Archivio per gennaio 2021

Un raccontino d’autore davvero fortissimo e sorridente…
che ci dimostra come la distrazione
non sia un problema solo delle persone comuni
ma anche di grandi personaggi…
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DISTRAZIONE… RECORD… MA… D’ELITE….
In previsione di dover cambiare casa e quindi il percorso per andare e tornare dal lavoro,
la famiglia di N. Wiener, uno dei padri della cibernetica,
preoccupata per la sua estrema distrazione
lo prepara facendogli provare più volte il percorso dalla nuova fermata dell’autobus.
Ma, com’era prevedibile, il primo giorno Wiener scende alla solita fermata.
Appena si rende conto dell’errore prova a ritrovare la strada per la nuova casa ma si perde.
A un certo punto vede una ragazza che gli viene incontro e le chiede:
– Scusi, sai se oggi da queste parti c’è stato un trasloco di un professore del MIT?
– Sì, papà, mamma mi ha mandato a cercarti, vieni che ti accompagno a casa.
Gabriele Lolli

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Dal web – Fonte: Gabriele Lolli, Il riso di Talete, Bollati Boringheri, Torino, 1999, p. 15.
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CIAO DA TONY KOSPAN (NON IMMUNE DALLA DISTRAZIONE)
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Statua di Amore e Psiche – Ostia antica
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Questo epigramma di Rufino, poeta greco del II secolo d.C.,
emana una delicatissima ma profondissima sensualità.
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La leggerezza, impalpabile quasi, dei versi
ci porta per converso
ad immaginare un’immensa onda di emozioni
che uniscono in un tutt’uno sublime
amor spirituale e fisico.

Canova
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Non serve al poeta dire altro
le bocche unite in un vero bacio d’amore…
nel loro silenzio… parlano… eccome…
il linguaggio eterno
dell’Amore e dello spirito dell’Universo
UN MITO… DAL FASCINO ETERNO
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Europa è una figura leggendaria
della mitologia Greca (e non solo).
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Nel mito è una ragazza rapita da Zeus (Giove)
che le si era presentato travestito da toro mansueto
al punto che la ragazza volle cavalcarlo.
Dopo una lunghissima cavalcata
Zeus si fece conoscere
e lei se ne innamorò.
Noël-Nicolas Coypel
E’ bello pensare che il nostro continente
prende nome proprio da questo antico mito classico.
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LA MINI… ANTICA POESIA

Anthony van Dyck
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DOLCE E’ IL BACIO DI EUROPA
Rufino
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Dolce è il bacio di Europa,
anche se tocca appena le labbra,
dolce anche se sfiora appena la bocca;
non è alle labbra che s’accosta,
ma preme la bocca,
e dal profondo rapisce l’anima intera.
Il bacio – Rodin
Come sempre mi piacerebbe conoscere il Vs pensiero
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Ciao da Tony Kospan
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IL CORALLO

MITO STORIA NATURA ARTE

IL MITO
L’origine del corallo è stata per secoli avvolta nella leggenda.
Ovidio nelle “Metamorfosi” e Plinio il Vecchio nella “Naturalis historia” riconoscono al corallo la stessa genesi mitica.
Il sangue che continuò a gocciolare dalla testa recisa della gorgone Medusa, si trasformò in corallo.

LA NATURA
Il suo colore caldo e vivo, l’origine marina, la sua natura ambigua devono aver fortemente impressionato i primi popoli del bacino del Mediterraneo che hanno così iniziato a lavorarlo e a farlo conoscere in tutto il mondo.
Il corallo propriamente detto è un celenterato ottocorallo dell’ordine dei gorgonacei, caratterizzato da uno scheletro calcareo ramificato, colorato più o meno intensamente di rosso, per la presenza di sali di ferro, e ricoperto da uno strato di tessuto molle denominato sarcosoma.

Nel sarcosoma si osservano molti polipi provvisti di otto tentacoli ramificati e contrattili,
molte piccole spicole calcaree, rosse e un fitto reticolo di canali che collegano i singoli polipi.
I coralli si riproducono per mezzo di piccole larve ciliate, natanti e vermiformi che, trascinate dalle correnti, si fissano alle pietre, dove ciascuna dà origine ai un primo individuo (oozoite), che per gemmazione da origine a una colonia.

