Archivio per agosto 2021

Buon martedì sera in poesia “A Juliette Drouet” V. Hugo – arte Zandomeneghi – canzone “Gli occhi miei” (Dino)   Leave a comment

 
 
 
 
Federico Zandomeneghi – Coppia al caffè
 

 
 
 



blu divisoreBlu
Sembra che tutti abbiano l’idea esatta 
di come dobbiamo vivere la nostra vita.
E non sanno mai come devono vivere la loro. 

– Paulo Coelho –
blu divisoreBlu



 Federico Zandomeneghi



 
 

 
A JULIETTE DROUET 
Victor Hugo
 
Faccio tutto ciò che posso
 perché il mio amore
 non ti disturbi,
 ti guardo di nascosto,
 ti sorrido quando non mi vedi.
 Poso il mio sguardo
 e la mia anima ovunque
 vorrei posare i miei baci
 sui tuoi capelli,
 sulla tua fronte,
 sui tuoi occhi,
 sulle tue labbra,
 ovunque le carezze
 abbiano libero accesso.


 
 
 
 

Federico Zandomeneghi 

 


oro
 
  
 
Tony Kospan
 
 
 

 
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Federico Zandomeneghi


 
 

LA DANZA DELLE ORE – La classica.. nota musica di Ponchielli insieme alla sua storia.. a dipinti in tema.. al libretto ed a un video   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 ARTE E MUSICA CLASSICA
 
accostate con… con libera… fantasia.
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 LA DANZA DELLE ORE
Il libretto di Ponchielli… il testo di Boito…
diversi dipinti… e la mitica musica.
 
 
 
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Gaetano Previati

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La “Danza delle ore” è un classico balletto-intermezzo inserito da Amilcare Ponchielli nell’opera Gioconda,

da lui musicata su libretto di Arrigo Boito, per vivacizzare la parte centrale.

 

L’opera debuttò al Teatro della Scala nel 1876 ma dopo faticose modifiche trionfò solo nel 1980 sempre alla Scala.

 

 

 

 

Francesco Primaticcio – Danza delle ore


 

 

 

 

Con la “Danza delle ore” il Ponchielli ha magicamente reso in musica l’idea di Arrigo Boito delle 12 ballerine

raffiguranti le 12 ore e dei 2 ballerini che simulassero le lancette dell’orologio.

 

Musica e balletto descrivono in una favolosa sinfonica progressione l’avanzare delle ore del giorno e della notte.
 
 
 
 
 

 

Arrigo Boito

 

 

 

 

Questo è il solo brano di autore italiano che la Disney inserì nel famoso cartoon musicale “Fantasia“.

 

 

 

Sir Edward John Poynter

 

  

 

Ecco il testo del “cuore” (ovvero la parte principale) del libretto.,

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LA DANZA DELLE ORE ATTO III

Arrigo Boito – Amilcare Ponchielli

 
Grazie vi rendo per le vostre laudi,
cortesi amici.
A più leggiadri gaüdi
ora v’invito.
Ecco una mascherata
di vaghe danzatrici.
Ognuna è ornata
di bellezza e fulgore
e tutte in cerchio rappresentan l’ore.
S’incominci la danza.
Sortono le Ore della Danza delle Ore 
Sortono le Ore del giorno
Danza delle Ore del giorno.
Sortono le Ore della sera
Danza delle Ore della sera
Sortono le Ore della notte Danza delle Ore della notte.
 

 

 
 
 
 Amilcare Ponchielli (Paderno Fasolaro 31.08.1834 – Milano 16.01.1886)

 

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Infine… ecco la notissima affascinante musica.
 
Il video per immagini e musica
 
è, a mio parere, davvero di ottima qualità. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Matisse – La danza – 1910 
 

 

 
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 Buona visione e buon ascolto…
 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 

 

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Diana e Sissi – 2 Principesse dal tragico destino – Breve ricordo insieme a dipinti e musica cavalleresca   Leave a comment



Le 2 Principesse.. Lady Diana,
(Diana Spencer il vero nome)
e la Principessa Sissi
(Elisabetta D’Asburgo)
sono accomunate da un tragico destino
che le ha viste morire ancor giovani.



