Archivio per 21 agosto 2021
Jack Vettriano
I poeti sono eternamente innamorati di qualcosa,
di qualcuno, di una presenza, di un sogno.
– Alda Merini –
Jack Vettriano
IL BOUQUET
– J. Prevert –
Per te per me
lontano da me vicino a te
con te contro di me
ogni battito del mio cuore
è un fiore bagnato del mio sangue
Ogni battito è il tuo
ogni battito è il mio
con te ogni tempo per tutto il tempo.
La vita è una fioraia
la morte un giardiniere.
Ma la fioraia non è triste
il giardiniere non è cattivo
il bouquet è troppo rosso
e il sangue troppo vivo
la fioraia sorride
il giardiniere aspetta
e dice “Avete tutto il tempo!”
Ogni battito dei nostri cuori
è un fiore bagnato di sangue
il tuo il mio
lo stesso nello stesso tempo.
Jack Vettriano
a tutti… ma proprio a tutti…
sia che siate in vacanza… o meno.
Jack Vettriano
VIVER L’ARTE… INSIEME
Jack Vettriano
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Nonostante la precoce scomparsa (a soli 38 anni!)
il suo è stato un grande percorso nel mondo dell’arte
riuscendo ad affermarsi come uno dei più grandi
e famosi pittori italiani dell’800.
De Nittis – Autoritratto (partic.)
(Barletta 25.2.1846 – Saint-Germain-en-Laye 21.8.1884)
BREVE RICORDO DI GIUSEPPE DE NITTIS
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Gli inizi della sua formazione artistica
avvennero presso l’Istituto delle Belle Arti di Napoli
dal quale però fu espulso per indisciplina.
De Nittis – Giornata d’inverno
Insofferente nei confronti dello stile verista ma formale,
allora dominante negli ambienti artistici napoletani,
entrò a far parte della “Scuola di Portici” nella quale
il “verismo” si diradava in toni e colori più sfumati
e diventando, come ebbe a scrivere, “maestro di se stesso”.

De Nittis – Appuntamento al bosco di Portici
Il maestro A. Cecioni, suo grande ammiratore
per la spontanea eleganza dei suoi dipinti,
lo prese sotto le sue ali
e divenne anche la sua guida.
Si trasferì poi per un po’ a Firenze
dove ebbe contatti, influenze… ma anche contrasti,
con gli ambienti dei Macchiaioli.
De Nittis – Colazione in giardino
Dopo aver girato per varie parti d’Italia
si trasferì infine a Parigi dove avvenne poi la maggior parte
della sua grande produzione artistica
e dove ebbe notevoli successi
sia da parte del pubblico che della critica.
Fu anche amico, tra gli altri, degli impressionisti Manet e Degas
e si inserì molto bene nei salotti eleganti ed aristocratici della città.
Fu anche acquarellista ed acquafortista.
De Nittis – Sul lago dei 4 Cantoni
Morì improvvisamente a causa di un ictus.
E’ sepolto a Parigi, nel cimitero di Père-Lachaise.
De Nittis – Avenue du Bois in Boulogne – 1874
IL SUO STILE
Pur influenzato dai Veristi, dai Macchiaioli e dagli Impressionisti
il grande pittore barlettano mantenne però sempre un suo stile indipendente.
La sua è unanimemente considerata una pittura elegante e “poetica”.
De Nittis – Donna con cappello e veletta
I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi naturali…
agresti o cittadini, i salotti eleganti e le donne affascinanti.
Ha in comune con Renoir, nato pure lui il 25 febbraio,
il piacere di dipingere la gioia, la bellezza e l’eleganza.
De Nittis – Ritorno di nascosto dal ballo
F I N E
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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De Nittis – Donna in barca – 1876
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Le eruzioni dal vulcano Kilauea permettono di catturare immagini che sono incredibili.

La foto che vediamo qui su è stata scattata dai fotografi C J Kale e Nick Selway ed è molto diversa da quelle che siamo abituati a vedere e sembra irreale.
In essa si può vedere un arcobaleno creato dai gas emanati dal vulcano Kilauea nel tardo pomeriggio.
Questo vulcano, uno dei più grandi al mondo, si trova alle Hawaii (USA).
Erano i primi di gennaio del 1983, quando un enorme “bolla” di gas e magma super-caldo perforò la superficie del vulcano Kilauea e aprì una fessura lunga 6,4 chilometri.

Da allora l’eruzione non ha più smesso e da trent’anni continua ad emettere lave dal cuore della Terra.
I vulcani come il Kīlauea si formano per la presenza sotto la crosta terrestre di uno “hot spot” ossia un punto caldo di risalita di roccia fusa, fenomeno vulcanico caratteristico di pochissime aree della superficie terrestre (es. Islanda, Yellowstone)

Testo dal web – Ricerche e impaginaz. T. K.
Ciao da Tony Kospan
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La nostra piccola antologia delle canzoni che hanno segnato le nostre estati
prosegue con questa canzone che, pur essendo “estivissima”,
è però davvero una canzone di gran classe con accenti di pura poesia.
Anzi dirò di più la canzone è ancor oggi un vero e proprio mito musicale.
AZZURRO – 1968
LE CANZONI DELL’ESTATE (VI)
by Tony Kospan
Parlo di Azzurro di Adriano Celentano…
scritta dal duo Conte – Pallavicini.
E’ sì una canzone balneare, ma davvero tutta speciale e bellissima,
rimasta tra le più amate e non solo dagli Italiani!
“Azzurro”
fu un fulmine davvero… azzurro…
nel cielo grigio, riguardo alla qualità,
dei dischi per l’estate ed è considerata da molti
una delle più belle canzoni di tutti i tempi!
La canzone ebbe un successo davvero inaspettato
perfino da Celentano… che però poi ne ha fatto
negli anni un bel cavallo di battaglia.
La canzone è del 1968…
un anno che certo non ha bisogno di presentazione
e che da qualunque punto di vista lo si voglia guardare
non c’è dubbio che fu un anno speciale
e che cambiò i destini dell’Italia e del mondo.
Ecco alcune immagini di quell’anno…
I Beatles nel 1968
Moda
Maurizio Cattelan – Italian design
Mercx alle 3 Cime di Lavaredo
Italia Campione d’Europa
Ascoltiamola ora… cantata dall’Adriano nazionale…
leggendone anche il poetico testo… se ci va…
Ciaooooooooooo ed ancora felice estate a tutti
da Orso Tony







LA TUA PAGINA DI… SOGNO?


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