Archivio per 2 dicembre 2021

Buon giovedì sera in poesia “Prima di venire” Merini – arte A. Dittmann – canzone “Si è spento il sole” Celentano   Leave a comment

 

Anna Dittmann



 

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Tra la nostra anima ed il nostro corpo

ci sono tante piccole finestre,

da lì, se sono aperte, passano le emozioni,

se sono socchiuse filtrano appena,

solo l’amore le può spalancare tutte insieme e di colpo

come una raffica di vento.

– S. Tamaro –

 

 

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Anna Dittmann


 
 
 
 
 
 

PRIMA DI VENIRE PORTAMI 3 ROSE ROSSE

Alda Merini

 

Prima di venire
 Portami tre rose rosse

Prima di venire
 Portami un grosso ditale
 Perché devo ricucirmi il cuore

E portami una lunga pazienza
 Grande come un telo d’amore


 Prima di venire
 Dai un calcio al muro di fronte
 Perché li dentro c’è la spia
 Che ha guardato in faccia il mio amore

 Prima di venire
 Socchiudi piano la porta
 E se io sto piangendo
 Chiama i violini migliori

 Prima di venire
 Dimmi che sei già andato via
 Perché io mi spaventerei


 E prima di andare via
 Smetti di salutarmi
 Perché a lungo io non vivrei.

 

 

Anna Dittmann






 


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Anna Dittmann


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Edmond Rostand autore del Cyrano e la sua mitica e poetica spiegazione del… bacio   Leave a comment



Come ricordare il famoso scrittore

e poeta francese dell’ottocento, autore del mitico Cyrano,

se non con un mitico brano di questa sua opera?


 

Marsiglia 1º aprile 1868 – Parigi 2 dicembre 1918.

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Ricordiamo tutti la famosa frase di Cyrano
sul bacio definito
– l’apostrofo rosa tra le parole “t’amo” –
ma sappiamo dove e quando fu scritta?

 




 
 
 MA POI COS’E’ UN BACIO?

– TUTTA LA SPIEGAZIONE DI… CYRANO DE BERGERAC –

 
 
 
 
 
 
 
Se non ricordiamo o non abbiamo letto il testo
in cui tale frase è presente…
perché non leggerla (o rileggerla)
nel suo vero contesto originario?




Edmond Rostand autore del Cyrano e la moglie
 
 
 
 

Edmond Rostand è l’autore del Cyrano
nonché marito della poetessa autrice de
l’ “ETERNELLE CHANSON
di cui abbiamo parlato qualche tempo fa…
sull’amore fino alla 3° età.
 
 
Ma veniamo al famoso dialogo.




Gérard Depardieu e Anne Brochet nel film
 
 
 

COS’E’ UN BACIO?
Edmond Rostand
“Cyrano de Bergerac” – Atto III Scena X
 
 
 

– Rossana: Parlavamo di… di un…
Cyrano: Bacio. E’ una parola dolce. Non capisco perché voi non osiate pronunciarla.
Se già questo vi fa bruciare tutta, che accadrà poi più avanti? Non abbiate paura.
Non avete poco fa, quasi senz’accorgervene, rinunciato a giocare?
Non siete passata senza traumi dal sorriso al sospiro e dal sospiro al pianto?
Andate avanti, ancora un poco, senza farci caso, e vedrete: dalle lacrime al bacio non c’è che un brivido..
Rossana: Tacete!
Cyrano: Un bacio – ma cos’è poi un bacio?
Un giuramento un po’ più da vicino, una promessa più precisa, una confessione che cerca una conferma,
un apostrofo roseo fra le parole t’amo, un segreto soffiato in bocca invece che all’orecchio,
un frammento d’eternità che ronza come l’ali d’un’ape, una comunione che sa di fiore,
un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore dell’anima!
Rossana: Tacete
Cyrano: Un bacio – è così nobile un bacio, che la stessa regina di Francia – la regina! –
non ha saputo negarne uno a un lord d’Inghilterra.
Rossana; E con questo?
Cyrano (esaltandosi): Io sono quel lord – come Buckingam! – come lui v’amo soffrendo in silenzio,
mia regina, come lui sono triste e fedele…
Rossana: Che aspetti? Sali a cogliere questo fiore ineguagliabile…
Cyrano: (spingendo Cristiano verso il balcone) sali.
Rossana: Questo sapore di cuore…
Cyrano (sempre a Cristiano) : Sali!
Rossana: Questo ronzio d’api…
Cyrano (a Cristiano): Sali….
Cristiano e Rossana si abbracciano e si baciano.
Cyrano: Che strana sensazione! Un bacio – l’amore pranza ed io, come Lazzaro, raccolgo le briciole nel buio.
Ma sì, sento che un po’ di questo bacio mi appartiene, perché su quelle labbra Rossana bacia le parole che ho detto io.


