Archivio per 16 marzo 2022

Mercoledì sera in poesia “Solo per amore” G. Maugeri – arte V. Reggianini – canzone “My Way” Sinatra   2 comments

 

 
 

Vittorio Reggianini – La lettura della poesia

 
 
 
 

 
 
  

Abito sempre nel mio sogno
e di tanto in tanto faccio una visita alla realtà. 
– Ingmar Bergman –

  
 
    

Vittorio Reggianini – Seduzione


SOLO PER AMORE
Giusy Maugeri

Solo per amore scrivo
e abbraccio il vento dei ricordi
anche se amari
Solo per amore
invento fiabe
e volo sulle ali di un gabbiano
che ritrova la sua rotta
nei meandri profondi del cuore
Solo per amore
i miei occhi dipingono di luce
ogni sfumatura di colore
nei grigi inverni dell’anima
Solo per amore
mi invento la vita
giorno per giorno…

 
 
 
Vittorio Reggianini – L’interruzione
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da Tony Kospan



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PER LE NOVITA’ DEL BLOG

 

 

 

 

Vittorio Reggianini – La romanza

 

 
 

“VECCHIO FRACK” – La mitica canzone di Modugno.. il principe di cui parla.. la sua storia e riascoltiamola!   Leave a comment

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Ho scoperto solo qualche anno fa che questa canzone,
scritta e musicata da Domenico Modugno,
e che da ragazzo mi affascinava moltissimo
per la sua poetica ma misteriosa e tragica atmosfera
era stata composta in ricordo del Principe
Raimondo Lanza di Trabia.

Quelle magiche parole della prima strofa
mi colpivano nel profondo:




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E’ giunta mezzanotte si spengono i rumori
si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè
le strade son deserte, deserte e silenziose
un’ultima carrozza cigolando se ne va
il fiume scorre lento frusciando sotto i ponti
la luna splende in cielo dorme tutta la città
solo va un vecchio frac

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ECCO CHI ERA IL VERO PRINCIPE DEL
VECCHIO FRACK
E LA SUA STORIA

 
 

Raimondo Lanza di Trabia (Palermo 9.9.1915 – Roma 30.11.1954)

 

  

 

Era un principe dalla vita super avventurosa,
super mondana ma dal tragico finale.
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Ce ne parla diffusamente il giornalista-scrittore Marcello Sorgi
nel suo libro “Il grande Dandy”
 
 
 
 
 

 

 

 

Si pensi, per comprender la straordinarietà del personaggio,

 che nella sua breve incredibile vita è stato:

 fidanzato di Susanna Agnelli, l’amante di Joan Crawford,

amico forse più che intimo di Edda Ciano e Rita Hayworth,

amico di Gianni Agnelli, Ranieri di Monaco, Aristotele Onassis

e dello scià Reza Pahlavi, ed inoltre…

Presidente del Palermo Calcio, pilota di auto, animatore della Targa Florio,

spia fascista nella guerra civile spagnola

ed infine mediatore con i partigiani nella Roma del ’43 !!!!

 

 

 

 

 

 

Quest’uomo del jet set quando il patrimonio stava per esaurirsi

e si accorse che anche il suo fisico era allo stremo per le grandi sregolatezze,

ma non fu in grado di fermarsi, riprendersi, rinnovarsi,

e se ne andò in modo teatrale e disperato

secondo il copione del personaggio che egli stesso si era costruito.

 

 

 

 

 

 

Ma riascoltiamo ora questa famosissima canzone…

del mitico Modugno e forse possiamo comprender

l’atmosfera, insieme brillante e drammatica,


in cui si svolge l’ultimo atto del principe

e, se ci va, possiamo farlo leggendo il testo della canzone.

 

 

viola 2viola 2

 

 

IL TESTO

 

VECCHIO FRACK


Domenico Modugno


E’ giunta mezzanotte si spengono i rumori
si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè
le strade son deserte, deserte e silenziose
un’ultima carrozza cigolando se ne va
il fiume scorre lento frusciando sotto i ponti
la luna splende in cielo dorme tutta la città
solo va un vecchio frack

Ha un cilindro per cappello due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo la gardenia nell’occhiello
e sul candido gilet un papillon un papillon di seta blu

