Archivio per 26 settembre 2020

Buon sabato sera in poesia “Entro in questo amore” di M. L. Spaziani – arte S. Lega – canzone “Lay Lady Lay”   Leave a comment

 
 
Silvestro Lega


 
 
 
 
 
 
 

Chi ha detto che essere belli vuol dire avere dei bei tratti? 
A volte essere belli significa avere spirito, eleganza, dignità. 
– Oriana Fallaci  –


 
 
 

Silvestro Lega
 
 



ENTRO IN QUESTO AMORE
M. L. Spaziani

Entro in questo amore come in una cattedrale,
come in un ventre oscuro di balena.
Mi risucchia un’eco di mare, e dalle grandi volte
scende un corale antico che è fuso alla mia voce.
Tu, scelto a caso dalla sorte, ora sei l’unico,
il padre, il figlio, l’angelo e il demonio.
Mi immergo a fondo in te, il più essenziale abbraccio,
e le tue labbra restano evanescenti sogni.
Prima di entrare nella grande navata,
vivevo lieta, ero contenta di poco.
Ma il tuo fascio di luce, come un’immensa spada,
relega nel nulla tutto quanto non sei.


 
 
 
Silvestro Lega – Il pergolato




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Silvestro Lega – I fidanzati




 

IL VIAGGIO ED I SUOI SIGNIFICATI… NELLE POESIE… NELL’ARTE… NEGLI AFORISMI E NELLE CANZONI   Leave a comment



Vinicius Costa




Sappiamo bene che viaggiare
vuol dire spostarsi da un luogo all’altro…
così come sappiamo che fin dalla preistoria
 l’uomo si è spostato per terra e per mare
attraversando perfino dei continenti.


I motivi erano, e sono, i più vari…
così come i mezzi per farlo 
dunque stavolta affronteremo il tema del viaggio
in poesia e non solo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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IN POESIA.. AFORISMI.. DIPINTI E CANZONI





Greg Olsen – Buon viaggio



Il tema è stato amato dai poeti fin dall’antichità
ed infatti ben 2 poemi sono dedicati al viaggio
come l’Odissea e l’Eneide ed in letteratura,
più recente, Il Milione di Marco Polo.

In particolare Ulisse è stato per millenni l’emblema
del viaggiatore per la conoscenza.


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Il viaggio infatti serve anche a conoscere… a conoscersi,
a liberarsi da vecchi pregiudizi, a mettersi in discussione.

In pratica il viaggio ci regala il più profondo senso 
di appartenenza all’Umanità.






 

Ma il viaggio può anche esser inteso in senso metaforico
ed è quello che facciamo all’interno del nostro animo.

Infine c’è poi anche quello nel tempo e nello spazio
attraverso la storia ed infine oggi sappiamo che 
s’è aggiunto anche quello virtuale.




Oviedo – Statua dedicata al viaggiatore



Prima di passare alle poesie ed ai dipinti 
leggiamo alcuni aforismi che ci aiuteranno ancor meglio
a comprendere il vero senso del viaggio.




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I viaggi danno una grande apertura mentale:
si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese
e non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri.
Montesquieu – Saggio… sugli spiriti e sui caratteri


A chi mi domanda ragione dei miei viaggi,
solitamente rispondo che so bene quel che fuggo,
ma non quello che cerco.
Michel de Montaigne – Saggi


Dobbiamo andare e non fermarci mai
finché non arriviamo.
– Per andare dove, amico?
– Non lo so, ma dobbiamo andare…
Jack Kerouac – On the road


I viaggi finiscono laddove s’incontrano gli amanti.
William Shakespeare – La dodicesima notte -1602



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Ma ora iniziamo il viaggio verso le poesie… 
ed alla fine troveremo anche la mitica Itaca di Kavafis
vera e propria metafora del viaggio della vita.
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Moebius (Jean Giraud) – Il viaggiatore

 

 
TU CHE SEI IN VIAGGIO 
Antonio Machado

 
 “Tu che sei in viaggio,
sono le tue orme la strada,
nient’altro;
Tu che sei in viaggio,
non sei su una strada,
la strada la fai tu andando.
Mentre vai si fa la strada
e girandoti indietro
vedrai il sentiero che mai più calpesterai.
Tu che sei in viaggio,
non hai una strada, ma solo scie nel mare.



