Archivio per 11 settembre 2021

Felice sabato sera in poesia “Musiche d’autunno” J. Keats – arte Renoir – canzone “Avec le temps” Ferré   Leave a comment

 
 
 
Renoir

 
 
 
 
 
 
 
 
 
fiori 0001

Non esistono due anime gemelle.
Nell’amicizia e nell’amore due persone alzano le mani insieme
per afferrare qualcosa che da soli non riuscirebbero a raggiungere.
– K. Gibran –
fiori 0001
 
 
 
Renoir – Signora con chitarra
 
 
 
 

MUSICHE D’AUTUNNO 
J. Keats
 
Dove sono i canti di primavera?
Dove sono?
Non ci pensare: tu pure hai la tua musica
quando nubi dolci avvolgono il giorno
che muore e tingon di rosa
le pianure di stoppie.
Allora s’alza il coro lamentoso
dei moscerini
tra i salici del fiume, portati in alto
o abbassati
col respiro e il silenzio del vento;
e gli agnelli belano forte sulla collina;
cantano nelle siepi i grilli;
ed il pettirosso leva il canto acuto
da un giardino; e trillano nel cielo,
raccogliendosi, le rondini.

 
 
 

Renoir – Signora al piano

 
 
 
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a tutti da Orso Tony




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IL MONDO DI ORSOSOGNANTE… LA TUA PAGINA SU FB!




Renoir – La colazione dei canottieri 
 
 
 

 

Poesie di alcuni millenni fa – Liriche d’amore dall’Antico Egitto – I Stanza (Uomo)   Leave a comment








Iniziamo un poetico percorso composto da
7 Liriche d’amore (stanze)
scritte da una coppia innamorata dell’antico Egitto
che, a parer mio, sono
di una bellezza e di una freschezza sorprendenti…
e che spero piaceranno a voi come piacciono a me.

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scriba LIRICHE D’AMORE DALL’ANTICO EGITTO scriba

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DAL PAPIRO CHESTER BEATTY I
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STANZA PRIMA (uomo)


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L’unica, l’amata, la senza pari,

la più bella di tutte,

guardala,

è come la stella fulgente

all’inizio di una bella annata.

Lei, che splende di perfezione,

che raggia di pelle,

con gli occhi belli quando guardano,

con le labbra dolci quando parlano,

per la quale non c’è discorso superfluo;

lei, che lungo ha il collo,

il petto luminoso,

con una chioma di vero lapislazzuli,

le cui braccia superano lo splendore dell’oro,

le cui dita sono come calici di loto;

lei, che ha languide le reni,

strette le anche,

le cui gambe difendono la bellezza,

il cui passo è pieno di nobiltà

quando posa i piedi sul suolo,

con il suo abbraccio mi prende il cuore.

Essa fa che il collo di tutti gli uomini

si giri per guardarla.

Ognuno ch’essa abbraccia è felice,

si sente il primo degli uomini.

Quando esce dalla sua casa,

si pensa di vedere Colei che è unica.


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(“colei che è unica” è il soprannome di Hathor, ndtk)

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ankhline1



Scritti raccolti da Danny Fan – impagin. t.k.

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– continua –

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Ciao da Tony Kospan




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STORIE DELLA LIRA – L’INCREDIBILE E MISTERIOSA VICENDA DEI MINIASSEGNI NEGLI ANNI ’70!   Leave a comment







Quelli che rimpiangono acriticamente l’amata Lira dimenticano i tanti problemi che la vecchia moneta visse nel corso del secolo della sua esistenza.

Uno dei casi più strani e molto divertenti (soprattutto per gli stranierifu la comparsa dei mini assegni.








Accadeva, in modo uniforme in tutta Italia nel 1975, che in poco tempo non si trovavano più le monete di metallo.

La causa precisa del fenomeno  è ancora incerta, si suppone che, a causa della grande inflazione, la Zecca prediligesse la stampa di monete cartacee lasciando invariato il numero delle monetine.

O, secondo un’altra ipotesi,  sembra che i produttori giapponesi di orologi ne facessero incetta, data la qualità  del metallo delle nostre monete per le loro casse.