LA STORIA
Il corallo sembra aver esercitato il proprio fascino sui popoli sin dai tempi più remoti:
i ritrovamenti d’età preistorica ne confermano un utilizzo per la produzione di oggetti ornamentali o comunque dei beni di lusso.
Il mondo romano, che fa ampio uso del corallo, preferisce al prodotto lavorato destinato ad ornamenti e realizzazioni complesse, manufatti più semplici. Il mondo medievale adotta invece il corallo con grande ampiezza e varietà, non soltanto in contesti artistici, ma anche economici e spirituali.

Difatti, nel medioevo, il corallo appare legato a due principali sfere d’uso:
una religiosa ed una alchemico-farmacologica.
Il Rinascimento registra il radicarsi di una lavorazione del corallo in senso plastico e figurativo, legata in modo particolare alla realizzazione di soggetti sacri.
Pian piano nel corso del tempo Napoli e (soprattutto) Torre del Greco assumono il ruolo di guida sia nella pesca che nella realizzazione di prodotti in corallo.

A partire dal 1870 Torre del Greco si afferma come uno dei maggiori centri produttivi a livello mondiale nel settore del corallo.
Dopo la prima guerra mondiale, grazie ad una nuova concezione di gioiello, il corallo entra a pieno titolo nell’altissima gioielleria;

dopo le difficoltà vissute nel corso del secondo conflitto mondiale, si registra una ripresa dei flussi commerciali legati al corallo, e le aziende di Torre del Greco, altamente specializzate, tornano ad essere tra le prime nel panorama mondiale ma in Italia ci sono anche altri punti di eccellenza.

UNA DELLE CAPITALI DEL CORALLO
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Torre del Greco è unanimemente riconosciuta come tale anche se in Italia vi sono altri importanti centri per la sua lavorazione.
La pesca del corallo è stata esercitata dai Torresi da tempi remoti ed i loro guadagni erano tali che che Ferdinando IV di Borbone chiamò la città “spugna d’oro” del suo regno.

Dal ‘500 i Torresi si spinsero nel mare della Corsica e della Sardegna e già nel ‘600 avevano una flotta di centinaia di barche.
Poi alla fine del ‘700 si spinsero anche verso le coste africane.
La città ospita ben 2 musei dedicati al corallo: uno storico all’interno dell’ “Istituto d’arte di stato” e l’altro più piccolo.

L’arte del corallo viene insegnata e tramandata dall’antica Scuola d’incisione e lavorazione del corallo annessa all’omonimo Museo.
Nel suo territorio sono tantissime le aziende di ogni dimensione che lo lavorano e l’esportano in ogni parte d’Italia e del mondo.
Qui giù il francobololo del 2010 che testimonia l’importanza storica della lavorazione torrese del corallo.

TONY KOSPAN
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Il falso specchio
La consapevolezza della condizione umana ed il susseguirsi delle stagioni
non possono non farci meditare un po’ sul senso del nostro vivere.

L’uomo specchio
IL SENSO DELLA VITA E LA CONDIZIONE UMANA
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E…
a cura di Tony Kospan
Non possiamo non constatare che, nonostante l’enorme progresso tecnologico,
la natura ci domina con la sua forza, spesso tremenda,
come ci dimostrano i vari cataclismi che si sussseguono nel mondo.
E così pure rimane assoluto, da un punto di vista razionale,
il mistero del significato della vita.
Inutile dire che fin dall’antichità e precisamente
fin da quando ebbe consapevolezza di sé e del suo destino
l’Uomo si è posto mille domande.
Filosofi, artisti, scrittori e poeti, hanno a lungo ed in tante opere
affrontato, ma senza esiti apprezzabili, questi temi…
mentre le religioni offrono una soluzione ma è basata sulla fede.
I valori personali – 1952
Iniziamo con alcuni aforismi d’autore… che amo molto
Ebbene, che altro è la vita umana se non tutta una commedia,
nella quale tutti recitano la loro parte chi con una maschera chi con un’altra,
finché a un certo punto il capocomico non li fa uscire di scena?
Erasmo da Rotterdam – Elogio della follia
E se tutti noi fossimo sogni
che qualcuno sogna,
pensieri che qualcuno pensa?
Fernando Pessoa
Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio,
di quante non ne sogni la tua filosofia.
Shakespeare – Amleto
Ogni uomo ricomincia la storia del mondo,
ogni uomo la chiude.
Achim von Arnim
Il principale compito che ha l’uomo nella vita
è di dare alla luce a se stesso
Erich Fromm
L’argomento ci coinvolge tutti, volenti o nolenti, ed è stato affrontato
in tutte le epoche, in tutte le culture, dai pensatori, dai poeti
e dagli artisti in genere fin dai tempi più remoti.
Veniamo ora alle poesie prescelte, tutte di grandi poeti e, come sempre,
mi piacerebbe leggere quelle che amate voi…
mentre i dipinti sono di un grande pittore surrealista, René Magritte,
che ha spesso affrontato temi introspettivi.

