Archivio per 24 novembre 2021

John Godward – Dolce far niente


Tutto cambia.
Ciò che oggi ritieni giusto, domani potrai considerare sbagliato…
ciò che oggi approvi, domani potrai disapprovare.
Ciò che oggi ti piace tanto, domani potrà disgustarti…
Ciò che oggi scansi come dannoso,
domani potrai cercare come vantaggioso.
Ciò che oggi ami, domani potrai odiare.
Non dare mai niente per certo.
Finché vivi niente resta immutato.
Ciò che non cambia muore.
Se vuoi vivere, cambia.
Omar Falworth – Capirsi, stimarsi, amarsi




John Godward – Una vecchia storia
IL BACIO
Pablo Neruda
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

L’animale tranquillo – John Godward
da Orso Tony
IL TUO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME

Dolci melodie – John Godward
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Un grandissimo ed universale discorso di Charlie Chaplin non come attore…
ma in veste di uomo che auspica la fratellanza universale.
Il grande dittatore (The Great Dictator)
è un film del 1940 tutto opera di Charlie Chaplin.
E’ una parodia del nazismo ed ironizza su Adolf Hitler.

Il film per diversi aspetti è considerato un’opera cult
e ricevette diversi riconoscimenti.
In esso Chaplin, che in realtà
è stato molto, ma molto, di più di un semplice comico,
espone la sua profonda e sognante visione
del mondo e dell’Umanità.

Chaplin con Einstein
Il sogno di Chaplin è che tutta l’Umanità
riesca a liberarsi da ogni forma di sudditanza e sfruttamento
e dunque che tutti possano vivere in un mondo migliore.
Consiglio di legger il testo mentre ascoltiamo
il discorso di Chaplin in questa scena del mitico film
per coglierne le profonde verità che certo ci colpiranno mente e cuore
soprattutto pensando all’epoca in cui fu realizzato.
IL TESTO DEL MONOLOGO FINALE DA
“IL GRANDE DITTATORE”
“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità, più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza, e tutto è perduto.
L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggiero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine, non siete bestie, siete uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore! Voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui!
Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto: “il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”, non di un solo uomo, o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
Promettendovi queste cose, dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi, perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati! In nome della democrazia, siate tutti uniti!
Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia.
Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio della loro brutalità.
Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
Guarda in alto, Hannah.
Lassù!“
MA INFINE ECCO
IL DISCORSO ALL’UMANITA’
ANCHE IN VIDEO
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CIAO DA TONY KOSPAN
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Cari amici questo è il mini reportage
di una mia “vacanza” a Pisa…
nell’autunno di oltre 10 anni fa.
Iniziamo dall’Arno che attraversa Pisa e la divide in 2.
In queste 2 immagini vediamo il tratto
che viene anche utilizzato per le regate
e soprattutto per le sfide
delle 4 Repubbliche Marinare.
Ecco invece l’Arno di notte.
Ora alcune immagini di
della famosissima Piazza dei Miracoli.
Il Duomo
Ed eccola la Torre… come l’Orso… bisognosa di.. cure.
Il Battistero
Ma ora ecco l’Orso con la Torre.
Infine qualche immagine di un viale di Pisa
con i suoi dolci e caldi colori autunnali.
Accanto alla Piazza dei Miracoli infine questo
è l’ingresso di un luogo che ho visitato
e dove mi hanno visitato.
Ciaooooooooooooooooo
Orso Tony
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Grande pittore e muralista è ritenuto
uno dei fondatori della moderna pittura messicana.

