Archivio per 2 giugno 2021
E’ dolce quello che tu mi dici,
ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.
H. Heine
Charles Courtney Curran
DONO D’AMORE
Rabindranath Tagore
Lei è vicina al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei è dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco.
L’amore che provo è la mia vita,
che scorre veloce come il fiume
durante le piene dell’autunno,
che scivola in sereno abbandono.
Le mie canzoni sono una sola cosa
col mio amore, come l’acqua che mormora
con le sue onde, le sue correnti.

da Orso Tony
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La poesia d’amore è davvero un immenso universo.
Per questo possiamo (e forse dobbiamo), per poterne godere
con tutte le sfumature le grandi emozioni che ci dà,
suddividerla secondo vari filoni che vedono l’amore
come magia, mistero, nascita, desiderio, trionfo, emozione,
riflessione, gelosia, addio, dolore, ricordo… etc. etc.
Questa, che a mio parere è davvero sublime,
vuol indicarci qual è il modo migliore d’amare
e cioè ci consiglia di farlo in assoluta libertà
ma nel contempo con massimo rispetto
e pari dignità.
LE GRANDI POESIE D’AMORE
AMARE UNA PERSONA E’
DI OMAR FALWORTH
a cura di Tony Kospan
Chagall
So bene che l’idea di fondo di questa poesia,
difficilissima da realizzare,
è più un obiettivo,un traguardo,
e forse perfino solo un’utopia.
Ma anche se ci avviciniamo solo un po’
a questi concetti, a questi principi,
allora possiamo viver l’amore
davvero in modo sublime… e felice.
E quanto questo sia necessario, in un Paese
in cui è quasi del tutto ignota l’educazione sentimentale,
ed in cui le violenze familiari ed i femminicidi imperversano
lascio a tutti immaginare.
Ma veniamo alla poesia.
AMARE UNA PERSONA E’
Omar Falworth
Amare una persona
è…
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan
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Anche Google ha reso omaggio alla nostra festa nazionale
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Oggi infatti è la festa della Repubblica Italiana.
Ovvero è l’anniversario del referendum istituzionale del 1946
con cui gli Italiani scelsero la forma della Repubblica.

Si celebra infatti la nascita dell’attuale forma del nostro Stato
che prima era una Monarchia.

Spero che almeno in questo giorno di festa
la smettiamo di dividerci per ogni cosa…
e ci auguriamo tutti insieme
le migliori fortune per la nostra Patria
che è comunque la nostra casa comune
quali che siano le nostre idee.

Tony Kospan
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John P. O’Brien è stato un pittore americano molto interessante per il suo stile intriso di dolcissima e poetica malinconia.
La sua pittura è stata definita dai critici “realismo romantico contemporaneo“.
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John Patrick O’Brien 2 giugno 1951 – 24 ott 2004
In esso non secondario è l’influsso dell’arte europea… soprattutto francese ed italiana da lui amatissima.
E’ mancato a soli 53 anni per un brutto male ma è indubitabile l’eleganza pittorica, la cultura, la poesia e la dolce malinconia che traspaiono con forza dai suoi dipinti.
I suoi temi sono in genere interni di appartamenti eleganti, strade e villaggi europei… e quartieri di città con pub.
Non è un artista molto noto, di lui si hanno poche immagini e poche notizie, ma in compenso i suoi romantici dipinti sono spessissimo postati in siti… blog e social network e qualcuno penso che lo riconoscerete certamente.
Nel dipinto qui sotto, che suscitò la mia curiosità e che mi spinse ad approfondire la sua conoscenza, egli si diverte ad inserire note opere d’arte nelle finestre del quartiere… ma questo non è proprio una rarità per lui..
Tony Kospan
IL GRUPPO DEGLI AMANTI DELL’ARTE (SU FB)
Veduta veneziana
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Rino Gaetano,
è lo pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano
vero talento musicale degli anni ’70 che,
senza compromessi
tra sorrisi ed ironie,
ha raccontato in musica i nostri vizi ed i nostri difetti.
Considerato il “figlio unico” della canzone italiana,
è ancor oggi ricordato per la sua voce ruvida e spontanea,
per il graffiante sarcasmo delle sue canzoni
nonché per la denuncia sociale,
nascosta dietro i suoi testi apparentemente leggeri.
Personalità davvero libera ed indipendente… la sua.
Infatti faticò molto per aver un vero successo
sia per il suo carattere non semplice
che per i testi spesso di critica verso le diseguaglianze sociali
che non erano ben accolti dai soliti ambienti conservatori.
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Il successo lo raggiunse con alcune canzoni poesie
che possiamo definire veri capolavori
ma il vero mito esplose solo dopo la sua precoce morte
avvenuta a soli 31 anni, per un incidente stradale.
Come ricordarlo se non con 2 sue bellissime canzoni?
Ecco la prima
e quest’altra è la seconda…
Tony Kospan
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(Crotone 29.10.1950 – Roma 2.6.1981)
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