Archivio per 19 Maggio 2022

Serata in poesia “I tuoi occhi” R. W. Emerson – arte Leon Comerre – canzone “Ragazzo triste” P. Pravo   Leave a comment

 

 

LéonFrançois Comerre


 

 

 
 
 


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Sorridi anche se il tuo sorriso è triste,
perchè più triste di un sorriso triste
c’è la tristezza di non saper sorridere.
– Jim Morrison –

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Léon-François Comerre – La bella lettrice




 TUOI OCCHI BRILLAVANO ANCORA PER ME

 Ralph Waldo Emerson



 
 I tuoi occhi brillavano ancora per me,
anche se vagavo solitario per terra e mare;
come quella lontana stella che vedo,
ma che non vede me.
Stamattina sono salito sulla collina nebbiosa,
ed ho percorso tutti i pascoli,
come brillava la tua forma lungo la mia strada
fra la rugiada dagli occhi profondi!
Quando l’uccello rosso spiegò le scure ali,
e mostrò il suo fianco acceso:
quando il bocciolo maturò in una rosa,
in entrambi io lessi il tuo nome.

 

 

 

LéonFrançois Comerre – La bella lettrice

 

 

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IL MONDO DEGLI ARTISTI
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LéonFrançois Comerre

La prima foto del buco nero al centro della nostra Galassia – Storia e significato   Leave a comment




La prima foto del buco nero al centro della nostra Galassia


Ora si ha la conferma dell’esattezza della teoria di Einstein poiché il buco nero è stato anche fotografato, anche se con immensa difficoltà, come vedremo in seguito.
Questa prima ‘foto’ di un buco nero al centro della Via Lattea è stata mostrata il 12 maggio a Roma durante l’incontro organizzato in Italia presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).







Il buco nero, chiamato Sagittarius A*,  è proprio al centro della Via Lattea e si trova a circa 27 mila anni-luce dalla Terra in direzione della costellazione del Sagittario.
Si è anche notato che il gas che gli ruota intorno è molto veloce perché impiega solo pochi minuti per completare un’orbita intorno a Sagittarius A*.






Poiché i buchi neri catturano persino la luce si è pensato allora di cercarne l’ombra.
Quindi utilizzando l’Event Horizon Telescope (Eht) cioè l’attività di sinergia tra vari radiotelescopi sparsi in tutto il mondo e grazie all’impegno di 300 scienziati e di 100 enti di 20 Paesi in 2 anni si è alla fine giunti a questo traguardo.

Tony Kospan






Napoleone ed il Conte Monaldo.. padre di Leopardi.. ed i loro mondi lontanissimi   Leave a comment








Frugare tra le tante pieghe della Storia ci consente spesso di capire un’epoca e le atmosfere vissute dai popoli meglio di date e battaglie.

Qui parleremo di 2 personaggi molto diversi, che non ebbero nulla un comune e che non si incontrarono mai.






Tuttavia rappresentarono, nello stesso periodo, 2 mondi opposti che convissero nei primi anni dell’800 anche se poi uno, il Conte Monaldo, rimase ancorato alla sua terra e l’altro invece sconvolse tutta l’Europa.

Napoleone, amatissimo o odiatissimo,  era l’incontrastato dominatore dell’Europa nella quale, oltre alle guerre aveva diffuso elementi moderni e principi nuovi (non tutti) della Rivoluzione francese, mentre l’altro era un tranquillo aristocratico, amante del gioco d’azzardo (e per questo controllato a vista dalla severissima moglie) ma con la passione dello scrivere e soprattutto convintissimo reazionario voglioso di ricostruire il passato e che considerava l’Imperatore un Anticristo.


(Recanati 16 agosto 1776 – Recanati, 30 aprile 1847)


Monaldo Leopardi, Gonfaloniere di Recanati, quindi mentre Napoleone attraversava trionfalmente e velocemente l’Italia centrale, fece sbarrare porte e finestre del suo palazzo e si vestì a lutto che portò poi per tutta la gravidanza della moglie, incinta del mitico Giacomo.

Ma non era il solo. 

Infatti all’epoca, per reazione ai trionfi ed ai provvedimenti napoleonici, nascevano nel Centro Italia dei gruppi armati in difesa soprattutto del… passato.

