Troppo spesso si sottovaluta la potenza di un tocco, un sorriso, una parola gentile, un orecchio in ascolto, un complimento sincero, o il più piccolo atto di cura, che hanno il potenziale per trasformare una vita. – Leo Buscaglia –
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Helene Beland
DOV'ERI?
Mahmoud K. Shahmirzadi
Dov'eri?
“Quando sentivo il bisogno di vederti
dov'eri?
Quando riflettevo nei miei pensieri e vedevo che tu c'eri
dov'eri?
Mentre camminavo per le strade sotto la pioggia in quelle sere tristi
dov'eri?
Quando la speranza e l'attesa mi dedicavano solo illusione tu… tu dov'eri?”
E' incredibile come un attore dalla vita ahimé così breve
possa esser diventato, in poco tempo, un mito della cinematografia statunitense e mondiale.
Ancor oggi il suo ricordo è vivo ed attuale.
(Marion 8.2.1931 – Cholame 30.9.1955)
Probabilmente ciò è dovuto ad una perfetta miscela che
univa il suo indubbio notevole fascino alle sue grandi capacità d'attore
al suo stile di vita spericolato ed all'atmosfera di quei tempi.
La morte stessa, a soli 24 anni per un incidente stradale,
quando era al culmine dei suoi successi, contribuì all'espandersi della sua fama in tutto il mondo.
Il film che lo rese un'icona culturale
e che è anche il suo film più celebre, è il mitico
“Gioventù bruciata” ma il cui titolo originale era letteralmente
“Ribelle senza causa“.
Anche il titolo italiano ebbe un tale successo
che negli anni 50
entrò nel nostro linguaggio corrente
per definire i giovani scapestrati.
In questo film,
che ebbe sucesso planetario perché rappresentava (e rappresenta) l'archetipo dell'inquietitudine giovanile, ricopriva il ruolo di Jim Stark un giovane ribelle.
I suoi soli tre film
Gioventù bruciata, Il gigante e La Valle dell'Eden, ed un solo anno di carriera,
l'hanno inserito alla grande nella storia del Cinema e tra i miti mondiali senza tempo.
– UNA BASILICA GOTICA NEL CUORE DI NAPOLI E… BOCCACCIO E PETRARCA! –
San Lorenzo Maggiore è una delle più antiche basiliche monumentali di Napoli ed è situata nel centro storico.
E' in assoluto una delle più belle basiliche del '300 e fu sorprendentemente frequentata dal Boccaccio e dal Petrarca come leggeremo in seguito.
LA STORIA E L'ARCHITETTURA
La costruzione della Basilica iniziò nel 1270 per volontà del Re Carlo I d'Angiò nel centro di Napoli sulle rovine di una chiesa paleocristiana a sua volta edificata su un prececedente “Macellum” d'epoca latina.
L'abside, unico esempio in Italia di architettura gotica francese, nacque così perché commissionato ad architetti francesi ed è stupendamente simile a quello della Sainte Chapelle di Parigi.
Era l'epoca in cui Napoli, grazie agli Angioini, si ispirava molto agli stili francesi.
Nel tempo però questi architetti lasciarono Napoli e l'opera, per le altre parti della Basilica, fu continuata da architetti italiani… che si ispirarono alle idee francescane.
Nei secoli ha avuto diversi restauri, in parte positivi ed ahimè talvolta negativi, ma la sua bellezza è tuttora altamente emozionante anche perché il nostro pensiero può andare indietro, al '300, quando la frequentarono, per motivi diversi, il Boccaccio ed il Petrarca.
BOCCACCIO QUI INCONTRA FIAMMETTA
Ecco come lo scrittore descrive il suo incontro avvenuto il sabato santo del 1331.
“Io…. mi ritrovai in un grazioso e bel tempio in Partenope…; e quivi con canto pieno di dolce melodia ascoltava l'uficio che in tale giorno si canta, celebrato da sacerdoti successori di lui che prima la corda cinse umilmente…. . Ove io dimorando…. apparve agli occhi miei la mirabile bellezza della prescritta giovane venuta in quel luogo a udire quello c'hio attentamente udiva.”
(Boccaccio – Filocolo).
Possiamo immaginare che l'atmosfera sognante vissuta dal Boccaccio possa essere stata arricchita dalla luce coloratissima che giungeva dalle bellissime vetrate istoriate.
Petrarca
IL RIPARO DEL PETRARCA
E' noto che il grande poeta Francesco Petrarca vi trovò riparo nel 1343, sconvolto a seguito di un violento maremoto.