Si avvicina lentamente con incedere elegante
ha l’aspetto trasognato malinconico ed assente
non si sa da dove viene nè dove va
di chi mai sarà quel vecchio frack?
bonne nuit, bonne nuit bonne nuit
bonne nuit buonanotte
va dicendo ad ogni cosa ai fanali illuminati
ad un gatto innamorato che randagio se ne va

E’ giunta ormai l’aurora si spengono i fanali
si sveglia a poco a poco tutta quanta la città
la luna si è incantata, sorpresa e impallidita
pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.
Sbadiglia una finestra sul fiume silenzioso
e nella luce bianca galleggiando se ne van
un cilindro, un fiore, un frack

Ha un cilindro per cappello due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo la gardenia nell’occhiello
e sul candido gilet un papillon un papillon di seta blu

Galleggiando dolcemente e lasciandosi cullare
se ne scende lentamente sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne va
di chi sarà, di chi sarà quel vechio frack
adieu adieu adieu adieu vecchio mondo
ai ricordi del passato ad un sogno mai sognato
ad un abito da sposa primo ed ultimo suo amor.

 

 

giallodonnagiallodonna

 

 

 

LA CANZONE


 

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CIAO DA TONY KOSPAN

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Una bimba di 15 mesi scopre la… pioggia! Video dolcissimo e di grande successo   Leave a comment



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Questo video che ha furoreggiato nel web
ci mostra qualcosa che forse abbiamo dimenticato
il piacere di scoprire
la semplicità e la bellezza della natura.








La sua espressione è trascinante e coinvolgente.
Imparare dai bambini.







Ricordarsi di stupirsi, di ridere, di entusiasmarsi e di gioire non solo dell’insolito, ma anche di quel che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni.
Sì questa è una delle cose che noi possiamo imparare dai bambini.







E proprio questo è l’insegnamento di Kayden, una bambina di 15 mesi che si accorge per la prima volta della pioggia.




fre bia pouce

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Dal web – Impaginazione T.K.



Tony Kospan



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Constantin Brancusi.. un mito della scultura del ‘900 – Biografia.. capolavori.. stile e 2 video   Leave a comment

 

 

 

 

Le cose d’arte sono specchi
nei quali ognuno vede ciò che gli somiglia.
C. Brancusi

 

 

 

 

 

 

CONSTANTIN BRANCUSI
UNA LEGGENDA DELLA SCULTURA

 
 
 
 
Neonato – 1915
 
  
 
 


LA SUA E’ UNA SCULTURA… ESSENZIALE
O SECONDO ALTRI
UNA SCULTURA… ASTRATTA

 

MA ANDIAMO A CONOSCERE MEGLIO QUESTO SCULTORE

CONSIDERATO UNO DEI GRANDISSIMI DEL ‘900
 
 
 
 
 


 Constantin Brancusi (19 febbraio 1876 – Parigi 16 marzo 1957)
 
 
 
 
 
BREVE MA INTERESSANTE BIOGRAFIA
DA… ARTDREAMGUIDE

 
 
 
Nasce a Hobitza (Romania) il 19 febbraio 1876. Compie i primi studi d’arte alla Scuola d’Arte e Mestieri di Craiova (1894-98).
Dal 1898 al 1901 studia all’Accademia di Belle Arti di Bucarest. Ha quindi modo lavorare per qualche anno a Vienna e Monaco.

Nel 1904 quello che diventerà un leggendario scultore attraversa a piedi tutta l’Europa per  trasferirsi a Parigi.

 
Nel 1905 si iscrive all’École des Beaux-Arts. Qui entra in contatto con lo scultore Mercié.
Nel 1906 espone al Salon de la Société nationale des Beaux Arts e al Salon d’Automne.
Entra anche in contatto con il famosissimo Auguste Rodin e inizia un breve periodo di praticantato nel suo atelier.
 
Ma quando lo scultore parigino gli offre di diventare suo allievo, rifiuta obiettando:
«Non cresce nulla sotto i grandi alberi»  e Rodin rispose «Hai ragione! Sei più ostinato di me».

 

 

 

Musa dormiente

 

 

 

Nello stesso periodo comincia a interessarsi alla scultura negra.

Tra il 1907 e il 1908 realizza Il bacio.

La scultura è il primo segnale di una svolta antinaturalistica, tesa alla progressiva stilizzazione delle forme. La stessa ricerca lo porterà, negli anni successivi, a concentrarsi su alcuni temi privilegiati: Teste, Maiastre, Uccelli nello spazio, Pesci.