Vita – Dalla e Morandi
Psiche
LA TRAVERSATA DELL’OASI
Maria Luisa Spaziani
Ibernati, incoscienti, inesistenti,
proveniamo da infiniti deserti.
Fra poco altri infiniti ci apriranno
ali voraci per l’eternità.
Ma qui ora c’è l’oasi, catena
di delizie e tormenti. Le stagioni
colorate ci avvolgono, le mani
amate ci accarezzano.
Un punto infinitesimo nel vortice
che cieco ci avviluppa. C’è la musica
(altrove sconosciuta), c’è il miracolo
della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore.

Eyes of Eternity – Era
La condizione umana
FINE DEL VIAGGIO
Alexis Diaz Pimienta
Se hai scoperto
che tutti gli oracoli ingannano,
che tutte le strade portano a te stesso,
cosa farai delle tue prossime paure?
Se hai scoperto
che gli astri mentono
— o forse si sbagliano —
che farai delle tue maldicenze?
Se hai scoperto
che la vecchia gitana col fazzoletto rosso
imbroglia da secoli i viaggiatori,
cosa farai di tanti manoscritti,
di tante fidanzate che aspettano fiori?
Se hai scoperto
che anche nella vita
sei un semplice passeggero in transito,
che farai, dove lo farai, e quando?

Los caminos de la vida
Il male del paese
CI SONO ANIME
Federico Garcìa Lorca
Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini fioriti
tra foglie del tempo,
casti cantucci
che conservano un antico
sussurro di nostalgia
e di sogni.
Altre anime hanno
spettri dolenti
di passioni. Frutta
con vermi. Echi
di una voce arsa
che viene di lontano
come una corrente
d’ombre.
Ricordi
vuoti di pianto e
briciole di baci.
La mia anima è matura
da gran tempo,
e si dissolve
confusa di mistero.
Pietre giovanili
consunte di sogno
cadono sulle acque
dei miei pensieri.
Ogni pietra dice:
“Dio è molto lontano”

My Way – Sinatra
Il terapeuta
IL CUORE CHE RIDE
Charles Bukowski
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste
la sbattano nella cantina della resa.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce
ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte
ma puoi sconfiggere la morte in vita,
qualche volta.
E più impari a farlo di frequente,
più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso
gli dei aspettano di compiacersi in te.