Diego Rivera (Guanajuato 8.12.1886 – Città del Messico 24.11.1957)
Si contraddistingue per le tematiche sociali dei suoi murales
dipinti soprattutto nel centro di Città del Messico.
La sua è una pittura intrisa d’amore per il Messico
che racconta con accenti epici e spirito rivoluzionario.
Sogno di una Domenica pomeriggio in Alameda
BREVE BIOGRAFIA
Fin da piccolo appare un bimbo prodigio
e mostra interesse per l’arte.
Da adolescente inizia gli studi artistici
e si appassiona ai temi ed agli stili dell’arte precolombiana.
Diego Rivera – Modesta – 1937
Grazie ad una borsa di studio, a 21 anni, fa un viaggio in Europa
e si sofferma soprattutto in Francia dove all’epoca trionfano le avanguardie
dell’arte mondiale ed ha esperienze cubiste, fauviste e futuriste.
Paulette Goddard
Tornato in Messico nel 1921 si dedica, con uno stile tutto suo
ma influenzato dall’arte popolare messicana, all’attività
di creatore di murales dipingendo chilometri di muri.
Nel 1929 sposa la grande pittrice Frida Kahlo con cui avrà
sempre rapporti di grande amore ma anche molto conflittuali
per la sua incapacità a rinunciare ad essere un “dongiovannni”.
,
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Grande lavoratore continuò per tutta la vita a dipingere,
con le sue grandi doti di disegnatore e creatore di colori,
sempre seguendo l’idea guida che l’arte doveva testimoniare
la cultura e le tradizioni della società messicana e
la necessità di una società più giusta e senza differenze.
.
Clicando qui giù, nel video,
altri dipinti e murales di Diego Rivera
associati alla nota canzone “Solamente una Vez”
del poeta Agustin Lara anch’egli messicano.
,



Linda Christian
Morì poco prima di compiere 71 anni e le sue ceneri,
nonostante lui non volesse, furono collocate
nella “Rotonda degli uomini illustri”
del cimitero di Città del Messico.
Col tempo la sua “importanza artistica”
è però andata piano piano scemando
di pari passo alla continua ascesa invece di quella di Frida Kahlo.
Tony Kospan
FINE
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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La rivoluzione messicana del 1910
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Toulouse-Lautrec è stato uno degli artisti più importanti
della scintillante e sognante Parigi di fine ‘800
di cui ha “narrato”, con calore e verità, vizi e virtù.
BREVE BIOGRAFIA
Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec nacque in una nobile famiglia discendente addirittura da Carlo Magno.
Fin da piccolo fu sofferente di una malattia alle ossa che ne impedì la crescita in altezza e gli rese la testa molto grande rispetto al corpo in cui soprattutto le gambe restarono molto piccole.

Albi 24.11.1864 – Saint-André-du-Bois 9.9.1901
Per questo fece gli studi nella casa paterna, da dove in pratica usciva raramente, dedicandosi fin da piccolo alla pittura.
Visto questo suo interesse fu inviato a studiare pittura presso studi di alcuni noti pittori.

A 19 anni aprì il suo primo atelier a Montmartre (Parigi) noto per esser il quartiere degli artisti e dei bohemiens.

Fu proprio questo mondo fatto di caffè, bordelli e bistrot, che ha creato il mito della Belle Époque, ad ispirare la massima parte dei suoi dipinti.

Fece una vita economicamente disordinata, e quasi sempre in compagnia dell’alcool (e non solo), ma ci tenne sempre a differenziare i propri guadagni di pittore dall’appannaggio familiare.
Pur disponendo di notevoli risorse economiche egli amava frequentare gli ambienti più poveri e diseredati alloggiando spesso nei bordelli dove amava dipingere le prostitute nei loro atteggiamenti più spregiudicati.

Le sue opere, con il loro calore… i loro colori… ma anche con la loro verità, mostrano una forte vicinanza umana ai soggetti dipinti.
Nel 1893 la sua prima mostra ebbe subito successo e piacque anche ai critici.

Da quel momento in poi pian piano divenne ben presto un notevole punto di riferimento nel mondo artistico parigino.
Tuttavia, nonostante i successi artistici delle sue opere, rimase sempre schiavo dell’alcoolismo.
Morì a soli 36 anni a seguito di complicazioni causate dalla sifilide in un corpo già debilitato.

Al Moulin Rouge con autoritratto
SINTETICA ANALISI DELLA SUA ARTE
All’inizio le sue opere presentano caratteristiche simili a quelle degli impressionisti ed in questo molta influenza ebbero soprattutto Edgar Degas ma anche Cézanne, Renoir e Manet.
Egli poi però ben presto inizierà a tener sempre differenziata la figura umana dall’ambiente di sfondo nei suoi dipinti e proprio per questo è definito un post-impressionista.