 
 
 
 

 

 

 

Ma ora possiamo anche “viver” questa scena

ascoltandone la lettura, da par suo, di Fabio Volo
 
 
 
 
 
fre bia pouce    IL BRANO LETTO DA FABIO VOLO
 
 
 
 
 
 
 
Ciao (e baci con un sorriso) da Tony Kospan

 
 
 
 
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Edmond Rostand


 

MARIA CALLAS – Successi.. amori.. dolori e 2 video musicali della “divina” della lirica   1 comment








La sua voce, i suoi amori, i suoi dispiaceri ed i suoi capricci
hanno fatto di lei un vero mito…
 
 CONOSCIAMOLA… VEDIAMOLA… ASCOLTIAMOLA!

 
 

 
 New York 2.12.1923 – Parigi 16.9.1977
 
 


 
 
MARIA CALLAS
LA DIVINA… DELLA LIRICA
 
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
UNA BREVE  BIOGRAFIA
 
 
 
 
 
La Diva, Divina, Dea o altre definizioni simili è nata nei primi giorni del dicembre 1923 a New York (s’ignora il giorno preciso per il ritardo nell’iscrizione all’anagrafe da parte dei genitori che volevano un maschio).
 
La sua infanzia fu però comunque tranquilla, anche a soli cinque anni fu investita da un’auto a Manhattan e rimase in coma per ventidue giorni.
 
Però in famiglia la prediletta era Jackie, la sorella maggiore, (per combinazione era così chiamata Jaqueline Kennedy che le sottrasse il marito) la sola per cui erano previste lezioni di canto e pianoforte che lei era costretta ad ascoltare di nascosto.
 
Però mentre la sorella stentava lei imparava subito… al punto che a 11 anni vinse il 2° premio in una trasmissione radio L’ORA  DEL DILETTANTE.
 
Maria, anche quando segue la madre tornata in Grecia, dopo il divorzio, contina nello studio del canto  al Conservatorio di Atene e le lingue greca e  francese. 
 
Soffrirà molto durante la guerra… sia la miseria che la fame… ma i primi successi nascono proprio lì con la Cavalleria Rusticana e Tosca”.
 
 
 
  


 

 

Lei però non ha dimenticato New York e poco dopo la fine della guerra torna dal padre…. ma lì non riesce ad avere successi ed eccola ripartire stavolta, nel 1947, per l’Italia… povera i canna e con soli 50 dollari in tasca.
 
Si stabilisce a Verona dove si sposa, forse senza amore, con G.B. Meneghini grande amante della lirica.
L’Italia le porta fortuna con le sue interpretazioni da soprano di “Gioconda”, “Tristano e Isotta”, “Norma”, “I Puritani”, “Aida”, “I Vespri siciliani”, “Il Trovatore” e così via e nel contempo riesce afare amicizie importanti come Antonio Ghiringhelli, sovrintendente della Scala, Wally e Arturo Toscanini.
 
 
 
 
 


 


I trionfi si estendono in tutto il mondo. 

La Callas si trasforma, sulla scena, in personaggio senza gesti superflui, rompendo con una tradizione che prediligeva le emozioni e lacrime amare e con la sua voce incanta, commuove, stupisce.




La Callas con Onassis… il grande amore della sua vita




 
Inizia anche la massima mondanità mentre finisce il matrimonio per un amore…. che definì poi “brutto e violento” con l’armatore greco Aristotele Onassis… ma che in è stato l’unico vero amore della sua vita.
 
Seguono anni di passione… lussi… e sregolatezze con l’armatore greco.

Un figlioletto Omero… però morì appena nato.