Intorno al 1908 Brancusi conosce Henri Matisse, Amedeo Modigliani, Henri Rousseau e Fernand Léger.

 

 

 

Il bacio – 1907

 

 

 

Due anni dopo diventa amico di Duchamp, che si incarica di promuovere la sua opera negli Stati Uniti.


Mantiene sempre stretti legami con la Romania, dove effettua frequenti viaggi.
Ogni anno espone a Bucarest.
Nel 1912 espone al Salon des artistes Indépendants e vince il Primo premio al Salone di Bucarest.

Nel 1913 partecipa all’Armory Show di New York con 5 sculture. Nel 1914 espone alla Galleria 219 di Alfred Stieglitz, sulla Quinta Strada di New York.

 

 

 

M.me Brancusi

 

 

 

Tra il 1914 e il 1918 si dedica alla scultura in legno, realizzando opere di ispirazione primitivista.

Nel 1918 scolpisce la prima Colonna senza fine, omaggio all’arte popolare rumena e alle figure totemiche primitive.

Sempre più attratto dalle forme pure, studia l’arte egizia, cicladica e messicana.


(DA ARTDREAMGUIDE)

 

 

 

Uccello nello spazio

 

 

 

SINTETICA ANALISI DELLA SUE OPERA

 
 

Nel tessuto dell’arte il suo lavoro si erge in modo autonomo e autorevole per l’originalità e il rigore dello stile, teso alla definizione di una forma essenziale.

La critica ha avuto sempre difficoltà a collocare la figura di Brancusi in un movimento ben determinato.

Oggi, insieme a colleghi-amici come Chagall e Modigliani, viene solitamente incasellato nella cosiddetta

“École de Paris”.

 

 

 

Signorina Pogany

 

 

E’ chiaramente una scelta alquanto neutrale, più che altro di comodo.

Ma serve comunque a sottolineare alcuni aspetti della figura di Brancusi:
–  la sua indifferenza nei confronti dei grandi movimenti d’avanguardia,
–  il sostanziale isolamento della sua ricerca,
–  l’importanza dei risultati da lui raggiunti e del suo posto nel clima vitale e cosmopolita della Parigi di inizio secolo.

 

 

 

La Porta del Bacio

 

 

 

L’attività di Brancusi si è espressa soprattutto in scultura.

In questo campo i suoi sforzi si sono indirizzati verso un costante processo di semplificazione della forma.

Ricercare un forma essenziale che consentisse di sprigionare la tensione e l’energia della materia.

 

 

 

Tete

 

 

Questo è stato lo scopo alla base di tutte le sue opere
sia le più note che le altre.
 
 
 

 

Leda

 

 

 

La maturazione delle sue idee e del suo stile così personale avviene in un momento cruciale della storia dell’arte.


Brancusi vive a Parigi, crocevia di innumerevoli apporti culturali. Trae spunto dall’incontro con la “scultura negra” e la scultura cicladica. Vive a contatto di tanti altri coetanei:
Modigliani, Leger, etc.

 

 

 




Colonna senza fine

 

 

 

In questo contesto Brancusi si rivolge a generi scultorei semplici: la testa, la stele, la cariatide.

Lavora con forme solide elementari: l’uovo, la sfera, il cubo i solidi trapezoidali.

Sperimenta l’interazione di queste forme con vari tipi di materiali, grezzi e lucidati: pietra, legno, bronzo, ottone, marmo.

Ma la sperimentazione tocca anche aspetti più complessi, come la combinazione di elementi diversi, o la moltiplicazione di una forma modulare.

Da cui, ad esempio, la sovrapposizione di una forma principale ad un’altra, che funge da suo basamento.

Oppure lo sviluppo di opere modulari, come nel caso della Colonna senza fine.




Il suo studio di Parigi


 
 
 
 
 
TUTTO BRANCUSI IN VIDEO
 
 
 
 
 
Cliccando qui giù possiamo vedere un’ampia galleria di immagini
sia dello scultore che delle sue opere…

 
 
 
 
fre bia pouce
 
 
 
 
 

mentre qui giù possiamo vedere, sempre in video,
il Brancusi all’opera insieme ad una Biografia 
ed ad un’altra bellissima esposizione di suoi lavori. 
 
 
 
 
fre bia pouce
 

 

 


FONTI VARI SITI WEB – COORDINAM. E IMPAGIN. T.K.

 

 

Tony Kospan




MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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La Tabella del Silenzio




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