Archivio per 27 aprile 2021
L’ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare,
e questo era la mia vita
era questo che l’acqua dei tuoi occhi portava.
– Pablo Neruda –
Francois Martin-Kavel – Giovane bellezza con il cappello floscio
CORRENTI D’AMORE
– Franco Lugnani –
D’amore ho percorso i nascosti sentieri
sempre cercando dovunque là fuori
la luce nascosta nei nuovi amori,
ma cenere resta dei fuochi di ieri.
Nell’abbraccio cercato
nell’amplesso goduto
nell’attimo andato
nel sogno vissuto
nell’emozione provata
nell’occasione mancata
e non solo…
Da sempre ho percorso d’amore i sentieri
sol cenere resta della vita di ieri.
Nel fiore sbocciato
per la donna che ho amato,
nell’incontro sfiorato
con la donna che ho amato
nello sguardo trovato
nella donna che ho amato,
e non solo…
Da sempre percorsi d’amore i sentieri
sol cenere resta degli amori di ieri.
Francois Martin-Kavel
Francois Martin-Kavel
|
|
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Lalibela è una piccola città dell’ Etiopia
situata a 2700 mt di altezza nota perché è
uno dei luoghi sacri più sorprendenti del mondo.
Visitiamola e conosciamola almeno virtualmente

LALIBELA
IL SORPRENDENTE… MEDIEVALE…
CENTRO RELIGIOSO ETIOPE
Perché sorprendente?
Perché la cittadina dell’Etiopia presenta undici chiese rupestri non costruite bensì scolpite interamente da un unico blocco di granito ed il cui tetto è situato al livello del suolo.

LA STORIA
La cittadina anticamente si chiamava Roha.
Cambiò il nome nel 12 ° secolo quando il Re Lalibela volle che si scolpissero queste chiese straordinarie e pertanto la città prese il nome di chi volle creare queste incredibili architetture.
,
,

Narra la leggenda che il Re, da bambino, andò in coma per un tentativo di avvelenamento per cui una volta salvatosi decise di creare un grande complesso religioso.
Il Re però non volle copiare alcun tipo di chiesa precedente bensì creare solo costruzioni completamente diverse dalle altre… assolutamente uniche.

.
Per realizzare ciascuna chiesa il lavoro consisteva prima nell’isolare un enorme pezzo di roccia, scavandovi tutto intorno, e poi passare ad un enorme lavoro di scalpello e martello per creare e cesellare gli interni.
La chiesa più grande è alta 40 mt.

Un’altra leggenda vuole che di notte l’immane lavoro fosse continuato dagli angeli per aiutare gli esausti operai.
Una delle chiese contiene un pilastro in cui sono nascosti i segreti ed i progetti di costruzione visibili solo dai sacerdoti.

Il desiderio del Re era anche quello di creare una Nuova Gerusalemme per evitare ai sudditi il lungo pellegrinaggio in Terra Santa e di costruire una nuova Città sacra che potesse competere con la famosa Axum che nasconde o nasconderebbe la vera ed originale Arca dell’Alleanza.
Lo stile delle decorazioni è di tipo bizantino.
Il risultato come possiamo vedere da queste immagini è stupefacente.


.
.
F I N E
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
.
.

Mi piace:
Mi piace Caricamento...
UN SEMPLICISSIMO… MA NEL CONTEMPO…
SIMPATICISSIMO RACCONTO MORALE
LA FORCHETTA
Una giovane donna ha appena saputo di avere una malattia terribile e che le restano solo tre mesi di vita.
Chiama il parroco per le sue ultime volontà.
Sceglie gli abiti che indosserà, la musica, le parole e le canzoni.
Quando il parroco sta per andarsene lo trattiene per un braccio.
– “C’è un’altra cosa …”
– “Dica”
– “Questo è importante. Voglio che mi si sotterrino con una forchetta nella mano destra!”
Il parroco è molto sorpreso…
– “La cosa la meraviglia, vero?”
– “Per essere sincero sono piuttosto perplesso dalla sua richiesta”
– “Dunque! Mia nonna mi ha raccontato questa storia ed io ho sempre provato a trasmettere questo messaggio a tutti quelli che amo ed hanno bisogno di incoraggiamento.
” In tutti i miei anni di partecipazione ad eventi sociali e pranzi ricordo che sempre c’era qualcuno che piegandosi verso di me diceva – tenga la sua forchetta! – ed era il momento che preferivo perché sapevo che qualcosa di meglio sarebbe arrivato, come una torta, una mousse al cioccolato od una torta di mele. Qualcosa di meraviglioso e di sostanza.”
Quando la gente mi vedrà nella cassa da morto con una forchetta nella mano, voglio che si chiedano:
– Perché quella forchetta? – ed allora lei potrà rispondere:
– Tenete sempre la vostra forchetta perché il meglio deve ancora arrivare! -”
Il parroco, con le lacrime agli occhi, stringe forte la giovane donna per darle l’arrivederci.
Sa che non la rivedrà mai più viva.
E sa che quella donna aveva un’idea del paradiso molto migliore sia della sua che di tanta altra gente.
Lei SAPEVA che qualcosa di meglio sarebbe successo.
Ai funerali la gente sfilava davanti alla cassa della giovane donna e vedevano sia il suo bel vestito che la forchetta nella mano destra.
Tutt’a un tratto il parroco sentì l’attesa domanda:
– “Perché la forchetta?” e sorrise.
Durante la predica, il parroco raccontò la conversazione avuta con la giovane donna alla vigilia della sua morte e raccontò loro la storia della forchetta dicendo che non riusciva a smettere di pensarci e che da allora in poi anche loro, ogni volta che avessero avuto nella mano una forchetta, avrebbero dovuto permetterle di ricordar loro che il meglio doveva ancora avvenire.
TESTO DAL WEB – IMPAG. T.K.
SPERIAMO CHE DAVVERO…
IL MEGLIO CI SARA’ RISERVATO
DOPO LA NOSTRA… DIPARTITA.
CIAO DA TONY KOSPAN
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Il mitico piccoletto dello spettacolo italiano
per i giovani d’oggi è forse un illustre sconosciuto
eppure è stato un vero e proprio mito degli anni 50 e 60.

Torino 27.4.1912 – Roma 2.1.1991
Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
.

.
.
Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

.
.
Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.



Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
.

Qui con il Quartetto Cetra
.
.
Mi fa piacere infine ricordarlo
con alcuni suoi aforismi…
ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
che mi sono dimenticato di crescere.
.
.

.
.
Infine il bel video d’epoca… del…
PICCOLO CORAZZIERE

CIAO DA ORSO TONY…
.
.
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE TI PIACE… ISCRIVITI
.
.
.

.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...