Archivio per 5 dicembre 2021

Felice domenica sera in poesia “Oh voce occulta” Lorca – arte Afremov – canz. “La Boheme” Aznavour   2 comments

 
 


Leonid Afremov

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’anima nasce dalla bellezza e di bellezza si nutre.
Ne ha bisogno per vivere.
James Hillman
 
 
 
 

 
 
 
 

 
 

 
 
 
 

Leonid Afremov – Passeggiata autunnale nel parco
 

 
 
 
 
OH VOCE OCCULTA…
Garcia Lorca
 
Oh voce occulta dell’amore oscuro!
oh belato senza lana, oh ferita,
camelia sfiorita, ago di fiele,
flusso senz’acqua, città senza mura!
Oh notte immensa di linea sicura,
monte celeste di protesa angoscia!
Cane nel cuore, oh voce inseguita!
Silenzio senza fine, iris maturo!
Voce ardente di gelo, via da me!
Non farmi perdere nella sterpaglia
dove gemono carne e cielo sterili.
Libera il duro avorio della testa,
pietà di me, spezza il mio dolore!
Perché sono natura, sono amore!

 
 
 
 
Leonid Afremov – Musica

 
 
 

 
 

 
 
 
 
 
a tutti da Orso Tony…



IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME


 
 
 
 
 (Aznavour – La Boheme)

Leonid Afremov
 
 
 
 
 
 

Ritrovata nel Rodano una ruota.. incredibilmente intatta.. di un carro romano   3 comments

 
 

Eccezionale, per la sua rarità, il ritrovamento nel fiume Rodano di una ruota di legno intatta di un carro romano.
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Aveva accanto reperti di grande valore: monete d’oro, elementi architettonici, marmi, statue (tra cui uno splendido ritratto di Giulio Cesare), ed una una misteriosa cassa di legno e bronzo.

Eccola



 

 

ANTICA POMPEI

 




La ruota, di circa 1 mt di diametro, presenta dieci raggi. 
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Ci si domanda se sia stata una piena del Rodano a travolgere il carro ed il suo carico prezioso.
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La ruota  rappresenta un ulteriore elemento che consente di conoscere la realtà della Gallia Romana del IV secolo.
 
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Esempio di carro romano
 
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Ruote di carri con dieci raggi non erano frequenti ma erano già state riscontrate nell’antichità .

Si ricordano quella conservata nel mausoleo di Igel in Germania, quella scolpita su una stele in Panonnie (Austria), quelle visibili nel mosaico di Boscéaz Orbe in Svizzera e sull’altare dedicato a Giove nel lapidario di Avignone.
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Il reperto è poi stato rimosso dal fiume con molta cura e molte difficoltà per non danneggiarlo.
 
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E’ stato poi prelevato da specialisti del Museo delle Antichità di Arles e del laboratorio Arc-Nucléart a Grenoble per esser poi lì conservato.
 
 
Tony Kospan
 
 
– Fonti web –



ANTICA POMPEI




 





Pubblicato 5 dicembre 2021 da tonykospan21 in ARCHEOLOGIA

Il mitico film “Moulin Rouge”.. la scena danzante “El Tango De Roxanne”.. ed un accenno alla sua storia   Leave a comment






L’affascinante video che ora vedremo 

ti prenderà e ti terrà incollato fino alla fine

in un fantastico crescendo di immagini e musica.




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Lo consiglio…


E’ tratto da Moulin Rouge, mitico film musicale del 2001,

girato in Australia ed ispirato, come trama,

alla Bohème di Giacomo Puccini.




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Il film, che ha tra i protagonisti Nicole Kidman che interpreta la vedette Satine,

vede tra i vari personaggi, sia di fantasia sia realmente esistiti,

il mitico pittore Toulouse-Lautrec e l’eccentrico musicista Erik Satie.





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Con le sue scene spettacolari e surreali,

secondo lo spirito della Parigi della Belle Époque,

e con i suoi colori rosseggianti alternati da altri scuri e freddi

Moulin Rouge rappresenta il gran ritorno ai film musicali.


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Il film ha poi ricevuto tantissimi premi e riconoscimenti,

oltre a ben 2 premi Oscar,

anche per il suo ritmo scatenato e pirotecnico.







Il video ne è un magnifico esempio.


Vediamolo!





Ciao da Tony Kospan



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Pubblicato 5 dicembre 2021 da tonykospan21 in CINEMA TEATRO TV SPETTACOLO

Mozart con il suo mitico Rondò associato a Canova con suoi leggiadri dipinti – Classica ed arte   Leave a comment



Mozart

uno dei compositori musicali più grandi di sempre

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Mozart



Canova

uno dei più grandi scultori (e non solo) di sempre



Canova – Autoritratto


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Come render omaggio alle loro geniali opere?


Ho pensato di farlo con una mitica musica di Mozart

associata ai leggiadri dipinti (e non le notissime sculture)

del contemporaneo… Canova.

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Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791

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Propongo quindi l’ascolto del fantastico ed entusiasmante


Rondò di Mozart


che spero possa piacere come piace (tantissimo) a me.

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Ninfe



I dipinti, per il grande scultore, erano soprattutto
un momento di svago e divertimento.

Ma in essi, come ben possiamo vedere,
permane la sua anima classicheggiante ed elegante.

