Archivio per 25 settembre 2020

Manet – La ferrovia




Manet – Nel conservatorio
Il fiore che sboccia non fa alcun rumore;
la bellezza, la vera felicità ed il genuino eroismo
camminano su suole silenziose!
– Wilhelm Raabe –




STRINGO IL CIELO TRA LE DITA
M. A. Borgatelli
Stringo il cielo tra le dita
mentre passeggio
per la strada dei ricordi.
Vola il pensiero
sulle fronde della spensieratezza
a scandire le ore del mio tempo
nel filo sottile della vita.
Nelle rotte celesti
della mia fantasia
intreccio ghirlande di sogni
e disegno arcobaleni di speranze.
Mentre volano i pensieri
in un cielo senza nuvole
sento palpitare
più forte il mio cuore.
E stringo sempre più forte
il cielo tra le dita
per non lasciarmi sfuggire
questa dolce illusione.
Manet – Passeggiata in barca


a tutti da Orso Tony
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E
Manet – Chez le père Lathuille
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OCTAVIO OCAMPO
– ARTISTA DELLA… MERAVIGLIA –
Tony Kospan
Octavio Ocampo
Conosciamo il mitico Arcimboldo e le sue incredibili opere cinquecentesche… ecco, Octavio Ocampo, artista contemporaneo, è, a modo suo, sulla sua falsariga.
Egli riesce a inserire in modo chiaro o nascosto, immagini nelle immagini, oppure a unirle, nasconderle, sovrapporle etc… nei modi più vari creando in tal modo opere sorprendenti che non possono non stupire.
Nato nel 1943 in Messico, dove vive tuttora, iniziò da giovanissimo dipingendo carri carnevaleschi e murales…
Le sue opere creano in coloro che le osservano impreviste illusioni ottiche… e presentano spesso anche aspetti ironici o satirici.
Jane Fonda
Tra quelle più note ce ne sono molte che ritraggono personaggi contemporanei o del passato.
John Lennon
E’ uno degli artisti messicani più prolifici.
La Gioconda rivisitata – Notare tra l’altro il gatto ed il cane
Per le particolarità dei suoi dipinti molti di essi sono esposti alla Visions Fine Art Gallery a Sedona, in Arizona.
I suoi dipinti, emanando sensazioni di mistero e di sopresa, affascinano moltissimi e sono molto amati nel web.
Per apprezzarli, o (se si vuole) gustarli, è consigliabile prima guardarli nel loro insieme e poi con più attenzione e calma per scoprirne le segrete connessioni e gli aspetti visionari.
ILGRUPPO DI CHI AMA L’ARTE
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Penso davvero che meriti d’esser letta e gustata
questa simpatica leggenda.
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’? –
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
I lupi lo sanno…
e ululano festosi alla luna piena…