Wall Josephine – Voyage to Murrlis Sea



INVIDIO I MARI CHE LUI ATTRAVERSA
– E. Dickinson –

Invidio i mari che lui attraversa
invidio i raggi delle ruote
della carrozza che lo porta in giro
invidio le curve colline
che osservano il suo viaggio.
Tutti possono vedere facilmente
quel che invece, ah, cielo,
a me è vietato assolutamente.
Invidio i nidi dei passeri
che punteggiano le sue lontane grondaie
la mosca soddisfatta sul suo vetro
e le foglie felici felici
che fuori dalla sua finestra
scherzano approvate dall’estate,
gli orecchini di Pizzarro
non potrebbero acquistare ciò per me.
Invidio la luce che lo sveglia
e le campane che gli annunciano
con forti rintocchi il mezzogiorno.
Fossi io
per lui il mezzogiorno.
Ma mi vieto di fiorire
e annullo la mia ape
per paura che il mezzogiorno sprofondi
me e Gabriele nelle notte infinita.




John Collier – L’ultimo viaggio di Henry Hudson



VIAGGIARE!

Fernando Pessoa


Viaggiare! Perdere paesi!

Essere altro costantemente,

non avere radici, per l’anima,

da vivere soltanto di vedere!

Neanche a me appartenere!

Andare avanti, andare dietro

l’assenza di avere un fine,

e l’ansia di conseguirlo!

Viaggiare così è viaggio.

Ma lo faccio e non ho di mio

più del sogno del passaggio.

Il resto è solo terra e cielo.



 
    
Edward Hopper



 ATTRAVERSAI UNA CITTA’ POPOLOSA 
Walt Whitman


Una volta passai per una città popolosa

imprimendomi nel cervello per un uso futuro

vetrine, architetture, tradizioni e costumi,

eppure ora di tutta quella città

ricordo solo una donna incontrata per caso

che mi trattenne in quel luogo per amore sincero.

Giorno su giorno e notte dopo notte noi fummo insieme,

il resto è stato tutto da tempo dimenticato:

ricordo, ricordo solo quella donna

che appassionatamente mi stringeva,

e ancora noi camminiamo, amiamo, ancora ci dividiamo,

e lei mi tiene ancora per mano, io non devo andare,

la vedo accanto a me con le sue labbra tremule e mute.

.

     Voyage voyage

Thomas Col  – Il viaggio della vita – 1842
 
 
 

ITACA
K. Kavafis
 
Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta il tuo pensiero alto e squisita
è l’emozione che ci tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
né Poseidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.
Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d’estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi d’ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell’Egitto,
a imparare dai sapienti.
Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna a quell’approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.
Itaca t’ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.
E se la ritrovi povera, Itaca non t’ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un’Itaca.

 

 

 
 
 
Auguro a tutti felici viaggi…
verso belle mete…  fuori e dentro di noi
 

 

orsetto scrivere penna
 
 
 
 
 

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La vita? Un fiore! Questo originale brano ci dona una simpatica e suggestiva visione   Leave a comment

 

 

Ecco un passo che mi ha incuriosito…
in quanto naviga in… floreali… ipotesi suggestive…
e per questo ve lo propongo…
 
 
 

 

 

 

LA VITA E’ UN FIORE

 
 
 

 
 

E' davvero suggestivo ma ovviamente
va interpretato con serena e simpatica leggerezza…

 
  

   

 
 

