In questa 3° parte ci soffermeremo sul Romanticismo in poesia
ma ammireremo anche altri dipinti ed ascolteremo altre musiche.

GLI ASPETTI PRINCIPALI DELLA POESIA ROMANTICA
Le parole del poeta Wordsworth:
“la poesia è lo spontaneo traboccare di sentimenti potenti”
ci danno già una prima chiara definizione.
Un’altra bella definizione è questa di John Keats
“Se la poesia non viene naturalmente
come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.”
Approfondiamone però anche altri diversi aspetti per comprendere meglio cosa era la poesia secondo l’idea romantica.

Théodore Géricault – Autoritratto
Innanzitutto appare evidente la rivoluzione concettuale rispetto alla poetica del secolo precedente.
Infatti essa si oppone con forza al freddo razionalismo illuminista attraverso l’esaltazione dei sentimenti, delle emozioni e dei sogni.
Il poeta romantico infatti comunica con i suoi versi il fluire delle emozioni senza seguire regole prestabilite ma solo obbedendo ai moti del suo animo e nella massima libertà.
Infine nella poetica della corrente c’è un’intensa e continua ricerca dell’interiorità aspetto, questo, del tutto trascurato o quasi, dalla poesia del ‘700.
C’è da rilevare anche un cambiamento “sociale” europeo e cioè la poesia (e la cultura in genere) smette d’essere un affare privato della nobiltà e diventa di interesse generale.
Rispetto alle altre tematiche della corrente la presenza italiana in questo campo soprattutto con Leopardi, Foscolo e Manzoni è di assoluto rilievo anche se più avanti, dati i tempi, nella poesia romantica (ma anche nell’arte) italiana si appalesa anche una tensione risorgimentale.
Leggiamo ora alcune note poesie “romantiche” di alcuni grandi esponenti della corrente.


Caspar David Friedrich
NOI NON ANDREMO PIU’ VAGANDO
Lord Byron
Così noi non andremo più vagando
tanto tardi nella notte,
anche se ancora
come sempre ama il cuore
e come sempre splende la luna.
Perché la spada consuma il fodero,
e dall’anima il petto è consumato;
deve fermarsi il cuore per ripartire
e pure l’amore deve riposare.
Benché la notte sia fatta per amare
e troppo presto il giorno torna,
noi non andremo più vagando
sotto il lume della luna.


Goya
SENZA DI TE
John Keats
Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.


Francesco Hayez
IN QUANTI MODI TI AMO?
Elizabeth Barrett Browning
In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all’altezza
Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
Agli scopi dell’Esistenza e della Grazia ideale.
Ti amo al pari della più modesta necessità
Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.
Ti amo con la passione che gettavo
Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
Ti amo di un amore che credevo perduto
Insieme ai miei perduti santi, – ti amo col respiro,
I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! – e, se Dio vorrà,
Ti amerò ancora di più dopo la morte.



NOTTURNO
Ugo Foscolo
Quando la terra è d’ombre ricoverta,
E soffia ’1 vento, e in su le arene estreme
L’onda va e vien che mormorando geme,
E appar la luna tra le nubi incerta;
Torno dove la spiaggia è più deserta
Solingo a ragionar con la mia speme,
E del mio cor che sanguinando geme
Ad or ad or palpo la piaga aperta.
Lasso! me stesso in me più non discerno,
E languono i miei dì come viola
Nascente ch’abbia tempestata il verno;
Chè va lungi da me colei che sola
Far potea sul mio labbro il riso eterno:
Luce degli occhi miei, chi mi t’invola?


Caspar David Friedrich – Il sognatore
PIACEVOLE INCONTRO
J. W. Goethe
Nell’ampia cappa avvolto fin al mento,
prendevo la via tra le rocce, aspra e grigia,
e poi giù per i prati invernali,
l’animo inquieto, disposto alla fuga.
D’un tratto, il nuovo giorno si spogliò del velo:
giunse una fanciulla, bella come il cielo,
perfetta come quelle donne leggiadre
care ai poeti. La mia ansia s’acquietò.
Ma sviai il passo e la lasciai andare,
mi strinsi più forte nelle pieghe,
come per difendermi nel mio calore.
Eppure la seguii. Mi fermai. Era accaduto!
Nella mia veste non potei più celarmi,
la gettai via. E ci fu lei tra le mie braccia.
ALLA LUNA
Giacomo Leopardi
O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l’anno, sovra questo colle
Io venia pien d’angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile,
0 mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l’affanno duri!








Tony Kospan per… Il Mondo di Orsosognante
FINE
Chi volesse leggere l’origine della corrente ed il suo significato: I PARTE

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Chi volesse leggere i nomi dei più grandi esponenti insieme a dipinti ed a musiche classiche romantiche: II PARTE





W. Turner
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