Archivio per 10 settembre 2021

Cosmogonia – Poesia allegorica e fantasy di Tony Kospan con la sua visione dell’Universo   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Questa è una mia poesia molto particolare.
 
 Una piccola ed allegorica “summa” della mia visione
della nostra presenza nell’Universo.

 
 
 
 
 
AUGUSTO SCIACCA – IL SOLE E LA LUNA

 
 
 
 
COSMOGONIA 
Tony Kospan
 
 
Prima delle Ere
l’Assoluto
conteneva il Tutto ed il Nulla.
 
Poi fu il Nulla a cercare il Tutto? 
O fu il Tutto a cercare il Nulla?
 
Certo dall’esplosione del loro incontro
 nacque Amore
che a sua volta generò 
Tempo Materia Spazio e Vita.

 
Ma il Tutto ed il Nulla
duali rimanendo in ogni cosa
come
Angeli e Demoni
Bene e Male
Luce e Tenebra
Suono e Silenzio
Gelo e Calore 
restano avvinti 
or com’allora 
in un’eterna lotta
non potendo esser mai  
l’uno senza l’altro
così come Amore 
non può ch’esser
Gioia e Dolore.


Noi,
ultimi frutti di Amore,
quella sfida invisibile 
sempre viva la sentiamo
nel nostro cuore
dove alberga però
il ricordo,
 divenuto sogno,
 di quel solido Assoluto 
ch’or più non è dato
all’umana specie 
se non come meta.

 
Alla fine dell’Era
dei nostri giorni 
tra le Luci e le Ombre 
dei meandri di Bene e Male 
scortati da Angeli e Demoni 
in un Musicale Silenzio 
con Dolorosa Gioia
sul carro d’infinito Amore 
torneremo 
all’UNO.








Per una buona comprensione della poesia 
e della reale visione nascosta nelle varie allegorie,
consiglio di andare oltre l’interpretazione letterale
ed oltre la realtà delle immagini descritte.

Tony Kospan




 
 
 
 

Pubblicato 10 settembre 2021 da tonykospan21 in TONY KOSPAN POESIE RACCONTI RIFLESSIONI TEMI

Felice weekend in poesia “Cuore nel cuore” B. Dimitrova – arte B. Burke – canzone “Girl of the moon” Foreigner   Leave a comment



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Brenda Burke








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L’istante occupa uno stretto spazio 
fra la speranza e il rimpianto, 
ed è lo spazio della vita.
– Marcel Jouhandeau –
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fre bia pouce    musical notes   (Girl of the moon)
Brenda Burke



CUORE NEL CUORE
Blaga Dimitrova

Cuore nel cuore. 
Respiro nel respiro.
Così vicino a me, 
tanto da non vederti.
Oltre la tua spalla 
vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio 
quasi a oltrepassarti.
Sentivo battere 
il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato, 
rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi 
che venivano incontro
e ai rami che si aprivano 
ad abbracciare la notte.
La lontananza inspiravo 
in un sorso enorme.
Premevo vento, 
nubi e stelle al mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso tutto l’infinito del mondo.




Brenda Burke



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BARCA-mare015.gif
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE ORA E’ ANCHE SU FB!
Frecce (174)




Brenda Burke





Cosmogonia – In questa allegorica poesia di Tony Kospan la sua visione dell’Universo   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Questa è una mia poesia molto particolare.
 
 Una piccola ed allegorica “summa” della mia visione
della nostra presenza nell’Universo.

 
 
 
 
 
AUGUSTO SCIACCA – IL SOLE E LA LUNA

 
 
 
 
COSMOGONIA 
Tony Kospan
 
 
Prima delle Ere
l’Assoluto
conteneva il Tutto ed il Nulla.
 
Poi fu il Nulla a cercare il Tutto? 
O fu il Tutto a cercare il Nulla?
 
Certo dall’esplosione del loro incontro
 nacque Amore
che a sua volta generò 
Tempo Materia Spazio e Vita.

 
Ma il Tutto ed il Nulla
duali rimanendo in ogni cosa
come
Angeli e Demoni
Bene e Male
Luce e Tenebra
Suono e Silenzio
Gelo e Calore 
restano avvinti 
or com'allora 
in un’eterna lotta
non potendo esser mai  
l’uno senza l’altro
così come Amore 
non può ch’esser
Gioia e Dolore.