Infatti egli stesso affermava:
“Non esiste che la figura, il paesaggio è nulla, non dovrebbe che essere un accessorio.
Il paesaggio dovrebbe essere usato solo per rendere più intelligibile il carattere della figura.”

Bevitori di assenzio
Possiamo dunque dire che per lui viene prima di ogni altra cosa la persona e molte persone, da lui dipinte, sono divenute poi, grazie a lui, immortali.
Egli usava diversi supporti per le sue opere ed è infatti considerato anche uno dei più geniali autori di manifesti e stampe dei suoi tempi.

Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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Toulouse-Lautrec è stato uno degli artisti più importanti
della scintillante e sognante Parigi di fine ‘800
di cui ha “narrato”, con calore e verità, vizi e virtù.
BREVE BIOGRAFIA
Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec nacque in una nobile famiglia discendente addirittura da Carlo Magno.
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Fin da piccolo fu sofferente di una malattia alle ossa che ne impedì la crescita in altezza e gli rese la testa molto grande rispetto al corpo in cui soprattutto le gambe restarono molto piccole.
Albi 24.11.1864 – Saint-André-du-Bois 9.9.1901
Per questo fece gli studi nella casa paterna, da dove in pratica usciva raramente, dedicandosi fin da piccolo alla pittura.
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Visto questo suo interesse fu inviato a studiare pittura presso studi di alcuni noti pittori d’allora.

A 19 anni aprì il suo primo atelier a Montmartre (Parigi) noto per esser il quartiere degli artisti e dei bohemiens.

Fu proprio questo mondo fatto di caffè… bordelli… e bistrot, che ha contribuito a creare il mito della Belle Époque, ad ispirare la massima parte dei suoi dipinti.

Fece una vita economicamente disordinata, e quasi sempre in compagnia dell’alcool, ma ci tenne sempre a differenziare i propri guadagni di pittore dall’appannaggio familiare.

Al Moulin Rouge con autoritratto
Pur disponendo di notevoli risorse economiche egli amava frequentare gli ambienti più poveri e diseredati alloggiando spesso nei bordelli dove amava dipingere le prostitute nei loro atteggiamenti spregiudicati.

Le sue opere, con il loro calore ma anche con la loro verità, mostrano una forte vicinanza umana ai soggetti dipinti.
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Nel 1893 la sua prima mostra ebbe subito successo e piacque anche ai critici.

Da quel momento in poi pian piano divenne ben presto un notevole punto di riferimento nel mondo artistico parigino.
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Tuttavia, nonostante i successi artistici delle sue opere, rimase sempre schiavo dell’alcoolismo.
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Morì a soli 36 anni a seguito di complicazioni causate dalla sifilide in un corpo già debilitato.

SINTETICA ANALISI DELLA SUA ARTE
All’inizio le sue opere presentano caratteristiche simili a quelle degli impressionisti ed in questo molta influenza ebbero Cézanne, Renoir e Manet ma soprattutto Edgar Degas.
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Egli poi però ben presto inizierà a tener sempre differenziata la figura umana dall’ambiente di sfondo e proprio per questo viene definito un post-impressionista.

Infatti egli stesso affermava:
“Non esiste che la figura, il paesaggio è nulla, non dovrebbe che essere un accessorio.
Il paesaggio dovrebbe essere usato solo per rendere più intelligibile il carattere della figura.”

Possiamo dunque dire che per lui viene prima di ogni altra cosa la persona umana.
Molte persone, anche molto umili, da lui dipinte, sono divenute poi, grazie a lui, immortali.
Vediamo ora altre sue opere…
Il bevitore di assenzio
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Egli usava diversi supporti per le sue opere ed è infatti considerato anche uno dei più geniali autori di manifesti e stampe dei suoi tempi.
Questo qui giù è uno dei suoi tanti famosi manifesti pubblicitari.