Eppure però, quando il Bonaparte fece chiudere i conventi, il nostro (forse contro il volere dell’avara moglie) non ebbe problemi ad approfittare della situazione ed a comprare, a peso, i tesori delle loro biblioteche (circa 14.000 volumi).



Adelaide Antici – Moglie di Monaldo e madre di Giacomo Leopardi



In tal modo, e questo gli fa onore più delle velleità letterarie, poté creare una delle più importanti biblioteche private del Centro Italia e nella quale il giovanissimo Giacomo passò «sette anni di studio matto e disperatissimo» rovinandosi la salute.

La biblioteca, per decisione del Monaldo, fu aperta anche a parenti, amici ed ai cittadini recanatesi (Filiis amicis civibus) e fu poi ampliata dal figlio Pierfrancesco.



La Biblioteca della famiglia Leopardi (una parte)



Fu però il grande Giacomo nel 1815 con la sua “Orazione agli Italiani“, alla morte di Napoleone ed in occasione della liberazione delle zone natie, a salutar l’Imperatore sì con formale giubilo ma soprattutto affermando il contrasto tra la POTENZA imperiale e la BELLEZZA del paesaggio italiano.

Tony Kospan






Van Gogh e Gauguin – L’amicizia ed il giallo dell’orecchio tagliato – Le ipotesi.. i capolavori e la canzone Vincent   Leave a comment

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Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.


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Ripercorriamo la storia dell’amicizia

tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,

ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.




Gauguin e Van Gogh

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IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

a cura di Tony Kospan



I 2 AMICI PITTORI AD ARLES





Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888) 

in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?




Van Gogh  (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)





Un disastro! 

Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire. 

Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio, 

con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo, 

con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale. 

Questa è la nota e classica interpretazione di questo drammatico episodio.




Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)




Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi. 

Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto, 

in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato. 

Paul gli sopravviverà  per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi 

dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato. 

Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.



 

La Casa gialla – Van Gogh




Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla” 

da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti. 

Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.

che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.




LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH



Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)




Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amici­zia 

al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte. 

Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans 

(L’orecchio di Van Go­gh, Paul Gauguin e il patto del silenzio) 

ora propo­ne un’interpretazione inedita di un fatto notissimo. 

Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888, 

ad Arles, ma sarebbe in­vece stato Gauguin a ferire l’amico al ter­mine di un litigio, 

forse non per motivi ar­tistici, ma piuttosto per colpa di «una cer­ta Rachele».








Il saggio con­ferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione, 

mista a gelosia, che accomunava i due. 

Una tensione che il critico Flavio Ca­roli definisce 

«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nasce­re 

dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’ 

e che vedeva come terzo inco­modo il giovane Émile Bernard». 

Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wil­degans «è possibile», 

anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi: 

«Se non quelli ufficiali del sindaco di Ar­les, 

la petizione dei cittadini che non vole­vano quel pittore così scomodo 

e il reso­conto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello 

con il suo orec­chio avvolto nella carta di giornale». 

I due ricercatori tedeschi sostengono che 

«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata» 

e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gau­guin ». 





Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli


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Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e, 

forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipi­tosamente ritornato a Parigi per poi fuggi­re a Tahiti. 

Gauguin avrebbe mozzato il lo­bo dell’orecchio di Van Gogh con una scia­bola, 

che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostitu­ta », 

Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico 

avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti). 

La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato 

e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale. 

Scrivono Kaufmann e Wildegans: 

«La versione tradizionale, quella finora accre­ditata, 

è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta uffi­ciale e nemmeno un testimone indipen­dente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente». 

Questa tesi dunque smentirebbe un’au­tomutilazione 

che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.




Gauguin – I girasoli


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ALCUNE CONSIDERAZIONI



Dunque, nessuna nuova prova.

Eppure questa lettura può essere convincente. 
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura co­me un’altra.  
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto». 
Vittorio Sgarbi conferma: 

«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida». 

In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici, 

furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo. 

Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane 

cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.




 

Camera da letto dell’artista – Van Gogh





L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI

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La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.

Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.





fre bia pouce  music+121





TONY KOSPAN

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– Post copiatissimo!!!! 


– Fonti: immagini e testi da vari siti web


– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
 


– Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.







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Frecce2039














Visualizza immagine di origine
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890




Il cerchio.. altare della natura per gli Indiani d’America – Spiegazione dei motivi ed il rituale   Leave a comment

 

 

 

 

I nativi americani usano il cerchio di pietra

per insegnare i cicli e i segreti della natura.