La vita mia – Minghi
L’Invenzione della Vita – 1928
VITA
R. Tagore
Io so
questa vita è piena
di gioie e dolori,
di risa e di pianto.
Io non so
perché tutto questo;
quali saranno i frutti
del susseguirsi laborioso
di tutto l’universo.
Io non so
che avverrà poi
in questo mondo tanto oscuro …
se avrà o non avrà fine
il dolore dell’universo,
se le stesse speranze
dell’assetato di giustizia
saranno o meno appagate.
Io non domando
ai dotti di conoscere
il mistero della vita,
né pretendo di sciogliere da solo
i nodi che legano l’universo.
Io credo d’essere
legato ad un solo destino
assieme a miriadi di vite;
mi consegno perdutamente all’amore
che conduce il mondo.
Ciao da Tony Kospan
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La promessa
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Eugene de Blaas
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L’oscurità non scaccia l’oscurità:
solo la Luce può farlo.
L’Odio non scaccia l’odio:
solo l’amore può farlo.
(Martin Luther King Jr.)
Eugene de Blaas – Bellezze veneziane
AH SILENZIOSA
~ Pabblo Neruda ~
Bianca ape, ebbra di miele, ronzi nella mia anima
e ti avvolgi in spirali lentissime di fumo.
Io sono il disperato, la parola senz’eco,
quegli che ha perso tutto, dopo aver tutto avuto.
Sei la fune in cui cigola la mia ultima brama.
Nel mio deserto vivi come l’ultima rosa.
Ah silenziosa!
Chiudi gli occhi profondi dove aleggia la notte.
E denuda il tuo corpo di statua timorosa.
Possiedi occhi profondi dove aleggia la notte,
fresche braccia di fiori ed un grembo di rosa.
I tuoi seni assomigliano alle conchiglie bianche.
E sul tuo ventre dorme una farfalla d’ombra.
Ah silenziosa!
Con me è la solitudine da cui tu sei lontana.
Piove. Il vento del mare caccia erranti gabbiani.
L’acqua cammina scalza per le strade begnate.
Le foglie di quell’albero gemono come infermi.
Bianca ape assente, ancora ronzi nella mia anima.
Risusciti nel tempo, sottile e silenziosa.
Ah silenziosa!
Eugene de Blaas – Raccoglitrici di cozze
Eugene de Blaas
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Questo dipinto di Tiziano
conservato nel Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli ,
noto ma non notissimo, ha un enorme rilievo nella storia dell’arte.
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Infatti l’autore ha l’ardire e la geniale capacità di prendere in giro il potere,
senza che se ne accorga, e colpirlo elegantemente
aprendo la strada
ad altri grandi artisti come Goya, Velazquez e Bacon.
Paolo III dipinto da Michelangelo nel “Giudizio Finale”
PAOLO III CON I NIPOTI
I PERSONAGGI
Il Papa, Paolo III è il grande Pontefice
che combatté la Riforma Luterana con il Concilio di Trento,
ma è anche il committente dei mitici affreschi di Michelangelo
della Cappella Sistina ove è pure ritratto nel “Giudizio Finale” (v. sopra) .
Qui appare vecchio e sofferente con quella testa che appare girata a fatica
ma la sua mano attaccata come un artiglio al bracciolo della poltrona
e la pelliccia maculata che fodera la mantella ci rivelano che questo vecchietto
è un potentissimo leader mondiale.
Quest’uomo rappresenta un enorme sistema di potere immobile
che si difende con forza da qualsiasi tentativo di modificarlo.
La forza del suo potere è espressa anche dai nipoti,
il Cardinale Alessandro ed il Principe Ottavio,
(potere ecclesiastico e potere laico) che gli sono intorno a sua protezione.
Ma se l’ecclesiastico mostra con il suo sguardo malinconico un po’ di umanità
appare invece amaramente emblematica la figura del Principe accanto al Papa.
Osserviamo come sia falso ed untuoso il suo inchino,
come sia sfuggente e ambiguo il suo sguardo e come sia simbolica
quella mano appoggiata sulla spada pronta ad intervenire se necessario.
Non meno significativo è l’orologio d’oro sul tavolo quasi a simboleggiare
la precisione che devono avere i meccanismi del potere.
SIGNIFICATO
Il Papa è ormai molto vecchio, i nipoti devono essere pronti a tutto
per mantenere in famiglia il potere.
Pronti cioè a creare o cancellare nuovi stati o staterelli, a fare congiure,
a ricattare, e a nominare nuovi cardinali e/o nuovi principi per nuove alleanze.
Tiziano
La grande forza espressiva del dipinto ci rivela in fondo
una cosa eterna, la forza del potere, che però si estrinseca
in comportamenti amorali o immorali come il trasformismo,
l’accaparramento di beni pubblici, l’ipocrisia, i favoritismi etc…
ANALISI
Tiziano utilizza il suo intenso e fantastico colore non per addolcire
ma per evidenziare una realtà e svelare cosa nasconde il potere.
I personaggi dipinti sono così sicuri di sé che non si accorgono
dell’enorme forza critica che il dipinto assume ed il Vasari
racconta che il dipinto era così apprezzato che molti fedeli
nel vederlo credevano di trovarsi davvero davanti al Papa.
Tiziano sbatte in faccia a loro la verità che ha una tale evidenza
che nessun potere può distruggere o coprire con belle parole a lungo
e dunque il dipinto ha in sé una grande carica innovativa.
Tony Kospan
Fonti: Vari siti web ed articoli
Copyright Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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Il dipinto intero
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Jack Vettriano
Purtroppo, tra gli uomini, sono molti
coloro che preferiscono stare con chiunque
piuttosto che con se stessi.
– Seneca –
Jack Vettriano
PIZZICO DI CIELO
~ Roberto Perin ~
Un pizzico di cielo
dei tuoi pensieri.
Un profumo di bacio,
calde ombre che ti cullano,
ricordi
di momenti ricamati
con il tuo nome,
decorati con il tuo sguardo,
cullati dal tuo cuore.
La mia mente
vuole sfamarsi.
Vuole sfamarsi
con il cibo degli dei.
Vuole l’amore, vuole te.