LA VITA E’ UN FIORE
 
 
Cos’è un fiore?
E’ un organo sessuale che sboccia, si rende attraente con la forma, il colore, il profumo.
E’ un mezzo di trasmissione di vita.
Cos’ha a che vedere coi cadaveri, rimasugli di cor­pi ormai senza vita?
Che significa portare fiori nei cimiteri?
 Illusione di portare vita a qualcosa che vita non ha più.
Chi ha lasciato il corpo vive in un’altra dimensione nella quale i mezzi  di trasmissione sono i pensieri.
E allora, invece di un fiore, manda un pensie­ro d’amore.
Ti darà la coscienza della continuazione di un rapporto la cui espressione fisica è stata solo un episodio, ma che, su altri piani, continua ad essere vivo, così come la parte che recita un attore è solo un particolare della sua vita: poi lascia il palcoscenico e continua la sua esistenza.
Creare significa far vivere per sempre; manifestare significa dare aspetti diversi ad una stessa creazione.
Tu sei eterno, non dare troppa importanza a questa tua parentesi terrena; intendila per quello che è: un modo per trasferire l’amore di cui sei fatto nel mondo mate­riale. 
Su questa terra sei come un fiore: sei sbocciato, hai vissuto la tua parte di piena maturità, hai attratto qualcuno ed ora ti avvii alla fase del declino.
Non hai più molto tempo per trasmettere amore.
Non l’hai mai trasmesso?
Comincia ora prima che tu non ne sia più ca­pace.
Hai dato amore?
E allora continua a darne: gli altri si aspettano che tu gliene dia sempre.
E ricordati che, se è importante come sei stato nella tua fase di infiorescenza, ancora più importante è lo stato in cui ti troverai quando ti staccherai dal­la pianta: se morirai amando, quanto amore avrai nella nuova vita?

 
 
 

 

 

 Ma… cosa ne pensiamo?

 

 

TESTO DA LA STAZIONE CELESTE – IMPAGIN. T.K. 
 
 


CIAO DA TONY KOSPAN



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Anna Magnani.. mitica ed amata star del Cinema Italiano – Breve ricordo anche con 2 video e la poesia di Pasolini   Leave a comment

 



Anna Magnani e Marlon Brando



ANNA MAGNANI… il suo nome
ma per tutti… era NANNARELLA…

E' stata una donna che ha lasciato una traccia indelebile
nella storia del cinema italiano e mondiale

 

 
 
 
 
(Roma 7.3.1908 – Roma 26.9.1973)

 
 
 
 
 
Oltre ad essere una delle più grandi attrici italiane di sempre
è stata anche un eccezionale simbolo della romanità…
 
 
 
 
 
 
 
 

Vera e propria STAR del cinema internazionale,
vincitrice dell'Oscar nel 1956,
ha interpretato film memorabili come Roma città aperta, di Rossellini;
Bellissima di Visconti, Mamma Roma, di Pasolini… etc…
 
 
Ha anche lavorato con altri grandi registi
come Fellini, Monicelli e Kramer. 




 
 
 
 
Ricordiamola con questo magnifico video omaggio
contenente diverse scene da film nelle quali, tra l'altro,
canta e recita anche in lingua napoletana…
 
 
 
 ('O suerdato 'nnamurato)
 
 
 
 

Per il suo urlo nella scena finale di ROMA CITTA' APERTA,
capolavoro del Neorealismo italiano… che vinse il NASTRO D'ARGENTO,
e di cui possiamo vedere qui una famosissima drammatica scena…
Pier Paolo Pasolini le dedicò la poesia che possiamo leggere più giù.

 

 
 
 
 
“Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
rinnova nelle disperate panoramiche,
e nelle occhiate vive e mute
si addensa il senso della tragedia.
E’ lì che si dissolve e mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi”.
 
 
 
 
 
  

Era sì grande artista… ma anche donna vera… schietta…

Con la sua romanità… universale… ha lasciato un segno indelebile
non solo nella Storia del Cinema ma anche
nei cuori di milioni di persone che l'hanno seguita… ammirata ed amata.


 




Tony Kospan

 

 


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