Archivio per 28 agosto 2020

Felice weekend in poesia “Vieni come sei” di Tagore – arte Karol Bak – canzone “Call me”   Leave a comment

 
 

 

 

 

Karol Bak


 
 
 

 

 

 
 

 

Nel primo bacio* d’amore 

rivive il paradiso terrestre. 

– Lord Byron –

 * Il primo di ogni nuova vera storia d’amore



 

Karol Bak
 
 
 
                    

 
 

frecq8h 
 
 
 
 
VIENI COME SEI 
– Tagore –

Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la treccia s’è sciolta dei capelli,
se la scriminatura non è dritta,
se i nastri del corsetto non sono allacciati,
non badarci.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Vieni sull’erba con passi veloci.
Se il rossetto si disfà per la rugiada,
se gli anelli che tintinnano ai tuoi piedi
si allentano, se le perle della tua collana
cadono, non badarci.
Vieni sull’erba con passi veloci.
Non vedi le nubi che coprono il cielo?
Stormi di gru si levano in volo
dall’altra riva del fiume
e improvvise raffiche di vento
passano veloci sulla brughiera.
Le greggi spaurite corrono agli ovili.
Non vedi le nubi che coprono il cielo?
Invano accendi la lampada della tua toilet –
la fiamma vacilla e si spegne nel vento.
Chi può accorgersi che le tue palpebre
non sono state tinte d’ombretto?
I tuoi occhi sono più neri delle nubi.
Invano accendi la lampada della tua toilet.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la ghirlanda non è stata intrecciata, che importa;
se il braccialetto non è chiuso. lascia fare.
Il cielo è coperto di nuvole – è tardi.
Vieni come sei; non indugiare a farti bella.

 
 
 
 

Karol Bak

 


 

 

a tutti da Tony Kospan



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 Karol Bak

 

 
 
 

Spiagge affollate? Beh non lamentatevi! Guardate le piscine ed i parchi acquatici cinesi!   Leave a comment

 

 


Qualche anno fa fece il giro del mondo questa foto
della piscina di Nanjing (Cina)

 
 

 

Piscina di Nanjing

 


 
 
L'immagine appariva davvero sbalorditiva…

La piscina era stata invasa e del tutto occupata…
da bagnanti a caccia di un po' di fresco per combattere l'afa…
senza che rimanesse però nemmeno un po' di spazio.






 
La piscina quindi sembrava più affollata
di una metropolitana all'ora di punta…
ma l'immagine appariva incredibile anche
per l'esagerato numero di “ciambelle” (salvagenti)
nonché per le loro enormi misure.
 

 

 


 

 
 
A cosa servivano tutti quei salvagente
 dato che i bagnanti, stretti come apparivano,
non potevano certo annegare?
 
Forse per stabilire un po' di spazio personale?

Mah…







 
In verità come possiamo vedere dalle altre immagini
il caso non era affatto isolato ma diffusissimo
in molte altre piscine ed altri parchi acquatici cinesi.








Poi il web scoprì pure la piscina di Wuhan Hubei
che oltre alla solita super calca,
ed all'acqua che quasi non si vede,
mostrava pure degli stranissimi ciambelloni… doppi!!!



 

 
 
Piscina di Wuhan Hubei




E pensare che da noi se qualcuno si sistema
a meno di 10 metri dal nostro ombrellone
già ci infastidisce…




 
  

 
 
Che dire… tutto sommato… non lamentiamoci…
delle nostre piscine e delle nostre spiagge…
qualche centimetro in più l'abbiamo di certo eh eh.
 
Un cordiale e sorridente saluto da…
Tony Kospan





 

 

Il mitico e favoloso Tesoro di Tutankamon… affascinante archeologia di sogno… in immagini e video   2 comments

 
 
 
 
 
 

 


 

 

Il tesoro, scoperto solo nel 1922 da un archeologo inglese,

è costituito da oggetti raffinatissimi e di gran pregio, 

come letti e sedie, dorati, intarsiati e disegnati.

 

 

 

.

.

.

 

 

Inoltre vi sono monili ed oggettistica d’oro, 

insieme a mobili, giochi, statue, etc. 

 

 

 

 

 

 

 

Lo stesso sarcofago, di oltre cento kg, è d’oro

come anche la famosissima maschera sul volto di Tutankhamon 

di una bellezza superba.

 

 

 

 
 
 
 
Ora possiamo ammirar questo tesoro ancor meglio grazie
a questo video davvero bellissimo per chi ama l’antico Egitto.
 
 
 
 

 
 
 
 
Qui potremo ammirare non solo reperti archeologici
ma anche oggetti di immensa bellezza e senza tempo.
 
 
 
 
 
 
 
Nel video, insieme ad una bella musica, ci sono le immagini classiche,
che ben conosciamo di Tutankhamon,
ma anche tante altre del tutto nuove e sorprendenti.
 
 
 
 
 
 
Il video è fantastico e davvero imperdibile…
e ci consente di approfondire la conoscenza del tesoro.
 