Lo raccontò lo stesso poeta in una sua lettera ancora conservata.
Quest'anno è stato anche superato, ed alla grande,
e per me incredibilmente,
il numero di 18 milioni e 150.000 visualizzazioni…
e sono ora oltre 134.000 coloro che lo seguono ogni giorno.
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Renoir – La colazione dei canottieri
Aggiungo con grande piacere, ed un po' di sorpresa,
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, dei ricordi di personaggi mitici,
delle poesie, delle canzoni di un tempo con le loro atmosfere
ma anche quelle con umorismo elegante… etc.
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Canova – Il principe Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros (partic.)
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Ma prima di festeggiare questo bel momento,
desidero ringraziare di tutto cuore i tantissimi che,
via Facebook, via Google, via Twitter
o iscrivendosi al blog,
lo visitano quotidianamente o saltuariamente.
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Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore, senza il vostro sostegno,
e senza la vostra assidua presenza con commenti e non solo,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale,
fantastica sì, ma anche molto impegnativa, esperienza.
Ora mi fa piacere dunque
festeggiare e brindare insieme a voi
oltre che con i vari dipinti e le immagini del post…
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Antonio Canova – Le 3 Grazie
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anche con una bella poesia
che ci invita all'ottimismo ed alla gioia.
IL SUCCESSO Ralph Waldo Emerson
Ridere molto e spesso; Conquistare il rispetto delle persone intelligenti e l'affetto dei bambini; Meritare l'apprezzamento dei critici onesti e sopportare il tradimento dei falsi amici; Apprezzare la bellezza; Trovare il buono negli altri; Lasciare il mondo un po' migliore attraverso un bambino sano, un pezzo di giardino, o una condizione sociale riscattata; Sapere che addirittura una vita ha vissuto meglio grazie a te. Questo è avere avuto successo.
Michelangelo Merisi da Caravaggio noto col solo nome Caravaggio.
Lo faremo soprattutto guardando i suoi dipinti
ed analizzando la sua mitica arte…
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(Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) – Autoritratto
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E' uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi
nonostante sia morto molto giovane.
La sua formazione avvenne tra Milano e Venezia.
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Il baro
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La maggior parte delle sue opere
furono create a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia.
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Il suo stile pittorico,
lontano dalle mode accademiche del tempo,
ebbe poi grande influenza sulla pittura barocca.
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Bacco
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I suoi dipinti con un potente uso della luce
e con l'innovativa idea di dipinger il… vero
analizzano la condizione umana sia da un punto di vista fisico che emozionale.
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Per questo,
ma anche per la sua capacità di vedere le cose
con la massima indipendenza e libertà di pensiero,
la sua arte appare come rivoluzionaria… per l'epoca.
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Concerto di giovani
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Asse centrale della sua ispirazione artistica
è per lui la necessità di dare un senso all'esistenza.
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Al contrario dei pittori della sua epoca egli non cerca di portar l'uomo ad esaltare il divino bensì tende a cercare il divino nella complessità della realtà umana.
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Il suonatore di liuto
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Di questa importante tematica della sua arte, e di altre,
Nato nel Bronx in una modesta famiglia ebrea di origini ungheresi in realtà si chiamava Bernard Schwartz…
Dopo qualche esperienza cinematografica raggiunse il successo
con le famose commedie di Billy Wilder in cui recitava con Jack Lemmon e Marilyn Monroe
(New York 3.6.1925 – Las Vegas 29.9.2010)
E’ raro che un marito, la moglie ed una loro figlia abbiano tutti avuto una notevole carriera nel mondo della recitazione, ma è proprio il caso di Tony Curtis, Janet Leigh e la loro figlia Jamie Lee anche se ciascuno in ambiti molto diversi.
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Ma di mogli e di figli Tony ne ha avuti ben sei
e tra l’altro, anche una storia con Marilyn Monroe.
Ma è soprattutto per le centinaia di indimenticabili interpretazioni
ed in particolare per quelle nelle simpaticissime
Commedie Hollywoodiane,
per lo più insieme a Roger Moore, che questo grandissimo attore viene ancor oggi ricordato.
Qui con Roger Moore
Immensa e coinvolgente infatti era la sua simpatia
che dispensava a piene mani con classe ed ironia in quel genere cinematografico… molto amato.
Qui con Marilyn
In verità però ha recitato in ben 75 film dal 1949 al 1995 dei generi più vari…
è considerato il massimo esponente del filone naturalista.
Mi fa piacere ricordarne
la sua forte figura… umana e letteraria.
