Archivio per 21 novembre 2020
Giorgio Riva
RINASCERO’
Juan Ramón Jiménez
Rinascerò fatto onda,
donna,
e t’amerò ancora.
Rinascerò fatto fuoco,
donna,
e t’amerò ancora.
Rinascerò fatto uomo,
donna,
e t’amerò ancora.
Walter Crane
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by Tony Kospan
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Felix Vallotton

Sono venuto qui non a tenere una conferenza su temi studiati e preparati,
ma a conversare con voi di ciò che nessuno mi ha insegnato,
di ciò che è sostanza e magia, di poesia.
G. Lorca

Felix Vallotton – La visita
CUORE NUOVO
Federico Garcia Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Vedo in te embrioni di scienze,
mummie di versi e scheletri
di antiche mie innocenze
e di miei romantici segreti.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra i pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca i trilli
dell’usignolo all’alba?

Felix Vallotton – La menzogna



Felix Vallotton
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Vediamo come l’amore romantico,
simbolo della bellezza e della dolcezza dell’amore,
è stato visto nel tempo dai poeti e dagli artisti in genere.
Claude Theberge
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L’AMORE ROMANTICO IN POESIA…
ARTE…
AFORISMI… CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan

Non parlerò qui dell’amore in genere…
e cioè di quel sentimento immenso ed universale
di cui Dante ci dice che:
“L’amor () move il sole e l’altre stelle”
(Paradiso XXXIII -145).
Ma parlerò dell’amore romantico, sognante
e quindi di quella
“magica corrispondenza d’amorosi sensi“
che vivono gli innamorati
con aforismi… poesie… dipinti e canzoni.
Dio ci ha concesso una sola via alla vita, ed è l’amore;
una sola via alla felicità, ed è l’amore;
una sola via alla perfezione ed è ancora l’amore.
U.Tarchetti
E’ inutile parlare dell’amore,
perché l’amore ha una propria voce
e parla da sé.
P. Coelho
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Il linguaggio dell’amore è un linguaggio segreto
e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso
Roberto Musil
Coloro che vivono d’amore vivono d’eterno.
Emile Verhaeren
Nel primo bacio d’amore
rivive il paradiso terrestre.
Byron
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Quelle che seguono solo le prescelte
e come sempre sarà bello leggere le poesie che,
sul tema,
piacciono a voi.

Sappi amore mio
Charles Edward Perugini – Giovani innamorati
HO SCELTO TE
S. Lawrence
Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.

Il cielo in una stanza
PRESENZA
W. Goethe
Tutto è annuncio di te!
Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero.
Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.
Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave e seducente della luna.
Seducente e soave sei tu, e fiori,
luna e stelle a te s’inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi!
Questa è vita, è eternità.

Kiss Me
Francesco Hayez
SE AVESSI…
William Butler Yeats
Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto i sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.

Per me per sempre
Vittorio Corcos
SENZA DI TE
John Keats
Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:…
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

Questo Piccolo Grande Amore
Carolus Duran – Il bacio – 1868
PER TE
Edward Estlin Cummings
Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
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Questa famosissima canzone, oggi universalmente amata,
quando uscì nel 1970 però non fece molto clamore.
L’ispirazione poetica nasce in Eric Clapton
dal forte sentimento che provava per Pattie Boyd,
moglie dell’amico e collega George Harrison.
Eric Clapton e Pattie
Il testo della canzone, che si rifà al romanzo in versi Majnun e Leylà
del poeta classico persiano Nizami Ganjavi (XI secolo)
(che a sua volta si rifà ad una storia vera…
molto bella ma molto tragica accaduta nel mondo arabo),
ci parla di una principessa costretta dalla famiglia
a sposare un uomo diverso da quello amato.
George Harrison e Pattie
Clapton associò questa storia che l’aveva molto colpito
al suo amore non corrisposto per Pattie.
Pattie Boyd
IL TESTO
Cosa farai quando ti sentirai sola
senza nessuno ad aspettare al tuo fianco?
Sei scappata e ti sei nascosta per troppo tempo
Lo sai, è solo a causa del tuo stupido orgoglio
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Ho provato a consolarti
Quando il tuo vecchio uomo ti ha abbandonata
Come uno sciocco, mi sono innamorato di te
Hai girato il mio intero mondo sottosopra
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Prendiamo il meglio da questa situazione
Prima che io finalmente diventi matto
Ti prego non dire che non troveremo mai una via
E che il mio amora è vano
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
La canzone che, come accennavo inizialmente,
aveva avuto poco successo
pian piano ed in successive edizioni
si è poi affermata in tutto il mondo
come una delle più belle ed amate.
Infatti è stata inserita tra le 500 canzoni migliori
di sempre
dalla nota rivista musicale americana
ROLLING STONE al 27° posto.
Ma ora ascoltiamola in questo bel video
che ha avuto quasi 143.000.000 visualizzazioni.
Tony Kospan
LA TUA PAGINA DELLA CULTURA
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Questi 2 mitici artisti della pittura e della musica…
ARCIMBOLDO E VIVALDI
hanno reso omaggio a questa stagione
secondo il loro originale stile.
Dunque conosciamo… vediamo (anche dipinti di altri artisti)
ed ascoltiamo la mitica musica dell’artista veneziano.
Arcimboldo – Autunno (partic.)
L’AUTUNNO IN… VERSIONE CLASSICISSIMA…
con Vivaldi, Arcimboldo ed altri pittori

