Archivio per 24 aprile 2022

Domenica sera in poesia “Libero di amare” B. Bruno – arte F. Andreotti – canzone “La forza che ci muove” R. Fogli   Leave a comment

 



Federico Andreotti


.

.

.

.


verd 4OEZ9I8Overd 4OEZ9I8O


La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare,

così profondo è il mio amore: 

più te ne do, più ne ho, perché entrambi sono infiniti.

– William Shakespeare –


verd 4OEZ9I8Overd 4OEZ9I8O

 
 


Federico Andreotti


 
 
LIBERO DI AMARE
Baldo Bruno
 
Sei approdata nella mia isola
di fronde incolte
ove il sole s’immerge nel nulla
e la mia vita è sfuggita
agli sguardi torvi del vento.
Hai raccolto le mie foglie
sparse
con l’innocenza della tua anima
ed io amo le tue mani immerse
nel mio terrore del vuoto.
Abbraccio la tua tenera dolcezza
come fiume va incontro al mar
ove l’ acque si sfiorano piano
e s’uniscono in un cuore
sino a battere insieme
su sabbie sconosciute.


 
 
 

 Federico Andreotti



 
verd ghdfrhgr6

 


 

a tutti da Tony Kospan





blu cuor

ARTE MUSICA POESIA HUMOUR ETC…

NEL GRUPPO DI FB




 

Federico Andreotti



 

Vediamo come sua maestà il GATTO appare nelle poesie.. nell’arte.. nelle gif e non solo   Leave a comment

 


Vittorio Corcos


 

 

Abbiamo dedicato un intero post all’amico cane qualche tempo fa

e non può quindi, per “par condicio”,

non riceverlo anche il nostro simpatico (e birichino) amico felino.

 

 

 

IL NOSTRO AMICO… GATTO

 .

.

.

 

 .

 

COME OMAGGIARLO AL MEGLIO?


LO FARO’:

CON DUE POESIE (DI NERUDA E DI BAUDELAIRE)

ALCUNI DIPINTI (DI CUI 2 DI RENOIR)

BELLE IMMAGINI, GIF SIMPATICHE, UN VIDEO ED UNA CANZONCINA 

 
 
 

 

 
 
 
 
 
 


Anche il grande Pablo Neruda amava i gatti

ed a loro dedicò questa poesia.

.

 

 

 

ODE AL GATTO

Pablo Neruda

 

Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono nèi grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole.

L’uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l’ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d’oro.

Non c’è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l’elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte.

Oh piccolo
imperatore senz’orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo
delle tegole erotiche
il vento dell’amore
all’aria aperta
reclami
quando passi e posi
quattro piedi delicati
sul suolo
fiutando
diffidando
di ogni cosa terrestre
perché tutto
è immondo
per l ‘immacolato
piede del gatto
oh fiera indipendente
della casa
arrogante vestigio della notte
neghittoso ginnastico
ed estraneo
profondissimo gatto
poliziotto segreto
delle stanze
insegna
di un irreperibile velluto
probabilmente non c’è enigma
nel tuo contegno
forse non sei mistero
tutti sanno di te ed appartieni
all’abitante meno misterioso
forse tutti si credono padroni
proprietari parenti di gatti
compagni colleghi
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no
io non sono d’accordo
io non conosco il gatto
so tutto
la vita e il suo arcipelago
il mare e la città incalcolabile
la botanica
il gineceo coi suoi peccati
il per e il meno
della matematica
gli imbuti vulcanici del mondo
il guscio irreale
del coccodrillo
la bontà ignorata del pompiere
l’atavismo azzurro
del sacerdote
ma non riesco
a decifrare un gatto
sul suo distacco
la ragione slitta
numeri d’oro
stanno nei suoi occhi.
 


 

 

 

 

  



.


Baudelaire invece paragona il suo gatto alla sua donna

.

.

gatt rosa 173gatt rosa 173gatt rosa 173gatt rosa 173


IL GATTO

Charles Baudelaire



Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira
le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi
occhi in cui l’agata si mescola al metallo.

Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e
il tuo dorso elastico e la mia mano s’inebria del
piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato,
vedo in ispirito la mia donna. Il suo sguardo,

profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia
e fende simile a un dardo, e dai piedi alla testa
un’aria sottile, un temibile profumo ondeggiano
intorno al suo corpo bruno.

.

.

.

gatt rosa 173gatt rosa 173gatt rosa 173gatt rosa 173




IL GATTO NELL’ARTE


 

 


Renoir – Giovane donna con gatto
 
 
 
 
 

Chie Yoshii

 

 

 

A. Anker – Bambina con 2 gatti


 

 

 

Carl Reichert – Recital di gatti

 

 

 

Giovanni Boldini – Ragazza con gatto nero – 1885




T. A. Steinlen – Apoteosi dei gatti a Montmartre




Fritz Zuber Buhler




Carl Kahler – Gli amanti di mia moglie


 

 
 
LA CANZONCINA

 
 
Ed infine per i piccini (e non solo)
la mitica simpatica canzoncina
Volevo un gatto nero
 
 
 

 
 
 
 

 

Ecco che ora s’intrufola sua maestà,
Re dei birichini, ma amante delle coccole
il mio gatto, Kimba.

