
LALLA ROMANO
– UN SECOLO NELLA CULTURA ITALIANA –
UN BREVE RICORDO
PER IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
a cura di Tony Kospan

Lalla Romano (Graziella Romano, detta Lalla)
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
Nata agli inizi del secolo scorso
è stata una poetessa, scrittrice, partigiana, professoressa,
amante dell’arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
tutto il novecento (è morta nel 2005 a 95 anni)
amante dell’arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
tutto il novecento (è morta nel 2005 a 95 anni)
nel mondo culturale ed intellettuale italiano
ma sempre in modo riservato ed appartato,
raggiungendo infine la fama con il romanzo
ma sempre in modo riservato ed appartato,
raggiungendo infine la fama con il romanzo
“Le parole tra noi leggere“
vincitore del Premio Strega nel 1969.
vincitore del Premio Strega nel 1969.

Una rara immagine giovanile
Nonostante il carattere molto schivo ,
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed apprezzare
da grandi intellettuali… cioè
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed apprezzare
da grandi intellettuali… cioè
da Montale a Mario Soldati, da Pavese a Pasolini, etc.

Qui con Elio Vittorini
La sua attività letteraria molto intensa,
così come anche la sua vita,
si svolse principalmente
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi.
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi.

La critica definisce i suoi romanzi…
“impietose pennellate
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana”
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana”
(che lei ben conosceva)
e le sue poesie
di genere più intimista come
di genere più intimista come
“vicine alla precisione
e stentoreità dei versi di lirici greci“.
e stentoreità dei versi di lirici greci“.

Qui con Cesare Pavese
ORA ALCUNE SUE POESIE

TU VAI LONTANO
Tu vai lontano
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
Ti raggiunge
dovunque l’esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
Ti raggiunge
dovunque l’esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome

IL SILENZIO
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.

CANZONE
Amore, bada, se mi vuoi ferire,
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.

F I N E
TONY KOSPAN
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