Archivio per 12 Maggio 2022

Notte in poesia “Stella” R. Perin – arte Vettriano – canzone “Parlami di te” F. Hardy   2 comments


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 viola 19
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
Fabrizio De Andrè
viola 19

 
 
 
 

Jack Vettriano
 
 
 
 
STELLA
Roberto Perin

 
Ho trovato
un mondo dove giocare.
Ho trovato
un mondo dove vivere.
Ho trovato
un mondo dove sognare,
con le bolle color grano,
saltare i riflessi
di cielo nelle acque vive.
Ho trovato dove correre
in sella alla libertà,
mentre cerco l’orizzonte.
Penso che questa
non può essere realtà.
Ho sciolto i nodi
dei miei pensieri,
ho liberato al vento i desideri
in questo mondo magico.
Una mano mi stringe,
mi prende, è la tua mano.
La mano di chi mi ha
fatto sognare con il suo amore.

 
 
 
 

Jack Vettriano

 
 
 
 
 
 
stella rosa divisore1
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 da Orso Tony

 
 
 
 

ARANCIO divfar

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Jack Vettriano



 
 

LA MADRE NELL’ARTE – Capolavori dedicati alla maternità nei secoli – II PARTE    Leave a comment



Frederick Leighton – Madre e figlia




Proseguiamo questa carrellata dedicata ad altri dipinti,

di autori molto noti e di altri meno noti,

ma a mio parere comunque significativi,

senza alcuna pretesa però di poter neanche lontanamente

esaurire un tema che è stato forse (o senza forse)

il più amato… dagli artisti di ogni epoca.








LA MAMMA NELL’ARTE
II PARTE




P. E. Calderon




Charles Baugniet




W. S. Kendall




Van Gogh – Il padre di famiglia è in mare




William-Adolphe Bouguereau





Giacomo Balla – Affetti – 1910




Klimt




Hugues Merle




Le Brun – Autoritratto dell’artista con la figlia




J. B. Francisco – Il bambino malato -1893




S. B. Halle




Jesse Smith



Tamara de Lempicka




Xi Pan




Orazio Gentileschi




Vincenzo Irolli




Vincenzo Boldini




William-Adolphe Bouguereau – Sguardo materno




Ricerca e impaginazione T.K.




Chi desidera vedere la I PARTE del post,
incentrata soprattutto sulle stupende opere
di Mary Cassat, Renoir, Picasso e A. Toulmouche,
può cliccare qui giù.
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Ciao da Tony Kospan
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Calderon Philip Hermogenes



Festeggiamo ogni MAMMA del mondo con poesie, dipinti, aforismi, canzoni e non solo   Leave a comment

 
 
 
 

Eastman Johnson

 

 
 
 
Non potevo non dedicare il tema, poetico e non solo,
di questa domenica… alla festa della mamma
e lo faccio con immenso piacere.

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Chi può aver maggior importanza, nella nostra vita,
dell’essere che ci ha generato?

 
 
 
 
 
 
 
 

LA MAMMA NELLE POESIE… NEGLI AFORISMI…
NELL’ARTE E NELLE CANZONI
a cura di Tony Kospan

 
 
Certo, è vero, ci sono madri e madri
ma in ogni caso la vita umana (e non solo)
si è perpetuata (almeno finora) grazie alla maternità.

 
 
 
 
 
 
 

 
Ed inoltre la madre, con le sue cure fin dalla nascita,
rappresenta, in genere,
il fondamento stesso del nostro esser… persone.


Prima di passare alle poesie
leggiamo alcuni aforismi di grandi autori,
che meglio di mille parole,
affrontano questo universale tema.

 
 
 
 




Sempre una madre aspetta il ritorno di suo figlio
sia se questi se n’è andato in un paese vicino
o in uno molto lontano
Joseph Roth
 
 
La mamma ed io avevamo i nostri miti,
i nostri linguaggi segreti,
i nostri scherzi rituali….
In pubblico avevamo le nostre intese:
bastava un’occhiata!
Jean Paul Sartre
 
 
Mi strinsi al fianco della mamma
ed ancora sentii addosso i suoi bei capelli
come l’ala di un angelo-pensavo,
e fui davvero felice!
Charles Dickens
 
 
Esistono mamme che baciano
e mamme che sgridano,
ma si tratta comunque di amore,
e la maggior parte delle mamme
bacia e sgrida contemporaneamente.
Pearl S. Buck
 
 
Le verità che contano, i grandi principi,
alla fine, restano due o tre.
Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
Enzo Biagi


 
 
 
 



E’ dunque con i versi che seguono
che vi/mi auguro una domenica felice
o con la mamma, o con il pensiero della mamma,
o con il ricordo e la nostalgia della mamma,
o con le mogli/compagne mamme dei nostri figli.
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Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie,
vostre…o di altri autori sul tema.