CIAO DA TONY KOSPAN
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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Nadar… chi era costui?
Gli amanti dell’arte, ed in particolare dell’Impressionismo, sanno solo che la prima mostra di quella mitica corrente, malvista dalla pittura ufficiale del tempo, si tenne a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar il 15 aprile 1874.
Spesso mi domandavo: “ma nel 1874 c’era già uno studio fotografico così grande ed importante da contenere addirittura una mostra di pittura?”.
Alcuni tra i più famosi personaggi dell’800 ritratti da Nadar
Quindi ho deciso di approfondire la conoscenza di questo importante personaggio dell’800 pioniere della “foto d’arte” e della “foto aerea”.
In verità lui stesso negava l’esistenza della fotografia d’arte ma qui cercherò di spiegare perché, a mio parere, si sbagliava.
Vi parlerò di lui con una breve biografia, con un accenno alla sua debordante personalità ed attraverso alcune sue mitiche foto.
(Parigi 6 aprile 1820 – Parigi 21 marzo 1910)
BREVE BIOGRAFIA
Dopo il liceo e qualche anno di medicina Gaspard-Félix Tournachon (in arte Nadar) dovette interrompere gli studi per la morte del padre.
Iniziò a lavorare nei giornali di Lione ma poi si trasferì a Parigi.
Qui conobbe alcuni intellettuali dell’epoca (tra cui Baudelaire) e con alterne vicende lavorò come disegnatore e caricaturista.
Tuttavia la sua passione era la conoscenza e l’uso delle novità tecnologiche dell’epoca… e pertanto dopo un po’ abbandonò la penna per la macchina fotografica.
Ma il suo carattere inquieto lo portò nel 1848 a tentare d’andar a combattere in Polonia con un passaporto falso in difesa dei suoi ideali socialisti e libertari ma alla fine, dopo non esaltanti vicende fu preso dai prussiani e rimandato idietro… a piedi.
Questo però non gli tarpò le ali… anzi.
Giulio Verne
Nel 1850 iniziò a creare il Pantheon Nadar cioè una galleria di immagini in cui fossero presenti tutti i grandi personaggi dell’epoca.
Questa sua grande opera, iniziata con la sua penna di caricaturista, proseguì poi con la fotografia che era la grande novità tecnologica dell’epoca.
George Sand
E’ dunque anche grazie a lui che oggi abbiamo i ritratti fotografici di artisti come Franz Liszt , Richard Wagner , Charles Baudelaire , Michael Bakunin , Victor Hugo , Jules Verne , Gioacchino Rossini, Sarah Bernhardt, Jacques Offenbach, George Sand, Guy de Maupassant, Édouard Manet, Gustave Doré , Gustave Courbet, Jean-Baptiste Corot… per citarne alcuni.
Nel 1854 sposò una donna benestante.
La moglie Ernestine Nadar in non giovane età
Nel 1858 per primo iniziò a fare foto dall’alto stando a bordo di una mongolfiera e quindi è considerato anche il pioniere della foto aerea.
La meraviglia delle immagini “aeree” accrebbe ancor più la sua fama di artista… anche perché nessuno aveva mai visto Parigi dall’alto.
Nadar – Le prime foto aeree della storia
Giulio Verne si ispirerà a lui per un suo libro ed in un altro creerà un personaggio col suo nome anagrammato (Ardan).
Nel 1874, offrì il suo studîo ai futuri impressionisti, di cui era amico e sostenitore, per la loro prima mostra che segnerà l’inizio della storia travolgente della corrente.
Foto dei sotterranei di Parigi
A 77 anni si ritirò dalla sua attività lasciandola proseguire al figlio, (che nel 1889 ne curò un’ampia retrospettiva nell’ambito dell’Esposizione Universale) per dedicarsi principalmente all’attività di scrittore.
Morì poco prima di arrivare a 90 anni in non floride condizioni economiche.
Originale autoritratto
IL PERSONAGGIO
Nadar aveva un fisico imponente (dal che resta di lui oggi la simpatica immagine del più grande e più grosso fotografo dell’800) associato ad una personalità altrettanto incontenibile ed eccentrica.
E’ stato infatti anche rivoluzionario, caricaturista, scrittore, tra i primi a volare con le mongolfiere, agente segreto, rivoluzionario, socialista, mecenate degli Impressionisti etc.
L’ARTISTA FOTOGRAFO
Dicevo su… che lui era convinto di non essere un artista, forse paragonandosi ai grandi pittori della sua epoca, ma già la sua stessa definizione della fotografia qui giù smentisce questo suo pensiero (a mio parere).
“Compito autentico del ritratto fotografico
è di estrarre la verità psicologica del soggetto”
(Nadar)
Geniale infatti fu la sua idea di ritrarre i grandi personaggi (che spesso si prestavano ad esser ripresi quasi malvolentieri e solo per amicizia) senza le solite scenografie dell’epoca ma solo i loro volti… che, lasciati liberi nella posa oggi ci rivelano le loro vere personalità (non era allora obbligatorio il sorriso stereotipato in fotografia).
Gioacchino Rossini
Egli poi, prima di fotografarli si intratteneva simpaticamente con loro affinché si rilassassero ed assumessero una posa spontanea.
Quindi, anche se egli stesso non se ne rendeva conto, Nadar ha anche inventato il ritratto psicologico in fotografia.
Inoltre è stato il primo a portare la macchina fotografica in cielo (sulle mongolfiere) e sottoterra (nei sotterranei di Parigi) usando quindi, sempre per primo, la macchina fotografica con la luce elettrica.
Foto di Parigi dalla mongolfiera
ALTRE FOTO DEL SUO PANTHEON
Emile Zola
Victor Hugo
Sarah Bernhardt
Auguste Rodin
Edouard Manet
E. Degas
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Fonti: Vari siti web
Vietata la copia senza indicare Blog ed Autore
Nadar – Autoritratto
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Eh sì… anche i sognatori hanno la loro festa!
Ed è una festa ufficiale!
Conosciamola
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Cos’è il World dream day (WDD) ovvero Giornata Mondiale del Sogno?
E’ un’istituzione recente e non ancora formalizzata che si sta da poco estendendo in tutto il mondo
anche grazie ad internet.
Il World dream day parte dal presupposto che all’interno di ogni sogno c’è una speranza per il futuro
e nel cuore di ogni sognatore c’è una potenziale… grande ricchezza.
Dunque il WDD cerca di sbloccare questo potenziale e così facendo… cerca di trasformare il mondo.
I sognatori dunque prefigurano il futuro… agendo nel presente come ben dicono anche questi 2 aforismi…
che adoro:
Fai della tua vita un sogno,
e di un sogno, una realtà.
Antoine de Saint-Exupery

I sogni non vogliono farvi dormire,
al contrario, vogliono svegliare.
R. Magritte

Quindi questo 25 settembre persone, aziende, organizzazioni e comunità di tutto il mondo
celebrano la possibilità di trasformare i pensieri in azione onorando così una semplice verità:
prima di mettersi al lavoro per creare… si deve sognare.
Il WDD è una ricorrenza senza barriere che viene festeggiata dappertutto e liberamente
con una serie di eventi organizzati in tutto il mondo.

La Giornata Internazionale dei Sognatori è quindi un modo per ribadire
che possiamo realizzare i nostri sogni, per noi stessi e gli altri,
ma è anche basata sui valori della creatività, la collaborazione e dell’aiuto reciproco.
Questo invito ha trovato grande riscontro anche nel mondo del web…
soprattutto nei social network.

Anche i sogni dunque… finalmente hanno il loro giorno!
Beh che dire… per un Orso Sognante… oggi è insieme un giorno di festa ma anche una vera apoteosi…
che desidera condividere con tutti i lettori del blog e gli amici “sognatori” di ogni parte del mondo.
Felici sogni a tutti
Tony Kospan

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