O ancora, secondo altri, a causa dell’apparizione e la grande diffusione di macchinette automatiche (juke box, slot machine etcche ingoiavano enormi quantità di monetine.

Ci fu, come al solito, pure chi parlò di complotto!

Quel che è certo è che le monete scomparvero.







Allora i negozianti provarono a dare ai loro clienti il resto con caramelle, gettoni telefonici o altro.

Ma la cosa non funzionò ed ecco che comparvero i miniassegni.

Il primo fu emesso dall’Istituto Bancario San Paolo di Torino il 10.12.1975, a cui seguirono poi tante altre Banche ed Istituti di Credito vari con tagli di vario importo, da 50, 100, 150, 200, 250, 300 e persino da 350 lire!







Erano di 11 cm x 21 per lo più di cartaccia, ma erano anche colorati e scritti male.

La loro diffusione fu immediata dato che risolveva il problema contingente, ma in realtà già dopo qualche anno, dato che erano fatti di carta di poca qualità, essi iniziarono a deteriorarsi ed a divenire inservibili.

La cosa però interessò i collezionisti di tutto il mondo che cercarono di accaparrarsi queste strane monete nate senza alcuna legge o regola. 







C’è da dire che non mancò nemmeno la diffusione di mini assegni falsi creati da falsari con intestazione di Banche inesistenti.

Il PM di Perugia volle intervenire e ne dispose il sequestro in tutto il territorio nazionale ma la cosa, ovviamente, non ebbe alcun seguito essendo gli assegnini milioni ed in tutte le tasche degli italiani.

Solo verso la fine del 1977 ed agli inizi del 1978 finalmente si muoveva la Zecca che iniziò ad incrementare la produzione di monetine (soprattutto con 100 milioni di monete da 200 lire il cd. “Bronzino”).







Pian piano i miniassegni non servivano più e tutti coloro che ne avevano in gran numero quando vollero trasformarli in lire si accorsero che praticamente ciò era impossibile dati gli adempimenti ed i costi dell’operazione molto superiori al loro valore.

Agli inizi del 1979 i miniassegni ormai erano scomparsi senza che gli Italiani ci facessero nemmeno caso.

Ora sono solo oggetti da collezione, ma restano tuttora 2 misteri.

Come mai scomparvero all’improvviso tutte le monetine e come si è potuta affermare in Italia una moneta alternativa e senza alcuna legge.


Tony Kospan




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Un sondaggio finto e molto divertente ma con un fondo di… verità   Leave a comment


 
 
 
 




Questo simpatico “sondaggio” del tutto inventato
è certamente divertente
ma leggendolo, se ci pensiamo un attimo,
ci dice alcune verità,
e quindi può farci riflettere un po’.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL SONDAGGIO
 
 
Sono stati pubblicati i risultati di un recente sondaggio,
commissionato dalla FAO, rivolto ai governi di tutto il mondo.
 
La domanda era così formulata:
 
 
 

 
 
 
 
 

“Dite, onestamente, qual è la vostra opinione
sulla scarsità di alimenti nel resto del mondo”.

 
 
 
 

 

 

 

– gli europei non hanno capito cosa fosse la “scarsità”;

– gli africani non sapevano cosa fossero gli “alimenti”;

– gli americani hanno chiesto il significato di “resto del mondo”;

– i cinesi hanno chiesto maggiori delucidazioni sul significato di “opinione”;

– gli italiani stanno ancora discutendo su cosa significhi l’avverbio…”onestamente”.


 
 
 
 

 
 
 
Ciao da Tony Kospan



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“ALTA MAREA”… MITICA CANZONE-POESIA DI A. VENDITTI – Storia… testo e video   Leave a comment

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Nell’ambito della personalissima antologia
delle canzoni-poesie mi fa piacere ora proporre
questa che è certo una delle più belle e più note canzoni
di Antonello Venditti
 
 
 

Roma – 8 marzo 1949
 
 
 

In essa il “matrimonio” tra testo e musica
è davvero felice, anzi direi fantastico,
e pieno di magiche suggestioni.

La canzone, che è stata eletta tra le più belle 30
canzoni australiane di sempre, è del 1991
ed in Italia era quasi sconosciuta.