Arcimboldo
Ora che siamo nel cuore di questa stagione
omaggiamola con l’arte e la musica… classiche.
Le loro opere sul tema autunno
sono famosissime ed amate
perché capaci di rappresentarlo alla grande.
Arcimboldo – L’autunno
Vivaldi per creare la sua mitica musica,
un concerto in Fa maggiore per violino, archi e cembalo,
si ispirò al sonetto
che ora possiamo leggere qui giù
di autore non noto.
Svetlana Valueva
L’AUTUNNO – SONETTO
Celebra il Villanel con balli e canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor di Bacco accesi tanti
Finiscono col sonno il lor godere.
Fa’ ch’ogn’uno tralasci e balli e canti
L’aria che temperata dà piacere,
E la Stagion ch’inventa tanti e tanti
D’un dolcissimo sonno al bel godere.
I cacciator alla nov’alba a caccia
Con corni, schioppi, e cani escono fuore.
Fugge la belva, e seguono la traccia
Già sbigottita, e lassa al gran rumore
De’ schioppi e cani, ferita minaccia
Languida di fuggir, ma oppressa muore.
Vivaldi riproduce in modo ineguagliabile
i sintomi dell’ebbrezza provocata dal vino
mentre nel movimento centrale,
dal titolo i “Dormienti ubriachi”,
si gode il clima trasognato e tranquillo del dopo festa.
Infine il 3° movimento
descrive i ritmi concitati della caccia.
A. E. Paoletti
Nel bel video che segue…
suggestive immagini autunnali sono unite
ad una delle più belle musiche classiche
di sempre.
Ascoltiamo e… vediamo.
L’autunno – Arcimboldo (partic.)
Ciao dall’Orso… autunnale
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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Arcimboldo – Rodolfo II in veste di Vertunno… dio delle stagioni (part.)
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Non preoccupatevi eh eh… non è un post lungo e barboso…
Ci consente però una sbirciatina sulla storia della danza
Il medio evo è stata un’epoca che,
al contrario di quanto comunemente si crede,
non fu affatto un periodo completamente oscuro,
ma pieno di humus e volontà di risveglio
da cui poi scaturì lo splendore del Rinascimento.
Certo è un periodo storico che affascina molto.
Giovanni Guidi – 1450 – “Adimari cassone”
Fu proprio nel M. E. che ha inizio la storia della danza moderna
ma prima analizziamo il concetto di danza.
SIGNIFICATO DELLA DANZA
Gli esseri umani si esprimono naturalmente attraverso il movimento.
La Danza è la trasformazione di ordinari movimenti funzionali e espressivi in movimenti straordinari per scopi straordinari. Molte specie animali eseguono danze di corteggiamento o per altri scopi, ma la danza umana differisce da quello di altri animali per l’uso consapevole di simboli.
La danza va oltre gli scopi funzionali dei movimenti usati nel lavoro o nello sport, per esprimere emozioni, stati d’animo, o idee; raccontare una storia; o semplicemente creare un’esperienza che sia piacevole, eccitante, esteticamente valida.
Movimenti del corpo umano in disegni ritmici sono stati usati per dare espressione a esperienze di vita prima ancora dell’uso di sostanze materiali o della parola scritta. Incisioni nelle Grotte di Addaura, vicino a Palermo, testimoniano l’esistenza della danza nel Neolitico (circa 12.000 anni fa).

Esistono due principali tipi di danza:
– danze di partecipazione, che consistono in movimenti codificati eseguiti in determinati situazioni sociali,
– e danze di presentazione, che sono create per un pubblico di spettatori.
Il secondo tipo di danza è considerata una delle maggiori forme di arte.
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BREVE STORIA DELLA DANZA MODERNA
La danza occidentale che conosciamo oggi ha le sue origini nel Medioevo.
Della danza praticata nell’antichità rimangono alcune tracce archeologiche, analizzate solo negli ultimi tempi.
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Danza Antico Egitto
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Il corpo umano può eseguire molti movimenti come piegamenti, salti, stiramenti, giri.
Ogni stile di danza privilegia certi tipi di movimenti anziché altri, ed è ciò che caratterizza lo stile.
Combinando i vari movimenti contemplati da uno stile di danza e usando dinamiche diverse, si può creare un infinità di passaggi.
Gradualmente i movimenti stilizzati che compongono il balletto classico occidentale sono stati codificati in un sistema ben definito.