Principessa Diana



La prima è morta per un incidente stradale,
e la seconda morì per l’attentato di un anarchico.



Michelle Seo – Principessa Diana



Il post è un omaggio a entrambe,
per il loro triste, crudele e precoce destino,
con immagini e dipinti
insieme ad una bella musica classica


 

Principessa Sissi

(Monaco di Baviera 24.12.1837 – Ginevra 10.9.1898)

 
 .
 

PRINCIPESSE TRISTI
IMMAGINI… DIPINTI E MUSICA CLASSICA

 
 
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(Sandringham 1.7.1961 – Parigi 31.8.1997)

 

 
 

la famosa Principessa Sissi,

( Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach… il Vero nome)

imperatrice d’Austria e Regina d’Ungheria,
protagonista di una vera e propria favola
dal finale però ahimè tragico…,
è ritratta qui sotto in un dipinto
di Franz Xaver Winterhalter

 
 

 
Franz Xaver Winterhalter – La Principessa Sissi
 
 
 

Simile alla sua tragica storia 
è quella di un’altra Principessa
la Principessa Diana…
anche lei protagonista di una favola
trasformatasi poi in grande delusione
per i tradimenti del marito
con relative conseguenti reazioni… e relazioni…
fino al tragico incidente di Parigi


Principessa Sissi


 

All’ immagine che segue ho collegato
una musica medievale
“Principessa triste” – Epopea n. 2 –
– a mio parere molto bella –
creata dal Musicista Michele Mangani

 
 
fre bia pouce     music+121

Principessa Diana

 

 

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Buon ascolto da Orso Tony




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Principessa Diana

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BAUDELAIRE – Breve ricordo del grande “poeta maledetto” e padre della poesia moderna e 2 sue mitiche poesie   Leave a comment




Un poeta considerato oggi un autore classico
della letteratura mondiale…,
ma che ebbe una vita, sia reale che letteraria,
molto travagliata come potremo ora leggere…

.

.

 
 


E’ universalmente definito poeta “maledetto”
in quanto simbolo della difficoltà del vivere
per una continua lotta interiore tra luce e tenebre.


Riuscì però a cogliere in modo magistrale
la complessità del proprio
IO
che poi, se davvero vogliamo guardarci dentro,
non è poi tanto dissimile dal nostro.
 
 

colombe
 
 
 
 
OMAGGIO A BAUDELAIRE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
Parigi 9 aprile 1821  –  Parigi 31 agosto 1867

 
 
 
 
Diventato molto presto orfano di padre ebbe
un’infanzia difficile a causa dei complicatissimi rapporti
col patrigno e, non volendo iniziare la classica
vita borghese, si rifugiò in quella “bohemienne” e sregolata del Quartiere Latino parigino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La sua vita fu breve ma intensa e tempestosa…
tra tentativi di suicidio, amori sregolati, alcool e droghe.
Fu però anche nel contempo molto attiva negli ambienti
culturali parigini, soprattutto simbolisti,
dove ebbe modo di confrontarsi con gli altri grandi
letterati, artisti e intellettuali del vivace ‘800 francese.



Henri Fantin-Latour – Hommage à Delacroix
(Qui è con altri grandi artisti dell’epoca)



Prova evidente della sua attiva presenza
nel mondo culturale parigino è questo dipinto qui su
di Henri Fantin-Latour “Hommage à Delacroix
in cui lo riconosciamo (ultimo a destra in basso),
tra personaggi come lo stesso Henri Fantin-Latour,
Édouard Manet, Félix Bracquemond ed altri.





 
 
Il suo libro di poesie più famoso
ed in un certo senso “rivoluzionario” è
LES FLEURS DU MAL – I FIORI DEL MALE
del 1857 (per il quale subì condanna e censura).

 
 
 
 
 

Courbet – Ritratto di Baudelaire
.
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 Abbiamo visto che frequentava i grandi artisti
del suo tempo ma amava davvero molto l’arte
al punto di scrivere anche dei libri in materia
come “Curiosità estetiche” del 1868
e “L’arte romantica” 1868-1870
in cui manifestò il suo pensiero.