 
 


  

 

 

 
Nel 1964 inizia il declino insieme all’abbandono da parte di Onassis per Jaqueline Kennedy… che per lei sarà una dura mazzata.
 
Anche la sua voce ne risente perdendo smalto e intensità. 

Abbandona allora la vita mondana e si ritira… a Parigi.   
 
Muore il 16 settembre 1977 a soli 53 anni.
 
Accanto a lei solo il suo personale di servizio.
 
 
 
 
 
 
LA VOCE 
 
 
 

Callas in Turandot

 

 


Di lei ci resta il mito e le incisioni della sua voce…

Voce che merita qualche parola.

La sua voce, infatti, anche a seguito di tanto studio ed esercitazioni, viene considerata una voce limpida, cristallina, chiara ma con venalità discontinue.

L’effetto è che riesce a trasmettere non solo le parole ma anche le mille emozioni dei personaggi a cui ha dato vita nelle opere da lei cantate.
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ASCOLTIAMOLA E VEDIAMOLA
 
 
 
 
Ascoltiamola e vediamola dunque in questi 2 video che ce la faranno ricordare con alcune interpretazioni sublimi…
 
 
 
 
 
fre bia poucemusicAnimata   (LA TRAVIATA)

 

 

 
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fre bia poucemusicAnimata  (CASTA DIVA)

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN


 





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Le lettere smarrite – Un brano bello ed originale ma amaro di un autore cubano contemporaneo   Leave a comment

Breve ricordo del mitico Quartetto Cetra anche con 2 indimenticabili canzoni   1 comment

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Davvero mitico il “Quartetto Cetra”,
di cui qui racconterò la storia
anche con 2 indimenticabili canzoncine.



(Roma 24.6.1922 – Roma 2.12.1988)


Nell’ambito del mitico quartetto Tata Giacobetti…
 svolse la funzione, oltre che di cantante, 
anche quella di autore dei testi che venivano poi musicati
insieme all’altro membro Virgilio Savona.





BREVE STORIA DEL QUARTETTO CETRA


Piccola storia di un gruppo musicale,
davvero unico nel suo genere e tutto italiano,
che ci ha accompagnati
dagli anni 40 fino agli anni 80




 
 
 
Il Quartetto Cetra è stato un vero e proprio grande mito
della televisone e dello spettacolo del dopoguerra.






 
 
Nacque nel 1940 ma il suo successo
ebbe inizio con il successo della  canzone “Vecchia fattoria“.
 
 
In un primo tempo il gruppo si limitava
ad arrangiamenti musicali jazz
sullo stile dei Mill Brothers
 
 
 
 
 
 
 
 
La formula vincente la trovarono quando iniziarono a mixare
canzoni e scenette divertenti… sfondando prima in radio…
poi in teatro ed infine in tv.
 
 
Giunsero perfino a fare delle miniserie Tv
scherzose e cantate che consolidarono il loro successo…
 
 
Il Quartetto Cetra era formato da 
Felice Chiusano, Giovanni (Tata) Giacobetti, Lucia Mannucci e Virgilio Savona
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono tantissime le canzoni interpretate dal gruppo
e tra le più famose ricordiamo
 
Aveva un bavero (Sanremo 1954),
Il Visconte di Castelfombrone,
Un disco dei Platters, Che centrattacco,
Nella vecchia fattoria,
Vecchia America (musica di Lelio Luttazzi),
Un bacio a mezzanotte (musica di Gorni Kramer),
I ricordi della sera e Però mi vuole bene.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Molte delle loro canzoni, come accennavo su,
furono scritte dalla coppia Giacobetti-Savona.
 
 
Il gruppo è stato attivo fino agli anni ottanta…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
2  VIDEO PER RICORDAR IL QUARTETTO
O PER FARLO CONOSCERE AI PIU GIOVANI

 
 
 
Ricordiamo dunque il mitico gruppo anche con questi brevi video…
che ci fanno comprendere il loro stile ed il loro genere musicale.
Il primo è con la canzone PERO’ MI VUOLE BENE 
 
 
 
 

 
 
 ed il 2° ci mostra
il più famoso pezzo del loro repertorio…
NELLA VECCHIA FATTORIA
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
ULTIME FOTO DEL QUARTETTO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lucia Mannucci la voce solista del Quartetto Cetra col marito Virgilio Savona
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 

 


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