 
 
 
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fre bia pouce  music+121 (Mamma – Bocelli)
Paul Serusier
 
 
 

UNA MANO SULLA PORTA 
K. Nakagawa 


Quando sto zitto arriva mia madre.
Sta sola mia madre nella stanza di là.
E io solo e zitto nella stanza di qua.
Mia madre si alza
e arriva di quando in quando.
Con una mano sulla porta
cerca di leggere il mio cuore:
io zitto mi lascio leggere.
Intanto mi nascono affetti e le sorrido:
“Che sei venuta a fare?”.
Ma so bene perché viene da me.
Dopo aver scambiato con me due, tre parole,
mia madre se ne va.
E io penso a tutti gli uomini:
noi viviamo sostenendoci l’un l’altro.
E’ come reggersi colle mani
sulle spalle di chi è accanto.
Si ha bisogno perfino delle persone
che danno fastidio.
Chi sa se mia madre non pensa a questo
quando viene e mi guarda
con la mano appoggiata sulla porta.
 
 
 

fre bia pouce music+121(Mamma Maria – Ricchi e poveri)
William S. Kendall
 
 
 

IO BEN SO 
Rudyard Kipling
 
Se morissi impiccato sopra il colle,
o madre mia,
io bene so chi sempre mi amerebbe,
o madre mia!
Se morissi gettato in fondo al mare,
o madre mia,
io bene so chi sempre piangerebbe,
o madre mia!
E se l’anima mia fosse dannata,
so chi, pregando, allor mi salverebbe,
o madre mia!
 
 
 

fre bia pouce music+121 (Madre dolcissima – Zucchero)
Alfred Stevens – Madre con i suoi figli – 1887

 
 
 
MATERNITA’ 
Tagore
 
Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo
e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,
nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso,
l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?
 
 
 

fre bia pouce music+121 (Viva la Mamma – Bennato)
George Dunlop

 
 
 
LA PAROLA PIU’ BELLA 
Gibran
 
La parola più bella
sulle labbra del genere umano è “Madre”,
e la più bella invocazione è “Madre mia”.
E’ la fonte dell’amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.
La stella Sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l’universo nella sera
finché non abbia coricato la terra
al suolo del mare e al canto melodioso
di uccelli e acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva, e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola “madre” è nascosta nel cuore
e sale alle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all’aria chiara e nell’aria nuvolosa.

 
 
 

fre bia pouce music+121  (Ciao Mamma – Jovanotti)
 Harry Roseland – Madre e figlio



 

MIA MADRE
Edmondo De Amicis

 
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.






di ieri, di oggi e di domani… 

ed un dolcissimo pensiero a quelle

che vivono ormai solo nei nostri ricordi.

Orso Tony


 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Mia Martini – La grande cantante dalla vita rovinata da calunnie e 4 canzoni di successo   2 comments








Grande cantante dalla forte personalità e dalla grande sincerità…
ha sofferto molto, ad un certo punto della sua bellissima carriera,
per una lunga, assurda e vergognosa campagna di calunnie
nata negli ambienti del suo stesso mondo musicale.




Bagnara Calabra 20.9.1947 – Cardano al Campo 12.5.1995




Nella sua non lunga, ma prestigiosissima, carriera
italiana, ma anche europea,
Mia Martini ha avuto grandi sostenitori in campo musicale

come Califano, Aznavour, Cocciante, Gianni Bella, Bruno Lauzi,

Renato Zero, Enzo Gragnaniello, Roberto Murolo etc….

ma anche acerrimi “amici” che, con ingiustificabili azioni,

hanno sparso su di lei assurde voci rovinandole la vita.