Le sue stelle comete, anche in questo campo,
erano il romanticismo ed il simbolismo.





Caspar David Friedrich (Romanticismo)


 
Tuttavia i suoi versi parlavano di qualsiasi aspetto
della vita reale 
(ad esempio delle nascenti industrie
con l’immagine di «fiumi di carbone salgono in cielo
).



Con la sua ultima opera – Spleen di Parigi
sperimentò poi anche la poesia… in prosa.
 
.
 
 
 
 
 
 
 
 
Morì nel 1867 a soli 46 anni
dopo una paralisi ed un tremenda agonia.



Fu sepolto in forma anonima nella tomba di famiglia…
e solo nel 1949 la Corte di Cassazione Francese
ha finalmente riabilitato le sue opere e la sua memoria.



La sua opera che ancor oggi risplende
d’immensa luce propria è certo…
I FIORI DEL MALE.


.


 
,
 




Quest’opera è talmente bella
che Carlo Dossi, dopo averla letta,
si convinse a non scriver più poesie!


Prima di passare alla sua più nota e più bella poesia
leggiamone un’altra che invece lascia trapelare
la sua visione del conflitto
tra la dura realtà umana ed il sogno.


.


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Manet –  Jeanne Duval (il grande amore di Baudelaire)




TI ADORO


T’adoro al pari della volta notturna,
o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto più t’amo quanto più mi fuggi,
o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,
ironicamente accumulare la distanza
che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite.
Mi porto all’attacco, m’arrampico all’assalto
come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
fiera implacabile e cruda, sino la freddezza
che ti fa più bella ai miei occhi.

.


 
Baudelaire dipinto da Emile Deroy – 1844
 



Ascoltiamo ora in questo video la poesia “Albatros“,
davvero fantasticamente profonda,
in cui simbolicamente è tratteggiata
proprio la figura del Poeta,
spesso schernita e criticata dalla cd. “Società per bene“,
che non ne comprende la grandezza
proprio perché è troppo più avanti
rispetto alla banalità del pensiero corrente.



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E, se ci va, ora leggiamola anche,
per coglierne meglio
ogni piccola.. grande… sfumatura.


L’ALBATRO

Spesso, per divertirsi, le ciurme
catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN 
 
 
 


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UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA
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Buon lunedì sera in poesia con “Arietta settembrina” A. Gatto – Arte Zandomeneghi – Canzone “Volare” Modugno   Leave a comment

 
 
 
 
 
  
Federico Zandomeneghi
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 

 

Cari amici siamo prossimi ormai a… Settembre…

mese per molti versi davvero affascinante

(ma ne parleremo in altro post)






 

  

 L’Estate… dunque… si avvia alla fine. 

  
 
 
 
 
 

 

 
  
 
 
 
 
 

 
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Non fingere di essere saggio, 
ma sii saggio davvero: 
non abbiamo bisogno di apparire sani, 
ma di esserlo veramente. 
(Epicuro)
 
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 Federico Zandomeneghi


 
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ARIETTA SETTEMBRINA
Alfonso Gatto
 

 

Ritornerà sul mare
la dolcezza dei venti
a schiuder le acque chiare
nel verde delle correnti.

 

Al porto sul veliero
di carrube l’ estate
imbruna, resta nero
il cane delle sassate.

 

S’addorme la campagna
di limoni e d’arena
nel canto che si lagna
monotono di pena.

 

Così prossima al mondo
dei gracili segni,
tu riposi nel fondo
della dolcezza che spegni.
 
 
 
Federico Zandomeneghi
 
 
 
 

 

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da Orso Tony
 
 
 
 

 

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IL TUO GRUPPO DI FB
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I N S I E M E
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   (Volare) 
Federico Zandomeneghi
 

 

 

 

Infinity Pool e Skypark Sands a Singapore – Piscina (a 200 mt d’altezza) davvero unica al mondo su di un edificio incredibile   Leave a comment

 

 

 

 

 

Ci sono al mondo costruzioni, anche recenti, che sono davvero sorprendenti

come questa che è considerata la piscina più alta al mondo

ma che presenta anche altre particolarità.

