo insieme a Mia Martini

 
 
 

fre bia pouce   musicAnimata






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Frecce (174)

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Il termine “Guerriero” per i nativi americani.. il diverso significato e l’alto valore sociale   Leave a comment

 

 

 





“Guerriero” è una parola il cui significato

per noi occidentali è uno solo…

ma non per i nativi americani.






IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA “GUERRIERO” PER I PELLEROSSA


 

 

 

1          2

 

 


 

 IL GUERRIERO



 

 





 
 
 
Per noi i guerrieri
non sono quello che voi intendete.

Il guerriero non è chi combatte,
perché nessuno ha il diritto
di prendersi la vita di un altro.

Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso
per il bene degli altri.

E’ suo compito occuparsi degli anziani,
degli indifesi,
di chi non può provvedere a se stesso
e soprattutto dei bambini,
… il futuro dell’umanità.

 Toro Seduto 

 






 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

CUORE indACO CUORECUORE indACO CUORE

 Frecce (174)






  

 
 
 

Puoi scoprire il potenziale “malandrino” che c’è in te con questo test molto inconsueto   Leave a comment


 
 
 


 



Questo test è ovviamente scherzoso.
 
Una specie di gioco tendente a dimostrare
che c’è del buono nei cattivi
e del cattivo nei buoni
ma il sito che lo propone mi sembra serio
anche se ha parecchia pubblicità
(quindi fate attenzione).
 
 
 
 
deliquente gif
 
 
 
 
 
SCOPRI IL DELINQUENTE CHE C’E’ IN TE!

 

 

Ecco un test originale per scoprire… forse
di che pasta siamo fatti.
 
 
 
 

 
 
 

 
In verità il test, molto originale, era in un altro sito
che però l’ha cancellato
ed a fatica ne ho trovato ora uno simile
che spero possa piacervi come l’altro
anche se, come accennavo, presenta molta pubblicità.




DEL 800 qfsd4t4gtl




Ma attenzione


Questo test viene proposto all’unico scopo di divertire i lettori,
portandoli a riflettere su aspetti del sé
che solo raramente vengono presi in considerazione.

Ma ecco il test

fre bia pouce
SCOPRI IL DELINQUENTE IN TE



 
 
 
 

Alla fine, se ci va,
facciamo sapere cosa vien fuori.
 
 
Ciaooooo






Questa simpatica favola ci dona una particolare visione della forza dell’amore – Cosa ne pensate?   Leave a comment


 

 



Davvero una bella… simpatica… favola

che ci parla di un aspetto,

in verità controverso, dell’amore

 

La trovai nel web tempo fa

 ma… parliamone solo dopo averla letta.

 

 






 

 LA FAVOLA DELL’AMORE



 

 
 
 


Una donna stava innaffiando il giardino della sua casa quando vide tre vecchietti con i loro anni di esperienza che stavano di fronte al suo giardino.  
Ella non li conosceva e disse:
“Non mi sembra di conoscervi, ma dovrete essere affamati.
Vi prego, entrate in casa così che mangiate qualcosa.” 
 
Essi domandarono: “Non c’è  l’uomo di casa?”   
“No!” – rispose lei- “non è in casa”. – “In tal caso, non possiamo entrare” dissero.
All’imbrunire, quando il marito rincasò, ella gli raccontò tutto ciò che le era capitato. 
“Allora, dì loro che son rientrato e, dunque, invitali pure ad entrare!”
La donna uscì per invitare i tre uomini a casa. “Non possiamo entrare tutti e tre insieme in una casa”,  spiegarono i vecchietti. “
“Perché?”  volle sapere lei.
Uno degli uomini indicò uno dei suoi amici e spiegò:
“Il suo nome è Ricchezza”.
Subito dopo indicò l’altro. “Il suo nome è Successo ed io mi chiamo Amore.
Adesso va’ dentro e decidi con tuo marito quale di noi tre desiderate invitare a casa vostra.”  
La donna entrò n casa e raccontò suo marito tutto ciò he i tre uomini le avevano detto.
 Lui si rallegrò e disse: “Che bello! Se è così, allora invitiamo Ricchezza, che venga, e riempia la nostra casa!”
Sua moglie non era d’accordo:
“Caro, perché non invitiamo Successo?” 
 
La figlia della coppia stava ascoltando dall’altra parte della casa ed entrò di corsa.
“Non sarebbe meglio far entrare
Amore? Così la nostra famiglia sarebbe piena di amore.”
 
“Prendiamo in considerazione il consiglio di nostra figlia”’, disse il marito alla moglie.
“Va’ fuori ed invita Amore perché sia nostro ospite.”

La moglie uscì chiese loro:
“Chi di voi è Amore?
Che venga, per favore, e sia il nostro invitato.” 
Amore si sedette sulla sua sedia e cominciò d avanzare in direzione della casa.
Anche gli altri due si alzarono e lo seguirono.  
Alquanto sorpresa, la signora chiese a Ricchezza e a Successo:
“Io ho invitato solo Amore: perché venite anche voi?”
 
I tre replicarono insieme:
“Se avessi invitato Ricchezza o Successo gli altri due sarebbero rimasti fuori, ma poiché hai invitato Amore, dovunque egli vada, noi andiamo con lui.”

 
 
 
Laddove c’è amore,
c’è anche ricchezza e successo.
 
 
 
 
 
Anthony Van Dyk – Amore e Psiche


Personalmente non è che mi convinca molto questa favola
a meno che non la si voglia interpretare solo come speranza o auspicio
dato che nella realtà
vedo coppie rimaste povere e senza successo amarsi felicemente
e coppie ricche e di successo amarsi solo per modo di dire.

 
 
Cosa ne pensate? 

 
Ciao da Tony Kospan










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