
La via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c’era una freccia che indicava una direzione diversa;
da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi.
quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore;
non lo sai ma ugualmente provi rimpianto.
II
Quando davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere,
non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.
Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo,
senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora.
Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore.
Quando poi ti parla, alzati e va dove lui ti porta.
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III
Trovare scappatoie quando non si vuole guardare dentro se stessi è la cosa più facile al mondo.
– o meglio la responsabilità – appartiene a noi soltanto.
IV
Chissà perché le verità elementari sono le più difficili da comprendere?
Se io avessi capito allora che la prima qualità dell’amore è la forza,
gli eventi probabilmente si sarebbero svolti in modo diverso.
Ma per essere forti bisogna amare se stessi; per amare se stessi bisogna conoscersi in profondità,
sapere tutto di sé, anche le cose più nascoste, le più difficili da accettare.

Nella lettera c’è tanto amore ed una appassionata aperta confessione di tutti i segreti della sua vita con l’esortazione alla nipote ad andare… dove la porta il cuore.
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