Balletto nel '700
Siccome la codificazione del balletto è stata compiuta in Francia, molti passi e movimenti hanno nomi francesi.
Questi nomi sono stati usati successivamente per indicare gli stessi movimenti anche nella danza moderna.

Degas – Ballerina
Attraverso un lungo periodo di studio, la potenzialità di movimento del corpo può essere aumentato per ottenere effetti più spettacolari o espressivi.
I costumi possono aumentare la potenzialità del corpo, come accade con le scarpe da punta in danza classica.

GLI INIZI MEDIEVALI

Durante il Medioevo europeo la chiesa cristiana disapprovava la danza come espressione e ricordo di manifestazioni pagane.
Tuttavia si affermarono e vennero comunque praticate, con gran partecipazione, soprattutto 2 tipi di danze:
– danze di isterismo religioso, come il ballo di San Vito, e
– danze popolari nel solco delle antiche tradizioni contadine.
Bruegel
Le danze erano in genere presenti durante le feste popolari ed erano eseguite anche per intrattenere un pubblico.
I balli popolari di oggi sono proprio la continuazione di questa tradizione agreste.
Alcune danze dei sudditi divennero però popolari anche tra gli aristocratici.
Queste danze si sono evolute in danze di corte, e da queste danze è nato il balletto che si affermò nel '700.

Degas – Ballerine
Testo dal web – Impaginazione T.K.
Concludo il post con questo interessante video che ci mostra,
in modo indicativo, un tipo di danza rinascimentale.

Ciao da Orso Tony che al massimo può far il…
ballo… dell’Orso 
Scherzo… ma mica tanto… eh eh…
LA TUA NUOVA PAGINA DI PSICHE E SOGNO
PER COLORARE LE TUE ORE…
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Un breve ricordo del noto pittore belga…
maestro del surrealismo geniale…
associato, con le sue opere,
alla musica del coevo grande musicista russo.

In questo post di “Arte e Classica” come di consueto
ci sarà il “poter veder ed ascoltar insieme”
la pittura e la musica classica ma sopratturto
conoscere 2 grandi artisti del ‘900.

Magritte
ovvero l’interpretazione dell’interiorità
e Rachmaninoff…
l’ultimo dei compositori romantici

René Magritte

Lessines 21.11.1898 – Bruxelles 15.8.1967
e…
Sergei Rachmaninoff

Velikij Novgorod 1.4.1873 – Beverly Hills 28.3.1943
Rachmaninoff è considerato l’ultimo dei grandi compositori romantici.
Ma è stato anche pianista e direttore d’orchestra di fama mondiale.
Dopo la rivoluzione russa divenne cittadino americano ma ebbe sempre nostalgia per la madre patria.
Ha creato un linguaggio musicale nuovo ricco di espressività e di colorate tonalità.
Come pianista poi è stato un autentico “padrone” dello strumento da cui ricavava stupende melodie.

Lo sguardo perduto
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Magritte è stato invece un pittore belga considerato tra i più grandi surrealisti del 20° secolo.
Leggiamo questo breve brano trovato tempo fa nel web che ci parla del suo inconsueto modo di dipingere.

– Magritte non amava dipingere.
Non mancano gli aneddoti e le testimonianze dirette che confermano il suo atteggiamento distaccato rispetto al “fare pittura“.
Ma ne sono buona testimonianza le opere stesse che rifiutano ogni “cedimento” pittorico, tese a sviluppare in immagine… la fragranza dell’idea, unica protagonista dei suoi lavori.

Gli amanti
Il suo è un dipingere freddo, levigato, meticoloso ma senza palpiti di pennello, senza sorprese di tocchi, di gesti, d’inebrianti incidenti di percorso.
Tuttavia, e paradossalmente, la sua prassi si colloca nel cuore della pittura, vale a dire nella centralità dialettica dello sguardo, del vedere e in sintesi della visione.
Il problema della visione come territorio orgogliosamente presidiato dall’arte moderna e rivendicato in quanto specificità conoscitiva inalienabile e paritetica rispetto all’attività scientifica, fìlosofìca e tecnologica che sembrava esaurire ogni possibile funzione conoscitiva, aveva negli anni Venti attraversato circa un secolo di travagliate e però trionfanti esperienze. –
(dal web)
Amo Magritte proprio per questo,
cioè non tanto per le sue capacità tecnico-artistiche,
quanto per l’idea dipinta con fantasia incredibile,
che egli ci trasmette in modo chiaro, anche se surreale
(oggi chiameremmo questo...“messaggio”).

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Il collegamento arte-musica stavolta mi è stato facilitato
dall’aver trovato questo video che accosta anch’esso
una bella serie di dipinti di Magritte alla musica di Rachmaninoff.
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Buon ascolto… e buona visione (o viceversa)
se vi fa piacere.
Ciao… da Orso Tony
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