A lungo andare, quella che viene unanimemente considerata
uno dei miti della musica leggera italiana,
restò del tutto isolata e dimenticata.








La cosa le causò enormi indicibili sofferenze
che la portarono ad una prematura fine.
 
 
Mi fa piacere ricordarla con alcuni suoi grandi successi
senza però dimenticare l’inqualificabile comportamento
di alcuni noti personaggi di cui non rivelo il nome
per carità di patria.
 
 
 
 
 
 
 
 



ALCUNE SUE MITICHE CANZONI

 
La prima canzone La nevicata del 56
è di Franco Califano
ed è stata un suo grande successo.









Questa canzone, per la bellezza del testo
e per l’aria dolce e rarefatta che essa fa respirare,
vinse il Premio della Critica
al Festival di Sanremo del 1990.




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La seconda è Minuetto, anch’essa di Califano,
(scritta forse proprio per lei ed ispirata da lei)
possiamo ora ascoltarla nel video leggendone anche il testo.








Minuetto è stato il 45 giri di Mia più venduto.




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La terza è la mitica Almeno tu nell’universo

scritta da Bruno Lauzi e portata al successo da Mia nel 1989.








Con questa canzone Mia ritornò in auge dopo un periodo buio.




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La quarta è infine Cu’mme,
dolcissima canzone napoletana scritta nel 1992
da Enzo Gragnaniello, ma portata al successo
da Roberto Murolo e Mia Martini.








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Murolo e Mia




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Scusa Mia l’enorme dolore che ti è stato causato


dall’ignobile comportamento di alcuni tuoi “amici”

Orso Tony




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Dante Gabriel Rossetti – Il pittore italo-inglese ispiratore dei Preraffaelliti ed i suoi dipinti   Leave a comment





Dante Gabriel Rossetti è stato
l’ispiratore 
ed il principale esponente dei 
Preraffaelliti.

 
 

 
 
 


DANTE GABRIEL ROSSETTI ED I PRERAFFAELLITI
a cura di Tony Kospan
 

 
 
2 PAROLE SULLA CORRENTE ARTISTICA
 
 

La Confraternita dei Preraffaelliti
è stata una corrente artistica inglese
nata nel settembre del 1848.
  
Suoi esponenti principali furono
Dante Gabriel Rossetti, William Hunt, Ford Madox Brown,
John Everett Millais, William Morris, Edward Burne-Jones
ed in seguito John William Waterhouse.

 
 
 
Proserpina – Rossetti (Jane Burden)
 
 

La nascita della corrente avvenne
in opposizione al dominante accademismo dell’epoca
e contro le rigidità del Vittorianesimo.
 
 Il loro obiettivo era
il ritorno alla natura ed alla spontaneità,
che individuavano nell’arte italiana del ‘400,
e cioè… prima di Raffaello.
 
Da questo nacque il nome.

 
 

Rossetti – Collage di 3 dipinti con tema Dante e Paolo e Francesca




Erano artisti che amavano innanzitutto
la bellezza, l’armonia ed il sogno
ed avversavano l’avanzante modernizzazione
e l’industrializzazione capitalistica.
 
 I loro temi erano soprattutto biblici,
shakespeariani, danteschi e medievali.

 
  
Dante Gabriel Rossetti – Autoritratto 
 
 


BREVE BIOGRAFIA DI ROSSETTI


Chi, più di Dante Gabriel Rossetti
il cui cognome già evidenzia l’origine italiana della famiglia
(il padre era uno studioso di Dante emigrato in Inghilterra),
poteva sentire la vicinanza e l’importanza di queste tematiche?



Il saluto tra Dante e Beatrice – Rossetti

 
 
Non solo… anche il suo stesso nome, Dante,
gli fu dato dal padre in quanto grande
ammiratore e studioso dell’Alighieri.
 
Ed anche lui, fin da piccolo,
aveva mostrato grande interesse ed amore
per la poesia e l’arte del Medioevo Italiano.



Nel pergolato – Rossetti



I suoi primi dipinti ritraevano infatti per lo più 
personaggi e storie dantesche.
 
Il suo amore per il mondo dantesco
non venne mai meno.