Noi,
ultimi frutti di Amore,
quella sfida invisibile 
sempre viva la sentiamo
nel nostro cuore
dove alberga però
il ricordo,
 divenuto sogno,
 di quel solido Assoluto 
ch’or più non è dato
all’umana specie 
se non come meta.

 
Alla fine dell’Era
dei nostri giorni 
tra le Luci e le Ombre 
dei meandri di Bene e Male 
scortati da Angeli e Demoni 
in un Musicale Silenzio 
con Dolorosa Gioia
sul carro d’infinito Amore 
torneremo 
all’UNO.








Per una buona comprensione della poesia 
e della reale visione nascosta nelle varie allegorie,
consiglio di andare oltre l'interpretazione letterale
ed oltre la realtà delle immagini descritte.

Tony Kospan




 
 
 
 

Cosmogonia – Inconsueta ed allegorica poesia di Tony Kospan   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Questa è una mia poesia molto particolare.
 
 Una piccola ed allegorica “summa” della mia visione
della nostra presenza nell’Universo.

 
 
 
 
 
AUGUSTO SCIACCA – IL SOLE E LA LUNA

 
 
 
 
COSMOGONIA 
Tony Kospan
 
 
Prima delle Ere
l’Assoluto
conteneva il Tutto ed il Nulla.
 
Poi fu il Nulla a cercare il Tutto? 
O fu il Tutto a cercare il Nulla?
 
Certo dall’esplosione del loro incontro
 nacque Amore
che a sua volta generò 
Tempo Materia Spazio e Vita.

 
Ma il Tutto ed il Nulla
duali rimanendo in ogni cosa
come
Angeli e Demoni
Bene e Male
Luce e Tenebra
Suono e Silenzio
Gelo e Calore 
restano avvinti 
or com’allora 
in un’eterna lotta
non potendo esser mai  
l’uno senza l’altro
così come Amore 
non può ch’esser
Gioia e Dolore.


Noi,
ultimi frutti di Amore,
quella sfida invisibile 
sempre viva la sentiamo
nel nostro cuore
dove alberga però
il ricordo,
 divenuto sogno,
 di quel solido Assoluto 
ch’or più non è dato
all’umana specie 
se non come meta.

 
Alla fine dell’Era
dei nostri giorni 
tra le Luci e le Ombre 
dei meandri di Bene e Male 
scortati da Angeli e Demoni 
in un Musicale Silenzio 
con Dolorosa Gioia
sul carro d’infinito Amore 
torneremo 
all’UNO.








Per una buona comprensione della poesia 
e della reale visione nascosta nelle varie allegorie,
consiglio di andare oltre l’interpretazione letterale
ed oltre la realtà delle immagini descritte.

Tony Kospan




 
 
 
 

Sissi e Diana – 2 Principesse unite da un tragico destino – Breve ricordo con dipinti e musica cavalleresca   2 comments



Le 2 Principesse.. Lady Diana,
(Diana Spencer il vero nome)
e la Principessa Sissi
(Elisabetta D’Asburgo)
sono accomunate da un tragico destino
che le ha viste morire ancor giovani.



La Principessa Sissi



La prima è morta per un incidente stradale,
e la seconda morì per l’attentato di un anarchico.



Michelle Seo – Principessa Diana



Il post è un omaggio a entrambe
con immagini e dipinti
insieme ad una bella musica classica


 

Principessa Sissi (Monaco di Baviera 24.12.1837 – Ginevra 10.9.1898)

 
 .
 

PRINCIPESSE TRISTI
IMMAGINI… DIPINTI E MUSICA CLASSICA

 
 
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Principessa Diana (Sandringham 1.7.1961 – Parigi 31.8.1997) 


 

 
 
la famosa Principessa Sissi,

( Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach… il Vero nome)

imperatrice d’Austria e Regina d’Ungheria,
protagonista di una vera e propria favola
dal finale però ahimè tragico…,
è ritratta qui sotto in un dipinto
di Franz Xaver Winterhalter

 
 

 
La Principessa Sissi
 
 
 

Simile alla sua tragica storia 
è quella di un’altra Principessa
la Principessa Diana…
anche lei protagonista di una favola
trasformatasi poi in grande delusione
per i tradimenti del marito
con relative conseguenti reazioni… e relazioni…
fino al tragico incidente di Parigi




 

