Debbo dire che, oltre a subire il fascino dei versi,
mi sento molto vicino ai concetti filosofici
espressi dall’Autore.
Hazrat Inayat Khan
L’autore, Vadodara 1882 – Nuova Delhi 1927,
è stato un mistico indiano.
Nato in una famiglia di musicisti
abbandonò la musica per dedicarsi alla diffusione
del pensiero e della poetica SUFI.
HO CONOSCIUTO
Hazrat Inayat Khan
Ho conosciuto bene e male, peccato e virtù,
giustizia e ingiustizia;
ho giudicato e sono stato giudicato;
sono passato attraverso la nascita e la morte,
attraverso la gioia e il dolore,
il cielo e l’inferno
e alla fine ho capito
che io sono nel tutto
e il tutto è in me.
Il rosso fuoco ti fa pensare a una passione travolgente?
Vorresti dipingere le pareti della tua stanza di giallo?
Scopri con questo test cromatico il tuo modo di vedere te stesso e il mondo.
Il test prende spunto dagli studi condotti dallo psicologo svizzero Max Lüscher
sul legame tra colore e psiche.
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IL TEST DEI COLORI DI MAX LUSCHER
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Il test dei colori inventato da Max Luscher (1949) si basa sull’assunto che la preferenza mostrata verso ciascuna tinta e le reazioni che questa provoca nel soggetto cambiano a seconda degli individui e dei momenti, pertanto il test viene utilizzato come strumento diagnostico dello stato psicofisico del soggetto.
Il test contiene otto colori: i 4 colori base (rosso, giallo, verde e blu) e 4 colori ausiliari (viola, marrone, grigio e nero).
Questi otto colori sono usati da Luscher per descrivere quattro diversi sentimenti di sé.
Il test viene utilizzato principalmente in tre ambiti: aziendale, clinico ed educativo.
Vista la sua validità è utilizzata come test d’accesso dalla Marina Militare e dal Ministero degli Interni.
Il test è di veloce… somministrazione e può essere utilizzato anche dai laureati in psicologia, risulta inoltre gradevole per chi vi è sottoposto.
Ma eccoci al test… da fare però
non pensando ai colori in genere amati.
a) prima scegli il colore tra quelli qui sopra che preferisci in questo momento… e… annotalo;
b) e poi scegli quello cherifiuti in questo momento… e…. annotalo.
Se lo cercate nei libri di Storia dell’Arte di qualche anno fa
stentate a trovarlo o non lo trovate proprio.
Pur essendo noto ed amato nella Bologna dei suoi tempi
era ormai caduto in un oblio quasi totale.
Poi pian piano la sua arte… “controcorrente”
ha iniziato ad avere sempre più estimatori
soprattutto tra i critici d’arte.
Autoritratto giovanile
BREVE BIOGRAFIA
Nato fra il 1474 ed il 1475 Amico era figlio di Giovanni Antonio Aspertini pittore abbastanza noto a Bologna verso la fine del ‘400.
Fin da piccolo fu indirizzato, insieme al fratello, verso lo studio della pittura.
Nei suoi inizi si evidenzia uno stile dolce e classicheggiante.
A seguito di un un viaggio a Roma, ed in particolare dopo la visione delle grotte della “Domus Aurea”, arrivò ad una interpretazione cd. “anticlassica” del mondo antico che traspose nelle sue opere bolognesi del 1506 (affreschi di S. Cecilia) e che, rappresentando una rottura delle mode dell’epoca, lo resero famoso.
Adorazione
A Lucca, fra il 1508 e il 1509, operò nella chiesa di S. Frediano in cui eseguì una serie di stupendi affreschi… tra cui la “Madonna col Bambino tra i santi“.
*Il dipinto appare immerso in una luce strana quasi crepuscolare, nel paesaggio poi si notano dei combattimenti ed in alto dei putti mantengono un drappo.
Questi particolari, insieme al resto dell’opera, donano una sensazione fantastica.
Ormai il suo stile “anticlassico” era divenuto sempre più evidente e deciso… ma ciò non vuol dire che non amasse il mondo classico ma semplicemente che amava reinterpretarlo a modo suo come si può notare dai monumenti e dalle rovine da lui dipinti.
Morì nel 1552.
Ragazzo con canestro di fiori
L’UOMO ASPERTINI
Definito dal Vasari “Uomo capriccioso e di bizzarro cervello”, e super stravagante, da altri suoi contemporanei, il bolognese Aspertini viaggiò molto (Venezia, Firenze, Lucca, Mantova e soprattutto Roma) ed arricchì sempre in tal modo le sue conoscenze grazie alla visione di opere antiche e dei suoi tempi.
In particolare amava l’arte tedesca e soprattutto le opere di Durer.
Tommaso Raimondi
L’ARTISTA
Era un pittore “ambidestro”, cioè capace di dipingere contemporaneamente con entrambe le mani, ed era anche molto versatile dato che fu autore, oltre che di dipinti, anche di sculture, disegni ed affreschi.
Oratorio di Santa Cecilia
Nonostante sia stato solo da poco rivalutato, oggi è un artista molto amato da diversi critici, e soprattutto dal pubblico, per le “stranezze espressive delle figure” e per i suoi paesaggi in cui insieme ad un misto di classicismo e naturalismo appare forte anche una componente onirica.
Da molti è considerato un anticipatore del neoclassicismo e del manierismo.