Archivio per 13 gennaio 2021

Buon mercoledì sera in poesia “Desideri” B. Bruno – arte J. Beraud – canzone “Se mi perderai” Nico Fidenco   Leave a comment



Jean Beraud – La signora si rende utile







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Se infelice è l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore,
mille volte più infelice
è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
Italo Calvino

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Jean Beraud – Dopo il misfatto



D E S I D E R I
Baldo Bruno
Desideri
Farfalle che si fermano su idee annebbiate
Uccelli stridenti nel cielo della mente
fantasie
forme brillanti di altre dimensioni
Il cuore li cerca
sogni
singhiozzi di fantasia
con gli occhi lucenti nell’immensità
sospiri
come nella notte fiori impotenti
in attesa della luce.



Jean Beraud – Giornata di brutto tempo



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IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
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(Se mi perderai – Nico Fidenco)
 
Jean Beraud

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Mont Saint Michel.. collina o isolotto per le grandi maree e la sua bellissima abbazia – Storia immagini e 2 video   Leave a comment


 
Le più grandi maree del mondo
avvengono nella baia del Mont Saint Michel
2 volte al giorno,
e per 365 giorni all’anno il mare invade la Baia
 
 
 
 
 
 
MONT SAINT MICHEL
– LO SPETTACOLO PIU’ INCREDIBILE DEL MONDO –
DEFINITO ANCHE…
LA MERAVIGLIA DELL’OCCIDENTE
STORIA – IMMAGINI – ABBAZIA – VIDEO
 
 
 
 
 
 


Le più grandi maree giungono al Mont Saint-Michel
alla velocità di un cavallo al galoppo.
 
 


Secondo la posizione della luna e della sua forza d’attrazione
più o meno grande, le maree saranno più o meno forti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Questo spettacolo, rinnovato ogni giorno,
è straordinario ed indimenticabile.
 
 
Immobile in questa Baia in perpetuo movimento,
il Mont Saint-Michel appare ancor più maestoso.
 
 
Così Victor Hugo, grande scrittore francese del XIX secolo,
paragona il Mont Saint-Michel alla grande piramide d’Egitto ,
dopo aver definito la rocca
lo spettacolo naturale più incredibile del mondo:
 
“Il Mont Saint-Michel sta al mare come Cheope sta al deserto”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
In effetti, ogni anno le maree apportano con esse
un milione di metri cubi di sedimenti che si depositano nella baia,
provocando così, poco a poco, un aumento del livello
che rende più difficile l’arrivo del mare
ma di recente essi sono stati rimossi ed ora Mont Saint Michel
è tornato ad essere… un’isola.



L’ABBAZIA

 
 
Secondo una leggenda, fu nel 708 che Oberto,
vescovo di Avranches, in Normandia,
fondò sul Mont Tombe
un Santuario in onore dell’Arcangelo San Michele.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

1300 anni più tardi, questo capolavoro dell’architettura religiosa
situato in un luogo meraviglioso al di sopra del mare
continua ad affascinare milioni di visitatori.
 
 
A partire dalle 17.00, un messaggio diffuso dagli altoparlanti
invita gli automobilisti a spostare il proprio veicolo
“a causa delle forti maree”.
 
 
Dal cammino di ronda, potrai constatare effettivamente
che l’immensità della baia di sabbia,
il cui orizzonte si confonde con il cielo grigio,
 è invasa progressivamente da lingue d’acqua
scaturite non si sa da dove.
 
 
 
 

 
 
 

Conviene visitare l’abbazia all’apertura,
la mattina, per goder in pace la calma
di questo capolavoro fondato nel X sec.
 
 
Più volte ricostruito e rimaneggiato,
l’edificio è complesso e il suo ordinamento architettonico
è difficile da capire.
 
 
Tanto più che la visita non si effettua per epoca o per edificio ma,
più prosaicamente, per piano,
attraverso un labirinto di corridoi e di scale.

 
 
 
 
 
 
 
 

E’ da visitare poi un gruppo di edifici,
costituito da sei sale distribuite su tre livelli,
chiamato La Merveille (La Meraviglia).
 