Buona visione 
 
 
 

 

 fre bia pouce
 
 
 
 
 
 
 CIAO DA TONY KOSPAN

 

 
 
 
 
 
ARCOBALEN99
IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI

Frecce (174)


 



 


 
 

Il “grand tour” di Goethe.. Hackert e Mozart a Napoli – Riviviamolo con alcune loro opere (poesie.. pensieri.. dipinti.. e musica del ‘700)   Leave a comment


 


Goethe a Napoli ritratto da J. H. W. Tischbein tra reperti pompeiani da poco portati alla luce 




L’Italia per secoli è stata l’ambita meta
di viaggio per la migliore gioventù europea
che si voleva nutrire
della cultura e dell’arte italiana. 



Wolfgang Goethe – (Francoforte sul Meno 28.8.1749 – Weimar 22.3.1832)



 

HACKERT – GOETHE – MOZART E NAPOLI
 

COS’HANNO IN COMUNE TRA LORO E CON NAPOLI?

 
 


 

Jacob Philipp Hackert – Il Vesuvio visto da Napoli


 
 
 
Direi molto…
 
 
Tutti e tre i grandi personaggi del ‘700
hanno viaggiato per l’italia
ed in particolare hanno vissuto,
chi più tempo chi meno,
a Napoli e negli stessi anni.
 




    Mozart – Medley


Jacob Philipp Hackert – L’isola di capri vista da Posillipo



 


Hackert, amico di Goethe, è il cantore con la pittura
mentre Goethe ci delizia in prosa e poesia
e Mozart in musica.

  
 
 
 
HACKERT E GOETHE


 
 
 
 
 
 
 


Di nascosto e sotto falso nome,
Goethe fuggì da Weimar verso l’Italia
nella notte del 3 settembre 1786.

Voleva godersi l’Italia,
il paese dei suoi desideri e della sua nostalgia,
senza dover rendere conto a nessuno.

 
 
 
 
Jakob Philipp Hackert – (Prenzlau 15.9.1737 – San Pietro di Careggi 28.4.1807)
 
 
A Napoli rimase un mese nel febbraio-marzo 1787
 – e qui conobbe Hackert pittore di corte del Re Ferdinando IV
di cui divenne molto amico –
e poi altri 15 giorni al suo ritorno dalla Sicilia.



Jacob Philipp Hackert – Il lago d’Averno

 
 
Ecco come si esprime in una sua divertita e divertente
descrizione di Napoli:
 
 

 
Il napoletano crede di essere in possesso del Paradiso
ed ha un concetto molto triste dei paesi nordici:
»Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai.«
Questa è l’immagine che si sono fatti di noi.
Quanto a Napoli, la città si preannuncia felice, libera e vivace,
un numero infinito di persone si affrettano disordinatamente,
il re è a caccia, la regina in stato interessante,
e meglio di così non può andare.

 

 

 

ed ora 4 sue famose bellissime poesie

 

 

 


 
DA DOVE SIAMO NATI?

 

Da dove siamo nati?
Dall’amore. 
Come saremmo perduti?
Senza amore. 
Cosa ci aiuta a superarci?
L’amore. 
Si può trovare anche l’amore?
Con amore. 
Cosa abbrevia il pianto?
L’amore. 
Cosa deve unirci sempre?
L’amore.



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CUPIDO MONELLO TESTARDO!
 
Cupido, monello testardo!
M’hai chiesto un riparo per poche ore,
e quanti giorni e notti sei rimasto!
Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto;
sto per terra, e di notte mi tormento;
il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco,
brucia le scorte d’inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei,
io cerco, e sono come cieco e smarrito.
Strepiti senza ritegno, e io temo che l’animula
fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.



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LASCIA PURE

Lascia pure che lo splendore
del sole svanisca,
purché spunti il giorno
nella tua anima.
Ciò che vien meno
al mondo intero,
puoi trovarlo dentro il tuo cuore.




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PIACEVOLE INCONTRO

Nell’ampia cappa avvolto fin al mento,
prendevo la via tra le rocce, aspra e grigia,
e poi giù per i prati invernali,
l’animo inquieto, disposto alla fuga.
D’un tratto, il nuovo giorno si spogliò del velo:
giunse una fanciulla, bella come il cielo,
perfetta come quelle donne leggiadre
care ai poeti. La mia ansia s’acquietò.
Ma sviai il passo e la lasciai andare,
mi strinsi più forte nelle pieghe,
come per difendermi nel mio calore.
Eppure la seguii. Mi fermai. Era accaduto!
Nella mia veste non potei più celarmi,
la gettai via. E ci fu lei tra le mie braccia.



 
 
 
 
 
MOZART
 
 
 



Mozart giovanetto
 
 
 

Appena quattordicenne, nel 1769-70,
Mozart viaggiò per tutta l’Italia,
accompagnato dal padre Leopold.
 
 
Il loro percorso li portò da Verona a Milano,
a Firenze e Roma fino a Napoli,
ovunque collezionando grandi trionfi.
 
 
Nella novella “Mozart in viaggio verso Praga” (1856),
Eduard Mörike fa dire a Wolfgang queste parole su Napoli: 

 
 
 



Mozart (Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791)
 
 
 
 

 

“Sono passati diciassette anni da quando andai in Italia.

Chi, avendola vista una volta, non la ricorda per tutta la vita,
specialmente Napoli?”

 

 
 
 
 
Mozart – Divertimento n.17- Minuetto
 
 
Jacob Philipp Hackert – Il Golfo di Pozzuoli
(sullo sfondo Procida e Ischia)
 
 
 
 

 
 
 

Ciao da Tony Kospan

 
 

 

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