L’oscurità non scaccia l’oscurità: solo la luce può farlo.
L’odio non scaccia l’odio: solo l’amore può farlo.
– Martin Luther King Jr. –
George Henry Boughton
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
Nazim Hikmet
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
Già conosciamo da altri dipinti il diverso e controcorrente modo
di vedere la realtà, la religiosità, ma anche la pittura,
da parte dell’artista veneziano da pochi decenni riscoperto.
Lorenzo Lotto – Autoritratto – 1540
Anche questa sua “Annunciazione” è del tutto diversa
da analoghi dipinti di altri autori ed ora vedremo perché.
L’Annunciazione
La prima cosa che si nota è che non ci mostra solo
il classico incontro dell’angelo con la futura Madonna
bensì anche l’ambiente in cui Lei si trova con un gatto
e dove si possono osservare oggetti di vita quotidiana
come la cuffia da notte e l’asciugamano appesi alla mensola.
Inoltre è presente anche e soprattutto Dio
che dall’alto sta prendendo la mira
per fecondar virtualmente Maria.
Una umanissima sorpresa, mista a paura,
investe tutta la scena compreso il gatto.
Ma la cosa più sorprendente è la reazione di Maria
all’annuncio dell’Angelo!
La donna infatti volta le spalle a Dio ed all’angelo
e cerca di scappare impaurita (osservare il volto e le mani)
mentre il gatto inarca la schiena per scappare anche lui!
Un altro aspetto, che rende realissima la scena,
è che l’Angelo, che dovrebbe essere puro spirito,
invece è di carne ed ossa
e ne è la prova l’ombra che vediamo a terra!
Il Lotto quindi ci mostra una Madonna,
un Angelo e perfino la Divinità
fatti di carne e sentimenti umanissimi.
Ciò conferma quanto si diceva su
riguardo alla visione semplice, sincera e senza retorica
di tutti gli aspetti della vita e della religione
da parte di questo artista rinascimentale sui generis.
Il dipinto “L’annunciazione” di Lorenzo Lotto del 1534 circa
si trova nel museo civico di Recanati.
FINE
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