 
 
La visione di Fiammetta


 
Rossetti, uno dei massimi esponenti della corrente
ha ancor oggi, anche grazie al web,  
nutritissime schiere di ammiratori
entusiasti ed innamorati delle sue opere.


 


Nell’ottobre del 1857 avvenne il suo incontro,
ad una rappresentazione teatrale,
con quella che divenne la sua modella preferita,
Jane Burden.

 
 
La bella mano


 

Dante rimase rapito dalla particolare bellezza
di questa giovane di famiglia di umili origini.

Rossetti sposato (e non solo)
allora la convinse a posare per lui
e la dipinse nel ritratto di Ginevra.



 
 Rossetti – Il vestito blu – Jane Burden

 


Questo suo sottile fascino
fu esaltato soprattutto da Rossetti,
che la dipinse numerosissime volte
ma lo stesso fecero anche altri della corrente.
 
 
Tuttavia, oltre ad un intenso scambio epistolare,
non traspare nulla che possa far immaginare
che ci fosse qualcosa di più di un’amicizia.

 
 


Rossetti – La sposa
  
 
 


Le opere artistiche, e poi anche letterarie, della corrente
non sempre furono ben viste dal mondo britannico
del tutto chiuso in austere visioni vittoriane,
per cui ebbero molte e diverse difficoltà.




Rossetti


 
 Per questo, ma anche per una serie di suoi errori e
per esperienze sentimentali e familiari non fortunate
(la morte di un figlio appena nato e poi della moglie Elizabeth Siddal 
prima sofferente e poi forse suicida a causa dei troppi tradimenti del marito)
la vita di Rossetti fu un continuo alternarsi di vicende non facili
e si concluse in povertà e solitudine e tra droghe ed alcool.

 
 
 
 
Rossetti – Beatrice Portinari – Elizabeth Siddal (la moglie)



Eppure il suo genio artistico,
benché costretto tra i complessi meandri ed i tortuosi corsi
della sua vita travagliata piena di luci ed ombre, 
non venne mai meno
e ci ha donato opere davvero affascinanti.




Pia de’ Tolomei
 
 
 

Tony Kospan
 
 

F I N E

 
 

 

 


– Fonti: vari siti web
– Rielaborazione ed impaginazione T.K. per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
Copyright Tony Kospan 
 


stel etoile060stel etoile060stel etoile060stel etoile060stel etoile060
(Londra 12.5.1828 – Birchington 9.4.1882)





Umberto Bindi – L’artista ligure e la sua bellissima canzone “Il nostro concerto”   Leave a comment

 
 
 

 
 
 




Bindi, pur facendo parte della schiera dei grandi cantautori liguri del secondo ‘900


che hanno lasciato una grande impronta nella storia della nostra musica leggera…,


(forse era il più preparato musicalmenteebbe tuttavia una carriera molto diversa


per l’emarginazione che visse a causa della sua omosessualità.








Le canzoni di Bindi sono spesso vere poesie…


ed in ogni caso esse ci donano con stile e delicatezza


vere profonde emozioni.





Umberto Bindi

(Bogliasco 12 maggio 1932 – Roma 23 maggio 2002)



Spesso bistrattato in vita,
di recente è stato rivalutato alla grande
per la bellezza e l’eleganza dei testi e delle musiche.
 
 
Quella che ora leggeremo ed ascolteremo
possiamo definirla la sua canzone più bella
e risulta la più cliccata nel web.
 
 
Certamente indimenticabile m’appare
questo verso… che colpisce al cuore.
 
“Ovunque sei, se ascolterai
accanto a te mi troverai”



 
 



Legggiamo ora prima il testo di questa canzone
e poi possiamo ascoltarla…



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IL NOSTRO CONCERTO…

~ Umberto Bindi~

 

Sull’eco del concerto
Che insieme ci trovò
Ripeterò ancor la strada
Che mi porta a te

Ovunque sei, se ascolterai
Accanto a te mi troverai
Vedrai lo sguardo
Che per me parlò
E la mia mano
Che la tua cercò


Ovunque sei, se ascolterai
Accanto a te mi rivedrai
E troverai un po’

 di me
In un concerto dedicato a te

Ovunque sei, ovunque sei
Dove sarai mi troverai
Vicino a te






Ed ora è giunto il momento d’ascoltarla.




  
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Ciao da Tony Kospan
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