Jack Vettriano

Che vuole questa musica stasera
da Tony Kospan
IL TUO GRUPPO DI FB
INSIEME SPENSIERATO E CULTURALE
Jack Vettriano
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Tradizionalmente i giorni del 29,30 e 31 gennaio
vengono chiamati “Giorni della Merla“
perché l’umana secolare esperienza
li fa ritenere i giorni più freddi dell’anno.
Intorno a questa consuetudine tradizionale
sono nate tante leggende che ci raccontano
come essa è nata.
Questa, che ora possiamo leggere,
ci parla di una merla responsabile del freddo di questi giorni
a causa del suo comportamento
che aveva irritato un Gennaio molto dispettoso.
LA LEGGENDA DEI GIORNI DELLA MERLA

Gennaio, che prima era di 28 giorni, era solito riversare sulla terra un freddo e un vento intenso e gelido e si divertiva soprattutto ad infastidire una merla dal candido piumaggio.
Non appena la merla usciva dal nido per cercare il cibo, le rovesciava addosso tutto il gelo possibile…
Era una vera e propria persecuzione!

Infastidita e consigliata da altri uccelli, la merla decise di rinchiudersi nel proprio rifugio, con le dovute provviste, per tutto il mese di Gennaio.
L’ultimo giorno, la merla, felice di aver ingannato il tremendo Gennaio, uscì fischiettando dal proprio rifugio, prendendolo in giro.
Gennaio, molto arrabbiato, chiese subito in prestito a Febbraio tre giorni, durante i quali scatenò la propria rabbia, rovesciando enormi quantità di acqua, neve, vento e gelo.
La bianca merla fu costretta a rifugiarsi frettolosamente in un camino, nel quale vi rimase per tre giorni…uscendone poi tutta annerita a causa del fumo…
Da allora i merli hanno le piume per sempre nere… ed i giorni della merla continuano a gelare la campagna e la città… così come le piante… gli animali e le persone.

Vi saluto con questo antico proverbio popolare

Testo dal web con modifiche
Ciao da Tony Kospan
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Questa che leggeremo è una poesia (aria)
dal tono scherzoso
ma dal significato nient’affatto banale.
L’amore non si può nasconder quando c’è…
e dunque perché soffrire per nasconderlo?

Watteau
E’ FOLLIA SE NASCONDETE
– METASTASIO –

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Sottintendendo anche..
“perché non viverlo pienamente?”.
Le emozioni infatti, anche se vogliamo nasconderle,
si manifestano infatti attraverso il nostro corpo
comunicando all’esterno i nostri stati d’animo.
“un pallor basta improvviso,
un rossor che accenda il viso”

Fragonard
La poesia inoltre si presenta anche
come un quadretto davvero esauriente…
e sempre valido in ogni epoca.
Ed infine in questi brevi versi
il Metastasio in modo sorprendente
ed ”ante litteram” ci parla anche di
“comunicazione non verbale”!

(Roma 3 gennaio 1698 – Vienna 12 aprile 1782)
Il Metastasio è considerato uno dei poeti
dell’unità culturale europea…
Ma ora è giunto il momento,
per chi vuole, di legger questa gemma.

E’ FOLLIA SE NASCONDETE
Pietro Metastasio
E’ follia se nascondete,
fidi amanti, il vostro foco:
a scoprir quel che tacete
un pallor basta improvviso,
un rossor che accenda il viso,
uno sguardo ed un sospir.
E se basta così poco
a scoprir quel che si tace,
perché perder la sua pace
con ascondere il martìr?

Goya
Per chi ama la musica classica…
ecco ora anche un video
con un brano di un’opera di Joseph Martin Kraus
– CONCERT DUET – NON TEMER –
composta su libretto sempre del Metastasio
CIAO DA TONY KOSPAN
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Il 29 Gennaio 1958 entrò in vigore la legge Merlin
contro lo sfruttamento della prostituzione
che sancì la chiusura delle “case chiuse”.
La senatrice Merlin
Sono passati ormai oltre 60 anni
ed il problema è tutt’altro che risolto.
Tuttavia nel corso degli anni la prostituzione
ha subito notevoli modifiche.
Accanto a quella sulle strade… che sembra in diminuzione
(ma lì sono nate e si sono diffuse le nuove figure dei trans e simili)
è esplosa quella via web.
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Oltre a quella classica è nata poi anche “l’elegante”
(si fa per dire) figura delle “escort”.
Tornando all’anniversario della Legge Merlin
direi che è giunto il momento di regolamentare
una volta per tutte ed in modo più pragmatico e logico
quello che è considerato il mestiere più antico del mondo.
Regolamentazione che , a mio parere,
dovrebbe prevedere un riconoscimento,
come avviene negli altri paesi europei, di quella volontaria,
ovviamente con una serie di precisi diritti e doveri,
non esclusi quelli fiscali e sanitari,
e senza modificare però il reato di sfruttamento.
Tony Kospan
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