Émile Zola
(Parigi 2.4.1840 – Parigi 29.9.1902)
BREVE BIOGRAFIA
Nato a Parigi il 2 aprile 1840 da Francesco Zola, un ingegnere italiano, e da Émilie Aubert donna francese, visse la sua infanzia e la prima giovinezza ad Aix-en-Provence, dove il padre lavorava.
Anche dopo la morte del padre nel 1847 continuò lì i suoi studi, conoscendo anche Cezanne che fu suo amico quasi per tutta la vita (fino al 1886).
Nel 1857 la madre per grossi problemi economici decise di rientrare a Parigi.
Qui Zola non si ambientò subito ed ebbe grosse difficoltà nei suoi suoi studi presso il liceo Saint-Louis dove fu bocciato per due volte agli esami di maturità.
Si decise allora a trovar lavoro e dopo vari lavoretti fu assunto come fattorino nella casa editrice Hachette dove fece ben presto carriera.
Riuscì quindi a frequentare gli ambienti letterari ed artistici dell'epoca.
Emile Zola
Dopo poco iniziò l'attività di giornalista al Journal populaire di Lilla.
Non cessò mai di fare il giornalista pur dopo esser diventato un famoso scrittore.
Nel 1864 iniziarono le sue pubblicazioni con “Contes à Ninon” e nel 1865 seguì la “Confession de Claude”.
Seguendo lo spirito del tempo Zola si accostò pian piano alle correnti del Realismo e del Naturalismo divenendone ben presto un punto di riferimento.
Il romanzo, secondo la visione del Naturalismo a cui partecipava anche Guy de Maupassant, diventava “opera sperimentale“.
Doveva cioè seguire un metodo scientifico basato sull'attenta osservazione della realtà sociale.
Lo scrittore e la sua famiglia
I suoi romanzi furono quasi tutti scritti per descrivere con profondo realismo la realtà della società del suo tempo anche la più degradata…
Come si può immaginare gli ambienti “perbenisti” e conservatori contestarono con forza e durezza questo genere di romanzi perché evidenziavano le ipocrisie e le magagne dell'alta borghesia e trattavano anche argomenti sessuali in modo esplicito (specialmente in “Nanà“… ma oggi farebbero solo sorridere).
Emile Zola dipinto da Manet
Nel 1886 il suo romanzo “L'opera”, che narrava di un pittore fallito, fece arrabbiare l'amico di tutta una vita, Cezanne, che rimase offeso, riconoscendosi nel personaggio descritto, e ruppe per sempre l'amicizia benché Zola l'avesse in passato spesso aiutato e sostenuto economicamente.
Cezanne – Paul Alexis legge un libro ad Emile Zola
Nel 1898 fece scalpore la pubblicazione su “L'Aurore” di una appassionata lettera aperta inviata al Presidente, intitolata J'accusein difesa di Dreyfus un Ufficiale di Artiglieria ingiustamente accusato di tradimento e di forte contestazione sul modo in cui si era svolto il processo.
Lo Stato Maggiore dell'Esercito Francese non accolse bene la cosa e lui fu costretto a fuggire in Inghilterra da cui rientrò solo dopo un'amnistia.
Nel 1902 morì per le esalazioni di una stufa ma sulla vera causa resta ancor oggi qualche ombra.
Fu sepolto a Parigi nel Pantheon accanto a due altri grandi scrittori francesi Alexandre Dumas padre e Victor Hugo.
In suo onore ed in suo ricordo…
una scena del film nato dal suo romanzo più famoso…
A volte succedono cose strane, un incontro, un sospiro, un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore. Il resto arriva da solo, nell'intimità dei misteri del mondo. Alda Merini – da “L'anima innamorata”
(Inventi – Renato Zero)
Boldini
CERCO UN SEGNO Pablo Neruda
Cerco un segno tuo in tutte l’altre, nel brusco, ondeggiante fiume delle donne, trecce, occhi appena sommersi, piedi chiari che scivolano navigando nella schiuma. D’improvviso mi sembra di scorger le tue unghie oblunghe, fuggitive, nipoti di un ciliegio, altra volta è la tua chioma che mi passa e mi sembra di vedere ardere nell’acqua il tuo ritratto di fuoco. Guardai, ma nessuna recava il tuo palpito, la tua luce, la creta oscura che portasti dal bosco, nessuna ebbe le tue minuscole orecchie. Tu sei totale e breve, di tutte sei una, così con te vo’ percorrendo e amando un ampio Mississippi d’estuario femminile.