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MOZART E CANOVA


CLASSICA ED ARTE…






Il Rondò è a mio parere (ma non solo) una musica fantastica
che rilassa ed intriga nello stesso tempo…

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Le Grazie e Venere danzano davanti a Marte

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Molti di noi la ricorderanno
perché associata ad una famosa pubblicità
di Carosello.

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Due Ninfe







Ma ora veniamo alle mitiche fantastiche note del


RONDO’ ALLA TURCA


associate a quest’altro dipinto del Canova.

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fre bia pouce     music+121
5 Danzatrici con velo




Buon ascolto… dall’Orso





135

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Claude Monet – Il più impressionista tra gli impressionisti e poeta della luce e del colore – Biografia.. analisi e dipinti   1 comment





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In questo post ricorderò Monet 
con la storia, in breve, della sua vita artistica,
la visione di alcuni suoi capolavori
ed una sintetica analisi della sua arte.

  
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Parigi 14.11.1840 – Giverny 5.12.1926 (Autoritratto)




Egli è stato uno dei massimi esponenti,
se non il massimo, dell’impressionismo…
e certamente, nel cuore, nella fedeltà e nello stile,
il più impressionista di tutti gli impressionisti.

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Donna nel prato


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 CLAUDE MONET
 PADRE DELL’IMPRESSIONISMO
E
 POETA DELLA LUCE E DEL PAESAGGIO



Régate à Argenteuil



BREVE PERCORSO ARTISTICO


Inizia presto, a 18 anni, a dedicarsi alla pittura,
soprattutto di paesaggi, sotto la guida di Boudin.

Trasferitosi a Parigi frequenta, e studia, gli artisti
che allora andavano per la maggiore…
ma si appassiona in particolare per le opere
di Courbet e della Scuola di Barbizon.




Adolfo Monet legge in giardino – 1866




Egli non ama e non apprezza le formalità
dell’arte classica al punto che si racconta
che non sia mai entrato al Louvre.

Pian piano pur seguendo lo spirito della pittura dei suoi tempi
acquisisce sempre di più uno stile personale
costituito da schizzi di colore ed assenza di linee nette.




Monet – Bianca Monet che dipinge




E’ del 1874 il suo dipinto “Impression Soleil levant” 
che fu esposto alla prima mostra dei futuri impressionisti,
che si tenne nello studio del fotografo Nadar.


Questa fu una mostra di pittori
che allora condividevano questo nuovo modo di dipingere
(Cézanne, Degas, Morisot, Renoir, Pissarro e Sisley)
ed i cui dipinti erano stati rifiutati dal Salon “ufficiale”,
cioè quello dell’Académie des beaux-arts di Parigi.


Questo dipinto acquisirà poi un’importanza fondamentale
come vedremo più giù.
   
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La Cattedrale di Rouen
 

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MONET E L’IMPRESSIONISMO

La corrente artistica prenderà infatti il nome Impressionismo
proprio da quel suo dipinto che possiamo vedere qui giù
e che in fondo già racchiude tutta la sua passione
per la luce, il colore e la natura.


  


Impression soleil levant – 1872
 
 .

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Monet raffina sempre più il suo stile, sempre senza tradire mai
lo spirito impressionista, dedicandosi a creare dipinti
con soggetti più volte rivisitati ed oltre ai vari paesaggi
abbiamo soprattutto la serie della “
Cattedrale di Rouen“,
dipinta sempre con luci ed atmosfere diverse
e negli ultimi anni quella vasta e talvolta quasi eterea delle
“Ninfee”.

  
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La passeggiata



La sua geniale capacità di tradurre nei dipinti
ogni sfumatura dei paesaggi fece scrivere al grande scrittore
Guy de Maupassant 
una volta prese tra le mani un temporale che batteva sul mare
e lo gettò sulla tela: e quella che aveva così dipinto era proprio la pioggia.



Ninfee rosa

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“La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile,
benché egli sopravviva molto più a lungo dell’impressionismo”

Pertanto egli rimase sempre fedele allo spirito di questa mitica corrente.  


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Passeggiata sulla scogliera



PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE

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La pittura di Monet, come quella di tutti gli impressionisti,
 non mira alla realtà, ma alle sensazioni individuali
e quindi è quanto di più lontano possa essere rispetto
al realismo, sia inteso come espressione della cruda realtà,
che di descrizione della sublime bellezza.
 
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Terrazza sul mare a Sainte Adresse
 
 
 
 
Il pittore e l’oggetto del dipinto subiscono il fluire senza soste del tempo
ed ecco la dissoluzione delle forme
attraverso la perdita dei contorni netti delle immagini fino ad avere dipinti
che ad una visione distratta potrebbero apparire semplici macchie di colori.



Monet – Ninfee – 1908
 


E’ soprattutto nei paesaggi, come accennavo su,
 che Monet raggiunge dei vertici davvero altissimi.

Con lui si ha un vero e proprio rovesciamento
dei concetti della pittura paesaggistica che non è più natura dipinta
ma diventa espressione dell’esperienza interiore.
 
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Camille Monet in giardino (partic.)



Il suo amore per la pittura “en plein air” ci viene confermato
anche da questo dipinto dell’amico, e compagno di corrente, Renoir,
che lo ritrae proprio mentre dipinge all’aperto nel suo giardino.




Renoir – Monet che dipinge nel suo giardino

 
 
 
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Possiamo dare un’ulteriore sguardo alla bellezza dei suoi dipinti
attraverso il video qui giù…
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fre bia pouce
Claude Monet (autoritratto)
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN




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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
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Donna che legge





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