 

 

 

 

 

La piscina del Marina Bay Sands Resort

consente di nuotare a 200 metri d’altezza senza barriere

donando davvero  emozioni infinite.

 

Da questo il nome Infinity Pool.

 

 

 

 

 

 

La costruzione su cui è situata la piscina è lo Skypark Sands

di per sé già una costruzione unica al mondo.

 

 

 

 

 

 

Progettata da Moshe Safdie un architetto definito visionario

è composta da 3 torri di 200 metri sulle quali vi sono 3 hotels.

 

 

 

 

 

 Sopra di essi una piscina di 150 metri che unisce le 3 torri.

 

L’acqua è calma e chi vi è stato afferma che stare sul bordo

offre una veduta strepitosa ed emozioni mai provate prima.


Non è affatto pericoloso come potrebbe sembrare

e si ha come l’impressione di far il bagno su di una montagna.

 

 

 

 

 

Penso che queste immagini ci abbiano dato,

anche se ovviamente solo in parte, la sensazione reale

che si tratti di un insieme incredibile ed eccezionale

ed infatti questa costruzione è una delle attrazioni di Singapore.

 

 

 

 

Cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan

 

 

 

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Joe Petrosino.. mitico policeman italoamericano e uno dei primi martiri della lotta alla mafia – Breve ricordo anche con immagini e video   Leave a comment

 
 
 
Questa è la storia, di Giuseppe Petrosino, detto Joe, poliziotto italiano naturalizzato statunitense.

E’ stato un grande grande e vittorioso combattente contro la Mafia (allora chiamata Mano Nera) di Litte Italy (New York).

La sua vicenda ha segnato la storia della Polizia americana.


 

 

(Padula 30.8.1860 – Palermo 12.3.190)


 

 

Siamo a New York all’inizio del secolo scorso e circa mezzo milione di italiani emigrati

vi vivono come emarginati perché considerati troppo diversi culturalmente.

.

Non solo, tra di loro c’è un’associazione criminale segreta

che organizza estorsioni, rapimenti, incendi, omicidi, rapine etc.

.

E’ la famosa “MANO NERA” chiamata così perché si firma con il disegno di una mano nera.

 

 

 

Italiani a Little Italy all’inizio del ‘900

 


La polizia americana non ci capisce nulla e non sa che pesci prendere.

.

Ma un giorno un ufficiale vedendo Joe,  che fa il lustrascarpe davanti alla stazione di polizia,

lo invita a fare domanda per arruolarsi.


Chi è Joe?


Un giovane di belle speranze originario della provincia di Salerno.

 

 

 



 

 

Viene ben presto accolto nei ranghi della polizia e lui ripaga la fiducia,


anche grazie all’aiuto degli italiani onesti di Little Italy,


mettendo al tappeto la “Mano nera” e non solo.


..


Per questo e per la grande stima che aveva per lui, Theodore Roosevelt,


allora assessore alla polizia (ma poi futuro Presidente degli Stati Uniti),


lo promuove sergente nel 1895.


 


 


 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
I suoi grandi successi nella lotta al crimine lo fanno quindi in breve tempo emergere dall’anonimato ed essere apprezzato da tutti.
 
 
 
 
 
 
 
 
Little Italy

 
 
Per le sue eccezionali doti investigative nel 1909 viene inviato in missione segreta a Palermo.

Lì però, per una ingenua fuga di notizie americana,

la sua presenza viene notata negli ambienti mafiosi che lo fanno uccidere da 2 killer.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il suo funerale è considerato storico in quanto vi partecipano ben 250.000 persone.

Mai fino ad allora tante persone ad un funerale negli USA.
 
Ciò accadde perché per tutta l’America era (ed è ancora considerato taleun eroe ed un martire della lotta alla criminalità organizzata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
La sua storia ha 3 risvolti:
il primo, positivo, è quello di un italiano che si fa onore negli USA come eccezionale policeman;
il secondo, amaro, è quello di una delle prime vittime della mafia;
il terzo, sociologico, è l’aver dimostrato agli americani che gli italiani “brutti sporchi e cattivi” (così eravamo visti) erano capaci di grandi cose e quindi da allora iniziò a cambiare l’idea solo negativa che essi avevano.
(T.K.)
 
