Se Dio avesse voluto che l'uomo indietreggiasse, gli avrebbe messo un occhio dietro la testa. Noi guardiamo sempre verso l'aurora. – Victor Hugo –
Svetlana Valueva
NOTTE D'ESTATE – Lalla Romano –
Noi andavamo leggeri una notte d’estate per un fresco giardino, la tua mano ho sfiorato o una foglia? la tua bocca ho baciato o un frutto umido e dolce? non so se ho bevuto il silenzio delle piante notturne o il tuo amore silenzioso. La tua mano mi salutò tra le piante
Una bella notizia per i “Leopardiani” arrivò l’agosto del 2020!
Finalmente anche le stanze private del Leopardi venivano aperte al pubblico.
Dopo circa 200 anni finalmente potevamo entrare nel cosiddetto “piano nobile” di Casa Leopardi.
Non saremmo stati così costretti a visitare solo la sua grande biblioteca, il museo, fare il percorso multimediale e recarci alla casa di Silvia.
Potevamo quindi visitare anche le stanze private del palazzo di Recanati, il salone di rappresentanza, la galleria d’arte con tanti dipinti, i giardini che gli suggerirono nel 1829 i suggestivi versi delle “Ricordanze“, la cucina, il salottino in cui i fratellini giocavano e, questa è la cosa più bella, anche la sua camera da letto dalla quale ammirava i dintorni della casa, il cielo, la luna e le stelle.
LE RICORDANZE (Incipit)
Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti,
E ragionar con voi dalle finestre
Di questo albergo ove abitai fanciullo,
E delle gioie mie vidi la fine. …
Il nuovo percorso s’intitola “Ove abitai fanciullo” ed è un venire a contatto con la storia della sua famiglia, con i suoi libri, conoscere gli oggetti, le collezioni d’arte e tante altre splendide curiosità tra le quali, e con le quali, visse.
In tal modo possiamo immergerci nel suo mondo infantile e giovanile e “sentire” quasi le dolci prime emozioni d’amore per Silvia e Nerina.
Quando anni fa andai a Recanati tutto questo non era possibile e sinceramente ci rimasi male.
So per certo che entrare nell’intimità del mondo del grande poeta recanatese era il sogno dell’immenso stuolo di ammiratori e adoratori dei suoi versi (tra cui il sottoscritto).
Ora tutto questo è stato invece reso possibile quasi ogni giorno grazie alla Contessa Olimpia Leopardi che merita i nostri ringraziamenti.
Il percorso “Ove abitai fanciullo” può essere visitato dal martedì alla domenica previa prenotazione (salvo modifiche).
sono affrettati ed errati… perché basati sull’apparenza..
2 – e che è sempre necessario aver prudenza
nell’esprimere giudizi.
IL PACCO DI BISCOTTI…
RACCONTINO DI SAGGEZZA
Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d’attesa di un grande aeroporto.
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo.
Comprò anche un pacchetto di biscotti.
Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla.
Accanto a lei c’era la sedia con i biscotti e dall’altro lato un signore che stava leggendo il giornale.
Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l’uomo ne prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro.
Tra lei e lei pensò “ma tu guarda se solo avessi un po’ più di coraggio gli avrei già dato un pugno…”.
Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l’uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva una anche lui.
Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò “ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!”
L’uomo prima che lei prendesse l’ultimo biscotto lo divise a metà!
“Ah, questo è troppo” penso e cominciò a sbuffare e indignata si prese le sue cose, il libro e la sua borsa e si incamminò verso l’uscita della sala d’attesa.
Quando si sentì un pò meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l’attenzione ed evitare altri dispiaceri.
Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando…. nell’aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell’ uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell’orgoglio.
LA MORALE:
Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato i “biscotti” di un altro senza saperlo?
Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, esaminiamo attentamente le cose, molto spesso non sono affatto come sembrano!!!!
Non tutti sanno che a Capri non c’è solo la Grotta Azzurra…
Sono infatti ben 70 le rientranze, più o meno grandi o profonde, che si incontrano facendo il perimetro dell’Isola Azzurra.
LE GROTTE DI CAPRI
Chi meglio dei marinai può conoscerle?
Ed è a loro che Ernesto Mazzetti, giornalista e vicepresidente della Società Geografica Italiana, si è rivolto per censirle tutte nel suo libro da poco in libreria.
Isola di Capri
La loro origine non è unica… si va dalla situazione oro-geografica e dai vari movimenti avvenuti sulla costa fin da quando l’isola (circa 100.000 anni fa) era unita alla terraferma alla semplice azione scavatrice delle onde nello scorrere dei secoli.
La massima parte è esplorabile con le dovute precauzioni e sempre con l’assistenza di conoscitori dei luoghi.
Parleremo qui, e brevemente, solo di alcune tra le più interessanti…
Il salto di Tiberio
Iniziamo con quella “Dell’Affumata” che presenta la volta ancora annerita perché li venivano accese le caldaie che servivano per lavare le reti dei pescatori.
C’è poi “Il Salto di Tiberio” che è più che altro un anfratto nel quale, da un’altezza di 200 metri, l’Imperatore, dopo averli accolti nella sua villa, buttava i suoi nemici…
Grotta Bianca
La Grotta Bianca, così chiamata per il biancore del tufo della volta ospita 2 laghetti…
La Meravigliosa
La Meravigliosa invece, tra le più grandi di Capri, ha la caratteristica di trovarsi sopra la Grotta Bianca e presenta stalattiti e stalagmiti che, alla luce del sole, acquistano colori bellissimi e da ciò il suo nome.
Tragara
Tragara è invece un antico porticciolo usato dagli antichi romani.
Faraglioni
che si trova proprio davanti ai mitici Faraglioni che presentano un arco naturale lungo 56 mt e largo 13.
Grotta dei Santi
Singolare è anche la Grotta dei Santi detta così per la presenza di rocce in fila che danno l’impressione di una processione.
Grotta Azzurra
Infine la regina delle grotte capresi… (e forse di tutto il mondo quantomeno per la notorietà) la mitica Grotta Azzurra…
Alexandre Dumas la descrisse come “una tenda costruita con un frammento di cielo”.
.
.
.
L’incredibile colore azzurro della grotta è dovuto ad una fenditura sottomarina che consente il passaggio dei raggi solari che illuminano così l’acqua del mare.
Era notissima fin dall’antichità ma è stata riscoperta solo nell’800.
Non ci resta che entrare, almeno virtualmente, grazie a questo video…
Mi raccomando però… abbassate la testa quando entrate… eh eh…
CIAO DA TONY KOSPAN
IL LIBRO LE GROTTE DI CAPRI Ernesto Mazzetti Ed. La Conchiglia