 

Antonello ebbe la capacità di comprenderne la bellezza
e poi di cantarla adattandola alla lingua italiana.

Ancor oggi è uno dei suoi brani più ricordati ed ascoltati.







 
La
canzone originaria “Don’t Dream It’s Over”  
– genere pop rock –
era stata scritta dal neozelandese Neil Finn 
ed interpretata dal gruppo australiano Crowded House



 
 
 
 
 

 

 

IL TESTO ITALIANO

 

ALTA MAREA

Autostrada deserta al confine del mare
sento il cuore più forte di questo motore
Sigarette mai spente sulla radio che parla
io che guido seguendo le luci dell’alba
Lo so lo sai la mente vola
fuori dal tempo e si ritrova sola
senza più corpo né prigioniera
nasce l’aurora
Tu sei dentro di me come l’alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l’idea
sei l’immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
Tu sei dentro di me come l’alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l’idea
sei l’immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
…per dirti quanto ti voglio
…per dirti quanto ti voglio
…per dirti quanto ti voglio


 
Ascoltiamola… riascoltiamola!



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fre bia pouce     musical notes
 
 
 

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Ciao da… Orso Tony


 
 

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L’11 SETTEMBRE 2001 IL GIORNO CHE CAMBIO’ IL MONDO – La storia.. una riflessione.. ed una musica dolorosa in memoria   1 comment

 

 

Non possiamo non ricordare oggi 

una data divenuta amaramente storica

sia per quel che è accaduto che per il fatto che dopo di essa

il mondo non è stato più lo stesso!

 

 

 

 

 

Alle 08.47 di martedì 11 settembre 2001
l’America viveva un mattino come tanti.
 
Un minuto dopo l’odio si abbatteva,
con tutta la sua ferocia,
su New York, e… sul mondo.

 

 





 
 
 
 
 IL GIORNO CHE CAMBIO’ IL MONDO




Mentre le Torri colpite dagli arei eruttavano fumo e fiamme,
gli occhi delle persone di ogni parte del mondo
mostravano stupore… orrore ed incredulità.
 
 
Il mondo intero infatti, attraverso la televisione,
poteva assistere attonito, ed in diretta,
al collasso delle torri ed alle macerie fumanti,
che seppellivano per sempre
migliaia di persone ed i loro sogni
ma anche alla disperata fuga dei più fortunati.
 
 
 

 
 
 
 

 
 
 
Insieme alle torri crollavano di colpo
anche, e per sempre, le certezze di milioni di persone
e l‘idea del mondo che avevamo fino ad allora.
 
 
Il mondo infatti, come accennavo su, 
 dopo l’11settembre
non è stato più lo stesso di prima.

Oggi però stiamo assistendo ad un altro fenomeno
che anch’esso sta cambiando il mondo
la pandemia del Covid-19
a cui si è aggiunta una guerra nella pacifica Europa
davvero incomprensibile
che ormai dura ormai da molti mesi.








Gli effetti di quel disastro sono comunque, 
ancora oggi, sotto gli occhi di tutti.
 
 
E conoscendo gli effetti,
ora si fanno più chiare anche le cause
che però solo ora pare iniziamo
a comprendere meglio.



 

 
 

Dopo tanti anni, 
e dopo la fine di Bin Laden e del Califfato (ISIS),
qualcosa finalmente sembrava che stesse cambiando,
ma ahimè il terrorismo permane nel mondo
anche se sempre con modalità diverse.

Temo però che intanto l’Umanità 
non ha ancora capito la lezione dei secoli
e stia correndo incoscientemente verso nuovi conflitti
che destabilizzeranno di nuovo la pace nel mondo.










Oggi però è soprattutto il momento

della memoria, del rimpianto e del dolore

per quel che avvenne quell’

11 settembre

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Ma oltre a non dimenticare
dobbiamo anche impegnarci ad esercitare,
un’attenta e vigile difesa, 
usando la forza della saggezza, della civiltà e della cultura.
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Ascoltiamo infine questa musica dolorosa
rivolgendo un pensiero a chi non c’è più
e nel contempo sperando che cose così
ed assurde guerre non accadano mai più.


 
 
 
 
 

 

 

 TONY KOSPAN




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