 

 

 

 

 


RAPPRESENTAZIONE DELLA FIGURA DEL CERCHIO


Il cerchio oltre alle

quattro stagioni,

con la sua divisione indica i quattro punti cardinali,

Nord, Est, Sud, Ovest,

ma anche

l’acqua, l’aria, il fuoco, la terra

ed infine il suo centro rappresenta

lo spirito.

 

  

 

 

 

 

L’ALTARE DELLA NATURA


– IL CERCHIO –


Rituale e spiegazione del suo significato

 

 IL RITUALE


Ciascuno, in un angolo della sua casa, può creare con dei sassolini un piccolo cerchio di pietra e orientarlo verso il nord.

Per completare il proprio altare della natura in ogni stagione si possono deporre accanto al cerchio degli oggetti naturali tipici di ciascun periodo come foglie, semi, fiori, frutti selvatici, erbe, e quant’altro si ritiene rappresentativo del luogo dove si vive.

 

 

 


 

 IL SUO SIGNIFICATO PER I NATIVI AMERICANI


Ecco alcune spiegazioni del loro amore e della loro fede per il cerchio    

 

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Tutto ciò che il Potere del Mondo fa, lo fa in circolo.

Il cielo è rotondo, e ho sentito dire che la terra è rotonda come una palla, e che così sono le stelle.

Il vento, quando è più potente, gira in turbini.

Gli uccelli fanno i loro nidi circolari, perché la loro religione è la stessa nostra.

Il sole sorge e tramonta sempre in circolo.

 


 


 

 

 

La luna fa lo stesso, e tutt’e due sono rotondi.

 

Perfino le stagioni formano un grande circolo, nel loro mutamento,

e sempre ritornano al punto di prima.

 

 

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La vita dell’uomo è un circolo, dall’infanzia all’infanzia, e lo stesso accade con ogni cosa dove un potere si muove.

 

Le nostre tende erano rotonde, come i nidi degli uccelli, e inoltre erano sempre disposte in circolo, il cerchio della nazione, un nido di molti nidi, dove il Grande Spirito voleva che noi covassimo i nostri piccoli.




 

 


Ciao da Tony Kospan


 

 

Testo dal web con mini modifiche – impaginaz. T.K.

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IL TUO SALOTTO DI FB

Frecce2039






Paolo Panelli – Un ricordo del popolare attore di teatro.. cinema e tv del 2° ‘900 ed un suo comicissimo video   Leave a comment

 

 
 
 
 
PAOLO PANELLI
E’ STATO UN GRANDE ATTORE COMICO 
CHE ATTRAVERSO
IL TEATRO… IL CINEMA… LA RADIO E LA TV
CI HA ACCOMPAGNATI
PER TANTI ANNI DELLA NOSTRA VITA
NELLA SECONDA META’ DEL ‘900

 
 
 
 
(Roma 15.7. 1925 – Roma 19.5.1997)
 
 
 


Eppure la sua carriera era iniziata interpretando personaggi seri
ma ben presto si accorsero
della sua innata ed esplosiva vena comica e brillante
grazie soprattutto ai testi ed agli spettacoli
della mitica coppia Garinei e Giovannini.


 
 
 

Qui con Alighiero Noschese
 
 
 


Le sue scenette erano dei veri e propri
piccoli capolavori di comicità ed avevano un enorme successo.


 
 
 
Qui con Totò
 
 
 
 

NACQUE POI LA FANTASTICA
AFFIATATISSIMA ARTISTICA COPPIA
CON L’ALTRETTANTO BRAVA E SIMPATICA
BICE VALORI
CHE FU ANCHE LA COMPAGNA DI TUTTA LA VITA.


 
 
 
Con Bice Valori



Ha recitato in teatro, Tv e cinema con i più grandi attori
e showman della sua epoca
ed era amatissimo dal grande pubblico.




Qui con Bice Valori e la figlia Alessandra anche lei attrice

 
 
 
 
RICORDIAMOLO ED OMAGGIAMOLO DUNQUE
RIAPPREZZANDO IL SUO TIPICO UMORISMO
IN QUESTO VIDEO.

 
 
 
 fre bia pouce

 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN




ARANCIO divfar
PER CHI AMA LA STORIA.. I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Con Delia Scala e Nino Manfredi


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