Archivio per 7 ottobre 2021

Felice giovedì sera in poesia “SLANCI D’INFINITO” M. L. Spaziani – arte E. Friant – canzone “Tango per due”   Leave a comment

 
 
 
 
 
 


Emile Friant – Innamorati (Sera d’autunno)


 

 

 


 
 

L’eternità è adesso.
Sono al centro di essa. 
E’ sopra di me nella luce che emana dal sole;
sono in essa, 
come la farfalla nell’aria ricolma di luce. 
Non c’è niente che debba venire…
è adesso.

– Richard Jefferies –

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Emile Friant


SLANCI D’INFINITO 

Marialuisa Spaziani

Lo spirito ha bisogno del finito
per incarnare slanci d’infinito.
Parlo con l’angelo, 
e le tue braccia d’uomo
soltanto lo traducono ai miei sensi. 
Dove comincia l’ala? Dove nascono
musiche di tamburi di tempesta?
Amarti è sprofondare, è una foresta
sfumante in cieli altissimi.

 
 
 
 
 
 


Emile Friant – La barchetta


    stella con i colori dell'arcobalenostella con i colori dell'arcobalenostella con i colori dell'arcobalenostella con i colori dell'arcobalenostella con i colori dell'arcobalenostella con i colori dell'arcobaleno   

 

 


da Orso Tony


 
 

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Emile Friant – Donna con leone

 
 



LUCE E BUIO – BREVE RIFLESSIONE   2 comments








C’E’ LUCE NEL BUIO?




La luce è bene… il buio è male!
Troppo facile e neanche vero. 
La nostra millenaria cultura li ha messi in netto contrasto ed in contrapposizione eppure questa atavica convinzione piano piano si è sfaldata per la semplice e ragionevole constatazione che in realtà non può esistere il buio senza la luce e la luce senza il buio.








Come potremmo comprendere la visione, l’idea, la conoscenza della luce se non avessimo la consapevolezza anche della sua assenza?
Questo era molto chiaro già da millenni nella filosofia orientale (Yin e Yang).
Per quest’ultima poi il dualismo, pur partendo da luce e buio, si estende a tutti gli aspetti della vita umana e dell’universo (maschio e femmina, falso e vero, caldo e freddo, bene e male, suono e silenzio, pace e guerra, angeli e demoni etc.).
Dell’enorme importanza di questo dualismo per la comprensione della realtà ho già scritto, anche se in forma allegorica nella mia poesia “Cosmogonia” e nel mio post YIN e YANG
(E’ possibile leggere i post cliccando sui titoli qui su)








Come accennavo prima… la nostra cultura si è di recente molto avvicinata alla comprensione della complementarietà tra i due opposti considerandoli non più nemici inconciliabili.  
In realtà non solo essi sono entrambi indispensabili ma è nel momento (o nel punto) in cui la luce lascia il posto al buio (o viceversa) e sembrano quasi toccarsi che possono avvenire le cose più straordinarie da un punto di vista intellettuale, emozionale e non solo.








Infine c’è da aggiungere che, secondo le ultime ricerche, anche nel buio assoluto c’è qualche atomo di luce, e viceversa, anche se ciò non viene percepito dai nostri occhi.
In conclusione, seppur possiamo continuare a ritenere il buio simbolo dell’ignoranza, dell’oscurantismo e delle tenebre (ed ovviamente il contrario per quel che riguarda la luce) ora possiamo tranquillamente affermare che il concetto di buio in realtà contiene in sé anche una misteriosa invisibile luce… quella dell’introspezione, della conoscenza profonda di se stessi e della serenità assoluta.

Tony Kospan



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Mondo reale e mondo virtuale – L’Umanità davanti al boom dei nuovi mezzi di comunicazione   Leave a comment






Trovai diverso tempo fa questo articolo

che affronta un tema sempre più attuale

e cioè il rapporto tra realtà e virtualità.


Infatti sappiamo che in moltissimi internauti,

ad un certo punto senza che se ne accorgano,

rischiano di far gran confusione tra i 2 concetti

al punto che alcuni  si convincono perfino 

che la realtà sia solo quella virtuale.





CERVELLO… IMMAGINARIO


REALTA’ E VIRTUALITA’


Paolo Manzelli






Viviamo in una epoca in cui il “TANGIBILE tende a diminuire di valore, mentre l’INTANGIBILE” cresce come valore aggiunto sociale ed economico. 



Con l’ avvento di “Internet” la “dimensione dell’Intangibile” ha acquisito un valore in seguito alla immediatezza ed al basso costo della comunicazione interattiva.



Certamente questa nuova dimensione facilita l’esigenza di un profondo cambiamento cognitivo, proprio in quanto in un mondo virtuale tutto ciò che accade è continuamente interconnesso nella rete Internet . 



