E’ una commedia musicale in due atti di Garinei e Giovannini, liberamente ispirata al romanzo After me the Deluge di David Forrest musicata da Armando Trovajoli.
Nella versione originaria le scene ed i costumi erano di Giulio Coltellacci e le coreografie di Gino Landi.
Meda – 20 febbraio 1937
Il personaggio principale era interpretato in modo brillante da Johnny Dorelli ed insieme agli altri attori, le scene, le musiche etc… compresa la simpatica “voce” di Dio ne sancirono il successo.
LA TRAMA IN BREVE
Don Silvestro parroco di un paesino di montagna riceve una telefonata da Dio che gli ordina di cotruire un’arca dato che ha deciso un nuovo Diluvio Universale.
Il parroco tra dubbi e difficoltà la costruisce ma poi il paese per il veto di un cardinale lo lascia solo nell’arca con Clementina la figlia del sindaco.
Inizia il diluvio ma il parroco per non lasciar solii suoi fedeli scende dall’arca ed allora Dio si decide a bloccar il diluvio.
All’interno della trama poisi innestano tante altre simpatiche minitrame con diversi personaggi.
IL SUCCESSO DELLA COMMEDIA
La commedia nella versione originaria battè tutti i record di durata e di incasso rimanendo in cartellone per 3 stagioni 630 repliche sempre con il tutto esaurito.
Fu rappresentata per la prima volta a Roma, al Teatro Sistina, l’8 Dicembre 1974 ma poi nel tempo, grazie al suo successo, girò per il mondo e le TV.
UNA FAMOSA SCENA E LA CANZONE
Riviviamone bellezza ed atmosfera… prima con una significativa scena (quella del bacio) in cui Johnny Dorelli dà il meglio di sé…
e poi ascoltando una sua perfetta interpretazione della canzone che è il filo conduttore della commedia musicale.
Talvolta, come in questo caso, la conoscenza dell’importanza storica di alcune persone non avviene grazie agli storici bensì grazie ad altri elementi archeologici o documentali.
LA GRANDE INFLUENZA DELLE TRE DONNE CHE FURONO ACCANTO A TRAIANO
L’imperatore Traiano
Traiano, primo imperatore non romano in quanto adottivo di origine ispanica, fu colui che portò alla massima estensione i confini dell’impero.
Esaltato già in vita è ricordato dagli storici antichi come il migliore tra gli imperatori romani.
Morì l’8.8.117 d. C. a Selinus in Cilicia (oggi Gazipasa, nella Turchia meridionale) forse per una malattia infettiva.
Plotina
LE 3 DONNE
Plotina, insieme alla sorella ed alla nipote di Traiano, Marciana e Matidia furono figure di grande rilievo ed influenza nella vita dell’imperatore… e dell’Impero.
Queste donne per secoli sono state pochissimo considerate e perfino Plinio ne accennò appena la presenza accanto a Traiano.
Ma in aiuto della verità storica per fortuna stavolta interviene l’archeologia…
Plotina – Marciana – Matidia
Le signore in questione furono ricchissime, proprietarie di fabbriche di mattoni (appaiono i loro nomi nei bolli sui mattoni), grandi proprietarie terriere in varie parti d’Italia… da Vicenza alla Calabria ed in Africa dove l’Imperatore dedicò alla sorella la città attuale di Timgad dandole il nome di Marciana Ulpia Traiana.
Esse poi, con la creazione dell’Istituzione degli “Alimenta”, furono grandi benefattrici soprattutto dei bambini poveri (ce l’attestano alcune monete).
Inoltre furono molto attive nel far erigere statue e Matidia in particolare fece ricostruire l’attuale Sessa Aurunca in Campania.
Plotina ebbe perfino un ruolo diplomatico come si evince dal suo intervento per dirimere una controversia tra Ebrei e la Città di Alessandria d’Egitto e, oltre a far adottare Adriano, costrinse quest’ultimo a sposare Sabina.
Adriano, successore di Traiano, è considerato uno dei buoni imperatori.
Colto e appassionato ammiratore della cultura greca, viaggiò per tutto l’impero e valorizzò le province.
L’imperatore Adriano
Marciana, infine, fu addirittura divinizzata cosa mai avvenuta prima alla sorella di un imperatore.
Ma forse il sigillo definitivo del loro rilievo e della loro potenza può esser la presenza di Plotina e Marciana accanto a Traiano nell’Arco di Ancona.
Oggi possiamo quindi considerare il ruolo speciale di queste 3 donne quasi come un vero e proprio “triumvirato” accanto al mitico imperatore Traiano.
Tony Kospan
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