All’ immagine che segue ho collegato
una musica medievale
“Principessa triste” – Epopea n. 2 –
– a mio parere molto bella –
creata dal Musicista Michele Mangani

 
 

fre bia pouce     music+121

La Principessa Sissi

 

 

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Buon ascolto da Orso Tony

 

 

 

 

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Principessa Sissi

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Ugo Foscolo – Breve ricordo del grande poeta e patriota con le sue più belle poesie e la mitica “Dei Sepolcri   Leave a comment

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Il Foscolo è stato tra i principali letterati italiani

nel periodo a cavallo tra ‘700 e ‘800

e nel contempo tra i pochi poeti amati a scuola,

per la sua vena neoclassica e nel contempo romantica.



Mi piace ricordarlo con una breve biografia,

 alcune tra le sue poesie più note

e con un bel video dedicato alla sua opera più importante

I SEPOLCRI.






BREVE BIOGRAFIA



Nato da madre greca e padre veneziano a Zante,

isola ionica della Repubblica di Venezia,

si trasferì con la famiglia in Italia prima a Spoleto,

dove iniziò i suoi studi, e poi a Venezia dopo la morte del padre.

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Si riconobbe ben presto negli ideali di libertà e uguaglianza

della Rivoluzione Francese e pertanto visse la difficile,

ma gloriosa, vita dei patrioti risorgimentali per lo più tutti

letterati… artisti ed intellettuali.






Rifugiatosi a Milano, lì conobbe tra gli altri G. Parini e V.zo Monti

e scrisse articoli sul giornale “Il Monitore italiano”.


Combatté nel 1804 nelle armate di Napoleone.


Successivamente fu nominato professore a Pavia per poco tempo

e rifiutò poi, per coerenza, incarichi letterari perché proposti dagli Austriaci

e quindi fu costretto all’esilio vivendo prima in Svizzera e poi a Londra.


Il suo esilio però non fu felice perché rimase solo e povero…

ma nonostante tutto non tradì mai i suoi ideali.


Morì a Londra a soli 49 anni

.

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LE POESIE





Forse perché della fatal quïete


Tu sei l’immago a me sí cara vieni,


O sera! E quando ti corteggian liete


Le nubi estive e i zeffiri sereni,


E quando dal nevoso aere inquïete


Tenebre e lunghe all’universo meni


Sempre scendi invocata, e le secrete


Vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme


Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge


Questo reo tempo, e van con lui le torme


Delle cure onde meco egli si strugge;


E mentre io guardo la tua pace, dorme


Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
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.





Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo 

di gente in gente, me vedrai seduto 

su la tua pietra, o fratel mio, gemendo 

il fior de’ tuoi gentili anni caduto. 


La Madre or sol suo dì tardo traendo 

parla di me col tuo cenere muto, 

ma io deluse a voi le palme tendo 

e sol da lunge i miei tetti saluto. 


Sento gli avversi numi, e le secrete 

cure che al viver tuo furon tempesta, 

e prego anch’io nel tuo porto quïete. 


Questo di tanta speme oggi mi resta! 

Straniere genti, almen le ossa rendete 

allora al petto della madre mesta.






Né più mai toccherò le sacre sponde

ove il mio corpo fanciulletto giacque,

Zacinto mia, che te specchi nell’onde

del greco mar da cui vergine nacque


Venere, e fea quelle isole feconde

col suo primo sorriso, onde non tacque

le tue limpide nubi e le tue fronde

l’inclito verso di colui che l’acque


cantò fatali, ed il diverso esiglio

per cui bello di fama e di sventura

baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.


Tu non altro che il canto avrai del figlio,

o materna mia terra; a noi prescrisse

il fato illacrimata sepoltura.




 

 


.

Oltre ad altre sue belle poesie debbo dire

che anche questo piccolo poema,


nonostante il tema, allora mi piaceva moltissimo.


 


L’opera trae origine dall’importante decreto napoleonico


che vietava la sepoltura nelle chiese per motivi igienici e sanitari


ma lui, con questa opera, andava molto oltre 


proponendo una soluzione davvero più naturale e sognante.

 

 

 

 

 

 

A mio parere, una delle spiegazioni del fatto che


a noi ragazzi il Foscolo piacesse tanto,


 è che appariva, ed ancor appare,


tra i meno pomposi… i meno paludati.


 

Ma ecco il video

 

 

 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

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Frecce (174)







 
 
 

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