La trasformazione dei modelli di realtà nel loro divenire “virtuali” consiste nel fatto che vengono evocati come nel sogno dal alcune parole chiave, per mezzo di un motore di ricerca, ed evidenziati dal computer in uno spazio immaginario, in cui persone ed oggetti non possono essere toccati, ma comunque interagiscono con la nostra mente come elementi ovunque presenti a portata di un click



Proprio in quanto riferito ad una dimensione “intangibile” il termine “Virtuale” ha acquisito inizialmente il significato di “fittizio“, in quanto si contrappone alla antiquata concezione di “reale in quanto tangibile”.



Invero la concezione di “Virtuale” è mutuata da “Virtù’” perché effettivamente permette di acquisire coscienza di quanto non è visibile “ad occhio nudo”; ciò e importante perché il credere di percepire oggettivamente la realtà è falso proprio in quanto di fatto siamo capaci di vedere e toccare solo una parte grossolana della realtà. 

Se infatti riuscissimo percepire la energia che circonda ogni cosa, non riusciremo più a distinguere le cose materiali come oggetti separati tra di loro; ma non per questo la Energia non esiste. 



Ciò è ben noto scientificamente, ma è proprio la comunicazione via Internet quella che contemporaneamente ci propone un cambiamento cognitivo delle

relazioni tra REALE e VIRTUALE”.










Tale cambiameno concettuale pertanto non è solo tecnologico ma essenzialmente culturale .



Infatti dato che è importante essere coscienti del fatto che noi osserviamo solo una porzione della realtà, quando si parla di “virtuale” dobbiamo evitare di ricorrere all’ idea che si tratti di qualche cosa di immaginario, fantastico, a volte ingannevole; ma di una realtà più profonda e culturalmente innovativa, che dobbiamo imparare ad apprendere, superando l’antiquata mentalità basata su una cultura della società industriale che ha dato maggior valore economico e sociale al mercato degli oggetti anziché al pensiero creativo. 



Lo stesso sviluppo della scienza contemporanea, dimostra che il pensiero creativo si fonda più sull’immaginario scientifico che non sulla osservazione di oggetti visibili tangibili e sensorialmente recepibili dal loro odore o gusto. Ricordiamo infatti anche che in varie occasioni famosi scienziati hanno evocato il loro immaginario creativo proprio dai sogni . 



E facile pertanto comprendere che grandi cambiamenti di pensiero sono avvenuti nella storia dell’ uomo quanto sono emerse interpretazioni in contrasto con la visione scientifica e culturale della precedente epoca.



Allo sviluppo dell’immaginario scientifico ha contribuito il sognare ed il fantasticare più della osservazione limitata alla percezione della realta’ , e pertanto grandi contributi alla concezione di quanto è “Intangibile” ed al contempo “Reale” sono stati recepiti sia sia nel sogno che nel fantasticare ad occhi aperti perseguendo un proprio immaginario interiore. 



Omissis



Cosi come dopo un poco di stupore anche un bambino capisce che nello specchio la immagine virtuale è quella riflessa, ma che ciò non significa che non sia vera solo perché direttamente impalpabile e di conseguenza si rende conto che l’illusione percettiva sta nel credere che la immagine sia situata apparentemente dentro lo specchio, cosi pure oggi dovremo re-interpretare il valore della capacità mentale dell’uomo e riconoscere la Virtualità innata nel cervello, che in sostanza consiste nell’insorgere di una fertile immaginazione cosciente, tale che permetta di riconoscere le illusioni e le verità di tutto ciò che va oltre alla semplice percezione delle cose.


 

 




Articolo dal web con omissis e lievi modifiche by T.K. 


Ho cercato di focalizzare l’assunto iniziale e cioè la grandissima importanza, nella vita moderna, della presenza del virtuale ma con il dovere di riconoscerla sempre come tale… senza mai confonderla con la realtà.



Tony Kospan




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CHE FOLLIA! – Una poesia di Tony Kospan (anche in video)   Leave a comment








CHE FOLLIA!

Tony Kospan




Che follia

cercar in limpido salato mare


ignoto e dolce un lago.





Lago di trame lucenti

solar sorriso… ardente voce.




Chi sei tu lago?




Sei come sei…

cuore, natura, cascata di malie.




Che follia

cercar in verde agitato mare


l’azzurro d’un sereno lago.





Chi sei tu lago?




Melodia sorgente

d’armonico fluire di batter d’ali.




Che follia!







Ora, per chi lo desidera,
ecco questa poesia in video
dono dell’amica Ninfea.