Tony Kospan
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IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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Charles Darwin è stato il primo
a formulare la teoria dell’evoluzione.
BREVE BIOGRAFIA DI DARWIN
Charles Darwin nato il 12 febbraio 1809 a Shrewsbury (Inghilterra) manifestò ben presto il suo interesse per la storia naturale la zoologia e la botanica.
Iniziò anche a studiare geologia ed a collezionare insetti.

Il 21 dicembre 1831 s’imbarcò sulla nave Beagle attrezzata per effettuare ricerche scientifiche e studi geografici e cartografici.
Durante questo lungo viaggio intorno al mondo, terminato il 2 ottobre 1836, Darwin esaminò, raccolse e catalogò campioni di organismi viventi e fossili che poi consegnò al British Museum che ne confermò la grande importanza scientifica.

Sulla base delle sue osservazioni, in particolare sulla distribuzione geografica delle specie, sulle leggi delle mutazioni fisiche e sull’estinzione delle specie incapaci di adattarsi all’ambiente, Charles si convinse che le specie si modificano gradualmente e da qui la nascita della teoria evoluzionistica.

La prima edizione
L’elaborazione della teoria sull’origine delle specie come si può immaginare suscitò grandi consensi negli ambiti scientifici ma anche tante polemiche in quelli conservatori e religiosi.
Tuttavia la teoria si diffuse e fu accolta favorevolmente in tutto il mondo.
Nel 1839 sposò la ricca cugina Emma Wedgwood con cui ebbe una lunga tranquilla vita familiare e ben 10 figli.
Emma Wedgwood
Nel 1870 fu nominato socio d’onore della Società Geografica Italiana.
Alla sua morte, il 19 aprile del 1882, Darwin ebbe funerali di stato e la sepoltura nell’Abbazia di Westminster.
Nel duecentesimo anniversario della sua nascita la Chiesa Anglicana si è ufficialmente scusata per “non aver compreso la Teoria dell’evoluzione”.
TONY KOSPAN

Edizione Italiana – (part.)
IL LIBRO – L’ORIGINE DELLA SPECIE
Ogni anno il 24 novembre si ricorda l’anniversario della pubblicazione del suo libro L’ORIGINE DELLA SPECIE in cui ha per primo formulato la Teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale e proposto la discendenza dell’uomo e degli altri primati da un antenato comune.
Pur se ferocemente osteggiato dalla pubblica opinione e dal clero alla sua comparsa, l’evoluzionismo si è subito imposto all’attenzione degli studiosi, divenendo rapidamente un modello di assoluto riferimento in tutti gli ambiti della scienza, e risulta essere oggi la base indiscutibile del sapere biologico ed il fondamento di qualunque studio sulla vita nel nostro pianeta, tanto che oramai la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica italiana e della stessa Chiesa cattolica lo accettano.
Al di là dei già notevoli meriti specifici delle singole sue opere, Darwin rappresenta una delle più importanti figure nella storia delle scienze, per l’intraprendenza, la dedizione, l’impostazione metodologica, lo spirito di osservazione, l’acutezza dell’analisi, la libertà dai preconcetti e la serenità del giudizio.

La sua concezione evoluzionista è alla base dell’odierna ecologia, delinea un corretto schema relazionale fra gli esseri viventi ed ha purgato il pensiero umano dalla funesta ideologia delle razze e dagli abusi dell’antropocentrismo.
Rappresenta inoltre la base sulla quale si è sviluppata la ricerca biologica, in particolare nel campo della genetica, che sta rivoluzionando il mondo della medicina.
Per i suoi meriti scientifici, Darwin fu nominato membro della Royal Society in Inghilterra e della Académie des Sciences in Francia ed alla sua morte ricevette gli onori di Stato e venne sepolto nell’Abbazia di Westminster, accanto a Newton, a suggello dell’importanza della sua opera.
TESTO DAL WEB CON MINI MODIFICHE– IMPAGINAZIONE TONY KOSPAN


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I S C R I V I T I

Charles Robert Darwin (Shrewsbury 12.02.1809 – Londra 19.04.1882)
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