 
E’ probabilmente uno dei migliori esempi al mondo
di architettura del XIII sec.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il chiostro è un incanto, come sospeso tra cielo e mare,
e da qui, la vista sui prati e sulle immense distese di sabbia e acqua
è veramente indimenticabile.
 
 
Questo luogo procura un intenso sentimento di serenità,
dettato in parte dalle sue audaci soluzioni architettoniche,
come la successione di colonne disposte in doppia fila e alternate
che creano un effetto di prospettiva sorprendente.

 
 
 
 

 
 
 
 

Di sala in sala, da una meraviglia a un’altra,
sarai come rapito dalla bellezza di questo luogo unico al mondo.
 
 
Attualmente sono in corso dei lavori
per rendere di nuovo il luogo un’isola come un tempo
dato che, per l’accumulo di detriti,
sempre meno le maree apparivano evidenti.

 
 
 
 
 
 
 
 

E’ certo un intervento ambientale ma anche spirituale
in quanto benché invaso da milioni di turisti ogni anno
Mont Saint Michel resta nell’immaginazione popolare
un ideale luogo di meditazione.
 
 
Non potendoci andare subito
facciamo intanto almeno una visitina virtuale…
con questo primo video.
 
 
 
 
 
 
 
 

Se ci va poi, in quest’altro, davvero di ottima qualità,
possiamo vedere il gioco delle maree
e la bellezza del Monte con la sua Abbazia…
con riprese anche aeree..


 
 
 



 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 

 
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L’amaranto.. pianta dell’amicizia per gli antichi – Storia.. miti.. giardinaggio e “bomba” di sani nutrienti   Leave a comment

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Tutta la storia…  in breve… dell’amaranto


Così si chiamava nell’antica Grecia la pianta simbolo dell’amicizia
ma oggi è il nome di una pianta dello stesso colore,
sempre più apprezzata per le sue proprietà, proveniente dall’America
e molto utilizzata da tutte Civiltà Precolombiane
 
 

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L’AMARANTO…  
DALLA GRECIA ALLE AMERICHE…
 
STORIA – MITO – GIARDINAGGIO – ALIMENTAZIONE
E… SPORT…
 
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Lunga è la tradizione che considera l’amaranto una pianta sacra.

Il nome Amaranto* deriva dal greco amarantos e cioè “che non appassisce“.

Di qui il significato attribuito ad esso dai Greci di pianta dell’amicizia, della stima reciproca e più in generale espressione di tutti i sentimenti veri che non dovrebbero mai cambiare con il trascorre del tempo, in quanto eterni e unici.

Nella mitologia greca si narra che le Dee amassero essere festeggiate con ghirlande di amaranto; in tale contesto l’amaranto era dunque utilizzato per ottenere protezione e benevolenza.

I romani attribuivano all’amaranto il potere di tenere lontana l’invidia e la sventura.

Nel periodo ’600-’800 l’amaranto veniva utilizzato per ornare vestiti e abiti, in quanto si pensava fosse in grado di donare benessere fisico.

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* In verità con la parola “amaranto” gli antichi greci indicavano una pianta simile al crisantemo… se non proprio il crisantemo… mentre l’amaranto che conosciamo oggi è originario delle Americhe dove era molto amato ed usato nelle cerimonie religiose dai Maya, dagli Aztechi e dagli Incas.

 

Inoltre nelle Americhe era anche molto utilizzato come alimento.
 
 
 
 

 

 

Storia dell’amaranto

 

I romani attribuivano all’amaranto (*nel senso però su specificato) il potere di tenere lontana l’invidia e la sventura.

Nel periodo ’600-’800 l’amaranto veniva utilizzato per ornare vestiti e abiti, in quanto si pensava fosse in grado di donare benessere fisico

 

 

 

 

 

 

 

Ambiente

 

L’amaranto ha buona efficienza fotosintetica in quanto rientra nel gruppo delle piante C4.