 
 
 

 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
e… miao da… Kimba

 
 
 

135

PER LE NOVITA’ DEL BLOG

SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I











Sant’Antonio Abate di Paolo Veronese è sì un dipinto religioso e classico ma ci mostra anche aspetti esilaranti   Leave a comment



Può un dipinto religioso, elegante, classico, classicissimo.. nascondere aspetti sorprendenti che ci portano al sorriso?

Sì certo! E questo di Paolo Veronese è davvero emblematico in tal senso.






Infatti quest’opera apparentemente solo di carattere religioso è invece piena di simpatici, ed in qualche modo perfino esilaranti, significati.

Il dipinto del 1570, commissionato dalla Chiesa del Monastero di Sant’Antonio a Torcello (Venezia), ma oggi alla pinacoteca di Brera, apparentemente sembra mostrare una scena ferma… quasi statuaria.



Sant’Antonio Abate in cattedra con i santi Cornelio e Cipriano



Vediamo in alto Sant’Antonio, titolare della chiesa, burbero e barbuto su una cattedra di marmi colorati e sotto San Cornelio papa e San Cipriano vescovo con la mitra del primo appoggiata sul piedistallo del Santo e quella del secondo sul gradino in basso.

Quindi sembra tutto normale ma osserviamolo con attenzione.

Innanzitutto non possiamo fare a meno di notare che i paramenti indossati dai 3 personaggi sono dei broccati e dei damaschi lussuosi, vanitosi e perfino un po’ esagerati.

Quello del Santo presenta colori intensi e scuri, leggiadro e chiaro è poi quello di Cornelio e quasi fosforescente infine appare quello color rosa del Cipriano.






Ma veniamo alla scena che il Veronese ci vuole donare… e qui inizia l’esame della parte divertente del dipinto.

Cosa fanno i 3 Santi?

Stanno cercando di officiare un rito religioso leggendo il messale tenuto da un paggio. 







Quindi i loro sguardi cercano in ogni modo di leggerlo ma la cosa è molto complicata perché il messale si muove continuamente dato che il paggio, riccamente vestito e probabilmente figlio scapestrato di qualche ricco amico del convento, non sta fermo nemmeno un attimo.

Il ragazzo infatti sembra incuriosito dal pittore e cerca di guardare sia verso di lui che verso la tela che sta dipingendo (così facendo egli sta guardando verso di noi!).






Ma mentre i santi Cornelio e Cipriano appaiono solo preoccupati, Sant’Antonio invece sembra stia proprio per arrabbiarsi.

Infatti vediamo il paggio più grande, che alle spalle di San Cornelio tiene in piedi la croce astile, guardare preoccupato Sant’Antonio che ben conosce, temendo una sua brusca ed irosa reazione.






E’ proprio un urlo ed una scenata del Santo, il perfetto finale che il dipinto ci lascia immaginare.






Tony Kospan per il blog “IL MONDO DI ORSOSOGNANTE”



Flow38
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
Frecce2039
SE… TI PIACE… ISCRIVITI










“Nessun uomo è un’isola” – Questa è la 1° di 2 mitiche poesie del poeta inglese John Donne con questo titolo   Leave a comment








Ci sono 2 poesie di John Donne
che hanno lo stesso titolo…
e che sono apparentemente simili…

Esse però hanno significati e respiri diversi
benché entrambe siano veri inni all’amore universale
ed intrise da profonda spiritualità.








LA PRIMA


NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA








Questa prima è un fantastico breve inno all’Amicizia…
ed alla Fratellanza universale…

John Donne, poeta, studioso e religioso inglese,
è noto per le vette di altissima spiritualità raggiunte dalle sue opere
ma anche per i suoi cedimenti ad umanissime e carnalissime tentazioni.








A mio parere i versi manifestano una modernità di pensiero
davvero piacevolmente sorprendente.

Ma ora leggiamola ed immergiamoci in essa. 








NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
John Donne


Nessun uomo è un’isola;
Nessun uomo sta solo.

Ogni uomo è una gioia per me;
Il dolore di ogni uomo è il mio dolore.

Abbiamo bisogno l’uno dell’altro,
perciò io difenderò
ogni uomo come mio fratello;
ogni uomo come mio amico.








Come sempre
mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.

Ciao da Orso Tony









Auguri Barbra Streysand – Buon compleanno anche con la tua bella canzone… Somewhere   Leave a comment







Oggi è il compleanno di Barbra Streisand,
notissima cantante, attrice, compositrice e regista americana…



(New York, 24 aprile 1942)




Barbra Streisand è l’artista femminile 
che ha venduto il maggior numero di dischi negli USA,
oltre… 71 milioni!






Ha anche vinto tutti i più importanti premi dello spettacolo:

2 Oscar (cinema), 9 Grammy Award (musica), 

6 Emmy Award (televisione) e 1 Tony Award (teatro).







Ammiriamola ora in questa sua mitica interpretazione…
della nota canzone… Somewhere


fre bia poucemusicAnimata



e facciamole gli auguri con questa bella e scoppiettante gif…



black calligraphy happy birthday fireworks wishes animated gif






Barbra


anche da Tony Kospan








%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: