Archivio per 20 giugno 2021
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Frederik Hendrik Kaemmerer – Un pomeriggio di pesca
Voglio essere ciò che cerchi,
ciò che desideri,
ciò che ti fa sentire vivo,
mai ciò che ti serve per sopravvivere.
– Simona Barè Neighbors –
COS’E’ L’AMORE ?
Alan Douar
Quando ti chiedi cos’è l’amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l’uno nell’altro,
due cuori che tremano
di fronte all’immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante.
Frederik Hendrik Kaemmerer – Un addio doloroso
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Frederik Hendrik Kaemmerer
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Ecco i modi più originali e più divertenti
per combattere il caldo…
Si tratta di una collezione di immagini
assolutamente scientifi/comica…
su come trovar refrigerio
quando il caldo diventa insopportabile.
DI TUTTI QUESTI METODI
“ALCUNI DAVVERO GENIALI”
POSSIAMO POI INDICARE
QUELLO CHE CI PIACE DI PIU’
Intanto pure i panni stesi…
protestano per il caldo
SIGNORE E SIGNORI
SI PARTE ALLA RICERCA
DEL REFRIGERIO
Allora vediamo un pò…
c’è chi si tuffa nel frigo…
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chi abbraccia il ghiaccio
chi si mette dinanzi al ventilatore…
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chi si porta il frigo appresso
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ma ecco dove ci consiglia d’andare l’ASL…
chi se ne sta nudo in poltrona… al pc
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chi viaggia con la moto-vasca da bagno…
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chi gioca a ping pong in piscina…
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chi mangia 2 gelati alla volta…
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chi si mette nella vasca da bagno…
con lattine ghiacciate…
chi fa la doccia nel bidet…
e chi legge, seduta su una sedia, un libro a mare
chi, in un modo o nell’altro, fa la sauna
chi si arrangia con piscina e compagnia “fai da te”
chi se ne sta sulle panchine asciugandosi la fronte…
chi si sventola come può…
chi si butta sotto il getto della fontanella…
chi gioca nelle fontane pubbliche
e quello che è forse il… miglior sistema…
starsene a mollo in un resort di lusso…
UN FRESCO (?) ABBRACCIO
DA TONY KOSPAN
Tutte le immagini sono prese dal web
Ricerche coordinamento ed impaginaz. t.k.
LA TUA PAGINA DI
CULTURA.. PSICHE E SOGNO
PER COLORARE LE TUE ORE…
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UN NOMADE DEL WEB…
Tony Kospan
Per il mondo del web
in lungo e in largo
giro
tra spoglie dune e viali fioriti
con il mio carro lungo
di ricordi e di speranze
sì come Diogene
cercando però
la dolce luce che illumini il mio autunno.
E d’isola in isola giro
tra quelle di sogno e quelle deserte
col mio battello carico
di vissute passioni
ma ancor più carico
d’emozioni da vivere…
sì come Ulisse
cercando però
l’alba luminosa d’un giorno di sogno.
Quante piccole albe
quanti piccoli tramonti
questo nomade ha vissuto
in attesa della grande alba sognata?
Thomas Col – Il viaggio della vita – 1842
Chi sarà la… stella
di luce piena e col sapore d’infinito
che mi seguirà lungo il viale frondoso
del mio… spero… dolce tramonto?
ECCOLA ANCHE IN VIDEO DONO DELL’AMICA LUNA
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Il “Ratto di Proserpina” è un gruppo scultoreo
dell’architetto e scultore napoletano Gian Lorenzo Bernini

(Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680)
L’opera del Bernini, autore anche delle note “Apollo e Dafne” e “David”,
era destinata dal committente, Scipione Borghese, ad arredare Villa Borghese.

Ma solo qualche mese dopo, per motivi non noti,
Scipione Borghese dona la scultura al nipote del nuovo papa Gregorio XV.

La mano nella carne
L’opera, benché di un Bernini giovane,
appare come un’opera pienamente barocca, matura, dinamica
e densa di dettagli per descrivere in modo completo il mitico rapimento.

Non viene trascurato alcun dettaglio, c’è perfino Cerbero (qui sotto),
il cane che con le sue tre teste protegge l’operazione.

Cerbero, il cane a 3 teste posto alla base della scultura
La fantastica bellezza di questo gruppo scultoreo è dovuta ai curatissimi dettagli,
alla resa della torsione dei corpi che esprime il pathos dell’azione,
ed al fatto che è ammirabile da qualunque punto lo si osservi
benché quello principale sia quello frontale.

La lacrima che scorre
I dettagli più evidenti sono anche la lacrima che solca il volto di Proserpina
che esprime la sua disperazione nello sforzo di fuggire,
la mano di Plutone che affonda nella carne di Proserpina per bloccarla,
la morbidezza della veste che mostra il corpo della dea.

La mano che affonda nella coscia
L’insieme dona allo spettatore l’idea d’esser davanti ad una scena vera.

L’eccezionale e plastico realismo dell’opera, pur nell’ambito del barocco,
è capace di donare grandi emozioni a chi la osserva
ed evidenzia la suprema abilità del Bernini che, anche grazie alle opere successive,
è considerato come uno dei più grandi scultori di tutti i tempi.
OBIETTIVO ARTE
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME

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Cos’è il solstizio?
E’ il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno (inteso come ore di luce) più lungo dell’anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno
è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale
(o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo,
tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest’anno il solstizio cade precisamente alle ore 11,13 del 21 giugno.

Daniel Merriam
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l’equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali, nelle tradizioni precristiane, erano sacre.

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Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“,
la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra),
richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché,
basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni
collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto
fra il mondo visibile e quello invisibile.

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IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
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Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario»
e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa
rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è ancor oggi presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende
e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente,
e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale,
resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare
(anche se temo che in questi anni in cui i popoli non riescono a staccarsi dalla prigionia
dei mezzi di comunicazione di massa nemmeno per un minuto dimenticandosi così
del cielo e della natura, il senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

Joseph Noel Paton
IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte,
il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate
e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento
per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell’estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei – Scultura antica
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Daniel Merriam
Tra le varie tradizioni ancora in uso c’è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.
Le lanterne di Poznan
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ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D’ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L’AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
(sperando che la Guerra ed il Covid la smettano di rompere)
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall’Uomo
bensì una realtà oggettiva (astronomica) della Natura
non mi resta che augurarvi ed augurarci,
un’estate felice e generosa di belle giornate
per tutti voi, per tutti noi e dunque
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