Inoltre deve essere considerata una specie molto competitiva anche per il fatto che è in grado di sottrarre una notevole quantità di elementi nutritivi alle colture

 

 

 

 

 

 

Letteratura e Mitologia

 

 

Nella mitologia greca si narra che le Dee amassero essere festeggiate con ghirlande di amaranto*;

in tale contesto era, dunque, utilizzato per ottenere protezione e benevolenza

 

 

 

 

 

 

 

NOTIZIE PER IL GIARDINAGGIO

 

 

Amaranthus caudatus


Amaranto-Amaranthaceae

 

Generalità: erbacea annuale, originaria dell’America meridionale; al genere Amaranthus appartengono molte specie, alcune delle quali sono commestibili e venivano coltivate per l’alimentazione.

Ha portamento eretto, e fusti molto ramificati, che raggiungono i 90-100 cm di altezza; le grandi foglie, ovali o lanceolate, sono di colore verde scuro, opaco, in alcune varietà hanno colore rossastro o porpora; per tutta l’estate, fino ai primi freddi autunnali, produce particolari infiorescenze allungate, pendule, piumose, di colore rosso, arancio o giallo, contenenti numerosissimi piccoli semi scuri.

Queste piante si possono coltivare in giardino, come bordure, ma sono anche molto adatte ad essere poste a dimora in contenitore, per meglio godere dell’aspetto pendulo delle infiorescenze. Le infiorescenze di amaranto vengono utilizzate come fiori recisi e anche essiccate.

Esposizione: porre a dimora gli amaranti in posizione soleggiata, possibilmente al riparo dai venti forti, che potrebbero danneggiare i fusti sottili e le infiorescenze.

Annaffiature: questi piccoli arbusti possono sopportare brevi periodi di siccità, è bene però annaffiarli abbastanza regolarmente, lasciando asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Nei mesi primaverili fornire del concime per piante da fiore ogni 15-2 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature.

Terre: preferiscono terreni sciolti e molto ben drenati, asciutti e sabbiosi. Porre a dimora dopo aver ben lavorato il terreno, a cui è bene aggiungere del terriccio bilanciato, sabbia e materiale drenante a granulometria grossolana, come pietra pomice o lapillo. Gli amaranti hanno sviluppo abbastanza vigoroso, quindi se si decide di porli in vaso è bene scegliere contenitori abbastanza capienti.

Moltiplicazione: avviene per seme: seminare in febbraio-marzo in semenzaio, che va tenuto in luogo protetto fino a germinazione avvenuta; in aprile-maggio è possibile seminare l’amaranto direttamente a dimora, in piena terra o in contenitore.

Parassiti e malattie: generalmente gli amaranti non vengono colpiti da parassiti o da malattie.


 

 

 




L’AMARANTO E LA SALUTE A TAVOLA



Molto grande è la sua ricchezza di nutrienti come proteine, grassi, minerali e fibre, vitamine A, B, C, B1, B2, B3, acido folico, niacina, calcio, ferro e fosforo presenti nelle sue spighe che sono a loro volta racchiuse nelle sue pannocchie.

Inoltre per il basso contenuto di sodio e l’assenza di grassi saturi è indicato per una dieta equilibrata.

Perfetto anche per chi non tollera il glutine e per i celiaci.

Le sue proteine presentano un indice glicemico basso e la ricchezza di fibre aiuta a combattere la stitichezza.

L’eccezionale quantità e qualità dei nutrienti (in particolare di calcio, ferro e fosforo) ben ci fa comprendere quanto possa essere utile
a tantissime persone.

Queste accertate notevoli qualità salutari fanno oggi dell’amaranto una pianta sempre più apprezzata nel campo dell’alimentazione in tutto il mondo.



 

 

 


L’AMARANTO NELLO SPORT

 

Il colore amaranto è stato adottato per le divise di diverse squadre di calcio…
 
Le più importanti sono

 
 
 
LIVORNO
 
  
  
 
 
 
 
 
 
E
 
 
 
REGGINA… 
 
 
 
 

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Fonti web… impagin.e coordin. by t.k.

 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

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