Archivio per 26 agosto 2020

Buon mercoledì sera in poesia “Ciò che ho scritto..” Hikmet – arte H. W. Watrous – canzone “Flesh for fantasy”   5 comments

 

 
 
Harry Wilson Watrous
 
 

 
 
 
 
 
 

E' incredibile
che quasi tutte le persone che valgono molto
hanno le maniere semplici,
e che quasi sempre le maniere semplici
sono prese per indizio di poco valore.
Giacomo Leopardi

 
 
 
 
 
 

Harry Wilson Watrous – Passatempo d'estate – 1912
 
 
 
 
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
Nazim Hikmet
 
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
 
 
 
 
 
Harry Wilson Watrous – Signorina sofisticata
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

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Harry Wilson Watrous – Amiche
 
 
 

Le incredibili ma verissime e bellissime fotografie di Brian Valentine   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Sembra impossibile.. eppure queste immagini
non sono frutto di fotomontaggi
o della… computer graphic art.
 
 
 

 
 
 
 
 
 

LE INCREDIBILI FOTO DI BRIAN VALENTINE

 
 
 
 
 
 
 
 
 

A Brian Valentine è infatti bastata una macchina fotografica
munita di lenti speciali per rivelare ciò che nel suo giardino
a Worthing, Sussex, sfuggiva allo sguardo.

 
 
 
 
 
 
 
 
Ecco la bellezza di una rosa riflessa in una goccia di pioggia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un'altra splendida immagine
che dimostra il talento di Brian Valentine:
tre gocce riflettono l'ambiente che le circonda.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Semplici gocce di pioggia su fili d'erba
riflettono la bellezza del mondo che le circonda:
nella foto le margherite di un prato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un crisantemo riflesso in una goccia di pioggia

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Splendidi colori per riflessi
che assumono parvenze quasi mostruose
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Riflessi in una goccia di pioggia i fiori di passiflora
sembrano dei minuscoli occhi azzurri
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dunque la realtà vista così
è del tutto diversa da quella conosciamo…
ed ha riscolti sorprendenti ed affascinanti…
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Fantastiche incredibili immagini vero?
 
 

Aggiungo ora questo bellissimo video
creato dall'amica che collabora con la mia pagina
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
   


 

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G. Apollinaire.. poeta delle avanguardie del 900 – Biografia ed alcune poesie   Leave a comment

 





GUILLAUME APOLLINAIRE
POETA DELLE AVANGUARDIE
 
 
Breve Biografia ed alcune sue poesie
 
a cura di Tony Kospan



Qui è dipinto da De Chirico
 
 
 
 
Guillaume Apollinaire (ma il suo vero nome era Wilhelm Apollinaire de Kostrowitsky) nacque a Roma il 26 agosto 1880 da un ufficiale italiano ed una signora polacca.
 
Si trasferì giovanissimo a Parigi.

Lì entrò in contatto con le avanguardie culturali dell’epoca… e frequentò personalità quali Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse e De Chirico… divenendo anche il teorico del movimento pittorico cubista.
 
 
 
 



Già allora appare forte la sua curiosità verso tutto quel che è nuovo… tecnologico e moderno… e questo lo portò anche ad appoggiare il movimento che proprio del modernismo fece la sua bandiera e cioè il futurismo di Marinetti.



 


Roma 26.8.1880 – Parigi 9.11.1918



Nel 1910 iniziò, ormai trentenne, la sua vita letteraria con un libro di sedici racconti “L’eresiarca & C.”, e dopo altre esperienze letterarie pubblicò nel 1913 “Alcools” una raccolta di sua poesie , che ebbe gran successo e influenzò molto tutta la letteratura francese, ed è oggi considerata il suo capolavoro… insieme con “Calligrammes” del 1918.








  

Le poesie di “Alcools” risentono degli influssi del Simbolismo francese e mostrano una bella la musicalità pur in temi legati alla malinconia ed al sogno.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo queste, tante altre furono le sue pubblicazioni…, che però si diressero pian piano verso tematiche industriali e tecnologiche dell’epoca come l’automobile, il cinema, etc… esplorando nel contempo nuovi strumenti tecnici ed espressivi come l’eleminazione della punteggiatura, il verso libero, lo sperimentalismo grafico del calligramma.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Morì il 9 novembre 1918, in un modesto attico parigino e fu sepolto insieme ad altri grandi personaggi dell’epoca nel cimitero di Père Lachaise.