Frecce (174)





Ciao da Tony Kospan








RON MUECK E LE SUE OPERE – L’iperrealismo (impressionante) di uno scultore moderno   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SCULTURE DAVVERO SORPRENDENTI
E QUASI INCREDIBILI
QUELLE DI 
RON MUECK
 ARTISTA AUSTRALIANO
CHE PERO’ OPERA IN INGHILTERRA
 
 
 
 
 
Ron Mueck all’opera
 
 
 
 
 
SONO SCULTURE COME NON L’AVETE MAI VISTE
PER L’INCREDIBILE ADERENZA ALLA REALTA’
PIU’ DURA E PIU’ INTIMA
DELL’UMANITA’ NORMALE O FOLLE.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LA SUA ARTE E’ DEFINITA
 
IPERREALISMO


 
 
 
 





Le sue opere sono create con materiali polivinilici
ed appaiono di un incredibile realismo
tranne che per un aspetto.

Esse sono infatti o molto grandi o molto piccole 
rispetto ai soggetti reali
e però generano ugualmente e sempre… stupore
e talvolta un certo disagio.






Per raggiungere questo risultato l’artista australiano
cura a lungo 
e con estrema precisione ogni minimo particolare 
come il colore della pelle e la perfezione dei capelli.

Le sue opere sono state esposte in diversi musei internazionali.

 
 
 
 
QUESTE CHE MOSTRO QUI SONO SOLO ALCUNE
TRA LE MENO “FORTI”


NONOSTANTE CIO’ ALCUNE IMMAGINI CHE SEGUONO
POSSONO APPARIRE TROPPO CRUDE
E POSSONO TURBARE O DISTURBARE 
 PERSONE MOLTO SENSIBILI
PER CUI CONSIGLIO A LORO DI ASTENERSI
DAL PROSEGUIRE 


SE PERO’ VE LA SENTITE…



 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
POSSIAMO INFINE VEDERE IN QUESTO VIDEO
UN’AMPIA RASSEGNA DI ALTRE SUE OPERE
 
 
 
Frecce2039
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 
farf color farf f377f93a
IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
Frecce (174)
 
 
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Edgar Allan Poe – Breve ricordo.. alcuni aforismi e la sua mitica poesia sul “sogno”   Leave a comment




Edgar Allan Poe
è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro, 
del genere poliziesco e del giallo psicologico.



Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849


 
 
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria,
davvero notevole, in relazione alla sua breve vita,
spaziò in molti campi, riscuotendo grande successo,
ed anche in quello della poesia.







I suoi libri ancor oggi affascinano miriadi di lettori
perché i suoi testi sono sempre intriganti.

Mi fa piacere ricordarlo ora con alcune sue citazioni
che sono diventate vere e proprie frasi mitiche
ed una sua poesia… vero inno al sogno.



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Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.


Lo scrittore che trascura la punteggiatura
o che non la sa usare
corre il rischio di non essere capito,
e questo, per comune convinzione,
non è altro che il risultato della negligenza o dell’ignoranza.


Come regola generale,

nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere.
Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore,
di rado riescono a mantenersi seri.


L’ignoranza è una benedizione,
ma perché la benedizione sia completa
 l’ignoranza deve essere così profonda
da non sospettare neppure se stessa.


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Infine mi piace ricordarlo con questa sua mitica poesia 
che descrive meglio di mille parole 
il vero senso, la grande importanza, 
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
del sogno.




 
 
 
 
 
 

UN SOGNO

 POESIA DI… E SUL… SOGNO DI E. A. POE



 
  
 
 
 

UN SOGNO
Edgar Allan Poe
 
 
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di
luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
 
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
 
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
 
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

 

 

 

Cebarre

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Segnalo in particolare questa strofa
che a mio parere dice quasi tutto… sul sogno.

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Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso

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TONY KOSPAN




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Buon onomastico Maria Rosaria.. Rosaria.. Rosario etc anche con la storia della Madonna del Rosario ed un bel video   Leave a comment




 
 
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Ma come nasce questa festa della Madonna del Rosario
che la Chiesa Cattolica celebra il 7 ottobre?


L’origine della venerazione della Madonna del Rosario
nasce nel 1208 
con l’apparizione della Madonna
a San Domenico nel convento di Prouille da lui fondato.






Fu poi istituita da Papa Pio V ma con il nome di

Madonna della Vittoria
in ricordo della vittoria dei Cristiani, 
attribuita alla recita del Rosario prima dello scontro, 
contro gli Ottomani nella battaglia navale di Lepanto del 7.10.1571.
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Successivamente Papa Gregorio XIII ne cambiò il nome 
denominandola festa della “Madonna del Rosario“.



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Mi fa piacere infine farvi gli auguri con questo bel video.


 
 
Frecce (51)



Orso Tony




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