 
 
Ricordiamolo anche con questo video…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
fre bia pouce

 

 

 

 

 

 Tony Kospan

 

 

 

 

 

 

 

 

Buona domenica sera in poesia “Come ti amo?” E. B. Browning – arte V. G. Gilbert – canzone “Nel cuore delle donne”   Leave a comment

 

 

Victor-Gabriel Gilbert

 

 

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L’amore corre ad incontrar l’amore con la gioia 

con cui gli scolaretti fuggon dai loro libri; 

ma l’amore che deve separarsi dall’amore 

ha il volto triste degli scolaretti quando tornano a scuola.

– William Shakespeare –

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Victor-Gabriel Gilbert

 

 

 

COME TI AMO?

Elizabeth Barrett Browning

 

Come ti amo? – Come ti amo?
Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente,
come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore
che credevo aver smarrito coi miei santi perduti,
– ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! – e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.

 
 
 
 
 
Victor-Gabriel Gilbert
 
 

 

 


 

 

 

A TUTTI DA ORSO TONY





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IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI
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Victor-Gabriel Gilbert 

POCHI METRI DI STRADA – Una poesia di Tony Kospan anche in video   Leave a comment

 
 
 
 


 
 
 
POCHI METRI DI STRADA
Tony Kospan
 
Pochi metri di strada
un balcone, una tavola calda,
occhi azzurri
capelli biondi
viso d’angelo
amore infinito
cuore impazzito
sogni ed illusioni.
 

 

Poi dolore dolore dolore
addio speranza d’amore eterno.
 

 

Pochi altri metri di strada
altro balcone, altro negozio
e donne donne donne
senza amore
senza dolore
solo piacere piacere piacere
ma un’infinita tristezza
un immenso rimpianto
dei tuoi occhi azzurri
dei tuoi capelli biondi
del tuo viso d’angelo
del sogno d’amore eterno.
 
 
 
(Poesia giovanile)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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L’amica Marù, che ringrazio, 
ha voluto dedicarle questo bel video
 
 

 
Frecce2039
 
 
 
 

Il “4,33” di John Cage con il più incredibile brano musicale di sempre il silenzio irrompe nella musica   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Un artista ricordato soprattutto per un brano musicale
assolutamente “sui generis“.

 

 


 
(Los Angeles 5.9.1912 – New York 12.8.1992)
 
 
 
 

John Cage è stato un grande musicista statunitense ma anche
uno dei grandi protagonisti della ricerca musicale del secolo scorso.

 
 
 
 
 
 
 
 

Come accennavo su, non vi parlerò di una sua composizione classica,
ma di un brano che sconvolse il mondo musicale…
4,33

E’ il suo brano più famoso, ma anche il più discusso.

Esso rappresenta anche il più lungo silenzio
nella storia della musica.


 
 
 
 
 
 
 
 

Il brano fu eseguito da (si fa per dire) tutti gli strumenti musicali
il 29 agosto 1952 a New York alla Meverick Concert Hall.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il numero fa riferimento ai minuti ed ai secondi di… silenzio.

 
 
Si compone di 3 movimenti il primo di 30 secondi,
il secondo di 2 minuti e 23 secondi,
ed il terzo di 1 minuto e 40 secondi per un totale di 4 minuti e 33 secondi
che è poi anche il titolo all’opera.

 
 
 
 
 
 
 
 

E’ un inno al silenzio che fa parte della tematica del nulla che Cage, 
rappresentante delle avanguardie artistiche del secolo scorso, amava.
 
 
Il brano, che vuole richiamarci all’ascolto dei suoni della quotidianità e della vita, 
costituisce la sintesi della sua idea di musica
ed era considerato dall’autore la sua opera più importante.

 
 
 
 
 
 
 
 

In questo video possiamo ascoltare lo stesso musicista
spiegarci il senso profondo e quasi filosofico di quel brano di silenzio.

Il video è in inglese ma è sottotitolato in italiano.

 
 
 
 

 
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 

Copyright Tony Kospan – Vietata la copia integrale omettendo autore del post e nome del blog.


   

  
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