 

 
 
 
 

 
 
 
 
Leggiamo ora alcune tra le sue più belle poesie…







NEL LAGO DEI TUOI OCCHI

Nel lago dei tuoi occhi assai profondo
si scioglie il mio povero cuore a fondo
lo disperdono laggiù
nell’acqua di amore e follia
ricordo e malinconia.




Louise de Coligny-Châtillon – Uno dei 5 amori di Apollinaire



1909

La signora aveva un vestito
In ottomano viola scarlatto
E la sua tunica ricamata d’oro
Era composta di due pannelli
Che s’attaccavano sulle spalle
Gli occhi danzanti come angeli
Rideva rideva
Aveva un viso dai colori di Francia
Gli occhi blu i denti bianchi e le labbra molto rosse
Aveva un viso dai colori di Francia
Era scollata in rotondo
E pettinata alla Recamier
Con belle braccia nude
Non si sentirà mai suonare la mezzanotte
La signora nel vestito di ottomano viola scarlatto
E in tunica ricamata d’oro
Scollata in rotondo
Portava a passeggio i suoi riccioli
La sua fascia d’oro
E trascinava le scarpette con le fibbie
Era così bella
Che non avresti osato amarla
Amavo le donne atroci nei quartieri enormi
Dove nasceva ogni giorno qualche essere nuovo
Il ferro era il loro sangue la fiamma il cervello
Amavo amavo il popolo abile delle macchine
Il lusso e la bellezza sono solamente la sua schiuma
Quella donna era così bella
Che mi faceva paura.




Emile Vernon



LA PARTENZA

E i loro volti erano pallidi 
Spezzati i loro singhiozzi. 
Come la neve dai petali puri 
O le tue mani sui miei baci 
Cadevano le foglie autunnali. 



Questa è poi divenuta anche una nota canzone francese…

 
 
 
 
 
 
 

IL PONTE MIRABEAU

 
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
E i nostri amori
Me lo devo ricordare
La gioia veniva sempre dopo il dolore
 
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango
 
Le mani nelle mani faccia a faccia restiamo
Mentre sotto
Il ponte delle nostre braccia passa
L’onda stanca degli eterni sguardi
 
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango
L’amore se ne va come
L’amore se ne va
Com’è lenta la vita
E come la Speranza è violenta
quest’acqua corrente
 
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango
Passano i giorni e passano le settimane
Né il tempo passato
Né gli amori ritornano
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango

 
 

 

 (La versione musicale)

 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan





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IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
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fre bia pouce

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Madre Teresa.. la piccola.. grande donna che è stata un eccezionale esempio di massima dedizione agli ultimi del mondo   Leave a comment

 

 

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Un breve ricordo, anche con una sua bella poesia,

di una piccolissima… grande donna.

 

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(Skopje 26 agosto 1910 – Calcutta 5 settembre 1997)
 


 



Sì.. la suora albanese… è stata, al di là degli aspetti religiosi,
ed a dispetto della sua minuta figura
una grandissima donna amata da tutti
Cristiani e non
per tutto quello che ha fatto in concreto
per i più poveri, per i malati ed i diseredati del mondo.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ha rappresentato il volto migliore della Chiesa con il suo esser, agire
e viver lontanissima dagli ori e fasti vaticani (non era ancora giunto Papa Francesco)
ed anche dalla durezza di certe dogmatiche posizioni che la fecero molto soffrire.

 
 
 
 

 



La sua figura è stata oggetto anche di numerose critiche

per aspetti dovuti ai suoi contatti con dittatori per ottenere contributi

e per la disorganizzazione dei suoi ospedali

ma se teniamo conto del suo instancabile lavoro

per i più poveri del mondo, ed in particolare di Calcutta,

le critiche non possono nemmeno lontanamente oscurare 

i suoi sacrifici durati una vita intera.






 


Quale modo migliore di ricordarla…

se non con una delle sue bellissime poesie?



 

 

 

 

 


LA VITA

Madre Teresa di Calcutta

 

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un’avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

 

 

 


 

 

Grazie di tutto… Beata Madre Teresa

e che il tuo incredibile e generoso impegno

trovi sempre più seguaci in un mondo però

tutto preso ormai solo da egoismo ed edonismo.

 

 

 

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 E perdona coloro a cui i buoni esempi danno tanto fastidio

da voler in ogni modo e ad ogni costo infangarli

(ma essi stessi rimarranno invischiati nella loro amata melma).

Tony Kospan






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