Rembrandt è considerato una dei più grandi pittori di sempre
e, dalla maggior parte dei critici, il più grande del ‘600 olandese
definito “L’età d’oro della pittura” dei Paesi Bassi.
Re Sole
La sua arte fu ben presto riconosciuta dai suoi contemporanei
ed ebbe grandi successi soprattutto grazie ai suoi mitici ritratti
ma non tralasciò temi biblici e paesaggistici.
La ronda di notte
Dopo una vita vissuta negli agi
i suoi ultimi anni furono invece difficili e in miseria
per aver scialacquato le ricchezze accumulate
grazie alla vendita delle sue opere.
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Ritratto di Saskia Riant
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Uomo col cappello
Il dipinto qui sotto ha sorprendenti implicazioni
bibliche ed artistiche.
Chi volesse approfondirne la conoscenza ed il significato
può cliccare sull’immagine.
Betsabea
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.SINTETICA ANALISI DI 2 DIPINTI
a cura di Francesco Morante
Rembrandt – Il ponte di pietra – 1638 – Rijksmuseum – Amsterdam
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Questo quadro è uno dei pochi paesaggi della produzione di Rembrandt.
E’ da notare la grande abilità dell’artista nel cogliere soprattutto gli effetti atmosferici, caricando l’immagine anche di una valenza sentimentale che sembra quasi anticipare la pittura romantica del XIX secolo.
Se confrontiamo questo paesaggio con uno di Poussin, si comprende facilmente come Rembrandt si ponga su un piano molto diverso.
Nel pittore francese l’immagine è organizzata con l’intento di permettere allo sguardo di cogliere più elementi che compongono un insieme di grande spettacolarità.
L’immagine tuttavia colpisce soprattutto l’intelletto di chi guarda.
Il paesaggio di Rembrandt è invece diretto alla nostra sensibilità, per farci sentire quella particolare sensazione di trovarsi in un luogo anonimo ma carico di luce, aria, umidità, odori, e così via.
Rembrandt – Hendrickje che si bagna in un fiume -1654 – National Gallery – Londra
L’opera qui su, mi appare davvero incredibile ed affascinante
per il suo profondo e direi moderno realismo
all’epoca assolutamente impensabile
(N.T.K.)
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In quest’altro straordinario dipinto, Rembrandt raffigura la moglie Hendrickje che si sta bagnando in un fiume.
Il quadro è straordinario per molti aspetti, innanzitutto per un realismo che concede poco a quel decoro bozzettistico molto apprezzato dal pubblico del tempo.
Questa fu infatti una delle cause del venir meno del successo di Rembrandt negli anni successivi, incompreso nella sua eccezionale arte troppo moderna per quei tempi.
Ma straordinaria è anche la tecnica: Rembrandt era un eccezionale disegnatore, e questa sua propensione lo portava a capire l’essenziale dell’immagine e riempire il resto solo con contrasti luminosi. Anche qui procede in questa maniera.
La figura della donna è soprattutto disegnata, scarna com’è di colori ed effetti cromatici.
Intorno, invece, per poter meglio evidenziare la figura, lo sfondo è così scuro che si fa quasi fatica ad immaginare che siamo all’aria aperta.
In pratica l’angolo visivo è molto ristretto, così che si intravede un angolo protetto dall’ombra di alberi che giungono fino alla riva del fiume, mentre su una roccia si vede la veste che la donna si è tolta, per restare solo in camicia.
Straordinaria, infine, è anche la resa veristica dell’acqua e dei riflessi che crea, con una perfezione che solo Rembrandt poteva ottenere.
La lezione di anatomia
Ecco infine un video che associa molte opere
di Rembrandt con belle musiche classiche.
(video)
Gli sposi ebrei
F I N E
Testo Francesco Morante (dal web) – Impaginaz. e note T.K.
Il suo amore per il creato in genere… gli umili… gli animali… la natura in ogni sua forma… ne fanno un antesignano immenso e geniale del pensiero moderno.
Ne è la più chiara rappresentazione questa sua famosissima poesia.
IL CANTICO DELLE CREATURE
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne
benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi Signore, per sor’Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si’, mi Signore, per quelli che perdonano per lo
Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato s’ mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
Questa sua mitica poesia in volgare lo fa ritenere anche uno dei più grandi iniziatori della storia della Letteratura Italiana.
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Le celebrazioni per la sua festa costituiscono ogni anno quindi un momento forte, a mio parere, per ripensare la sua personalità e la sua missione, sia in chiave religiosa che laica nonché il suo lascito ai posteri ( che ahimè sembra che non l’abbiano proprio colto ) in temini d’amore e fratellanza universale… ma anche di libertà di pensiero e di capacità di opporsi ai diktat di cieche autorità… (come umilmente fece nei confronti delle Autorità ecclesiastiche)
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In tempi difficili come questi dobbiamo, se non vogliamo perdere il filo di una vita degna e ragionevole
e rimanere prigionieri solo di una facile continua protesta:
– lasciar cadere il “lamentoso urlante vergognoso ciarpame” che ci bombarda da ogni dove…, (soprattutto dai mass media e da chi li guida…)
– cercare di esser vicini alle persone che maggiormente soffrono per la crisi…
– focalizzare le eterne problematiche veramente essenziali del nostro esser… umani.
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Queste problematiche sono rappresentate principalmente da tre aspetti
che non possono, nè potranno, essere messi mai da parte
Rachmaninoff è stato uno dei più grandi compositori e pianisti di sempre.
Un breve ricordo associando la sua musica… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago